joe strummer

DeRango : 15,38 • DeEtà™ : 7321 giorni

 Ogni volta scopro un dettaglio diverso, ogni volta ne soppeso le infinite sfaccettature, il taglio delle inquadrature, le scelte di montaggio, i sospiri degli attori perfino.

 La pacatezza del demonio. Ed è quasi assurdo, ma in fondo geniale, che in qualche modo sia lui il vero protagonista, perché Llewelyn non ha alcun privilegio narrativo rispetto a Chigurh.

Questa recensione offre una lettura intensa e riflessiva di 'Non è un paese per vecchi' dei fratelli Coen. Sottolinea la complessità dei personaggi, l'assenza di eroi, e l'atmosfera di caos e violenza che permea il film. Viene evidenziata la potenza espressiva della regia e la profondità morale e metaforica della trama. Il confronto tra i personaggi principali riflette un mondo crudele e privo di senso, dominato da una malevola entropia. Scopri il genio oscuro dei Coen in questo capolavoro indimenticabile!

 I piccoli attori che parlano dialetto sono un colpo al cuore, oggi che il cinema si sta sempre più allontanando dalla vita vera.

 Quel professore vede Raffaele dal treno, allontanarsi in motorino all’orizzonte, e non sa che ne sarà di lui.

Il film di Lina Wertmüller offre uno sguardo crudo e profondo sull'infanzia difficile nei quartieri degradati, mettendo in luce il ruolo umano e compassionevole dell'insegnante. La recensione esplora il realismo e la dignità degli attori bambini che parlano in dialetto, descrivendo un mondo di violenza e speranza senza eroi ma con grande umanità. La riflessione sull'educazione emerge come tema centrale, sottolineando come l'ascolto e la comprensione siano essenziali per non perdere i ragazzi. Scopri la forza del cinema che racconta le vite reali e i sogni spezzati dei bambini ai margini.

 La matrice che mi ha fatto sua da piccolo [...] è disgregata e polverizzata oggi nel disinganno completo.

 No, Lana. La prima schiavitù, la prima matrice a cui ci ribelliamo è questo cinema senza arte.

La recensione confronta l'entusiasmo infantile per la saga Matrix con la delusione provata verso Matrix Resurrections, considerato un tentativo fallito e vuoto di meta-cinema. Sebbene la pellicola richiami momenti della saga originale, manca di idee nuove e si perde in inutili stratagemmi narrativi. Il film viene visto come una negazione del valore artistico, incapace di offrire reale libertà o significato. La recensione esprime amarezza e disincanto verso questa nuova puntata, giudicandola poco convincente. Scopri la nostra analisi critica e rifletti sul vero valore di Matrix Resurrections.

 La semplicità toccante con cui il regista racconta, rivela le miserie della sua giovinezza, e le gioie, l’eccitazione di ragazzo.

 È proprio questo il pregio non comune del film: disegna un ritratto sociale e familiare pregno di dignità, senza falsificare la realtà.

La recensione mette in luce l'autenticità e l'intensità autobiografica di "È stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino, che riduce l'estetismo in favore di un racconto semplice e toccante. Le critiche sul presunto intellettualismo vengono messe in discussione, evidenziando come il film esplori in modo sincero gioie, dolori e realtà quotidiane di Napoli e della famiglia del regista. Nonostante qualche momento meno memorabile, l'opera viene apprezzata per la sua onestà emotiva e la sua dignità nel raccontare la complessità umana. Scopri il film autentico e intenso di Paolo Sorrentino, un viaggio nella Napoli di ieri e di sempre.

 La profezia non funziona pienamente, quando è così aderente alla realtà.

 Quella di Don't Look Up è in fondo un'indignazione rassicurante, che non buca davvero lo schermo per farci sentire in parte colpevoli e complici di tutto quanto.

Don't Look Up di Adam McKay analizza con ironia la società americana ossessionata dai media e dai social network, evidenziando la superficialità del dibattito pubblico. Pur offrendo momenti divertenti e spunti interessanti, il film manca di profondità e originalità nel messaggio. I personaggi risultano stereotipati e poco autentici, e la satira rimane più una risata amara che un invito al cambiamento. Scopri la critica di Don't Look Up e rifletti sulle follie della nostra epoca.

 Mi sembra di cedere all’ingordigia, all’irrefrenabile curiosità e al desiderio di affacciarmi sull’abisso dell’anima per osservarlo attentamente.

 Lo sforzo di capire è il vero protagonista del libro, una prosa ineluttabile che ci lascia profondamente soli in questo deserto di empatia.

La recensione esplora il romanzo-verità di Emmanuel Carrère su Jean-Claude Romand, un uomo che ha vissuto una vita fittizia per decenni fino al drammatico epilogo. Il libro invita a riflettere sull'alienazione sociale, la fragilità umana e il prezzo delle apparenze. Carrère offre una narrazione intensa e empatica che illumina le cause di un orrore umano profondo. Il lettore è coinvolto in un viaggio di comprensione e analisi senza giudizio. Immergiti in L’Avversario e scopri le profondità dell’animo umano oltre le apparenze.

 Commuove Clint, anche quando sullo schermo scorre un film palesemente minore come questo.

 Quegli occhi azzurri appena visibili sotto la tesa del cappello non sono mai stati così dolci, così umani.

Cry Macho di Clint Eastwood è un film che commuove per la sua testimonianza sulla vecchiaia e la redenzione. L'attore/regista, ormai novantenne, interpreta un personaggio segnato dall'apatia ma capace di riscattarsi nel viaggio insieme a un giovane ragazzo messicano. La pellicola esplora temi come l'antagonismo sociale, il confine culturale e il valore della crescita personale, offrendo uno sguardo dolce e umano nonostante alcuni limiti sceneggiaturali. Scopri il toccante viaggio di Clint Eastwood in Cry Macho, un film che parla di redenzione e vita.

 La verità, il racconto purissimo delle sue storie che sono le storie di tutti.

 Abbracciamo la normalità di Michele come fosse la nostra, e la coscienza Armadillo ci lascia un pungolo, un rimorso, una ferita.

La serie di Zerocalcare, 'Strappare lungo i bordi', si distingue per la sua capacità di raccontare storie quotidiane universali con un tocco autentico e umoristico. Attraverso personaggi ben caratterizzati e riferimenti culturali ricchi, Michele Rech offre uno sguardo profondo e ironico sulla vita di quartiere romana. Il mix tra tragedia e leggerezza crea un'esperienza coinvolgente e stimolante per lo spettatore. Le sei puntate, pur digressive, colpiscono per la loro verità e delicatezza. Scopri la magia e la profondità di Zerocalcare in questa serie unica!

 Alla fine non è uscito né un film d’autore né un bel prodotto da pop corn.

 Sono dieci belle statuine perfette che a stento trovano qualcosa da fare per ingannare il tempo in questi settemila anni.

La recensione esprime una forte delusione verso 'Eternals' di Chloe Zhao, considerato un fallimento sia come film d'autore che come prodotto di intrattenimento Marvel. I personaggi sono descritti come poco carismatici e bidimensionali, mentre la sceneggiatura risulta dispersiva e poco equilibrata. Il film tenta di esplorare temi profondi ma fallisce nel rendere convincenti trama e svolgimento. L'inclusivismo appare forzato e gli elementi originali finiscono per indebolire il racconto piuttosto che arricchirlo. Scopri perché 'Eternals' non convince i fan Marvel, leggi la recensione completa!

 Il cinema come capriccio di un genio che non ci pensa nemmeno a raccontare un fatto in modo piano e lineare.

 Questo film è una provocazione, una cascata di arte per dire no all’impoverimento che minaccia il cinema come il giornalismo, la letteratura.

La recensione analizza The French Dispatch di Wes Anderson come un'opera d'arte ricca e complessa, caratterizzata da una narrazione stratificata e un'estetica raffinata. Il film è descritto come una provocazione contro la banalizzazione culturale, esaltando la libertà espressiva e la profondità artistica. Nonostante la complessità, il film invita a un coinvolgimento appassionato e ripetuto. Scopri l'arte visiva e narrativa di Wes Anderson in The French Dispatch, un film da vedere più volte!