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 "Sembra di fare un tuffo in un'epoca lontanissima, quasi giurassica."

 "L’idea del titolo, 'Puzzle', è proprio quella di un voler ricostruire, come un puzzle appunto, la propria esistenza."

La recensione di 'Puzzle' di Gianna Nannini ripercorre il successo europeo dell'album e della hit 'Fotoromanza', tra sonorità tipiche degli anni '80 e aneddoti personali dell'artista. Nonostante critiche al sound datato e alle altre tracce meno memorabili, il disco resta un simbolo di un'epoca musicale e sociale, segnando la definitiva consacrazione di Nannini nel panorama italiano e internazionale. Scopri se anche tu rivivresti gli anni '80 ascoltando 'Puzzle'!

 La copertina di 'Strawberries' cattura perfettamente questo concetto: una fragola appoggiata sulla fronte di un maiale, una traduzione visiva dell'espressione 'perle ai porci'.

 'Strawberries' è il prodotto di un'Inghilterra ancora segnata dalla recessione, dalla crisi delle Falklands, da nuove tensioni sociali e continui fermenti culturali.

La recensione esplora 'Strawberries' dei Damned, album del 1982 che segna la piena metamorfosi della band dal punk a nuove sonorità, grazie anche al contributo di Roman Jugg. Mentre parte della fanbase storce il naso, l'opera si distingue per ecletticità e qualità di scrittura. La narrazione passa tra crisi interne, marketing creativo e brani ormai classici. Opera consigliata a chi ama la sperimentazione. Scopri come i Damned hanno rivoluzionato il loro sound: ascolta Strawberries e lasciati sorprendere!

 Dalla tomba del punk (in copertina) alla resurrezione.

 Il risultato rimarrà fuori da qualsiasi etichetta, agglomerato coraggioso di visioni cinematografiche notturne, riflessioni di insofferenza giovanilistica e sberleffi a quattro facciate.

The Black Album dei The Damned rappresenta la rinascita della band nel 1980, segnando il passaggio dal punk puro a sonorità dark, new wave e post-punk. Nonostante difficoltà e debiti, la band si reinventò una seconda volta con un album eclettico e coraggioso, capace di fondere vari generi in un doppio LP memorabile. In particolare, la lunga traccia 'Curtain Call' suggella un'epoca e un cambiamento profondo nel sound e nell'attitudine del gruppo. Ascolta ora The Black Album e scopri la rinascita punk-dark dei The Damned!

 Virgo's Maze non ha vie di uscita, è una danza notturna e pirotecnica nella follia degli 80's.

 Le sue melodie sono suono del neon che sibila tra le crepe dell’esistenza.

La recensione esamina l'album Virgo's Maze di Part Time come un viaggio immersivo nelle atmosfere anni '80, dal sapore analogico e sognante. Il progetto solista di David Loca emerge come un'espressione personale e intensa di bedroom pop. La musica riconduce a riferimenti iconici come The Cure e Gary Numan, creando un mosaico sonoro complesso che suscita emozioni profonde e una sensazione di essere persi in un labirinto musicale. L'opera è lodata per la sua capacità di coinvolgere e provocare riflessioni, mentre il narratore evoca immagini di solitudine e malinconia futuristica. Ascolta Virgo's Maze e lasciati avvolgere dal suo ipnotico sound anni '80!

 GOODBYE CRUEL WORLD è un album del 1984 che ci rifila una dozzina di brani con un occhio al pop “sintetico” di quegli anni senza peraltro riuscire ad essere davvero “commerciali”.

 In conclusione: un album che ha fatto il suo tempo e che oggi fatico a ripescare.

Goodbye Cruel World di Elvis Costello, uscito nel 1984, mostra una fase meno ispirata dell'artista, con un sound pop sintetico e una produzione sovraccarica. Alcuni brani emergono per personalità, ma nel complesso l'album non convince a livello musicale e testuale. Consigliato più ai collezionisti che ai nuovi ascoltatori interessati al giovane Costello. Scopri di più sulla carriera di Elvis Costello e ascolta i suoi album più iconici!

 Souvenirs, il pezzo più accattivante dell'ep, avvolto nei suoni in odore di shoegazing.

 Hanno già la maturità e capacità di far propria la formula del pop-rock britannico, senza risultare derivativi.

L'EP "Rest Well, Rainbow Kid" di Primovere presenta quattro brani convincenti che uniscono post rock, new wave e indie, arricchiti da influenze shoegaze e pop-rock britannico. La band torinese mostra maturità nel reinterpretare sonorità note, rivelando un'identità musicale solida e promettente. L'EP si distingue per l'atmosfera raffinata e accattivante, lasciando grande attesa per il prossimo album. Ascolta ora l'EP di Primovere e scopri un post rock italiano di qualità!

 "La prima traccia 'Twilight' richiama fortemente l’atmosfera dark e oscura della copertina, le sonorità dei Cure e dei Depeche Mode."

 "A Dark Place rappresenta un ottimo disco sperimentale, consigliato a chi ama le piccole colonne sonore e gli ambienti cupe e horror."

A Dark Place, secondo album solista di William Buscicchio alias Tapesfromtheloop, esplora atmosfere dark e synth tipiche degli anni ’80, con influenze di Cure, Depeche Mode e John Carpenter. L’album è una miscela di sonorità oscure e sperimentali, ideale per chi ama musica intima e gotica. La produzione è curata interamente dall’artista che presenta brani evocativi e suggestivi, consigliati soprattutto all’ascolto durante il crepuscolo. Ascolta ora A Dark Place e immergiti in atmosfere dark e avvolgenti!

 Niente di nuovo sotto il sole... Atmosfere cupe e darkeggianti, perfino eccessive.

 Davvero patetico che uno alla soglia dei 70 anni sia ridotto a questa mascherata adolescenziale come a prolungare un'adolescenza mai finita.

Dopo 16 anni, The Cure pubblicano 'Songs Of A Lost World', un album che non apporta nulla di nuovo rispetto al loro passato. Le atmosfere cupe e i brani lunghi risultano pesanti, con testi che trasmettono una sensazione di desolazione. La recensione critica anche l'immagine live e l'approccio del cantante, ritenuto poco convincente. Viene suggerito di preferire altri artisti più moderni e innovativi, come Beth Gibbon. Scopri perché questo nuovo album dei The Cure lascia l'amaro in bocca.

 Non si può assolutamente accusare il buon Giovanni di Galles di essere banale, noioso o statico, musicalmente parlando.

 'Caribbean Sunset' ha una proposta vasta in quanto a sapori, a volte troppo pungenti da renderli non per tutti.

La recensione di 'Caribbean Sunset' di John Cale sfida le critiche negative tradizionali, valorizzando la varietà di sonorità e sperimentazioni del disco. Nonostante difetti nel mixing e qualche brano meno riuscito, l'album presenta perle grezze e originali, capaci di catturare l'ascoltatore. Viene evidenziata l'influenza di punk, goth, new wave e krautrock, offrendo un panorama sonoro complesso e affascinante. La chiusura con 'Villa Albani' è un punto alto che sintetizza bene la proposta unica dell'album. Scopri l'album che sfida il tempo e le critiche di John Cale!

 Hull è una "riva lontana" che profuma di oasi felice, un intimate-low-fi da cameretta, è il posto da cui non riesci a staccarti nonostante lo tradisca tutte le notti.

 È un album intimo, un diario segreto che odora di pioggia e parla di Tracey. Parla di noi.

L'album 'A Distant Shore' di Tracey Thorn ci trasporta nella grigia città di Hull, con la sua pioggia incessante e la semplicità di una vita quotidiana dilatata nel tempo. Un lavoro musicale intimo e lo-fi che parla di vulnerabilità, scoperta e cambiamento. La recensione sottolinea la nostalgia e la delicatezza di un diario musicale personale, capace di evocare una forte atmosfera emotiva. Scopri l’intimità musicale di Tracey Thorn in 'A Distant Shore'. Ascolta ora!

 The Klaxon è un piccolo capolavoro di rock da camera gotico-surfista, intriso di sole e ombra, inaspettamente swingante.

 Il film dell’intero album sono le luci delle finestre dei palazzi, i neon sbilenchi e fiocchi delle insegne, i tombini vaporosi dopo la pioggia.

The Klaxon segna un'evoluzione negli And Also The Trees, passando da un post-punk rurale e mistico a un rock gotico urbano più accessibile e melodico. L'album cattura atmosfere cittadine, intense e introspettive, con arrangiamenti ricchi di riverberi e archi morbidi. La voce calda di Sam Huw Jones guida un viaggio sonoro ispirato a paesaggi da film noir. Tra le tracce più riuscite spiccano Dialogue, Sickness Divine e Sunrise. Ascolta The Klaxon e immergiti nel gotico urbano degli And Also The Trees.

 Un numero impressionante di guest di altissimo livello.

 Un monolite forgiato a suon di synth pop anni 80, con testi molto originali che danno un’aurea autorale importante.

Il nuovo disco di Davide Matrisciano, 'Libidal', è un triplo album con 42 brani caratterizzati da sonorità synth pop anni '80 ispirate a Human League e Depeche Mode. Grazie a numerosi ospiti di alto livello e una forte compattezza stilistica, si distinguono diversi singoli con potenziale commerciale. Il progetto si distingue per originalità sia musicale che testuale, con un'identità autorale marcata. Scopri l'universo synth pop di Davide Matrisciano con 'Libidal'!

 Litfiba 3 è un trait d'union tra il loro iniziale New Wave ed un rock più progressivo, seppur ancora estremamente graffiante e raffinato.

 Piero Pelù raggiunge il suo punto più alto, da frontman ormai maturo e consapevole dei suoi incredibili mezzi con una performance grandiosa.

Litfiba 3 rappresenta la piena maturità artistica della band, unendo sonorità new wave e rock progressivo in un album raffinato e graffiante. L'opera si distingue per i temi politici forti e per la performance convincente di Piero Pelù. Il disco è parte integrante della celebre Trilogia, anticipando il passaggio a un rock più commerciale. L'autore invita a conoscere e apprezzare questo periodo d'oro della band fiorentina. Scopri il capolavoro di Litfiba 3 e immergiti nell'essenza della Trilogia storica!

 Il passo è veloce e non lascia esitazione, è diretto al Night Club in fondo alla strada.

 Come immergersi tra quelle scintille Jangle Pop di Crystal Stilts, nel loro EP di debutto omonimo del 2005.

La recensione celebra l'EP di debutto dei Crystal Stilts del 2005, evidenziandone il suono jangle pop intriso di atmosfere oscure e sotterranee tipiche degli anni 80. Il timbro magnetico di Brad Hargett e la fusione con influenze post punk rendono questo lavoro un viaggio sonoro coinvolgente e nostalgico. Gli arrangiamenti combinano sintetizzatori e chitarre vintage creando una colonna sonora suggestiva di scenari urbani notturni e surreali. Ascolta l’EP di Crystal Stilts e immergiti in un viaggio sonoro anni 80 unico!

 Un ballo prima dell’apocalisse? SÌ. Ma che sia breve ed intenso, un dolce e struggente volteggio sulle punte e non, di abbandono.

 Questa madeleine aveva quel retro gusto agrodolce che continuava a rotolare sull’emisfero pop dai tempi di Hiroshima Mon Amour.

La recensione esplora l'album 'Lament' di Ultravox come un'intensa danza prima dell'apocalisse, un viaggio malinconico negli anni '80 tra atmosfere dark e new romantic. L'opera è descritta come un mix di riferimenti culturali e letterari, sintetizzatori vibranti e tematiche di decadenza e speranza. Brani come 'A Friend I Call Desire' emergono come manifesti di una generazione malinconica e visionaria. Un disco capace di evocare emozioni profonde e riflessioni sul tempo e la perdita. Ascolta Ultravox - Lament e lasciati trasportare in un viaggio emozionante negli anni '80.

 Il gran cerimoniere del racconto, manco a dirlo, è sua maestà il Tempo che ruba per sempre pezzi di vita ma con perfida clemenza concede il beneficio del ricordo.

 Solo nelle canzoni o nelle poesie ci si può permettere d'aspettare all'infinito qualcuno o qualcosa.

La recensione racconta un viaggio personale tra i ricordi di un adolescente degli anni '80, segnato dalla scoperta della musica dei The Cure e della loro canzone 10.15 Saturday Night. Attraverso immagini vivide e aneddoti di scuola, emerge un sentimento malinconico ma affettuoso, dove il tempo diventa il protagonista che ruba e dona memoria. L'autore intreccia la propria crescita e voglia di emancipazione con una colonna sonora che ancora oggi incanta e accompagna. Scopri con noi il fascino senza tempo di The Cure e rivivi i ricordi degli anni '80.

 La raccolta, che ascolto sempre volentieri, è onesta e corretta, contiene il giusto, 19 canzoni, e non manca nulla.

 Un’ora e venti circa di anni ’80, di edonismo reaganiano, di “Drive In” all’italiana, di spalline e paninari.

La raccolta Greatest Hits dei Duran Duran è un viaggio nostalgico negli anni '80, con le tracce più famose e rappresentative del gruppo. Nonostante il declino dopo gli anni '80, questa compilation rimane un ottimo insieme di hit essenziali che celebrano il loro talento e l'epoca che hanno segnato. Un riferimento obbligato per chi ama la musica pop di quegli anni. Riscopri i successi immortali dei Duran Duran con questa raccolta imprescindibile!

 Gli Eat Your Make Up sono una delle stupefacenti dimostrazione che il death rock non è un fenomeno ad appannaggio esclusivo della California.

 Come il mattino ha l'oro in bocca, questo album d'esordio degli EYMU presagisce il loro futuro, ricco di soddisfazioni e di attese confermate.

La recensione celebra il debutto degli Eat Your Make Up, band francese di death rock, evidenziando la loro originalità e l'eccellente qualità delle tracce di First Dinner. Pur ispirandosi a band storiche del genere, gli EYMU si distinguono per un sound personale e atmosfere suggestive. L'album è considerato una promettente base per il futuro della band. Ascolta ora First Dinner e scopri il death rock europeo con Eat Your Make Up!

 È un oceano di ipnosi regressiva dove tutti i déjà vu e le realtà parallele ci sballottolano in una pulizia dell’aura.

 Il privato del privato fa aggregazione nell’intimità della solitudine.

Il secondo album di Breathless, 'Three Times and Waving', sorprende per la sua profonda carica emotiva e l'ipnotica musica ambientale. L'opera si distingue per un approccio più umano e una raffinata mistura di atmosfere oniriche che coinvolgono l'ascoltatore in un viaggio interiore ricco di suggestioni. La recensione evidenzia l'evoluzione della band verso un lavoro più pacato e inclusivo rispetto al debutto. Ascolta Breathless e lasciati trasportare in un’esperienza sonora unica.

 ‘Il cinegiornale di Frank Tovey... senza giudicare ti dice che sei un pezzo di merda...’

 ‘Gira che rigira, sempre al culo uno lo prende.’

La recensione analizza l'album Fireside Favourites di Fad Gadget con un tono ironico e pungente, evidenziando un mix di rigore creativo e nichilismo. Il racconto sceneggia una profonda riflessione sulla solitudine e la sofferenza esistenziale, mentre la musica viene descritta come un balsamo che accompagna, senza illusioni, le difficoltà della vita. L'opera è apprezzata per la sua sincerità e crudezza sottolineata da un umorismo nero. Scopri il lato oscuro e ironico di Fad Gadget in questo album unico.