Don't Let Me Down
Dillard & Clark
 
Skelephant - People Are Machines (Full Album)
lavoro già proposto e lo ripropongo perchè lo trovo interessante
 
Titolo: Dealer
Anno: 2004
Durata: 160 min.
Origine: UNGHERIA
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: ANDRAS MUHI E ISTVAN MAJOR PER INFORG STUDIO, FILMTEAM, BOJE BUCK PRODUKTION, SAT.1
Regia: Benedek Fliegauf
Attori: Felícián Keresztes (Dealer); Barbara Thurzó (Barbara); Lajos Szakács (Apa); Anikó Szigeti (Wanda); Edina Balogh (Bogi); Dr. Dusán Vitanovics (Dragan); Katalin Mészáros (ragazza del fungo allucinogeno).
Soggetto: Benedek Fliegauf
Sceneggiatura: Benedek Fliegauf
Fotografia: Péter Szatmári
Montaggio: Balázs Féjja e Károly Szalai
Musiche: Raptors' Kollektíva (Benedek Fliegauf e Zoltán Tamási)
Scenografia: Zsuzsa Mihalek
Costumi: Mónika Matyi
Dealer - Benedek Fliegauf - sub ITA
Copio/incollo da Iacopo Landrini quanto segue:

In una città esteuropea anonima, lunare e disabitata un uomo in bici si aggira silente, consegnando dosi di droga a una clientela disperata.
Attraverso la sua clientela la regia racconta il poco che verremo a sapere dell'uomo.

Qui tocca prendere fiato e avere cioccolata, gattini o tutto quello che può tirarvi su il morale perché vi servirà, molto probabilmente in dosi massicce.

Fliegauf non le manda a dire e racconta la dipendenza attraverso la solitudine del protagonista ed il suo essere latore di una soffocante apatia dell'etica.

Il protagonista non si cura né del suo tornaconto personale né delle conseguenze delle sue azioni, percorre quasi meccanicamente le distanze che lo separano fra cliente e cliente, consegna quanto necessario e passa oltre.

Amicizia e affetti non sembrano scuotere in alcun modo questo personaggio che si fa sempre più simile ad una personificazione del destino che ha già eclissato ogni forma di vita dalle strade e dai parchi ed ora dà la caccia agli ultimi reduci agonizzanti casa per casa, miseria per miseria, mettendo un punto fermo su vite che si sono concluse, probabilmente molto tempo prima.

La fotografia è uno crepuscolo perenne che non risparmia nemmeno i volti, accendendoli in alcuni casi di una luce passeggera ed effimera solo dopo l'assunzione dell'eroina, riportando sulla pellicola un'illusione di vita, un momentaneo scintillio di speranza indotto dallo stupefacente che distrae chi lo assume per un fuggevole attimo dalla propria miseria.

Dealer è una lentissima e lunga (più di due ore) incursione in un abisso umano del tutto priva di moralismi ed edulcorazione: più che l'esigenza del descrivere e del giudicare si fa pressante quella del ritrarre la realtà, senza filtri e senza pietà alcuna.

Potreste trovarlo noioso, sicuramente lento, intollerabile per il suo sfiancante pessimismo e la sua mancanza di vita ed umanità, eppure registicamente trovo che sia un'opera che eccelle in visione e narrazione per immagini, con i suoi lunghissimi silenzi che si riempiono del vuoto degli spazi di una gigantesca necropoli moderna.

Per me un unicum imperdibile, ma decisamente non per tutti, può respingere e cercherà in ogni modo di farlo.

Consigliato, ma
 
Jeff Beck - Little Wing 6-12-2011

Ripeto: c'è una sola persona qui che è andata all'inferno ed è tornata indietro solo per raccontarcelo. Non capisco esattamente il perché, ma non credo abbia importanza.

Ah: il pezzo?

Al Nobile, savasandír.
Solo Jeff - e, forse, Stefanino Elicottero - possono permettersi di toccare Dio.
 
The Wind Cries Mary
È l’ora di James Marshall "Jimi" Hendrix, all'anagrafe Johnny Allen Hendrix
 
Six Pieces, Sixteen Pigs - Snatch (5/8) Movie CLIP (2000) HD

"Snatch."
di Guy Ritchie (2000)

con Brad Pitt
Jason Statham
Stephen Graham
Alan Ford
Dennis Farina
Vinnie Jones
e Benicio del Toro

#35mm
 
The Giant Is Awakened

Horace Tapscott
"The Giant Is Awakened" from: The Giant Is Awakened
1969 (Flying Dutchman)

#jazzlegends
 
Donovan - Season of the Witch (Official Audio)
I Vanilla fecero una cover super!
 
Double Blind - War in Lebanon 2006 by Paolo Pellegrin. Song by Patti Smith
Patti Smith - Qana (London, 2006)
Tradurre è sempre tradire
Vi ripropongo (fortunelli!) la mia rubrichetta di traduzioni libere e infedeli (interpretazioni più che traduzioni), la lingua - pure quando è quella con la quale, per puro caso, si è nati - è una barriera e la comunicazione è solo un utopico desiderio; per cui prendete con le dovute pinze questa roba che solo per comodità chiamiamo traduzione.
Mi accosto sempre con circospezione ai testi delle abitatrici dell'altra metà del cielo, alla barriera linguistica si aggiunge anche la mia inadeguatezza nei loro confronti e Patti Smith è, per me, in questo senso una vera sfida perchè, oltre a tutto il resto, la sua scrittura è ricca di assonanze e richiami letterarii che io, con tutta evidenza non sono capace di "mimare". Sfida, però, che ho sempre affrontato con sfrontata reverenza. Il testo che vi propongo è del 2006 ma - maledetti i tempi! - potrebbe essere stato scritto oggi. Il primo video è soggetto alle limitazioni imposte da youtube ma vale la pena provare a guardarlo, se non avete voglia di sbattervi con l'accesso, allora ascoltate questa versione live di questo pezzo del video n.2.

Patti Smith - Qana
La pratica di Israele della punizione collettiva è un crimine di guerra per Convenzione di Ginevra; perché è stato permesso loro di farlo? Perchè permettiamo che lo facciano? Noi mandiamo ogni anno ad Israele 4 miliardi di dollari in aiuti ed armi; stiamo pagando noi per questa devastazione; la morte di bambini, il paese in rovina; Bush ha rifiutato di imporre una tregua ed ora ci capita questa strage di Cana sulla testa; Cana è considerata da alcuni il luogo del primo miracolo di Gesù dove trasformò l'acqua in vino; non c'è più vino a scorrere a Cana, solo sangue, sangue.
Patti Smith
12 agosto 2006
(Presentazione del pezzo da parte della stessa Smith)

Nel villaggio non c’è più nessuno, né esseri umani né pietre. Non c’è nessuno nel villaggio, i bambini sono partiti e una madre si dondola cercando di dormire. Fate crollare tutto, fatela piangere.
I morti erano raggomitolati in strane pose.
Qualcuno ha avuto sepoltura, altri strisciano all’aperto. Queste macerie urlanti non sono opera di un bambino e una madre si dondola cercando di dormire. Fate crollare tutto, fatela piangere.
I morti erano raggomitolati in strane pose.
Bambolotti afflosciati ricoperti di fango, piccole, troppo piccole mani nella strada e il loro vociare bersaglio di guerra. Quante chiacchiere mentre le bombe cadono, gli americani hanno creato il nuovo Medio Oriente e intanto, quella lì, la Rice, starnazza
I morti erano raggomitolati in strane pose
Piccoli corpi, piccoli, troppo piccoli corpi legati mani e piedi e avvolti nella plastica, disposti per strada
è il nuovo Medio Oriente e intanto, quella lì, la Rice, starnazza
I morti erano raggomitolati in strane pose
Acqua in vino, vino in sangue, ah, Qana, il miracolo è l’amore.
 
Toyah & Robert Fripp - Heroes: Live at Isle of Wight Festival 2023

Ma lo vedete il Frippo e i suoi Frippertronics?
Per lui tenere quelle note lunghe e farle "risuonare" sulle seguenti - come faceva il grande e dimenticato Mick Ronson - è una bazzecola!
Secondo me potrebbe suonarla con i piedi, facendo contemporaneamente colazione con le mani.
 
THE MORTALS - EVERYBODY ELSE

Mortals - Coming Down (7'', 1994, US, Ohio, garage)

MICIDIALI QUESTI FASTIDIOSI, ECCESSIVI UMANOIDI

DA CINCINNATI - OHIO FINE OTTANTA/ PRIMI NOVANTA

GARAGE ROCK E PUNK ROCK SENZA TANTI FRONZOLI … ROBA DA PUB E ALCHOL A MANETTA…

PRIMI DUE ALBUM MOOOOLTO VALIDI, IL TERZO NON LO CONOSCO…

CHISSÀ’ CHE FINE AVRANNO FATTO… LA IMMAGINO…

#garagedintorni

(411/1)
 
Ci lamentiamo continuamente di un mucchio di stronzate, difficile non commuoversi vedendo questo videomix COLORBLIND PEOPLE SEE COLOR FOR THE FIRST TIME | EMOTIONAL REACTIONS i colori sono come i suoni in una soundtrack e ci allietano ogni giorno con la loro ehm, "colonna visiva", non ci rendiamo nemmeno conto quanto siamo fortunati a percepirli e gnente...
 
no title

Sarò probabilmente in ritardo perché in altre faccende affaccendato.
Mia giovane nipote si esprime con canzoni generate dal cugino di @[DeBaserBot]
Io rimango impressionato e torno a riaffaccendarmi.
Un caro saluto estivo e la proposta di tornare alle cartoline...
 
Neil Young & The Chrome Hearts - Like A Hurricane (live, 2025-07-03, Waldbuehne, Berlin, Germany)

come ha scritto il Guardian, a 80 anni Neil Young è ancora il re del rock.