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 Personalmente appiccico al loro petto le fatidiche 5 stelle!

 Disco assolutamente da avere, per tutti un'esperienza che aggiunge grasso che cola alle vostre grigliate estive.

La recensione celebra l'album live del 1975 di Samla Mammas Manna e Ron Geesin, un'opera di prog rock virtuoso, variegato ed esilarante. L'album cattura l'energia non filtrata del concerto originale, con elementi umoristici e sperimentali che lo rendono imperdibile per gli appassionati del genere, soprattutto per chi segue il movimento RIO. Ascolta questo live unico e immergiti nel prog rock più originale!

 Hellfire è un disco che richiede molto all’ascoltatore.

 L’album è densissimo di idee e il materiale a cui Greep e soci attingono è estremamente vario.

Hellfire è il terzo album dei Black Midi che mostra una maturazione sonora decisa e un mix di generi e influenze che vanno dal post-punk al progressive rock. L'album è complesso, denso di idee e arrangiamenti sofisticati, ma a volte dispersivo. Le performance strumentali sono straordinarie e la band sembra consolidare un proprio linguaggio musicale distintivo. Nonostante alcune imperfezioni, Hellfire si conferma come il disco più interessante della band fino ad oggi e una delle uscite chiave del 2022. Immergiti nel caos e nella creatività di Hellfire, l'album imperdibile dei Black Midi!

 Gran bella storia, quella della Bonzo Dog Doo-Dah Band.

 Il disco è straordinario: i testi sono spesso cupamente comici, parlano dell’alcool e dell’ansia con cui conviveva il nostro Viv.

La recensione racconta la carriera e la personalità di Vivian Stanshall, evidenziando l’unicità e la complessità del suo disco solista ‘Men Opening Umbrellas Ahead’. Un album unico, mescolanza di umorismo nero, poesia surrealista e innovazioni musicali, rimasto a lungo fuori dal mercato. La narrazione affronta anche i problemi personali dell’artista, le sue amicizie e l’importanza storica del disco nella musica inglese degli anni ’70. Ascolta ora il capolavoro surreale di Vivian Stanshall e scopri un mondo musicale unico!

 Quando il levare (Ossessione, Ripetizione, Alterazione) si scontra con la disgregazione (Ossessione, Ripetizione, Alterazione).

 Tra il brutalmente prog, il matematico rock e il postismo sformato continuano a parlare sopra il clamore.

La recensione analizza l'album Cavalcade di Black Midi come un mix di ossessione, ripetizione e alterazione sonora, con un sound prog sperimentale che richiama band come King Crimson e Dillinger Escape Plan. L'album si distingue per un approccio caotico ma coeso che dialoga tra brutalità e psichedelia. Scopri l’innovazione sonora di Black Midi con Cavalcade, un viaggio tra caos e tecnica.

 La sua voce è la voce di un bambino che è stato a giocare all’Inferno.

 Questo 'Different Every Time' potrebbe finire per essere una specie di testamento artistico.

La recensione esplora la figura imponente e il genio artistico di Robert Wyatt, evidenziando le sue radici nella scena della Canterbury Scene e la sua personale evoluzione musicale. Viene posta enfasi sulla sua rinascita dopo l'incidente che lo ha paralizzato e sull'importanza dell'antologia 'Different Every Time'. Il disco, scelto dallo stesso Wyatt, rappresenta un testamento artistico e offre una preziosa raccolta di collaborazioni e brani chiave. Scopri l'incredibile viaggio artistico di Robert Wyatt con Different Every Time!

 La mia percezione iniziale è confermata a tutt’oggi: ottimo disco, ben suonato, produzione in linea con gli standard del periodo, fantasioso e frizzante.

 Si tratta di un disco strumentale che strizza fortemente l’occhio allo scenario contorto e ricercato tipico del Canterbury sound ma che trasuda anche calore nella globalità del sound.

La recensione evidenzia Distances degli Iliad come un album strumentale raffinato e ben prodotto, con un sound che ricorda il Canterbury sound inglese arricchito da influenze mediterranee. La musica, dominata dal pianoforte, si distanzia dal classico jazz rock statunitense, offrendo un'esperienza unica e calda. Il disco, di difficile reperibilità, fu pubblicato solo in vinile negli USA nel 1976. Sandy Owen emerge come il punto focale della band e del disco. Ascolta ora Iliad - Distances e immergiti nel vero progressive anni '70.

 Un perfetto macchinario sbilenco, in questo senso jazz, con un gusto per l'iterazione che potrebbe ricordare un progetto elettronico basato unicamente sul campionamento ossessivo.

 Un blues bianco con una punta, forte, di catarsi dai lacci della consuetudine.

La recensione descrive l'album di Art Zoyd come un equilibrio tra espressionismo onesto, atmosfere urbane e musica da camera. Il disco si distingue per arrangiamenti articolati, con un uso attento del basso elettrico e degli archi, evocando la modernità e l'alienazione urbana. Pur non essendo innovativo o eclatante, il lavoro mantiene freschezza e fascino, rappresentando il jazz free anni '70 con un approccio disciplinato e atmosferico, ideale per chi cerca profondità e sperimentazione sonora. Scopri un'opera unica che fonde jazz free e atmosfere urbane, ascolta Art Zoyd ora!

 «In ‘Il corpo nel sogno’ non viene mai meno la volontà di creare una musica raffinata, patafisica ma, allo stesso tempo, molto comunicativa.»

 «Gli Oteme sono una vera e propria orchestra da camera: la voce di Stefano Giannotti recita testi assurdi e surreali e si alterna con quella di Emanuela Lari.»

Il corpo nel sogno, terzo album di Oteme (progetto di Stefano Giannotti), fonde musica colta, popolare e d'avanguardia in modo originale e accessibile. Pur ispirandosi al Rock In Opposition, l'album mantiene una comunicatività solida, con brani cantati più convincenti degli intermezzi elettronici. Consigliato a chi ama la ricerca musicale e artisti come Robert Wyatt, evitandolo però se si predilige il progressive sinfonico ortodosso. Ascolta ora ‘Il corpo nel sogno’ su Bandcamp e immergiti in un’avanguardia musicale unica!

 "Non è uno sforzo inutile ascoltare l'ottavo album del 'Buon' John Wesley... è decisamente il suo migliore, indubbiamente il suo più autentico e maturo."

 "La più grande rivoluzione è accettarsi per quello che siamo, nel bene e nel male, impegnarci al meglio nella vita che abbiamo creato."

L'ottavo album di John Wesley, 'A Way You'll Never Be', rappresenta la sua maturità artistica e la migliore prova sonora. Il disco unisce rock e blues con chitarre potenti e songwriting variegato, offrendo un percorso musicale intenso e coeso. La sezione ritmica e i soli di chitarra arricchiscono l'ascolto, confermando la crescita rispetto ai lavori precedenti. Un album autentico che invita all'accettazione e alla riflessione personale. Ascolta ora l'album più autentico di John Wesley e lasciati coinvolgere dal suo viaggio musicale unico.

 L’album è terribilmente noioso, ripetitivo e scontato, per chi ha visto il bellissimo film di F. F. Coppola.

 Sono arrivato alla fine di questo polpettone, annoiato, mezzo addormentato e deluso.

La recensione di Dracula Opera Rock della PFM sottolinea una performance tecnica impeccabile con musicisti e cantanti di alto livello. Tuttavia, il concept ripetitivo e la scelta di un soggetto già sfruttato come Dracula risultano noiosi e scontati. L'opera manca di originalità e vitalità, più adatta al teatro che al rock progressivo. Consigliata solo ai fan più devoti della storica band italiana. Scopri se Dracula Opera Rock della PFM fa per te, leggi la recensione completa!

 La differenza la fanno quelli che completano l'operazione con mastering e un editing di qualità e si sente, cribbio se si sente.

 Hamasyan con questo lavoro ha abbattuto la staccionata che lo vedeva jazzista dai parchi risvolti rock.

Mockroot è un album che segna un passo fondamentale nella carriera di Tigran Hamasyan, il virtuoso pianista armeno trapiantato negli USA. Il disco combina jazz sperimentale con influenze metal, rock, world music e Zeuhl, offrendo una qualità sonora impeccabile. La produzione e il mastering di alto livello rendono l'ascolto distintivo e appagante. Un'opera consigliata a chi cerca innovazione e maestria musicale. Ascolta ora Mockroot e scopri il genio sperimentale di Tigran Hamasyan!

 Acidissimo “progressive-jazz” che scioglie il geroglifico finale di una stele egizia;

 Scrittura automatica surrealista che si fa suono, che compone schizzi pasticciati su tele malconce;

La recensione descrive 'Unrest' di Henry Cow come un album di progressive jazz acido, caratterizzato da improvvisazioni complesse e atmosfere enigmatiche. Le sonorità ricordano mosaici incompleti e pitture surrealiste, con una strumentazione densa e intricata. L'opera emerge per la sua materia sonora densa e la capacità di evocare sensazioni contrastanti, risultando affascinante e innovativa. Scopri l'intricata magia di Unrest, un classico del progressive jazz sperimentale.

 L'alchimia che lega sonorità tanto distanti in alcuni momenti ha davvero del miracoloso.

 L'esperienza è assolutamente spiazzante, forse paragonabile solo ad immaginare i King Crimson che suonano musica latina.

Il disco d'esordio degli Pixvae si distingue per la fusione unica tra jazzcore/noise rock e sonorità latine tipiche del currulao colombiano. Provenienti da una scena musicale molto attiva di Lione, il gruppo riesce a bilanciare perfettamente contrasti sonori in composizioni originali e coinvolgenti. L'album amplia gli orizzonti del progressive rock, proponendo un approccio fresco e sperimentale che mantiene sia la durezza che la dolcezza delle sue influenze. Scopri il sorprendente mix di jazzcore e musica latina degli Pixvae, un debutto da non perdere!

 Un cocktail eccezionale di jazz rock d'avanguardia, pieno di tempi dispari e improvvisazione senza egocentrismi.

 "Living In The Heart Of The Beast" è lo zenit irraggiungibile, un miracolo raro nel panorama artistico odierno.

La recensione celebra "In Praise of Learning" degli Henry Cow come un'opera imprescindibile del jazz rock progressivo anni Settanta. Il disco unisce politicamente impegno e sperimentazione musicale, arricchita dalla voce intensa di Dagmar Krause. La fusione con Slapp Happy amplifica la profondità dell'album, caratterizzato da strutture complesse e improvvisazione controllata. Un classico che ha segnato l'epoca e affascina per la sua bellezza sonora. Ascolta ora "In Praise of Learning" e immergiti nell'avanguardia musicale degli Henry Cow!

 Yugen dimostra di essere una delle realtà migliori del panorama prog mondiale.

 Death By Water è un altro piccolo capolavoro nel percorso artistico di Yugen.

Death By Water conferma la maturità artistica di Yugen, progetto di Francesco Zago, con un album prog ricco di influenze europee e avanguardie. La musica è complessa ma fruibile, caratterizzata da un interplay orchestrale raffinato e momenti vocali intensi. Ogni traccia esprime un equilibrio tra sonorità ritmiche e atmosfere suggestive, rendendo il disco un riferimento per gli amanti del genere. Ascolta Death By Water e immergiti nell'universo unico di Yugen!

 Una voce profetica, mistica che si insinua dentro di noi.

 Un finale che ci tiene sospesi sulle note del pianoforte, attendendo la sentenza divina.

La recensione esalta Art Zoyd come una delle forze più radicali e anticonformiste della musica d'avanguardia francese. Phase IV del 1984 viene descritto come un balletto oscuro e minimalista, capace di trasportare l'ascoltatore in un limbo tra il mistico e il concreto. L'album si caratterizza per atmosfere sospese, un continuo alternarsi di tensioni e carezze sonore che confermano il talento unico del gruppo. Un'opera imprescindibile per gli amanti della sperimentazione sonora e dell'indipendenza artistica. Ascolta Phase IV e immergiti nell'avanguardia sonora di Art Zoyd.

 "Dance me this! I brani viaggiano su poliritmie che hanno dell’assurdo."

 "La suite 'Wolf Harbor' è un drappo nero, profondo e claustrofobico, al cospetto del quale emergono spettri di Varese, Boulez, Nono e Romitelli."

Dance Me This segna il centesimo album di Frank Zappa, pubblicato postumo dopo essere rimasto a lungo nel cassetto. L'opera unisce sperimentalismo estremo con poliritmie, percussioni complesse e l'uso innovativo del Synclavier. La lunga suite Wolf Harbor si distingue per atmosfere oscure e claustrofobiche, mentre le tracce finali enfatizzano virtuosismo e originalità. Un lavoro imperdibile per gli appassionati di Zappa e per chi ama la musica d'avanguardia. Scopri il genio sperimentale di Frank Zappa con Dance Me This!

 Gli Homunculus Res dimostrano di aver raggiunto un alto livello di coesione e maturità.

 "Come si diventa ciò che si era" è sicuramente un ottimo disco che conferma l’ispirazione degli Homunculus Res.

Gli Homunculus Res confermano con "Come si diventa ciò che si era" il loro ruolo di rilievo nella scena prog italiana contemporanea. L'album si ispira al Canterbury Sound e al jazz-rock, risultando creativo e ben eseguito grazie anche alle prestigiose collaborazioni. Il concept è ambientato in un ospedale civico e offre brani ricchi di cambi di tempo e interplay strumentale, nonostante qualche limite nelle parti vocali. Ascolta ora l'album e scopri il prog italiano più innovativo e originale!

 Rod Stewart il divo da tabloid, Rod Stewart il viveur miliardario, Rod Stewart l’icona yuppie, Rod Stewart l’imbolsito, Rod Stewart il “cantante da crociera per Milfs in calore”, anzi, no, Rod Stewart il cristiano rinato.

 Un album mediocre e per alcuni aspetti pure riprovevole: conservatorismo con lenti rosa, il “messaggio” che trasmette è questo, e direi che non è un caso che RS sia l’artista inglese di maggior successo negli USA.

La recensione analizza l'album "Another Country" di Rod Stewart con un tono ironico e, pur riconoscendo la presenza di canzoni zuccherose e a tratti riprovevoli, evidenzia momenti piacevoli e melodie godibili. L'autore mostra ambivalenza tra critica e affetto, apprezzando soprattutto i pezzi con influenze country e folk. L'album viene giudicato mediocre ma leggero e intrattenente in un contesto attuale. Scopri se Rod Stewart riesce a sorprendere con Another Country, leggi la recensione completa!

 "Non li vedi tutti questi colori, non senti che profumo di vita? Vieni a correre con me!"

 "Ma com'è che voi due ogni volta che 'sta demente si cala un'anfetamina vi sentite in dovere di correrle dietro come due cretini?"

La recensione di WIRIKUTA EP di Tau accompagna il lettore in un racconto ironico e immaginifico popolato da animali simbolici che invitano a vivere in libertà e a godere della musica psichedelica. Il disco è apprezzato per la sua capacità di evocare atmosfere sciamaniche e un groove coinvolgente, con un richiamo a musicisti come i Dead Skeletons. Consigliato a chi cerca sonorità alternative e immaginazione. Ascolta WIRIKUTA EP di Tau e immergiti nel suo viaggio psichedelico!