L'istinto è quello di chiudere gli occhi e assaporare fino all'ultima nota il sound melodico.

 C'è la voglia di sperimentare e ciò riesce piuttosto bene a questi ragazzi, ma rimangono livellati, non si spingono oltre.

La recensione presenta 'Coexist' dei The xx come un album indie poco commerciale, caratterizzato da melodie ipnotiche e sperimentazioni sonore. Le tracce iniziali sono particolarmente apprezzate, mentre alcune parti finali mostrano una certa ripetitività. Non un capolavoro assoluto, ma un lavoro valido e consigliato per chi cerca qualcosa di diverso nella musica alternativa. Scopri l'eleganza sonora di Coexist: ascolta l'album dei The xx ora!

 "PURE POP FOR NOW PEOPLE".

 Un Disco del genere non invecchierà mai, che sembrerà sempre inciso mezzora fa.

La recensione esalta l'album 'Jesus of Cool' di Nick Lowe come un capolavoro di puro pop rock, sottolineandone l'originalità e il talento dell'artista. L'autore riflette sul genio creativo espresso nelle canzoni come 'Tonight' e 'Marie Provost', mettendo in luce lo stile unico e senza tempo del disco. Un omaggio a un musicista versatile e maestro del songwriting che mantiene sempre viva la freschezza dell'esordiente. Ascolta 'Jesus of Cool' e scopri il genio senza tempo di Nick Lowe!

 Paoli qui è riuscito a trovare il classico equilibrio tra profondità dei contenuti e accessibilità.

 Risultare semplici è complicato; la semplicità è un dono che hanno un numero limitato di artisti.

La recensione esplora Matto come un gatto di Gino Paoli, disco di grande successo del 1991 che bilancia profondità e immediatezza. L’album rappresenta un momento storico ideale, unendo impegno e semplicità nei testi e nelle musiche. Paoli raggiunge il pubblico con messaggi idealisti e anti-guerra senza rinunciare alla sua dignità artistica. Un’analisi che sottolinea il valore umano e artistico dietro l’acclamazione del cantautore. Scopri il valore autentico di Matto come un gatto di Gino Paoli, un classico intramontabile da ascoltare ora!

 Un disco straordinario, tra i migliori della sua epoca e del suo genere.

 L'amore raccontato in 69 canzoni senza risultare neanche per un attimo banale o smielato.

69 Love Songs di The Magnetic Fields è un capolavoro di Stephin Merritt che racconta l'amore in modo originale e intenso attraverso 69 brani. L'album unisce pop, elettronica e sperimentazioni musicali con testi profondi e emozionanti. Nonostante la lunghezza, si rivela un'opera imprescindibile e innovativa, capace di restare nel cuore e nella storia del pop moderno. Ascolta 69 Love Songs e lasciati conquistare da emozioni uniche!

 Fortis si toglie la maschera svelando sostanzialmente niente, segnale che l’artista è un individuo sincero.

 Do l’anima è un titolo programmatico: ‘do’ e ‘la’ sono già musica, note che si librano nell’aria ottobrina.

Alberto Fortis presenta il suo nuovo album Do l’anima, frutto di quattro anni di lavoro e una selezione accurata di 40 brani originari. Celebrando 35 anni di carriera, l’opera unisce melodia e testi intensi, supportata da collaborazioni importanti come Biagio Antonacci, Roberto Vecchioni e Carlos Alomar. Fortis promuove l’album con un mini tour, rivelando un cantautore autentico e melodico. La copertina simboleggia la sincerità e la spontaneità dell’artista. Scopri il nuovo album di Alberto Fortis e lasciati emozionare dalla sua musica autentica.

 Mai, e ripeto MAI giudicare un film prima della sua effettiva visione.

 La vita, quella vera, non è fatta di “Happy Ending”.

La recensione celebra 'Colpa delle Stelle' come un film commovente e realistico che affronta con sincerità la malattia e l'amore adolescenziale. Il regista Josh Boone, al suo esordio, realizza un'opera intensa, valorizzata da un cast emergente guidato da Shailene Woodley. La pellicola alterna momenti di leggerezza a un dramma profondo, arricchita da una colonna sonora perfetta. Un film che invita a riflettere sulla vita senza illudersi con finali happy. Guarda ‘Colpa delle Stelle’ per un’esperienza cinematografica intensa e indimenticabile.

 La Dangerhouse Records, più che una Storia con la esse maiuscola è una Favola con la effe maiuscola.

 Il vero punk è solo quello che fa paura a reazionari, conservatori e bigotti.

La recensione racconta con passione la storia di Dangerhouse Records, etichetta iconica del punk americano di Los Angeles. Attraverso aneddoti e interpretazioni, sottolinea l'originalità e la rivoluzione musicale che questi artisti hanno portato all'epoca. Viene evidenziata la differenza tra il punk statunitense e quello inglese, lodando la componente di genio e follia tipica di Dangerhouse. Infine, vengono suggeriti consigli per collezionisti e appassionati. Ascolta la storia autentica del punk USA con Dangerhouse: scopri la collezione definitiva!

 Nessuno resterà scottato, ma sfido chiunque a star fermo e zitto mentre passano in rivista queste dieci gemme incendiarie di elettrizzante (post)punk targato terzo millennio.

 Mitchell è in 'pallissima': strillatore di professione, è una via di mezzo fra Robert Smith e John Lydon, e vomita le sue invettive senza risparmiarsi.

Il debutto degli Eagulls presenta un post-punk fresco e carico di energia, intrecciando melodie accattivanti con ritmiche potenti e influenze da Iceage e punk anni '77. La band inglese di Leeds dimostra coesione, personalità e capacità compositive, nonostante qualche somiglianza tra i brani. L'album brilla per un sound dinamico e un approccio estetico provocatorio, offrendo un'esperienza intensa e coinvolgente dall'inizio alla fine. Ascolta subito Eagulls e lasciati travolgere dal loro post-punk coinvolgente!

 «Il più grande scrittore del mondo» – definizione di Bukowski su Hamsun.

 «Uomo, è a te che sto pensando. Di tutto ciò che vive al mondo, solo tu sei nato senza un motivo, o quasi.»

La recensione affronta il travagliato percorso di Knut Hamsun, grande autore norvegese, confrontandosi con la sua eredità artistica e la condanna storica dovuta al suo sostegno al nazismo. 'Per i sentieri dove cresce l'erba' è un diario intenso che racconta l'umiliazione e la solitudine di Hamsun dopo la Seconda guerra mondiale, mostrando un uomo fiero e lucido, ma segnato dal tempo e dalla storia. L'opera emerge come testimonianza di un'anima divisa tra arte e ideologia, capace di elevare la letteratura oltre le vicende contingenti. Scopri la storia e la complessità di Knut Hamsun leggendo questa recensione dettagliata!

 “Skogslandskap” è la Norvegia denudata, penetrata, ritratta nella sua apoteosi naturalistica.

 Un viaggio magico che origina dalla quiete del crepuscolo e trasporta tra le fragranze del legno e delle resine.

La recensione celebra "Skogslandskap" di Vàli come un capolavoro nel genere folk nordico, lontano dalla tradizione metal da cui derivano anche gli Ulver. L’album si distingue per l’elegante interpretazione della natura norvegese, con un’intensa e delicata composizione acustica e orchestrale. La musica evoca paesaggi incontaminati e un’atmosfera di quiete e magia, offrendo un’esperienza sonora profonda e suggestiva. Ascolta ora "Skogslandskap" e immergiti nei paesaggi sonori della Norvegia.

 "Un piccolo miracolo datato 1970."

 "Un disco ingenuamente geniale, che se fosse uscito oggi, avrebbe ridicolizzato quasi tutte le proposte musicali."

La recensione celebra "Viaggio", l'esordio discografico di Claudio Rocchi nel 1970, come un capolavoro prog e psichedelico. Nonostante la giovane età, Rocchi si inserisce con coraggio nel panorama musicale italiano di quegli anni, proponendo un disco acustico, ricercato e d'autore. Le tracce spaziano tra autobiografia, allegorie e sperimentazioni sonore, evidenziando una maturità musicale sorprendente. Un'opera che oggi risulterebbe ancora innovativa e superiore a molte produzioni contemporanee. Scopri l'album 'Viaggio' di Claudio Rocchi e immergiti nel rock progressivo italiano.

 The Miracle (of Joey Ramone): una canzone che non dice niente, che non fa né caldo né freddo, è una canzone apatica e letteralmente "piatta".

 "The Troubles" con la voce di Bono e Lykke Li avvolge l'ascoltatore nel calore di un refrain quasi come una filastrocca.

La recensione di Songs of Innocence degli U2 evidenzia un album diviso: brani iniziali quasi piatti e poco coinvolgenti, con un singolo d'esordio poco ispirato. Solo nella seconda metà emergono pezzi di qualità superiore, con atmosfere più intime e ritmi più coinvolgenti, riconducendo la band alle sonorità degli anni '70/'80. Nonostante alcune buone tracce, la presenza di molte canzoni sottotono limita il giudizio globale a una sufficienza. Scopri le tracce chiave di Songs of Innocence e decidi tu se vale la pena ascoltarlo.

 Talora Sheeran si lascia andare in alcuni assoli di chitarra, brevi ed essenziali, ma ben congeniati e di sicuro impatto emotivo.

 La sua capacità di scivolare agilmente tra diversi generi musicali è emersa ancor più chiaramente in questo album.

X Deluxe Edition è il secondo album di Ed Sheeran, che mostra una crescita artistica con arrangiamenti più curati e la capacità di spaziare tra vari generi. La produzione di nomi noti come Pharrell Williams arricchisce il disco, che contiene brani intensi e testi sinceri. L'album conferma Sheeran come talento versatile e innovativo, capace di emozionare mantenendo un'impronta commerciale. Tra le tracce più apprezzate ci sono "I See Fire" e "I'm A Mess". Ascolta X Deluxe Edition per scoprire il talento versatile di Ed Sheeran!

 I Threshold sono uno di quei gruppi che danno l'impressione di non poter mai andare sotto la sufficienza, ma allo stesso tempo non fanno mai gridare al miracolo vero e proprio.

 Altro binario che non da più nuove destinazioni.

For The Journey conferma i Threshold come una band solida nel panorama del progressive metal, senza però proporre novità rilevanti. Il disco riprende la formula già collaudata di March Of Progress, con songwriting competente e atmosfere tipiche. Seppur privo di momenti trascendentali, resta un lavoro godibile e importante per i fan, nonostante una produzione fredda che ne limita l'impatto emotivo. Scopri For The Journey dei Threshold: un classico per gli amanti del progressive metal!

 Gli Alt-J la bellezza del mondo, dell'esistenza, l'hanno trovata... e la trasportano nella musica.

 Schizzi di una bellezza delicata, intima, sussurrata, elettrica, pastorale, sognante, melodica, minimale.

Il secondo album degli Alt-J, This Is All Yours, continua a esplorare un originale incastro di generi musicali con sonorità variegate e atmosfere oniriche. Pur mantenendo la formula del primo lavoro, il gruppo inglese esagera nella sperimentazione, a volte risultando un po' tedioso. L'album si distingue per la sua bellezza soggettiva e la capacità di coinvolgere con brani distintivi come "Arrival in Nara" e "Left Hand Free". Un'opera ricca di delicatezza e originalità che conferma il valore del gruppo nell'indie pop alternativo. Scopri l'originalità e la bellezza unica di Alt-J con This Is All Yours!

 "Il gruppo californiano si è reso protagonista di una serie di realizzazioni che definire superflue è un grande segno di bontà di giudizio."

 "'M.I.U. Album' può essere definito come un lavoro che non solo è esempio di pessima musica ma che non può vantare nemmeno un valore storico particolare e degno di menzione."

La recensione condanna il M.I.U. Album come uno dei peggiori dischi dei Beach Boys, segnando il declino creativo e personale del gruppo negli anni '70. La musica è giudicata banale e priva di ispirazione, con poche eccezioni come il brano "My Diane" di Dennis Wilson. La copertina è l'unico elemento positivo degno di nota. L'album manca di valore storico e musicale, confermando un periodo di crisi per il gruppo. Scopri perché M.I.U. Album è considerato uno dei peggiori Beach Boys.

 Alle prime note, l’atmosfera si surriscalda ed esplode un vero e proprio rock’n’roll circus.

 "Dovevo fare il DJ" è un piccolo miracolo, in equilibrio tra un rock da stadio e atmosfere da discoteca pura.

La recensione celebra l'energia travolgente e l'ironia dei Sex On The Bitches nel loro primo LP "Dovevo fare il DJ". Un mix di rock, punk e dance condito da testi ironici e collaborazioni significative. Dal vivo la band conferma un carisma magnetico, capace di coinvolgere il pubblico in uno show colorato e festoso. L'album sorprende per capacità di rinnovare il rock italiano mantenendo un approccio fresco e scopertamente divertente. Ascolta ora 'Dovevo fare il DJ' e vivi l'energia rock senza filtri!

 L’unica possibilità di ascoltare il nuovo disco degli U2 è quella di provare ad inserire ciascuna delle tracce contenute in esso all’interno della loro storia discografica e – possibilmente –, biografica.

 Non è possibile sentirsi traditi da Songs Of Innocence. Ci sono gli U2 dentro, che creano qualcosa di nuovo su qualcosa di oltre 35 anni fa.

La recensione analizza Songs Of Experience degli U2 come un album imperfetto ma ricco di rimandi alla loro storia musicale e biografica. La voce di Bono è migliorata rispetto al precedente lavoro e gli arrangiamenti funzionano, anche se ogni brano sembra dipendere dal passato della band. È un disco che si colloca tra continuità e novità, pensato più come riflessione che come opera indipendente. Scopri l’evoluzione musicale degli U2 con Songs Of Experience!

 La madonna con questo prorompente quanto sfacciato seno di fuori senza capezzolo in procinto di allattare il Cristo voglioso...

 Il quadro è in realtà un dittico, dove l’altra porzione ritrae due uomini molto presumibilmente i committenti che hanno lo sguardo fisso su ste famose bocce.

La recensione descrive la potente emozione suscitata dal dipinto di Jean Fouquet del 1450, raffigurante la Madonna del Latte con un senso di modernità e provocazione. Viene sottolineata la storia di Agnes Sorel, musa e cortigiana reale, e la controversa iconografia della Madonna che allatta, proibita dal Concilio del 1550. Il quadro, parte di un dittico, è presentato come un’opera carica di fascino e mistero. Scopri il fascino nascosto dietro la provocante Madonna del Latte di Jean Fouquet!

 Una musica sofferta e sofferente, prettamente elettronica, orgasmica, orgiastica.

 È un’esperienza ultraterrena, e, nonostante io abbia ascoltato solo due brani, sono pienamente convinto che sia un capolavoro immenso.

La recensione analizza due tracce dell'album 'Impressionen '71' di Damenbart, definendole intense e sconvolgenti. L'autore percepisce l'opera come un capolavoro elettronico oscuro e mistico con sonorità uniche e disturbanti. L'ascolto è descritto come un'esperienza ultraterrena, con il desiderio di poter ascoltare l'intero album. Il giudizio è pienamente positivo, basato su un parziale ma potente ascolto. Scopri l'intensità oscura di Damenbart, ascolta Impressionen '71 ora!