I Devourment non si toccano; se li tocchi non sei un metallaro.

 La merda è buona solo se sa di Devourment.

La recensione tratteggia con ironia e passione l'importanza di Devourment nel panorama slam metal, esaltandone attitudine e influenza. Pur giocando con contraddizioni e sfottò verso altre band, emerge un profondo rispetto per i texani. L'autore riflette sul proprio percorso di metallaro, celebrando la coerenza e la forza del gruppo. Il tono è irriverente ma sincero, con una buona dose di humor nero. Un'analisi personale ma significativa sul ruolo della band e del genere. Scopri perché Devourment è un'icona dello slam metal: leggi la recensione ora!

 È veramente triste che lavori del calibro di questo "Onward To Golgotha" siano completamente dimenticati dai posteri.

 Non c'è spazio per il divertimento in "Onward To Golgotha", c'è solo spazio per un odio così intenso da tagliare col coltello.

La recensione ripercorre l'importanza storica di "Onward to Golgotha", debutto degli Incantation, pietra miliare del Death Doom. L'album è lodato per la sua atmosfera cupa e oppressiva, le influenze su molte band future e la capacità di alternare tempi veloci e lenti in modo originale. Nonostante qualche ripetitività e produzioni sporche, viene considerato un disco imprescindibile per ogni appassionato di Death metal. Ascolta ora Onward to Golgotha e scopri l’origine del Death Doom.

 "'Screams Of Anguish' è un disco fondamentale per ogni buon Death Metaller."

 "Il disco stufa dopo poche tracce, ma resta uno dei capisaldi del Death."

La recensione esplora "Screams Of Anguish", il debutto del 1993 della band americana Brutality, ponendolo come pietra miliare del Death Metal old school. Pur riconoscendo alcuni limiti legati a uno stile tradizionale e poco personale, il disco è apprezzato per il sound compatto e la tecnica strumentale. L'autore evidenzia l'influenza di band come Benediction e Napalm Death e sottolinea l'importanza storica del lavoro nonostante il riconoscimento tardivo e minore rispetto ad altri big del genere. Scopri un pezzo autentico del Death Metal anni '90, ascolta Brutality oggi stesso!

 Un "nichilismo attivo" che nulla ha a che vedere con la passione tragica e morente dei gruppi depressive.

 Il riffing è decadente ma epico, il mood è teso ma è sotto controllo.

La recensione analizza l'album di Lutomysl, una one man band ucraina di Black Metal, proponendo un sound più melodico e atmosferico rispetto agli standard raw e depressive. L'autore apprezza l'abilità di combinare riff semplici con atmosfere malinconiche e una forte carica emotiva. L'album è indicato come imperdibile per i fan del genere, nonostante alcune riserve sulla voce. Il progetto si distingue per il suo carattere unico e coinvolgente. Ascolta ora Lutomysl e scopri un Black Metal unico e coinvolgente!

 Gli Ion Dissonance hanno perso tanta personalità; un macabro zampillo, come da un'arteria recisa.

 Il disco non è da buttare di per sé, ma è una cocente delusione se considerato come successore di quel ben di Dio che è venuto prima.

La recensione analizza il terzo album di Ion Dissonance, 'Minus The Herd', evidenziando una virata dal mathcore al metalcore che porta a una perdita di personalità e intensità. Il cambio di cantante e tempi più lenti affievoliscono la potenza del gruppo canadese. Pur tecnicamente valido, il disco manca di anima, deludendo fan e critici rispetto ai precedenti lavori. Alcuni brani si salvano, ma nel complesso l'album risulta una prova inferiore al loro standard abituale. Scopri se Minus The Herd vale la pena per i fan del metal tecnico e decidi tu stesso!

 "L'alternativa è che io metta in maiuscolo la parola 'Insopportabili' e concluda qui la mia recensione."

 "Patetico come un gatto senza una zampa che tenta di sotterrare una merda in un prato ghiacciato."

La recensione demolisce duramente l'album 'Soundtrack For A Suicide Opus II' dei Nocturnal Depression, definito un depressive black metal mal riuscito, noioso e contraddittorio. L'autore critica il nome, i testi, la musicale e le esibizioni live. Tra humor nero e sarcasmo, emerge un giudizio complessivamente negativo. Scopri perché questo album depressive black non convince, leggi la recensione completa!

 "Come può competere una macchina fotografica digitale con una reflex? Stesso soggetto, stesso 'fotografo', ma la foto è spenta e anche un po' sfocata."

 "Nel Black Metal devi ricercare le sensazioni più che i suoni... Krohm fa l’esatto opposto; non usa il minimalismo ma l’eccesso, perdendo la fisionomia del disco."

La recensione analizza l'album 'The Haunting Presence' di Krohm evidenziando una produzione cristallina e dettagli delicati, ma critica l'eccesso di sovrapposizioni che rende il suono confuso. Sebbene siano presenti momenti di talento compositivo e uno screaming efficace, l'opera perde parte dell'intensità e dell'inquietudine che avevano caratterizzato lavori precedenti. L'autore paragona inoltre Krohm ad altri progetti del depressive black, sottolineando come questo album rappresenti un passo incompleto rispetto al potenziale del musicista. Scopri il lato oscuro di Krohm in questa recensione approfondita!

 Se tre Killer professionisti avessero preso in mano degli strumenti e li avessero usati con la stessa gelida indifferenza con cui usano una pistola, la loro musica sarebbe identica a quella dei Brodequin.

 I loro pezzi fanno male; e basta.

La recensione elogia Methods Of Execution dei Brodequin come un disco brutale e lineare, privo di fronzoli ma estremamente efficace. Il gruppo si distingue per velocità, tecnica gelida e liriche essenziali sulle pene capitali. Non è per chi cerca innovazione ma perfetto per chi vuole pura distruzione sonora. Un lavoro apprezzato per la sua coerenza e impatto nel panorama slam/brutal death metal. Ascolta Methods Of Execution e vivi la potenza del brutal death più spietato!

 Annihilate The Enemy è un disco discretamente ispirato che profila un futuro roseo per i quattro indonesiani.

 È proprio questo morboso alternarsi di ingenue, quasi disperate, visioni di vita normale e di parossistici desideri di vendetta che rende il disco dei Jasad unico.

La recensione evidenzia come Annihilate The Enemy dei Jasad rappresenti un disparato ma sincero album di Brutal Death Metal, caratterizzato da atmosfere cupe e una forte componente emotiva nei testi. La band indonesiana dimostra crescita rispetto al passato con un sound tecnico e martellante, riconoscibile ma non banale. I testi, seppur semplici, risultano sentiti, conferendo al disco un'identità unica nel panorama del genere. Non perfetto, ma promettente e interessante. Scopri ora il Brutal Death Metal unico dei Jasad e ascolta Annihilate The Enemy!

 "Mi piace perché è stupido, mi piace perché anche se è stupido è fottutamente violento."

 "Per una volta non avrete bisogno di impegnarvi mente e corpo in un ascolto di inaudita violenza: lo ascolterete alla leggera magari anche ondeggiando un po’ la testa avanti e indietro."

Dyspartum dei Foetopsy è un mini album dedicato ai fan del GrindGore e Brutal Death, caratterizzato da canzoni brevissime ma intense e da un groove rarefatto. La critica apprezza la violenza musicale accompagnata da un tono ironico, sottolineando soprattutto l’abilità del batterista. Nonostante i testi e i titoli scioccanti, l’album è consigliato a chi cerca un ascolto energico senza pretese intellettuali. Ascolta Dyspartum per un viaggio brutale e senza compromessi nel mondo del GrindGore!

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