editoriale di MaledettaPrimavera

Venti anni fa prendeva vita il più grande concerto umanitario della storia e fu un successo clamoroso. A distanza di due decenni sabato sera più di un milione di persone saranno nuovamente testimoni sotto i palchi montati ai quattro angoli del mondo e più di 2 miliardi ne godranno alla tv. Macabra la scaletta americana in quel di Philadelphia: Will Smith, Bon Jovi, Destiny's child e altri fenomeni da baraccone ma nello scenario dell'Hide Park di Londra lo spettacolo si prospetta devastante: Paul McCartney, Coldplay, Pink Floyd, REM, Sting, Travis, U2, Elton John, Madonna, Scissor sisters, Velvet Revolver, The Killers, Keane e decine di altri. Bjork si esibirà in quel di Tokyo, i Cure scelgono Parigi, Peter Gabriel la romantica costiera della Cornovaglia, Nek ha optato per Roma.
Live Aid è un evento che prima di musica ha necessità di parlare di giustizia e più che soldi ha bisogno della voce degli uomini; un giorno infinito per completare la cancellazione del debito dei paesi poveri e una giustizia più giusta. Partirà con una lunga marcia di protesta pacifica: milioni di esseri umani accomunati dallo stesso desiderio di solidarietà. Cinque giorni dopo, poco più a nord, 8 ricchi rappresentanti di 8 pseudo-ricchi paesi si siederanno a tavola e mangeranno fino a vomitare, e berranno e pisceranno, e probabilmente rutteranno, e di sicuro se ne fregheranno.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Il nostro problema non era il topo di Dario - sguinzagliato in libertà fra bestie non migliori di noi - quanto un altro che lui diceva fosse uscito dal freezer. Questo siciliano passa il tempo nei mercati più inquieti e nascosti di Londra e ogni giorno veste a tema diverso: pistolero, cavaliere, profeta, cameriere - senza nessun riferimento chiaro - e poi va a recitare Cristo in una chiesa italiana di Farrington e il regista è un transessuale ossessionato dalla Madonna - però recita la Maria Maddalena. Se sei audace e hai le giuste amicizie il meglio in città è Il Giardino Della Tortura: se odori di truzzo è un po' un problema ma con 30 pounds si chiude un occhio e siamo tutte bestie in libertà e Dario mi fa vestire da Conte Dracula. Dominatrici dark che frustano satana arrapati, puttane cinesi che lottano a wrestling con infermiere killer, dal vivo le sentite performance del retro fetish dei 'Lucifers' e del brutally grimy minimalism dei 'Suck Off' - tutti insieme appassionatemente nel trionfo della lotta contro la società ingiusta e un po' truzza.
Sull'Alternative London avevo letto che il Giardino Della Tortura non è più quello di una volta, che è diventato commerciale e per niente fetish - io guardo l'infermiera killer che si fa frustare davanti allo specchio come in uno psycho-thriller e dietro ci sono io vestito da Dracula, e mi aspetto da un momento all'altro che mi metta a volare ma anche se già ho scoperto chi è l'assassino preferisco rimanere.

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Mac siede sulla sinistra; Ronnie sta al centro e la mamma di Ronnie prepara gli agguati da destra: si dissertava di vita e cose simili. La mamma tagliuzza la carne con un cortellaccio e guarda Mac - che stava ancora pensando alla vita - e gli dice Se succede a mio figlio succede ai tuoi coglioni - e tagliuzza. Si cambia scena: Ronnie sta sulla sinistra; Mac al centro e un terzo porta avanti l'attacco da destra: sta cercando di accoppare Ronnie, si lamenta che gli ha inchiappettato la moglie; Mac è già sulla tavola coi coglioni scoperti e pure la pistola si impressiona perchè s'inceppa. Il tipo si innervosisce e comincia a martellare Ronnie con il calcio e poi finalmente il colpo parte e porta via un dito a Mac - proprio quando aveva rinunciato a pensare alla vita. Fino a quel momento Mac "Dr. John" Rebennack era considerato - seppur pezzente e scoppiato - il guitar-hero di New Orleans: dopo di allora con un dito in meno si reiventa pianista e ne diverrà il più grande, amato e ricercato da gente come Zappa, Van Morrison, Lennon e Sun Ra.
Questa storia mi è stata raccontata da Filippo, un chitarrista blues di Fano che era venuto quì per sfondare e si è ritrovato a fare il dj in un locale truzzissimo, a suonare disco-house ad amanti isterici e checche impazzite. Guardo i suoi occhi spenti mentre ballo la sua musica e il suo fallimento mi fa sentire bene, realizzato in mezzo alla mia gente.

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Per aiutare la regia di Sin City Quentin Tarantino s'è beccato un dollaro - lo stesso dollaro che Rodriguez richiese per le musiche di Kill Bill 2. Si sente poco la mano di Tarantino in verità, e più che "El Mariachi" Rodriguez il vero protagonista della pellicola rimane Frank Miller (quì accreditato come terzo regista) dai cui inquieti racconti grafici il film è (fedelmente) tratto. Uno dei meriti di Sin City - città inzuppata di pioggia sangue e puttane armate fino ai denti - sta nel ritorno al grande cinema di Mickey Rourke: è lui Marv, uomo deforme e tormentato, impegnato a squartare il mondo per amore e per vendetta. I dialoghi di Marv sono la cosa più bella di un film bellissimo.
Un attore rovinato dai troppi demoni interiori, Rourke, pugile professionista sul ring e sul set e proprio in questi giorni si parla di un possibile progetto con Michael Cimino, l'unico genio che l'abbia mai realmente compreso.

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"Pixies sellout" è la maglietta ufficiale della reunion della band americana (l'avrei comprata ma mi pagano fra 2 settimane) anche se al tempo Frank Black parlava di ritorno "solo se un mio parente avesse bisogno di un rene". Sono stati geniali i Pixies - si sono fatti comprare cercando di non vendersi: ne potremmo godere il 26-27 al Carling Weekend e il 28 ad Edinburgo (ci andrei ma per quello mi pagano tra 2 mesi).
A proposito di soldi: le autorità americane hanno steso il rapporto che inchioda gli affari finanziari illeciti tra 4 majors e il colosso radiofonico Clear Channel: le majors pagavano le radio per assicurarsi che facessero le radio delle majors - la payola. Già nel '98 la CC fu beccata con le mani nel sacco dopo aver incassato 237000 dollari per passare un live di Bryan Adams; il sospetto nacque quando, al termine, venne misteriosamente girato il singolo On a day like today per due volte consecutive (succede).
Loro sono comunque diventati miliardari, ma i tempi stanno cambiando per noi consumatori indifesi: il parente di Frank Black si farà finalmente il trapianto di rene e a me manca un giorno in meno e poi mi pagano.

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editoriale di turkish

L'altro giorno ero a 55 metri sotto acqua, a vedere il relitto del Nasim, una nave affondata nel 1978 davanti a Giannutri. Trasportava auto usate (Mercedes e Fiat 131) destinate al mercato tunisino e — pare a causa dell'ubriachezza dell'intero equipaggio — si schiantò contro l'isola e poco dopo affondò (nessun morto).
Adesso nella nave e nelle auto sparse sul fondale ci abitano pesci e crostacei, claveline e attinie...
Durante la deco — infinita — pensavo ai rottamatori e al fatto che, forse, diventare una casa per i pesci sia la fine che ogni automobile si dovrebbe augurare.

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Ci sono i Pixies come headliner al Reading Festival, e preceduti nientemeno che da Queens of the stone age, The Killers, The Coral, Elbow e Kasabian: succedera' tutto il 26 di Agosto. Gli altri headliners sono Foo Fighters ed Iron Maiden, questi ultimi preferiti persino ad Iggy Pop. In Inghilterra decidere chi suona per ultimo in un festival ha quasi del sacro, ci guadagni il rispetto per tutto l'anno: ne sanno qualcosa i boss di Glastonbury, che stanno perdendo la testa per trovare qualcuno che sostituisca Kylie Minogue la quale ha dato - e ci mancherebbe - forfeit. Hanno fatto un sondaggio ma il risultato ha dato U2, e gli U2 costano troppo; hanno bussato a casa dei Rolling Stones ma il campanello non suonava, quello di Prince suonava ma nessuno ha risposto. Contattati persino gli Stone Roses, che tra l'altro si riformeranno a distanza di anni proprio per i miliardi offerti da un'altro festival.
Avevano chiesto pure a Stevie Wonder, e non e' uno scherzo. Costava poco, non c'azzeccava nulla, ma era ancora vivo.

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C'era voluto tempo, poi finalmente m'arriva questa bestia storta, semiviva, e io la chiamo Ayeye perchè mi faceva ridere, e pure il cane rideva e forse per come lo chiamavo o chissà perchè, ad ogni modo rideva, poi ha fatto la solita fine da cane - non potendosi rifugiare nella droga s'è distrutto con gli ultimi drammi rimasti, le donne e la libertà. Avrebbe riso, Ayeye, anche leggendo che Axel Rose è stato denunciato dall'ex moglie perchè alcune foto dei suoi cani morti le sono state rubate così che il cantante potesse trasferire le loro anime in sedute spiritiche. L'ho letto sull'Evening Standard.
La rubrica più cool dell'Evening Standard si chiama "Sei tu questo?" e ogni mattina schiacciano una foto all'uscita di Victoria Station e ne cerchiano una faccia tra milioni e se ti riconosci vinci - faccie spaventose, faccie non-faccie rovinate dall'eterna sopravvivenza, bestie storte, semivive, cani senza faccia e senza anima, incapaci di riconoscersi allo specchio e allora nessuno vince mai alla rubrica "Sei tu questo", cani diretti sempre allo stesso posto, distrutti dalla mancanza di drammi e io mi siedo e li guardo, anche perchè non ho un posto dove andare.

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Viene a trovarmi Tomek, per raccontarmi sempre la stessa storia: alle 4 di mattina c'era Brett Anderson che cantava e urlava una cosa tipo Ho Trovato La Migliore Droga Di Londra - e questo fa ridere Tomek tutte le volte. Oltre agli Suede, a lui piacciono i Libertines e al concerto c'è andato ma nessuno ha cantato (avevano trovato la peggiore droga di Londra) e la gente era così incazzata che ha cominciato a sfasciare un pò, e quando hanno finito si sfasciavano a vicenda - e Tomek non riesce a spiegarsi perchè. Giorni dopo Doherty (che guadagna abbastanza da comprarsi me e un pò di Tomek) finisce dentro perchè sorpreso a rubare per pochi soldi.
Tomek è mezzo somalo e mezzo polacco - e neanche questo riesce a spiegarsi - e ogni volta che mettiamo i Libertines non capisce mai niente di quello che dicono, e neanche perchè sta quì capisce, e neanche perchè al concerto c'era un inglese che lo prendeva a calci nel culo.
Non fa ridere, ma ridiamo lo stesso.

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A BREVE IL DECONCORSO "VINCI UNA DESHIRT" STOP CI SARÀ UN QUIZ AL QUALE VOI DOVRETE RISPONDERE STOP

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A parere di chi scrive, Christopher Walken che gioca alla roulette russa nelle paludi di Charlie rappresenta l'apice assoluto raggiunto da una macchina da presa dinanzi a un uomo (per questa scena Walken ci vinse l'Oscar). Nel frattempo ho sentito dire che sia tornato dal Vietnam, che siano passati una mezza dozzina di lustri e che al Saturday night live ci va ogni volta che vuole. In "Deer hunter" Walken divideva gli amori e la guerra con Robert De Niro: fu De Palma a presentarlo a Cimino e Scorsese, e sebbene fossero cresciuti nello stesso quartiere non si sopportavano molto - l'unica cosa che li teneva uniti era il rispetto - e di lì a poco Scorsese l'avrebbe trasformato in Johnny Boy, un ritratto d'analisi psicologica geniale, un moderno Raskolnikov violento e autodistruttivo, impegnato a cambiare il mondo accumulando debiti. Un film bellissimo, "Mean Streets", e a distanza di 32 anni proprio in questi giorni ne viene pubblicata l'edizione speciale in dvd, con bel commento di Scorsese e cazzatine varie.
Vale la pena (ri)scoprirlo, se non altro per saltare il Saturday night live.

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Al caffè dove lavoro viene un tipo che si chiama Rob. Da giovane c'aveva un sogno - uno solo: avere a che fare con la musica (il resto la vita se li è tenuti per caparra). Poi i sogni ce li portiamo dietro e bla bla bla, ma il tipo se li è bruciati con una laurea in musicologia e 15 anni di suonate davanti a derelitti e mentecatti - però era pieno di progetti. Il Ministro Letizia Moratti pare conoscerla bene la storia di Rob, perchè con un disegno di legge appena pubblicato sta cancellando l'insegnamento della musica nei programmi delle scuole (comusica.it/licei.htm).
Rob ha la faccia simpatica, ma non lo è per niente (il resto la vita se l'è tenuto per l'affitto) e quando si portava dietro i sogni e bla bla bla scriveva una tesi in storia della musica nel medioevo.
Quella della politica, invece, la faceva la Moratti.

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Vi capita mai di associare la musica a dei particolari incontri? Probabilmente sì. Facile.
Associare i battiti del basso ai passi di una persona, il timbro degli archi al colore dei capelli, le movenze del pianoforte ai suoi sguardi. O ancora... "the moment I put my head on your chests and heard the beating of your heart which was actually in the same rhythm as the Mercury Rev song we were listening to in that moment".
Non fidatevi.
La musica ha il suo tempo, dovete subirlo, se ne fotte delle indecisioni, non ci sono storie, alla fine vi frega. La musica è arte e vi comanda. Le persone no.
..."and like mr. Cave says, ".
A me Nick Cave non è mai piaciuto.

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Nell'attuale edificio della Quantegy piantato in Alabama nel 1945 si facevano nastri per l'esercito americano di stanza a Berlino in operazioni di intercettazione, e pare che Eisenhower ebbe di che congratularsi quando una delle traccie ne rivelò Hitler stesso in sottofondo. Sessanta anni e migliaia di guerre dopo, la Quantegy ne combatte ora una interna: evitare di essere l'ultimo produttore di supporti analogici pronto alla chiusura.
La mia cassettina copiata di "Bug" dei Dinosaur Jr. - di qualità ormai terrificante - è un pezzo di giovinezza che ricordo con affetto, proprio nei giorni in cui la Sweet Nothing ne pubblica la ristampa in cd con tanto di bonus-track e cover dei Cure. E per chi come me è un inguaribile nostalgico, consiglio la visita al più grande museo di cassette del mondo (studio2.freeserve.co.uk) gestito da un anonimo benefattore.
E se avete un pezzo di giovinezza piuttosto raro, ve lo comprano pure.

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E' in atto un certo macabro recupero del passato. Dopo gli INXS in reality show per trovare un cantante, ecco la volta del "Janis project - alla ricerca della nuova donna liberata", e ci sono tutte queste donne liberate che mostrano le tette, spesso il culo e (a volte) suonano (male) ricordando la Joplin, una disgraziata scesa dal mondo perchè le faceva abbastanza schifo.
Macabra è anche l'elezione a disco dell'anno - l'autorevole Mojo - di "Smile" del corpo imbalsato di Wilson (un album che gli fece pena già 38 anni fa, figurarsi ora). Al "Late late show" c'è Steve Jones che si scopre fiero il lardo mentre dice cose tipo "cacca culo merda" - e suonava nei Sex Pistols.
Spengo questo mondo soffocante per un istante, accendo lo stereo e il suo padrone è Cass McCombs: superando all'ultimo istante il blues sanguigno degli Archie Bronson Outfit, anche quest'anno il mio disco è - a dispetto degli autorevoli - un disco inquieto e solitario.
Ed è forse una colpa se lo siamo?

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Che gli Idlewild abbiano deciso di ammorbidirsi così vistosamente rimane un mistero da perderci la testa. Nelle 12 tracce di "Warning/Promises" non c'è un solo segnale che non rimandi al pop - nel senso nobile del termine, ma pop - a maggior ragione se si era abituati alla decadente ferocia di "Low light".
Nel libretto del promo che ho rimediato la EMI mi minaccia come io vorrei che suonassero ancora gli Idlewild – in modo lurido e grezzo. Scrivono che i movimenti del cd sono seguiti e che prima o poi arrivano a me – probabilmente sfondando la porta e prendendomi a bastonate. Mi fanno capire che se non sono d’accordo posso pure andare a fanculo. E' l’agonia del gigante morente, strozzato dalle regole di mercato da esso stesso create.
In “Warning/Promises” c’è una canzone, “Too long awake”, che è una gemma di rara bellezza e, da sola, vale l’acquisto del promo.
E se alla EMI non sono d’accordo, che sappiano che per andare a fanculo la conosco la strada.

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Michael Hutchence aveva 37 anni, era bello e famoso, faceva all'amore con le modelle. Che poi quel giorno abbia deciso di avvitarsi un cappio al collo in una camera d'albergo, rimane uno dei misteri del rock & roll.
"INXS Rock Star" è il nuovo capolavoro mediatico della tv. Una fila interminabile di casi umani vengono passati in rassegna da due membri sopravvissuti - Farris e Pengilly, uno coi baffetti da mafioso l'altro con camicia hawaiana e lenti da sole mentre fuori grandina - tutti cercando disperatamente il profilo migliore, la posa più dura, le parole più dannate. C'è persino il figlio di Marc Bolan che - ci rincuora grazie al cielo - oltre a voler cantare negli INXS ha già avviato una carriera solista.
"E potresti essere tu!" mi ripete di continuo quello coi baffetti da mafioso - mentre finisce di provare un giapponese coi capelli viola. "Tu! Tu!" sembra andare in corto circuito, e indica me - sempre me.
Un altro possibile caso umano.

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Una sola cosa non ho mai sopportato di John Peel: i suoi capelli da giovane. Per il resto il ragazzo è stato capace di indovinare un gruppo su 50, e non è mica poco. Così, il giorno che John s'è accorto di averne abbastanza con questo mondo pazzo e disperato, alla tv stranamente c'era qualcosa da vedere, oltre a tutta questa ggente che piange e che inciucia - mentre nasce, si accoppia e aspetta di morire.
Succede che al funerale inquadrano Mark E.Smith dei Fall - uno che non piange mai - e questi rimurgina qualcosa in diretta televisiva e poi manda milioni di anime piangenti e morenti a prenderselo nel culo. Gran cosa.
A distanza di tempo mi rifaccio prestare la tv, e c'è ancora tutta questa ggente piangente e morente, e c'è Bon Jovi, e Justin Timberlake, e il corpo mummificato di Rod Stewart - tutti felici e plaudenti mentre un abbronzato BonoVox si gusta l'entrata nella Rock&Roll Hall of Fame.
E c'era anche John Peel, e c'aveva i capelli da giovane, giusto così per dispetto, e rimurginava sui Fall, sui Joy Division, su milioni di corpi mummificati e morenti - e s'era già accorto da tempo di averne abbastanza.

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All'epoca dei fatti la cosa fece molto scalpore. Due "adoratori del diavolo" (cito la stampa del tempo) membri di una band metal chiamata "Beasts of Satan" accopparono 2 giovani ragazzi in quel di Roma, non prima però di averli preparati per bene dandoli alle fiamme. L'anno prima pare che il simpaticone del cantante abbia accoppato pure la propria ragazza e portato al suicidio un altro membro della deliziosa e imprescindibile band.
Nessuna crociata, per carità: ho avuto notizia di personaggi ben più macabri nella mia vita, e non mi pare nessuno chiese mai loro a proposito della musica, e magari ascoltavano Bach. D'altronde il problema esiste, e lo stesso padre-padrone del più grande sito metal italiano (che all'epoca dei fatti fece fuoco e fiamme contro la stampa diffamante e prevenuta - ancora si andava avanti ad indizi) oggi che la verità è saltata fuori fa scena muta, nello stesso sito puoi trovare conversazioni animate persino su Alberto Castagna e su come ordinare le canotte da basket, ma di rituali satanici, morti e verità, nulla. Quella la lasciamo ai posteri, e che ci pensino loro pure alla sentenza. A noi per ora ci lascino i dubbi.

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"DON'T PANIC" - ci dice l'istruttore-robot del gruppo degli schiavi italiani. L'hanno istruito bene, l'istruttore: prima lo hanno formattato e poi gli hanno riempito per bene la memoria RAM. Praticamente dobbiamo chiamare a casa dei gggiovani di oggi e fare delle domande tipo "ma Lei che rapporto ha con la sua stampante: a) amata b) amico c) oggetto" (eh, pure oggetto), oppure tipo "ma Lei in una copertina di cd vede prima le cosce o le tette?" (eh, hanno mancato il culo).
A me sta pure bene, IO NON PANICO MAI. Patricia, invece - quella del gruppo degli schiavi spagnoli - stamattina HA PANICATO, e domani non viene più. L'avevo sentita sputare 4000 bestemmie in spagnolo al gggiovane di oggi, e nel culo gli aveva detto di infiliarsi pure la stampante del cazzo e i cd con copertine da rattuso.
E' una brava ragazza, Patricia. Quando l'ho conosciuta mi disse che voleva fare la giornalista free-lance per "Ok", la rivista che oggi pubblica "Jessica: guardate che megapoppe s'è fatta", e in prima pagina c'è Jessica tutta contenta mentre mostra a milioni le sue megapoppe giganti nuove di zecca.
Però io le voglio bene, a Patricia, e se Lei questo vuole, a me sta pure bene.

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