Kennebec, nome di una varietà di patata americana, è anche il moniker del producer newyorkese Eric Phillips.

 "Non paura, ma speranza, mi troverai qui / Lascio una luce accesa" ci dice Samuel, mentre la paura di trovare la propria dimensione solo andandosene è ciò che crea la tensione e movimento nel testo del brano.

La recensione esplora il brano 'Leaving the Canyons' di Kennebec, un pezzo midtempo che fonde elettronica, folk e ambient. L'autore sottolinea la capacità della musica di evocare paesaggi e ricordi personali, sottolineando l'interpretazione vocale intensa di Samuel T. Herring. Il brano comunica speranza e malinconia, invitando l'ascoltatore a riflettere su ciò che si lascia andare nella vita. L'atmosfera evocativa e la produzione curata rendono questo lavoro coinvolgente e suggestivo. Ascolta 'Leaving the Canyons' di Kennebec e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico.

 La voglia di recensire mi pervade.

 Il treno è deragliato, la fine è vicina: "Gliese 710" è l'ultima traccia, un brano dissonante e calmo in maniera sinistra.

La recensione celebra il ventunesimo album di King Gizzard & The Lizard Wizard, evidenziandone la prolificità e la camaleonticità. Registrato in sette giorni tramite lunghe jam session, il disco esplora temi apocalittici con groove afrobeat e jazz-fusion. È un lavoro impegnativo ma gratificante, con brani lunghi e sperimentali che formano una pietra miliare nella carriera della band. Consigliato agli amanti della psichedelia e delle sonorità innovative. Ascolta Ice, Death, Planets, Lungs, Mushrooms and Lava e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico!

 Il protagonista mostra un lato di insicurezza che lo spinge a cercare e ad accettare anche una sessualità vissuta all'estremo.

 Love You To Death riesce a mettere in luce i grandi pregi di questa band, ossia l'essere sé stessi oltre alla scorza esteriore e all'apparenza.

La recensione esplora l'impatto profondo di 'Love You to Death' dei Type O Negative, svelando atmosfere dark metal e testi che riflettono dipendenze e fragilità emotive. L'autore racconta la scoperta della band e la complessa figura di Peter Steele, frontman leggendario che ha segnato il genere. Un viaggio tra musica, vita e sofferenza, con una forte carica personale e musicale. Ascolta Love You to Death e scopri il mondo oscuro dei Type O Negative!

 "Il tema è, al contrario, gestito con una delicatezza che ha stupito anche me... e mi fa sentire vicino a Krauter nel lato più umano della sua vicenda."

 "Ok, capisco che, detta così, la trama sembra quella di una canzone degli 883 in salsa 'Brokeback Mountains'."

La recensione analizza 'Pretty Boy', singolo di Kevin Krauter, esordiente cantautore indie-pop. Il brano tratta temi di solitudine e accettazione della propria bisessualità con delicatezza. Musicalmente è un pezzo downtempo che invita a ballare mentre il testo esplora emozioni intime e personali. L'autore esprime empatia verso Krauter e apprezza la profondità umana dietro il singolo. Ascolta 'Pretty Boy' e scopri l'intimità emotiva di Kevin Krauter.

 Il disco di cui scrivo l'ho rovinato a furia di riascoltarlo in auto durante i miei viaggi in solitaria sulle colline piacentine.

 Quando dopo un paio di giri inizia a cantare, capisco al volo che questo tipo fa sul serio.

La recensione racconta l'esperienza intensa e ripetuta di ascolto dell'album 'Come What Will' di Patrick Park, lodandone la semplicità degli arrangiamenti folk e l'efficace packaging. L'autore mette in luce la profondità emotiva e la qualità musicale dell'artista, paragonandolo a celebri cantautori come Neil Young e Springsteen. Consigliato agli amanti del folk e dei dettagli evocativi nel design. Ascolta 'Come What Will' di Patrick Park e lasciati emozionare dalla sua musica folk.

 «Anche se freddo e distaccato quel giorno, Davide ha mostrato sul palco l'anima del vero cantastorie del lago.»

 «Ho partecipato a una di quelle serate in cui non conosci i presenti ma ti senti comunque accolto.»

La recensione racconta il primo concerto dal vivo a cui l'autore ha assistito di Davide Van De Sfroos nel 2007, una serata intima con pochi spettatori. Nonostante un incontro iniziale freddo con l'artista, l'esibizione ha mostrato la sua anima poetica e uno show coinvolgente. Il live al Bobbio Film Festival anticipa il successo con l'album Pica! e cattura l'atmosfera unica di un'artista ancora non ampiamente noto al grande pubblico. È un racconto di crescita e di belle emozioni personali legate alla musica. Scopri il fascino unico della musica di Davide Van De Sfroos con questo live raro e coinvolgente!

 Ogni tua sillaba mi rapisce, non so cosa tu dica perché non parlo una mazza di inglese… ma a te non importa.

 Il lo-fi hip hop è per me più rilassante di un massaggio thailandese.

La recensione esprime un profondo apprezzamento per la playlist Traktrain Play di Penny Sławiński, sottolineandone il potere rilassante e coinvolgente del lo-fi hip hop. L'autore racconta la propria esperienza personale, tra momenti di quotidianità e ispirazione creativa, grazie alla voce calorosa di Penny e alle tracce selezionate. La passione traspare in ogni parola, rendendo la musica un compagno prezioso per combattere lo stress settimanale. Ascolta Traktrain Play di Penny e lascia che la musica ti accompagni ogni giornata!

 La voce di Bugo è imperfetta ma così presente, come se fosse seduto alla scrivania con me, qui ed ora, a cantarmi i suoi pezzi.

 Di quegli anni 2000 senza personalità rimangono solo quegli artisti che di personalità ne avevano da vendere, e Bugo è uno di questi.

La recensione esplora "Sguardo contemporaneo", album di Bugo che miscela sonorità rock analogiche e testi ricchi di nostalgia e preoccupazioni adulte. Con la produzione di Giorgio Canali, il disco mostra la crescita del cantautore dagli esordi più nichilisti a un’identità propria e matura. L’album alterna brani leggeri a quelli introspettivi, riflettendo un periodo sospeso nel tempo tra gli anni 2000 e oggi, confermando Bugo come artista con personalità autentica e riconoscibile. Scopri l’intimità e la nostalgia di Bugo con Sguardo contemporaneo, un album da riascoltare oggi.

 Mai giudicare un disco dalla copertina! Anche perché quella di questo disco è davvero aberrante.

 Fabrizio Moro era emergente, incazzato ed in cerca di un successo che oggi ha raggiunto, mantenendo però un proprio stile e identità.

La recensione analizza l'album del 2005 di Fabrizio Moro come un punto di svolta nella sua carriera, segnato da un sound deciso e testi intensi tra rabbia e dolcezza. L'autore evidenzia la crescita personale dell'artista, che supera momenti difficili per rinnovare la propria voce e identità musicale. Tra brani 'ad elenco' e melodie malinconiche, il disco rappresenta un lavoro genuino e imprescindibile per comprendere il cantautorato italiano contemporaneo. Scopri l’evoluzione rock e poetica di Fabrizio Moro con questo album imperdibile!

 "Il costante uso di effetti come delay e chorus... evidenzia un sound ipnotico e quasi alterato."

 "Considero questo brano e la breve discografia della band come una piccola gemma preziosa e pertanto ve ne consiglio l'ascolto."

La recensione evidenzia il valore emergente della band Slow Pulp, originaria del Wisconsin, ora attiva a Chicago. Punta l'attenzione sulla voce di Emily Massey e sull'uso di effetti sonori per creare atmosfere ipnotiche e psichedeliche. Il brano 'At Home' viene raccontato come una gemma musicale ideale per ascolti personali e suggestivi. L'autore consiglia la band e attende un loro album completo. Ascolta Slow Pulp e scopri il fascino del loro dream pop ipnotico!

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