Flavio Grosso aka Falloppio: "Il mio padrone è contento di fare l’orsetto ricchione".

 Il suo elfo domestico: "Vorrei essere liberato da Falloppio che non riconosco più".

L'intervista a Flavio Grosso, noto come Falloppio, ripercorre la storia delle Trombe di Falloppio, una band rock/metal demenziale di Torino. Attraverso un dialogo surreale con il suo 'elfo domestico', emerge l'evoluzione dell'artista dal rock goliardico al blues serio e riflessivo, passando per il suo romanzo 'Solo Andata'. L’atmosfera è giocosa, ironica e rivelatrice, con uno sguardo affettuoso sulla scena underground torinese e la trasformazione personale. Scopri la storia ironica e unica di Falloppio, leggendo l'intervista completa!

 Il libro è un lungo e appassionato colloquio/confronto a due con il figlio Folco.

 Forse mi è piaciuto perché è quello che, in fondo, io non ho mai avuto il coraggio o l’occasione di fare. Parlare davvero con mio padre.

La recensione riflette sull'incontro con il libro di Terzani, nato da un dialogo tra l'autore e il figlio Folco. L'opera esplora la vita, il giornalismo e le profonde riflessioni su spiritualità e morte. L'autore della recensione, inizialmente scettico verso le filosofie e confessioni religiose, apprezza il libro per la sua autenticità e intimità. Il testo rappresenta un invito sincero a parlare e confrontarsi con i propri affetti più cari. Scopri il toccante dialogo di Terzani e inizia il tuo confronto interiore.

 Sette veli mediorientali avvolgono l’arsenale di synths & samples di Rich.

 Speziati venti sintetici ed oasi inaspettate.

Seven Veils di Robert Rich è un album ambient ricco di influenze mediorientali, che fonde sapientemente synth e strumenti acustici in un tappeto sonoro raffinato e immersive. La musica evoca atmosfere tribali e fiabesche, creando un’esperienza sensoriale avvolgente e misteriosa. La recensione mette in luce l’abilità di Rich di nascondere l’elettronica dietro un velo evocativo e sostanzioso, ottenendo un risultato coinvolgente e inedito. Scopri l’incanto sonoro di Seven Veils e lasciati trasportare dal fascino mediorientale di Robert Rich.

 Questa serie televisiva ha soddisfatto sia il mio apprezzare la musica dark, sia il mio humour molto cupo.

 La clamorosa “The Snare”, arrangiata divinamente e dallo squisito afflato morriconiano.

La colonna sonora di Graham Coxon per la serie TV britannica The End Of The F***ing World è un album doppio che sorprende per la varietà di stili e l'intensità emotiva. L'artista, con il suo tocco personale e originale, realizza un lavoro che spazia dal dark indie a influenze rock e psichedeliche, perfettamente in sintonia con la serie. Tra i brani spicca la complessa e arrangiata 'The Snare', che rappresenta il momento più memorabile dell'intero album. Un progetto che conferma Coxon come uno dei migliori chitarristi e compositori britannici contemporanei. Scopri la colonna sonora intensa e originale di Graham Coxon per The End Of The F***ing World.

 Un disco perfetto, incantevole. Dieci pezzi tutti belli e soli 29 minuti.

 L’album andrebbe ascoltato, magari a occhi chiusi, perché può armonizzare cuore a cuore.

La recensione celebra 'The Girl Who Runs the Beat Hotel' dei Biff Bang Pow! come un album delicato e visionario che fonde indie pop e psichedelia anni 60 e 80. Alan McGee, figura chiave della scena, ha creato un'opera elegante e orecchiabile con atmosfere malinconiche e melodie raffinate. L'album si distingue per il suo equilibrio tra leggerezza e profondità emotiva, grazie a un intreccio sonoro e una cura compositiva notevoli. Un disco imperdibile per gli appassionati di pop alternativo e jangle pop. Ascolta ora 'The Girl Who Runs the Beat Hotel' e lasciati avvolgere da magie indie pop.

 Torpori elettronici e fosche bizzarrie ritmiche languono in un fuligginoso spleen metropolitano.

 Come un “Libro delle Ore” laico che sondi le impercettibili sfumature dell’animo e consoli le nostre solitudini.

La recensione dipinge 'Plume' di Loscil come un album che evoca atmosfere notturne e urbane, tra echi di Brian Eno e Neu!. L'ascolto è descritto come una passeggiata introspettiva, fatta di pianoforti amari, linee di basso profonde e melodie bisbigliate. Il disco riesce a esplorare le sfumature dell'animo umano con delicatezza e intensità, regalando un’esperienza sonora immersiva e malinconica. Scopri l’atmosfera unica di Loscil - Plume, un viaggio sonoro tra ombre e luci.

 Chiunque abbia avuto la fortuna, olfattiva e papillare di venirne a contatto, non ha potuto che inginocchiarsi di fronte a cotanta arcaica forza della natura e a siffatta magnificenza.

 Una tra le Opere più magniloquenti che la civiltà umana abbia saputo creare: un'opera senza tempo, dal sapore millenario.

La recensione celebra Casu Marzu come un capolavoro della tradizione umana, un formaggio vivente che rappresenta una sapienza millenaria e un'opera d'arte naturale. Pur essendo una sfida per il palato e lo stomaco, l'opera è venerata da pochi appassionati che ne riconoscono il valore culturale e la forza espressiva senza tempo. Un'esperienza unica che va oltre i pregiudizi e l'oblio. Scopri l'affascinante mondo di Casu Marzu, un'esperienza gastronomica senza paragoni!

 Ali è il più grande personaggio sportivo di sempre punto; non so se il più grande pugile ma unico e irripetibile per ciò che ha fatto.

 Fanculo i soldi, fanculo la corona dei massimi, fanculo voi che volete comprarci tutti e farci muovere a vostro piacimento come burattini... fanculo a tutti.

La recensione celebra 'Quando Eravamo Re', documentario che racconta la leggendaria sfida tra Muhammad Ali e George Foreman nel 1974. Oltre ad analizzare il match epocale, emerge il ritratto di Ali come icona sportiva e sociale, capace di incarnare coraggio e valori morali profondi. La narrazione emozionale permea i ricordi personali dell’autore, legati anche alla sua infanzia, riflettendo sull'impatto duraturo di Ali come simbolo globale. Un omaggio potente e coinvolgente. Guarda il documentario e scopri la leggenda di Muhammad Ali oggi stesso!

 Ambient delicata e flessuosa condotta da esili armonie levantine che sfumano lentamente nell’aria tra sentori dolciastri di mirra ed incenso.

 Un misticismo cinematico in cui la spiritualità di Steve Roach viene riscritta in ideogrammi misteriosi.

L'album Mountains di Thom Brennan propone un ambient delicata e flessuosa, ricca di armonie levantine e atmosfere esotiche. Le sonorità si intrecciano tra misticismo e spiritualità, con riferimenti a Steve Roach e un equilibrio tra dinamismo occidentale e stasi orientale. Le tracce si sviluppano in paesaggi sonori evocativi, dove percussioni elettroniche e campanellini creano un effetto ipnotico e rituale. Un'esperienza sonora immersiva e raffinata, capace di trasportare l'ascoltatore in un viaggio interiore intenso e contemplativo. Ascolta Mountains di Thom Brennan e immergiti in un viaggio ambient unico e suggestivo.

 Questa donna, con quella voce, non può che imporsi su ogni cosa.

 Un epilogo di classe sopraffina, che mi ricorda i divini My Bloody Valentine.

La recensione racconta la nascita dei Mazzy Star, focalizzandosi sul debutto She Hangs Brightly del 1990. Con una voce suadente e atmosfere magmatiche, l'album fonde folk malinconico e psichedelia, offrendo un'esperienza d'ascolto intensa e poetica. L'autore esprime ammirazione per la misura e la profondità del disco, considerandolo un capolavoro a sé rispetto al più noto So Tonight That I Might See. Ascolta She Hangs Brightly e immergiti nell'universo magico di Mazzy Star.

 Un difco di quelli mosci e con poche idee.

 Lorenzo, ma lo sai che hai fatto un disco moscio e davvero brutto?

La recensione boccia l'ultimo album di Jovanotti, definendolo monotono e povero di idee. I brani sono giudicati poco ispirati e con arrangiamenti datati. La produzione di Rick Rubin è tra le poche cose salvabili. L'autore si chiede se qualcuno avrà il coraggio di dirlo a Jovanotti, sottolineando la mancanza di coraggio nel panorama musicale italiano. Scopri se Oh, Vita! di Jovanotti è davvero deludente, leggi la recensione completa!

 8 è un disco selvaggio e compatto, ciclico. Non ha inizio né fine, metafora della divina furia che imbriglia gli elementi e scandisce il perenne fluire cosmico del Tutto.

 Lasciate che il vostro sistema nervoso sovraeccitato ne trattenga il transito brutale, come foste attraversati da scie di particelle rilasciate dall’esplosione di una supernova.

La recensione descrive '8' degli Ufomammut come un album selvaggio e compatto, privo di inizio e fine, che trasporta l'ascoltatore in un viaggio sonoro cosmico. Le tracce si fondono in un magma continuo di suoni doom sludge, con detonazioni tribal-psichedeliche e ipnosi musicali. L'album è definito una manifestazione di energia primordiale e di un fluire eterno che riflette l'estetica cosmica della band. L'ascolto è un'esperienza immersiva e coinvolgente, perfetta per gli amanti del genere. Ascolta '8' degli Ufomammut per un'intensa esperienza sonora cosmica e primordiale.

 La gioia di giocare finalmente al tavolo dei grandi.

 Lemandorle sono punk: con i computer, Google e la tecnologia al posto di chitarra, basso e batteria.

La recensione offre una critica ironica e tagliente al mondo degli addetti stampa a pagamento nel panorama musicale indipendente. Racconta l'identità unica e contraddittoria dei Lemandorle, duo punk digitale che mescola tecnologie moderne a una sensibilità pop postmoderna. La musica di San Junipero è vista come un divertente e genuino tentativo di emergere nel 'tavolo dei grandi', tra ricordi e ambizioni globali. Scopri l'universo unico dei Lemandorle e immergiti in San Junipero!

 E pace se, nei pochi pezzi cantati dagli umanoidi, la poesia è pornografia spinta o scienza della sterilizzazione del genere umano o tecnologia della comunicazione di massa.

 Questo è il bello della musica elettronica. "Ragione & Sentimento" pare un concetto superato. Solo ragione, solo purissimo pensiero razionale.

La recensione analizza l'album "Gesamtkunstwerk" di Dopplereffekt, un'opera che rievoca le radici della musica elettronica tedesca e la techno di Detroit, unendo musica, arti visive e poesia. L'album si distingue per la sua qualità e i temi profondi legati alla tecnologia, all'umanità e al futuro. Le riflessioni espresse sono cariche di una moderata inquietudine, che si interroga sul ruolo dell'uomo in un mondo dominato dalle macchine. Scopri l'arte totale e i suoni unici di Dopplereffekt, un viaggio tra uomo e macchina.

 Questa canzone è la vita, tutto.

 È il battito del sentimento.

La recensione celebra 'Hold On, We're Going Home' di Drake come un'esperienza musicale intensa e poetica. La canzone viene descritta con immagini ricche di emozione e simbolismi di amore, ricordo e passione. È un inno alla vita e ai sentimenti più profondi, capace di evocare sensazioni visive e tattili in chi ascolta. Ascolta 'Hold On, We're Going Home' e lasciati trasportare dalle sue emozioni.

 Una lunga palpitazione sonora figlia del pantano e madre di fosche dissonanze che interrogano senza sosta.

 Il fruscio di spighe di grano smosse dal vento notturno, lo stridio di civette amletiche, il formicolio di invisibili insetti.

La recensione descrive l'album di Alio Die come un viaggio sonoro immersivo e suggestivo, ricco di droni densi, suoni naturali campionati e rituali musicali. L'opera evoca atmosfere oscure e misteriose, con influenze di Vidna Obmana e Sam Rosenthal. L'ascolto è paragonato a una liturgia sonora che culmina in un crescendo intenso e coinvolgente. Ascolta ora e immergiti in questo viaggio sonoro unico e misterioso.

 "Pawn Hearts non mi dà ciò che voglio, mi dà solo ciò di cui ho bisogno."

 "Siamo una parte di un universo enorme, ma dobbiamo imparare a essere forti e consapevoli di ciò che siamo."

La recensione è un intenso sfogo emotivo legato all'album Pawn Hearts dei Van der Graaf Generator, descritto come un viaggio interiore alla ricerca di sé stessi. L'autore riflette sul dualismo umano, sull'assenza di certezze, ma sulla forza della consapevolezza e dell'amore. L'album è valorizzato come un capolavoro prog che accompagna e dona speranza nella difficoltà esistenziale, attraverso una musica complessa e drammatica guidata dalla voce di Peter Hammill. Scopri il viaggio emozionale di Pawn Hearts, un capolavoro prog da vivere intensamente.

 Trances aprono porte & Drones chiudono cerchi.

 Posso finalmente liberarmi dalle mie vestigia umane e fluttuare negli echi elettronici di Rich, nel suo Pantheon di misteriosi droni pagani.

La recensione celebra l'album Trances/Drones di Robert Rich come un viaggio ipnotico e meditativo attraverso paesaggi sonori avvolti da droni e trance. Le due parti del disco sono descritte come rituali sonori che evocano immagini lontane e sensazioni profonde, riconoscendo la maestria artigianale e le influenze di Steve Roach. Un'esperienza sonora intensa che fonde perfezione tecnica ed emozione. Ascolta Trances/Drones e immergiti in un viaggio sonoro unico e ipnotico.

 Le «anime salve» di cui parla Faber non sono quelli che vanno in direzione ostinata e contraria... L’anima è un «bell’inganno», cioè non esiste, è un’illusione.

 La vita è compagnia, ma è anche grande solitudine. De Andrè si vede da fuori: «Mi sono guardato piangere in uno specchio di neve / mi sono visto che ridevo / mi sono visto di spalle che partivo».

La recensione offre un'analisi profonda e personale della canzone Anime Salve di Fabrizio De André, mettendo in luce la sua dimensione metafisica e poetica. L'autore riflette sul significato dell'anima e del tempo, riconoscendo la visione unica di De André che va oltre l'interpretazione comune. La canzone è vista come un viaggio solenne tra illusione, fallimenti e accettazione della vita, accompagnata da una melodia sobria e solenne. Scopri ora il significato profondo di Anime Salve di De André!

 Le «anime salve» di cui parla Faber non sono quelli che vanno in direzione ostinata e contraria... L’anima è un «bell’inganno», cioè non esiste, è un’illusione.

 La vita è compagnia, ma è anche grande solitudine. De Andrè si vede da fuori: «Mi sono guardato piangere in uno specchio di neve / mi sono visto che ridevo / mi sono visto di spalle che partivo».

La recensione offre un'analisi profonda e personale della canzone Anime Salve di Fabrizio De André, mettendo in luce la sua dimensione metafisica e poetica. L'autore riflette sul significato dell'anima e del tempo, riconoscendo la visione unica di De André che va oltre l'interpretazione comune. La canzone è vista come un viaggio solenne tra illusione, fallimenti e accettazione della vita, accompagnata da una melodia sobria e solenne. Scopri ora il significato profondo di Anime Salve di De André!