Johnny è un musicista che col suo solismo istintivo e, passatemi il termine, "animale", coinvolge totalmente chiunque, appassionato di blues, lo ascolti.

 Se vi interessa il genere, questo album è una sorta di piccola enciclopedia del blues interpretata da ottimi protagonisti del campo.

La recensione celebra Johnny Winter come uno dei massimi chitarristi blues, focalizzandosi sull'album del 1992 'Hey Where Is Your Brother'. L'album viene descritto come una vera enciclopedia del blues, con canzoni che ne esaltano le molteplici sfaccettature e che coinvolgono appassionati grazie a solismi istintivi e voci roca. Il valore aggiunto è dato anche dalla presenza del fratello Edgar e da musicisti di alto livello che completano il progetto. Consigliato agli amanti del genere. Ascolta subito Johnny Winter e lasciati travolgere dal suo blues autentico!

 Blues innanzitutto. Quello che viene dalle viscere, che è sporcizia e illuminazione, religione e lussuria, forza e disperazione.

 Prendete quello che avete tra le mani e ruotatelo, urlate fino che potete e poi continuate con la voce spaccata, fissate il cielo e ballate, dimenatevi, esaltatevi.

L'album 'Uterus And Fire' di Old Time Relijun esplora un blues viscerale che mescola sacro e profano in un viaggio sonoro potente e primitivo. La partecipazione di Phil Elvrum alla batteria accentua la natura istintiva e grezza delle tracce. La voce animalesca di Arrington de Dionyso catalizza l'ascoltatore in un rito quasi esoterico dalle atmosfere apocalittiche, tra energia ancestrale e emozioni crude. Un'opera intensa, capace di trasmettere forza e disperazione, evocando l'America più contraddittoria e visionaria. Ascolta 'Uterus And Fire' e immergiti nel blues primitivo degli Old Time Relijun!

 Un artista dovrebbe anteporre il proprio stato d’animo a qualsiasi altra cosa.

 Se l’eccessiva orecchiabilità è un difetto, allora questo è il difetto di The Great Western.

The Great Western segna il debutto solista di James Dean Bradfield, offrendo un album pop maturo e ben arrangiato, distante dall'hard rock classico dei Manic Street Preachers. La critica apprezza il distacco dalle aspettative, valorizzando l'autenticità artistica e la cura nelle melodie. La presenza di brani variegati, da power-ballad a cover emozionali, rende l'ascolto piacevole e coinvolgente. Scopri il lato più intimo e melodico di James Dean Bradfield con The Great Western!

 Le nove canzoni di questo fulgido debutto lanciano bagliori e sensazioni intensi e mutevoli, a volte sinistri, 'malati', altre più luminosi e variopinti.

 Il primo è un blues psichedelico cupo e quasi claustrofobico, con una lancinante chitarra che fa da contraltare all’incedere ipnotico del basso di Kendra.

Il disco "Happy Nightmare Baby" di Opal, progetto di Kendra Smith e David Roback, è un brillante debutto psichedelico anni '80, caratterizzato da atmosfere variopinte e intense. La profondità vocale di Kendra e le chitarre lisergiche di Roback creano paesaggi sonori ipnotici che oscillano tra sogno e incubo. Brani come "Rocket Machine" e "Magic Power" rappresentano al meglio questo mix unico tra blues e rock psichedelico. L'album si distingue per la sua originale fusione di suoni e personalità, anticipando il successivo successo di Mazzy Star. Scopri l'incanto psichedelico di Opal con Happy Nightmare Baby!

 È il sapore di terre lontane, è un suono gitano, folkoristico, colorato con mille e più colori... è un assolo di violino che ti penetra il cuore.

 Hanno ragione i frikkettoni Folkabbestia... non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice!

L'album 'Non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice' di Folkabbestia è un viaggio folk ricco di energia e melodia, contaminato da liscio e tango, capace di evocare atmosfere antiche e autentiche. I musicisti dimostrano grande virtuosismo, con un particolare rilievo al violino e alla fisarmonica. Le canzoni raccontano storie sociali, folcloristiche e meridionali con ironia e poesia. Un disco consigliato a chi ama sonorità folk genuine e coinvolgenti. Ascolta subito Folkabbestia per un viaggio musicale unico e coinvolgente!

 Puoi chiudere gli occhi. Comincia la proiezione.

 Non credo te ne pentirai.

L'album 'Cinema' di Rodrigo Leão offre un'esperienza musicale che richiama immagini e emozioni di un film mentale, tra sogno e nostalgia. Le quindici tracce, tra brani strumentali e collaborazioni vocali con artisti come Beth Gibbons e Rosa Passos, si distinguono per una scrittura delicata e un'atmosfera raffinata. L'opera è un ritratto intimo e teatrale dell'Europa, capace di accompagnare l'ascoltatore in un viaggio suggestivo ed evocativo. Consigliato per chi ama la musica contemplativa e i toni soffusi. Ascolta 'Cinema' di Rodrigo Leão e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 "Swim è un'ossessione. Parte già con la bava, e ti è al collo in un istante, come un androide cattivo."

 "Il fragore è ora follemente scandito, ipnotico, un respiro di ferro che stride, un lamento sordo."

La recensione esplora la traccia 'Swim' degli Unsane, definendola un'ossessione sonora intensa e catartica. Descrive la violenza musicale come essenza stessa dell'opera, con una chitarra e una voce che comunicano dolore e resistenza. La traccia è interpretata come una manifestazione estrema e ipnotica di rumore e sentimento umano profondo, culminando in un effetto di vertigine emotiva. Ascolta 'Swim' degli Unsane e immergiti in un'esperienza sonora unica.

 "Tutto suona implacabilmente freddo, suoni taglienti che faranno lavorare i tweeter delle vostre casse."

 "Big Generator è il secondo dei tre capitoli della trilogia Rabin, un bilanciamento tra nuovo e vecchio, con contenuti assolutamente di livello."

Big Generator è un album che segna una fase di transizione per gli Yes, guidata dall'influenza di Trevor Rabin. Pur non raggiungendo le vette di 90125, l'album miscela elementi classici con sonorità hard-progressive moderne. Alcuni brani risultano meno immediati ma mantengono un alto virtuosismo tecnico. L'opera è consigliata a chi ama il prog rock evoluto e vuole scoprire l'energia degli Yes degli anni '80. Scopri l'equilibrio tra classico e moderno con Big Generator degli Yes!

 Il Brutal regna sovrano per una mezz’oretta, le canzoni sono spossanti ma curate e suonate bene.

 I Napalm Death sono una leggenda vivente ma mostrano qualche difficoltà nel tenere il passo con le nuove leve.

Il live report del festival Grind Your Mother 2006 a Cologne racconta con passione le esibizioni di otto band, tra cui i celebri Napalm Death e Hour Of Penance. La recensione evidenzia un bilancio tra show di alta tecnica e momenti meno convincenti, ma sottolinea l’energia e l’impatto della serata. Un’attenta analisi delle performance e del contesto, con occhio critico verso alcune scelte musicali e organizzative. Scopri i dettagli del festival e rivivi l’energia del Death Grind con questa recensione esclusiva!

 Considero questo disco come il più trascurato della produzione di Tom Waits.

 La title-track è caratterizzata da una maestosa compenetrazione tra abilità vocali e musicali.

Foreign Affairs è un album emozionante e compositivamente raffinato di Tom Waits, dominato da atmosfere pianistiche e jazz noir. Nonostante sia spesso trascurato rispetto ad altri lavori, rappresenta un passaggio fondamentale nella sua evoluzione artistica. Il disco si distingue per i testi evocativi, le collaborazioni di alto livello, e una varietà stilistica che anticipa i futuri successi. Brani come 'Muriel', il duetto con Bette Midler e la title-track rendono l'album un'esperienza d'ascolto intensa e coinvolgente. Ascolta Foreign Affairs e scopri uno dei capolavori nascosti di Tom Waits.

 Questo disco è la fotografia di un processo in atto.

 Traspare in ogni pezzo una urgenza di comunicare, di lasciare uscire quello che si ha dentro.

La recensione analizza Down The River Of Golden Dreams come un album di transizione per gli Okkervil River: un lavoro di qualità indiscutibile, ricco di sentimenti e potenziale, ma ancora lontano dal capolavoro che sarà Black Sheep Boy. L'album presenta atmosfere indie folk intense e strumentazioni ricche, con una voce a tratti imperfetta ma carica di urgenza espressiva. Consigliato soprattutto ai fan del gruppo. Scopri l’evoluzione indie folk degli Okkervil River con questo album imperdibile!

 'Ecstasy' è straordinario sia sotto l'aspetto musicale che sotto quello lirico, presentando un artista maturo e consapevole.

 La title-track è quasi mistica nel suo incedere e minimalismo, mostrando soluzioni diverse dal passato.

La recensione celebra 'Ecstasy' di Lou Reed come un album maturo e raffinato, capace di coniugare liriche profonde e atmosfere musicali evocative. Ogni traccia viene analizzata nei suoi dettagli strutturali e stilistici, evidenziando la crescita artistica di Reed nel nuovo millennio. Il disco viene consigliato agli appassionati di rock e musica alternativa come uno dei migliori pubblicati dagli anni 2000 in poi. Ascolta 'Ecstasy' e scopri uno dei migliori capolavori di Lou Reed del nuovo millennio!

 "Il gruppo di Montepulciano uscì proprio nel primo anno per tutti noi con tre zeri, con il loro primo cd: 'Sussidiario illustrato della giovinezza'."

 "Le voci di Bianconi e Bastreghi si accavallano in maniera perfetta, accompagnate da basi pop estremamente melodiche ed azzeccate."

La recensione celebra l'esordio dei Baustelle con "Sussidiario illustrato della giovinezza", un album che miscela rock, elettronica e pop in un omaggio nostalgico alla giovinezza e ai suoi tormenti. Riflette sulle influenze del gruppo e sui riferimenti culturali, evidenziando la loro capacità di evocare emozioni attraverso testi intensi e duetti vocali. Un disco fondamentale per la musica indie italiana. Ascolta l'esordio dei Baustelle e immergiti nella magia della giovinezza indie italiana.

 "'Origo' suona artificioso, testardo nel rincorrere il precedente ingombrante modello, incapace di uscire dal seminato e dall’abusato."

 "Pensiamo pure a 'Prey On Life' come al sigillo che chiude un’era dei Burst; 'Origo' non è che la prima tappa di un nuovo processo di evoluzione."

La recensione analizza "Origo" dei Burst come un album meno ispirato rispetto al predecessore "Prey On Life", soffrendo di un sound meno spontaneo e più artificioso. Alcune tracce come "Stormwielder" e "Where The Wave Broke" si distinguono per originalità, mentre l'album nel complesso appare ripetitivo e incapace di superare i limiti imposti dal passato. Restano però buone prospettive di crescita per la band. Scopri l’evoluzione sonora dei Burst con Origo e confrontalo con Prey On Life!

 Swans, la prima traccia che sfiora i dieci minuti, ha una leggerezza, una grazia che si insinua lentamente.

 La loro si potrebbe dire una “semplicità complessa” che dà a tutto l’album come una strana e profonda “fredda emozione”.

Il debutto degli Islands, 'Return To The Sea', emerge nel panorama della musica pop indipendente del 2006 con un impatto emotivo potente e una freschezza rara. La recensione evidenzia la complessità nascosta in un'apparente semplicità musicale e sottolinea la capacità dell'album di trasportare l'ascoltatore grazie a composizioni coinvolgenti come 'Swans'. Un disco che conquista con la sua originale miscela di dolcezza e intensità, lasciando un'impressione indelebile. Scopri il debutto emozionante degli Islands e lasciati trasportare dalla loro musica unica!

 Costantemente bilico tra l’irreale ed il surreale, il lento incedere di questo disco ti porta dolcemente tra le braccia sognanti di una dimensione sospesa.

 Questa caratteristica è un pregio e non un limite di questo capolavoro.

Il disco "Dead Bees On A Cake" di David Sylvian è descritto come un viaggio sonoro sospeso tra reale e surreale, caratterizzato da un lento e coinvolgente incedere musicale. La recensione sottolinea l'equilibrio tra tutti gli elementi sonori e le perle rappresentate da brani come "I Surrender" e "Darkest Dreaming". La presenza delicata dei campionamenti e l'ottimo lavoro chitarristico di Sylvian e Marc Ribot arricchiscono questo album raffinato e ideale per riflessioni profonde. Scopri l'incanto di Dead Bees On A Cake e immergiti in un sogno musicale unico.

 Il gruppo canadese fa esattamente questo: spoglia il nuovo nero e lo mette a nudo davanti ai nostri occhi ancora sanguinanti.

 "You Suck" arriva come una scarica elettrica direttamente innestata nel sistema nervoso, ricordandoci che non siamo niente, totali nullità.

La recensione interpreta The New Black come un'esplorazione intensa della realtà oscura e invadente, personificata come 'il nuovo nero'. L'album è descritto con metafore potenti che ne sottolineano la forza e il lato catartico, alternando momenti di estasi e inquietudine, capaci di scuotere profondamente l'ascoltatore. L'approccio sonoro è aggressivo e innovativo, con pezzi come 'Decimator' e 'You Suck' che coinvolgono direttamente i sensi. Il risultato è un lavoro che lascia un segno e spalanca nuove prospettive. Scopri la potenza di The New Black, lasciati travolgere dal nuovo nero!

 "Un grande ritorno da parte del gruppo dopo anni di attesa"

 "...When the foolmoom shines... the werewolf strikes..."

Il terzo album full-length dei Satanic Warmaster, "Carelian Satanist Madness", rappresenta un ritorno di alta qualità alla tradizione old style del black metal. L'album mostra una nuova energia nel songwriting, arricchita da atmosfere mistiche e riferimenti folkloristici nordici, accompagnando l'ascoltatore in un viaggio emotivo tra oscurità e ipnosi sonora. La tecnica e la varietà dei brani elevano la band rispetto al passato segnando un importante traguardo nella carriera di Lord Tyrant. Ascolta ora "Carelian Satanist Madness" e immergiti nel vero black metal nordico!

 Dimentichiamo i colori: è la musica a dipingere.

 Scordate tutto il resto, e andate avanti.

Forget The Colours di Garden Wall è un album che rompe con le convenzioni progressive tradizionali. Abbandona forme e riff tipici per creare un suono intenso, grottesco e profondamente emotivo. La voce teatrale e le atmosfere alienanti lo rendono un progetto ambizioso, vicino a band come Ephel Duath e Maudlin Of The Well. Una pietra miliare per chi cerca musica progressiva fuori dagli schemi. Ascolta Garden Wall e scopri un prog metal unico e rivoluzionario.

 Foxtrot è la bibbia del progressive insieme a pochi altri dischi.

 Supper’s Ready è la canzone più bella mai fatta dai Genesis, così intensa, coerente ed immensa da emozionare.

Foxtrot segna il culmine creativo dei Genesis, con un sound fresco e variegato, lontano dalle loro opere precedenti. L'album è una fusione di atmosfere favolistiche e ritmi energici, con brani come Watcher Of The Skies e Supper's Ready che rappresentano apici intramontabili del progressive rock. La recensione sottolinea la maestria tecnica e la capacità del gruppo di evolvere melodie e temi, definendo Foxtrot una pietra miliare del genere. Scopri l’emozione di Foxtrot, un capolavoro imprescindibile del progressive rock!