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DeRango : 9,32 • DeEtà™ : 2746 giorni

 Il suono che da questa ricerca risulta; ricerca, la loro, d’affinamento e d’esplorazione.

 Il doppio movimento “in corso” che questo cono-di-plastica denota.

La recensione analizza 'Kraftwerk I' come un'opera in divenire, un lavoro grezzo e sperimentale che fonde suoni industriali e ricerca analogica. Il testo valorizza l'approccio artigianale del gruppo nel processo creativo e la spinta all'esplorazione sonora alla base della loro musica pionieristica. Scopri l'inizio della rivoluzione elettronica con Kraftwerk I!

 È fatto di vari tentativi, questo defluire del fortuito nell’ordinato.

 L’intercalare del rumore industriale riemerge dal di dentro del ritmo: un ritmato rumore.

La recensione esplora Tone Float, album di Kraftwerk, come un viaggio sonoro che parte dal caos di rumori casuali verso un ordine nascente. Si descrive un processo di evoluzione musicale fatto di contrasti e trasformazioni, tra silenzi e ritmi industriali, con toni quasi poetici. L'opera è vista come un antefatto dell'arte dell'uomo attraverso l'industria sonora. Scopri il viaggio unico di Kraftwerk tra caos e ordine in Tone Float!

 Un abbandonare il tragitto delle voci al loro sonnambulo incedere.

 Questa polifonia non porta però a confusione chi se la vede scorrere di fronte: il tutto suona, strano a dirlo, unitario.

La recensione esplora l'album 'Red Sun Through Smoke' di Ian William Craig, evidenziandone l'atmosfera ovattata e tagliente, la sofisticata sovrapposizione di suoni e voci, e la capacità di evocare uno stato sospeso tra veglia e sonno. Il lavoro è raccontato come un mosaico sonoro non facilmente classificabile nei generi tradizionali, capace di sorprendere e coinvolgere in un'esperienza unica. Ascolta 'Red Sun Through Smoke' per vivere un viaggio sonoro tra sogno e realtà.

 Sublimazione del materiale. Abete rosso, acero marezzato, ebano o palissandro: far di assi di legno una viola da gamba.

 Un suono ordinato e limpido. Un pezzo di vita.

La recensione celebra la sublimazione di materiali, manualità e scrittura musicale nella registrazione di Marin Marais eseguita da Jordi Savall. L'ascolto diventa un'esperienza che intreccia arte, artigianato e memoria. Il suono è ordinato, limpido e avvolgente, trasmettendo l'essenza del barocco e della viola da gamba in modo profondo e suggestivo. Scopri l'incanto barocco di Marin Marais con la magia di Jordi Savall.

 Abbisogno di gangli neuronali addizionali, periferici, installati appositamente per l’immagazzinamento di cacofonie.

 Quel mastro foggiatore di crepitii acusmatici, a prender per il culo il mondo, a dar vertigine ai padiglioni.

La recensione riflette la difficoltà e la ricchezza nell'ascolto di De Natura Sonorum di Bernard Parmegiani. L'opera è descritta come un viaggio attraverso suoni complessi e stratificati, che richiedono tempo e pazienza per essere apprezzati appieno. L'autore evoca immagini e sensazioni legate alla natura e al processo creativo, evidenziando la natura arcana e insondabile del lavoro. Immergiti nell'ascolto unico di De Natura Sonorum e scopri nuovi orizzonti sonori.

 È un concentrato di musica-anni-ottanta di quella che si sente che è-anni-ottanta, ma con i piedi ben saldi nel più cupo roccia-crauti à la Klaus Schulze del decennio antecedente.

 Vi sono dischi i quali hanno bisogno di molti ascolti per far emergere l’inesauribile ricchezza che portano in sé. In questo caso avviene proprio l’opposto.

La recensione analizza l'esordio del duo belga Twilight Ritual, caratterizzato da sonorità anni '80 e atmosfere cupe di musica sintetica cosmica. Se all'inizio l'album ammalia con la sua autenticità e atmosfera crepuscolare, con gli ascolti successivi perde parte del suo fascino, diventando più trascinato che condotto. Consigliato un solo ascolto integrale per assaporarne l'essenza senza stancarne. Ascolta 'The Ritual' per immergerti in un’atmosfera anni ’80 unica e oscura.

 «Inizia per svago, per scacciare la malcelata malinconia e l’insopportabile tedio della calura.»

 «Fu così che fecero i soldi.»

La recensione racconta in modo ironico e nostalgico la genesi dell'album 'Mike & Rich: Expert Knob Twiddlers', nato quasi per gioco da due amici negli anni '90, Michele Paradini e Riccardo di Giacomo. Inoltre si approfondisce la loro successiva trasformazione in μ-Ziq e Aphex Twin, due figure chiave della musica elettronica underground. Il disco risulta godibile ma non irresistibile dopo diversi ascolti. Un racconto che mescola aneddoti personali e riferimenti alla cultura musicale dell'epoca. Ascolta 'Expert Knob Twiddlers' e scopri le origini di Aphex Twin!

 Oggi, mai come prima, tutto suona samba.

 Per un suggerimento del DeB, mi ritrovo a scavare nella memoria, a ripensare alle innumerevoli volte in cui ho goffamente ballato a ritmo de "I tre caballeros": motivi per vivere.

La recensione celebra l'album di debutto degli Os Tincoãs del 1973, definito come 'mescalina musicale' grazie ai suoi ritmi samba coinvolgenti. L'ascolto invita a un viaggio nella memoria e nell'immaginazione brasiliana, arricchito da motivi che spronano a vivere intensamente. Un'opera che sorprende e si lascia scoprire anche da chi non ha mai visitato il Brasile. Ascolta l’album degli Os Tincoãs e lasciati trasportare dal ritmo samba!

 Attraversando il ponte di Rialto della memoria, per sfuggire all’oblio.

 Questa musica misteriosa ed ammaliante riaffiora dalla memoria di Venezia, sepolta sotto la tripla coltre di una memoria di qualcuno, immaginata da qualcun altro e messa in musica da qualcun altro ancora.

La recensione riflette su 'Music from Memory' di Vito Ricci, una colonna sonora che evoca un viaggio nei ricordi e nel simbolismo di Venezia, ispirata alla figura di Giulio Camillo. La musica accompagna l'ascoltatore attraverso paesaggi interiori e riflessioni sull'oblio e la memoria. L'autore viaggia con emozione tra passato e presente, lasciandosi affascinare dalla composizione e dall'atmosfera evocativa. Scopri l'incanto della memoria con la musica evocativa di Vito Ricci.

 È l’ordine delle tracce a trasformare un album in una colonna sonora: questo Haruomi Hosono lo sa bene.

 Un sogno nebuloso, di quella gioconda nebulosità così caratteristica dell’arcana fantasia di Hosono, che la voce di Miharu Koshi riesce a portare sino ai più soavi lidi di nembi.

L'album 'Swing Slow' di Miharu Koshi e Harry Hosono Jr. si distingue per un ordine delle tracce che crea un'atmosfera ipnotica e onirica. Hosono rievoca un mondo passato, giocando con suggestioni nostalgiche e riferimenti lynchiani, mentre la voce di Koshi sfuma tra velature delicate. Il lavoro si presenta come un sogno da assaporare lentamente, ricco di sfumature emotive e una poetica raffinata, che si rivela sempre più avvolgente con l'ascolto. Scopri l'incantevole mondo sonoro di Swing Slow, immergiti in un sogno musicale senza tempo.