Questa volta han centrato proprio le canzoni.

 Ritornelli e refrain che si stampano a caldo sulla corteccia cerebrale senza possibilità di liberarsene.

La recensione evidenzia come il disco '200 Million Thousand' dei Black Lips, pur mantenendo un sound garage tradizionale, presenti canzoni fortemente coinvolgenti e memorabili. Brani come 'Again And Again' e 'Body Combat' restano impressi, accompagnati da sperimentazioni e una vena ironica. L’album conquista l’ascoltatore, risultando più valido e stimolante rispetto al precedente lavoro. Ascolta '200 Million Thousand' e scopri il fascino del garage punk contemporaneo!

 "Peter Tosh ucciso barbaramente dalle mani sporche dei servizi segreti americani altro non era che uno spirito libero frenato in volo."

 "La parola 'Raggae' significa regolare, ritmo regolare tendente a ipnotizzare e far cadere in trance il fruitore."

La recensione celebra 'Bush Doctor' di Peter Tosh come un album che mescola ritmo ipnotico e messaggi profondi di pace e libertà. L'autore racconta il proprio personale legame con l'artista e il reggae, mettendo in luce la filosofia rastafariana e la ribellione contro l'oppressione. Tra riferimenti a Bob Marley e riflessioni esistenziali, emergono temi di identità e trasgressione. Un testo ricco di emotività, che invita a scoprire la musica autentica di Tosh. Scopri il potere della musica autentica di Peter Tosh con Bush Doctor.

 E' il caso di quest'album dei Thompson Twins: contiene buone melodie, arrangiate bene e prodotte meglio.

 "Hold Me Now" è la mia preferita, con un cantato ipnotico e insistente, circolare.

Into The Gap dei Thompson Twins è un album pop anni '80 caratterizzato da melodie coinvolgenti e arrangiamenti dinamici. Prodotto brillantemente da Alex Sadkin, offre brani consistenti e ballabili. Nonostante l'incremento di qualità di molti gruppi dell'epoca, questo disco rappresenta il picco creativo della band britannica, con pezzi come "You Take Me Up" e "Hold Me Now" che rimangono ancora memorabili. Ascolta ora Into The Gap e riscopri il meglio del pop anni '80!

 Il live non dura molto, credo un’oretta scarsa, ma è di una qualità ed intensità notevole.

 Precursori, sperimentatori, maestri, la scena elettronica mondiale sentirà la vostra mancanza.

La recensione celebra il concerto dei Pan Sonic a Roma, sottolineando la qualità e l'intensità della loro performance elettronica. Nonostante una scarsa partecipazione del pubblico, il duo finlandese regala un live coinvolgente fatto di atmosfere ambient-industriali, ritmiche spezzate e suoni sintetici. L'autore apprezza la presenza scenica e la caratteristica visualizzazione sonora sullo sfondo. L'evento si chiude con un bis emozionante e la promessa di un futuro seguito per altri artisti della serata. Scopri l’intensità dei live di Pan Sonic e immergiti nella loro elettronica unica!

 David, con questo quadro, santifica civilmente, senza divinizzarlo, un uomo e pone le basi per un nuovo tipo di fede: laica, improntata sui principi della ragione e della solidarietà tra le genti.

 La prima cosa che si nota è l’assoluta semplicità della scena raffigurata... David non la dipinge nemmeno nell’opera quasi a voler sviare le responsabilità altrove.

La recensione esplora La Morte di Marat di Jacques-Louis David come un capolavoro del Neoclassicismo politicizzato. Vengono analizzate l'importanza storica, il contesto rivoluzionario e le scelte tecniche e iconografiche dell'opera. Il dipinto è visto come simbolo della fede laica e dell'ideale illuminista, con una narrazione essenziale e intensa che trascende l'arte pura. Malgrado iniziale sottovalutazione, è oggi riconosciuto come un'opera significativa e influente. Esplora ora il capolavoro neoclassico che ha cambiato la storia dell’arte!

 9 canzoni, 67 minuti, 248 riff...

 Il risultato è tragicomico: un guaito lamentoso che si addice più a una sciampista in crisi d'amore che a un tallo nerboruto e tatuato.

Time Does Not Heal dei Dark Angel è un album thrash metal tecnicamente complesso con 248 riff distribuiti su 67 minuti. La performance strumentale di Gene Hoglan è eccezionale e intricata, mentre il cantato di Ron Rineheart risulta limitato e poco incisivo, influenzando l'impatto complessivo del disco. Nonostante la difficoltà iniziale di ascolto, l'album si apprezza nel tempo, ma perde il confronto con lavori precedenti come Darkness Descends. Scopri l'album thrash più tecnico e controverso di Dark Angel!

 Questi 5 ragazzi sembrano veramente da tempo l'unica VERA risposta al filone post-hardcore d’oltreoceano.

 Sinceramente non credo di aver mai ascoltato una voce del genere in ambito emocore, e non è tanto per parlare.

Gli Hopes Die Last rilasciano il loro primo album completo, Six Years Home, dopo un EP promettente. Pur con un cambio di screamer, la band rivela ottime qualità tecniche, soprattutto nelle chitarre e nelle clean vocals di Becko. I brani mostrano influenze di Underoath e un mix di metalcore ed emocore, con tracce fluide e coinvolgenti. La produzione di Daniele Brian esalta il potenziale del quintetto romano, confermandoli come una valida realtà post-hardcore italiana. Ascolta Six Years Home e scopri la forza del post-hardcore italiano!

 "È un soffice e malinconico abbraccio di note, fredde e taglienti, che non ti lascia pensare ma solo sentire quell'enorme vuoto dentro di noi."

 "Ascoltare questo disco significa entrare in piena sintonia con questa sofferenza, con questo dolore, entrare in sintonia con il nostro cuore."

L'album 'A Sense of Loss' dei Nosound si presenta come un'esperienza musicale profonda e malinconica, che esplora il dolore del distacco attraverso atmosfere psichedeliche e arrangiamenti raffinati. La maturazione della band e l'influsso di Tim Bowness arricchiscono un sound compatto e toccante, dove ogni traccia crea un universo emotivo personale. La traccia finale, 'Winter Will Come', incarna perfettamente il tema del dolore e della fine, lasciando un'impronta indelebile nell'ascoltatore. Immergiti nelle emozioni profonde di 'A Sense of Loss' e lasciati avvolgere dalla musica di Nosound.

 «Si ok, già sentito, forse un tantino derivativo, ma porca miseria che bellezza!!»

 «Un unico lamento di malinconia urlata ma muta, fuoco che divampa soprattutto nei momenti acustici.»

La recensione celebra Three Steps to the Ocean per la loro capacità di fondere post-rock e post-hardcore con elementi di elettronica e psichedelia in un album strumentale emozionale e minimale. 'Until Today Becomes Yesterday' si distingue per atmosfere profonde e avvolgenti senza bisogno di una voce. Nonostante alcune inflessioni derivate da gruppi noti, la band mostra stoffa e originalità, supportata anche dal mastering di James Plotkin. Un esordio promettente che anticipa una crescita futura. Scopri ora l'album e lasciati emozionare dalla musica strumentale italiana.

 Bob, in effetti, non è invecchiato per nulla ... soltanto lo spirito di un tempo che continua e si rivela sempre attuale, e sempre vitale, perché autentico.

 Chiudi gli occhi e su queste note puoi essere a Minneapolis come a Berlino, a Roma come a Verona o nella tua stanza, nell’85 o nel ’92, nel 2009 o nel 2001.

La recensione racconta il concerto acustico di Bob Mould all'Interzona di Verona, un ambiente suggestivo e raccolto. L'artista unisce vecchi classici e brani nuovi con grande passione e autenticità, offrendo un'esperienza musicale intensa e senza tempo. Il live, intimo e coinvolgente, risveglia una vibrante nostalgia e dimostra la vitalità dello spirito di Mould. Scopri l’energia autentica di Bob Mould dal vivo, un’esperienza imperdibile per ogni amante del rock.

 Ormai son giunto a una conclusione: dopo una certa età votarsi al minimalismo è tipico dei saggi, mentre cadere in folli barocchismi orchestralcorali è frutto del più deteriore egocentrismo berluscomico.

 È l'Italia, amici miei, volemose bene, pacca sulla spalla, tutto il mondo è paese, tutte le epoche uguali e soprattutto uguali siamo tutti noi, tutti voi, tutto il mondo è capace uguale, paraculo uguale, bravo, tecnico, sensibile, dotato, uguale.

La recensione critica di Q.P.G.A. di Claudio Baglioni evidenzia una caduta artistica segnata da barocchismi musicali e un eccesso di ospiti che deraglia l'album. L'autore, con tono ironico e pungente, mette in discussione la validità emotiva delle canzoni rispetto al passato, sottolineando un pericoloso buonismo e omologazione nel panorama musicale italiano. Scopri se Q.P.G.A. di Claudio Baglioni merita la tua attenzione: leggi la recensione completa ora!

 Il deserto dei Calla non è la stessa sconfinata e assolata distesa di sabbia delle canzoni di Howe Gelb o quello fatto di cactus, lucertoloni e bottiglie di tequila e mescal dei Calexico. È un deserto post-moderno.

 Una musica futurista, una specie di Blade Runner (Aurelio Valle dixit). Un western suonato sulla superficie lunare, nell'atmosfera rarefatta di Ganimede.

L'album 'Calla' del 1999 segna un esordio potente e originale dei texani Calla. La band, capitanata da Aurelio Valle, combina influenze dell'underground newyorkese con atmosfere desertiche e un tocco di western futurista e cinematografico. Il disco si distingue per la sua musica claustrofobica e sperimentale, accompagnata da una chitarra dai toni morriconiani. La riedizione del 2004 arricchisce il lavoro con versioni live di alcuni brani. Ascolta ora l'album Calla e immergiti in un viaggio sonoro unico nel suo genere!

 "Se Nancy non si sveglierà urlando non si sveglierà mai più".

 Il cambio di 'location' tra sogno e realtà è reso quasi impercettibile, aumentando la tensione in maniera magistrale.

La recensione analizza il cult horror del 1984 "A Nightmare On Elm Street", diretto da Wes Craven, evidenziando la brillante regia e l’innovativa trama che lega sogno e realtà. Il review evidenzia la figura inquietante di Freddy Kruger, più silenzioso e oscuro nel primo capitolo rispetto ai sequel. Il film è lodato per la suspense ben costruita, la violenza dosata e la sua colonna sonora iconica. Viene inoltre segnalata una pregiata edizione digipack con contenuti extra per appassionati. Immergiti nel terrore onirico di Freddy Kruger con questo cult dell'horror!

 E' come quando toccate con la pelle nuda un pezzo di ghiaccio, dopo una prima sensazione di freddo se continuate a toccare scotta.

 La potenza di questi droni è quella di farti dimenticare anche della tua vita, sicché realizzare alla fine dei 34 minuti... riportarsi alla realtà può rappresentare un forte trauma.

L'album 'Time Frost' di Rapoon evoca una nuova era glaciale tramite paesaggi sonori freddi e ipnotici. Attraverso droni e manipolazioni, il disco trasporta l'ascoltatore in uno stato di estrema immersione e distacco dalla realtà, rivelando una musica ambient intensa e coinvolgente. La recensione sottolinea la capacità dell'opera di trasformare la percezione ordinaria in un viaggio emozionale profondo e costante. Ascolta 'Time Frost' e immergiti in un mondo sonoro glaciale ed emozionante.

 Evans (Cryptic Slaughter) definisce il gruppo come l’unico che sul palco superava per potenza gli intoccabili Slayer!

 Il brano-cuscinetto 'Puke' consiste in quasi un minuto di rigurgiti e conati di vomito!

L'album 'Shark Attack' dei Wehrmacht, pubblicato nel 1985, è uno dei thrash più veloci e potenti della sua epoca. Nonostante la registrazione non perfetta, l'energia pura e la continua varietà di riff creano un viaggio intenso tra orrore e caos. L'influenza hardcore si sente nei blast-beat e nelle strutture ritmiche dinamiche, mentre tracce come 'Puke' e 'Frettboard gymnastics' aggiungono originalità all'insieme. Un pezzo chiave per gli amanti del thrash metal estremo. Ascolta ora 'Shark Attack' e scopri il thrash senza compromessi dei Wehrmacht!

 Il disco già dal titolo mostra evidenti pecche innovative e concettuali.

 Un disco è la statua di uno scultore. I particolari maniacali rendono il disco un qualcosa di artisticamente valido, concettualmente vivo.

La recensione di .23 di Alex Britti evidenzia un disco con buone doti chitarristiche ma pecche nei testi e nel concept. Le melodie risultano prevedibili e la cover di Bruno Martino non convince. Anche la grafica del disco viene definita poco curata. Nonostante le potenzialità dell'artista, il lavoro nel complesso appare deludente rispetto alle aspettative. Scopri la nostra recensione completa e valuta tu stesso il nuovo album di Alex Britti!

 È un'altra dimensione che si materializza intorno al cuore...

 Ogni canzone è avvolta da un'aurea di classicità, bellezza ed eterna epicità.

La recensione celebra 'Ovunque Proteggi' di Vinicio Capossela come un'opera profonda e ricca di emozioni. Il disco esplora solitudine, introspezione e magia musicale, offrendo un viaggio poetico che si svela con ascolti ripetuti. Tra suggestioni folkloriche e testi intensi, l'album si conferma un capolavoro della musica italiana contemporanea. L'interpretazione vocale è definita quasi perfetta, capace di evocare atmosfere uniche e coinvolgenti. Ascolta subito 'Ovunque Proteggi' e lasciati trasportare dalla magia di Capossela.

 "Unmap è un album ricco di avventure sonore mistiche ed astratte tirate al massimo."

 "L'album si presenta come una serie di contrasti tra scenari diversi ma allo stesso tempo paralleli."

L'album "Unmap" di Volcano Choir, progetto di Justin Vernon e Collections Of Colonies Of Bees, è un lavoro di sperimentazione sonora che unisce falsetti corali a paesaggi musicali astratti e mistichevoli. La prima metà si presenta più accessibile, mentre la seconda si fa più sperimentale e complessa. L'album alterna momenti di freschezza a sezioni più statiche, lasciando l'ascoltatore diviso ma incuriosito. Un lavoro che anticipa futuri sviluppi per l'artista. Scopri l'affascinante mondo sonoro di Unmap, tra sperimentazione e misticismo!

 Questo è uno dei migliori album che avrete mai l'occasione di ascoltare.

 I Cop Shoot Cop guardano tutti con il sorriso beffardo e amaro di certi barboni, un po' pazzi un po' profeti, che se ne vanno in giro a pronosticare borbottando la prossima apocalisse.

La recensione esalta 'Ask Questions Later' dei Cop Shoot Cop come uno dei migliori album industrial mai ascoltati. L'opera si distingue per un mix di rabbia, melodie struggenti e testi incisivi che denunciano la società contemporanea. Il sound è un equilibrio tra distorsione e lirismo, con una forte componente di critica sociale. L'album è celebrato per la sua originalità, qualità produttiva e capacità di coniugare diverse atmosfere sonore. Ascolta 'Ask Questions Later' e scopri un capolavoro dell'industrial moderno.

 No Gravity svetta e sbalordisce me stesso ogni volta perché sono trascorsi quasi 5 anni.

 Kiko non fa il pavone, la modella in discoteca e non si esibisce in una tracklist himalayana.

La recensione di No Gravity di Kiko Loureiro celebra un album strumentale che va oltre le mere esibizioni tecniche, mostrando un equilibrio tra virtuosismo e melodie coinvolgenti. Nonostante la complessità e la velocità delle esecuzioni, il disco mantiene un’atmosfera accogliente e variegata, frutto anche del contributo di Mike Terrana. L’opera è apprezzata sia dagli appassionati sia da chi solitamente non ama il genere, confermandosi un punto fermo dopo anni dall’uscita. Scopri l'equilibrio tra virtuosismo e sentimento in No Gravity di Kiko Loureiro.