Un capolavoro assoluto, un oggetto di culto e di contro un vero pezzo da museo riconducibile alla preistoria del 'krautrock'.

 La musica è fatta di frastuoni dagli echi vagamente esotici con atonalità di tutti i tipi e striduli deliranti che provocano disagio mentale e disturbo uditivo.

La recensione analizza 'New-Atlantis' dei Limbus 3, album pionieristico del krautrock radicale e acustico. La musica si basa su improvvisazioni che combinano free jazz e sonorità etniche, creando un'esperienza sonora meditativa ma intensa. Pubblicato da un'etichetta indipendente, l'album rappresenta un oggetto di culto unico, con un'atmosfera tribale e anarchica. Consigliato agli appassionati di sonorità sperimentali e radicali. Scopri l’esperienza sonora unica dei Limbus 3 con 'New-Atlantis', un capolavoro imperdibile del krautrock sperimentale.

 «Una disperata ricerca che porta te, l’archetipo di uomo, fino agli oceani di ghiaccio di una solitaria, fredda luna di Giove, Europa.»

 «Hai bruciato il tuo secondo, shell of a man, e ora sei nulla.»

La recensione analizza 'The Galilean Satellites' di Rosetta come un viaggio intenso e profondo tra lo spazio e l'animo umano, esplorando tematiche di origine, speranza e perdita. Il disco viene descritto come un'esperienza musicale e filosofica che fonde atmosfere cosmiche con riflessioni esistenziali, offrendo un percorso emotivo e meditativo unico nel panorama post-metal. Scopri il viaggio emotivo e cosmico di Rosetta in 'The Galilean Satellites', un album da non perdere.

 Paul Bley rimane il pianista più importante del free jazz mondiale quanto lo fu Bud Powell per il be-bop americano.

 Bley e la Peacock danno totalmente carta bianca all’elettronica, creando suoni psichedelici e affascinanti nel jazz libero.

La recensione celebra Paul Bley come figura chiave del free jazz e descrive l'album Improvisie come un capolavoro di sperimentazione elettronica jazzistica. Registrato dal vivo nel 1971, il disco mostra l'evoluzione collaborativa con Annette Peacock e Han Bennink, dove il piano elettrico e sintetizzatori creano un esperienza sonora unica. Pur criticando l'assenza del contrabbasso, il testo sottolinea il valore innovativo e l'impatto duraturo del lavoro nella musica d'avanguardia. Ascolta Improvisie e immergiti nell'evoluzione del free jazz elettronico!

 Tutti e sei i brani che lo compongono sono velocissime opere di virtuosismo collettivo.

 Le esibizioni vocali di Jennifer Hensel nulla hanno da invidiare alle voci più note del rock inglese o statunitense del periodo.

L'album 'The Boat Of Thoughts' degli Octopus è una raffinata testimonianza del progressive e space rock tedesco del 1976. Con una performance vocale potente di Jennifer Hensel e arrangiamenti ben curati, l'opera si distingue per virtuosismo e atmosfera. Prodotto dalla Sky Records, il disco unisce energia hard prog e melodie eteree, risultando apprezzato dal pubblico e dalla critica. Raccomandato sia agli amanti del prog che del rock melodico. Ascolta ora 'The Boat Of Thoughts' e immergiti nel prog space rock anni '70!

 "Ultraviolet è una commistione di sludge, underground rock, del punk più becero e di inaspettate e lancinanti nenie psichedeliche."

 "I Kylesa sembrano manipolare questo leggero cambiamento con una certa dose di personalità."

Ultraviolet rappresenta un passo avanti nella maturazione artistica dei Kylesa, con un sound più accessibile ma ancora radicato nello sludge. L'album combina atmosfere oscure e riflessive con aperture psichedeliche e melodie inaspettate. Il cantato meno aggressivo e i brani più ariosi mostrano un songwriting meno aggrovigliato e più vario. Un disco personale e intrigante che apre nuovi orizzonti pur mantenendo la propria identità. Scopri l’evoluzione sonora dei Kylesa con Ultraviolet, un album da ascoltare con attenzione.

 Doris, disco a tre quarti: bello per un tot, debole per il resto.

 Earl Sweatshirt-Doris, da ascoltare solo se siete fatti o ubriachi o se siete ubriachifattischifommerda.

La recensione descrive Doris di Earl Sweatshirt come un album a tratti brillante ma irregolare, con produzioni di qualità che si alternano a momenti meno convincenti. Il disco è caratterizzato da atmosfere cupe, sonorità R'n'B e richiami soul, e un rap tecnicamente valido. Viene valorizzata la complessità emotiva dell'artista e la natura introspettiva delle tracce. Un’opera indicata per ascoltatori in cerca di profondità e sensazioni forti. Scopri l’oscurità e la poesia di Doris, l’album che sfida il rap contemporaneo.

 Un risultato soddisfacente insomma, arrivato dopo diverse diatribe legali con la precedente casa discografica e la voglia di questi musicisti di proporsi senza mezzi termini.

 Il miglior capitolo di una così estesa discografia? Probabilmente sì e credo lo sappiano bene anche i diretti interessati.

Blood On The Face segna un capitolo importante nella carriera ventennale dei russi Grenouer, che abbandonano confusione stilistica per un rock potente e definito. La produzione italiana contribuisce a un suono heavy di qualità, che unisce influenze anni '90 e modernità. L'album contiene una cover dei Stone Temple Pilots e dimostra una forte identità nelle tracce. Consigliato agli appassionati di rock alternativo e metal. Ascolta Blood On The Face e scopri il nuovo volto dei Grenouer!

 Un macigno che collassa su se stesso, fino a farsi piuma: questo è il suono che l'ultima fatica dei Fuck Buttons tende ad emanare.

 È il peso del tutto che si fa catarsi.

Slow Focus dei Fuck Buttons è un album che combina droni potenti e percussioni sincopate per creare un viaggio sonoro evanescente e cosmico. La musica fonde pesantezza e leggerezza, offrendo atmosfere sospese e coinvolgenti. L'album è un'evoluzione rispetto ai lavori precedenti, con un sound più raffinato e una produzione densa di dettagli che catturano l'ascoltatore in un vortice ipnotico. Ascolta Slow Focus e lasciati trasportare in un viaggio cosmico di suoni unici.

 I pugni sono rimasti ma non si infrangono più un su muro di cemento, ma vanno a posarsi su un notturno e suggestivo oceano con onde di velluto...

 Godano veste i panni di uno storyteller dando voce ad un clochard, raccontando come si può perdere facilmente tutto compresa la dignità.

La recensione analizza 'Nella Tua Luce' dei Marlene Kuntz, evidenziando una produzione curata e arrangiamenti raffinati. Sebbene meno aggressivo rispetto a lavori precedenti, l'album mantiene intensità e originalità, con temi centrati sulla figura femminile. Il disco offre atmosfere suggestive e sonorità variegate, richiedendo più ascolti per apprezzarne pienamente le sfumature. Ascolta Nella Tua Luce per scoprire la nuova veste dei Marlene Kuntz.

 Ellis ci fa diventare spettatori della spietata società ricca e senza scrupoli, senza passione, senza capacità di vivere la vita.

 Ellis sputa parole che feriscono, ti stritolano e ti buttano al tappeto.

Meno di Zero di Bret Easton Ellis è un ritratto spietato e realistico della gioventù dorata e anonima di Los Angeles negli anni '80. Attraverso gli occhi di Clay, si esplora un mondo di apatia, droga e desolazione. L'autore ventenne offre immagini forti e crude, mostrando la fragilità di un'intera generazione persa tra decadenza e speranze perdute. La recensione sottolinea l'impatto emozionale del romanzo e la sua capacità di lasciare un segno profondo. Scopri il lato oscuro di Los Angeles con Meno di Zero, un romanzo che lascia il segno.

 “Fortress” si candida seriamente ad essere uno dei migliori album hard rock dell’anno.

 La canzone “Cry Of Achilles” è una delle più riuscite dell’intera discografia.

La recensione celebra "Fortress", quarto album degli Alter Bridge, come un lavoro maturo e dettagliato che unisce influenze metal e hard rock con una sezione ritmica solida. L'album si distingue per qualità compositiva e capacità tecnica, offrendo brani memorabili come "Cry Of Achilles" e "Bleed It Dry". Sono evidenziate anche le ispirazioni da progetti solisti e l'evoluzione stilistica del gruppo. Un disco che conferma la crescita e la forza creativa degli Alter Bridge nel panorama rock del 2013. Ascolta Fortress e scopri il nuovo capitolo degli Alter Bridge!

 Parole che come un proiettile trafiggono dirette il cuore. Ma trafiggono delicatamente.

 E come non menzionare 'Una lunga storia d’amore', premiata con la Targa Tenco come miglior canzone del 1984.

La recensione celebra la rinascita artistica di Gino Paoli con l’album 'La Luna e il Sig. Hyde' del 1984, segnando il ritorno di un cantautore maturo e poetico. L’opera è descritta come sincera e intima, caratterizzata da melodie semplici e testi profondi. Sono evidenziate le atmosfere malinconiche e introspettive, con brani premiati come 'Una lunga storia d’amore'. L’album rappresenta un anello importante nella discografia di Paoli, capace di emozionare senza ricerca della perfezione assoluta. Ascolta 'La Luna e il Sig. Hyde' e scopri la profondità poetica di Gino Paoli.

 Waters è capace di sfornare riff mai banali e fraseggi vertiginosi e mai esagerati.

 Il Thrash Old School, rivive ancora oggi nel 2013.

Feast, album degli Annihilator, segna un ritorno in grande forma dei canadesi, con riff tecnici e potenti e un thrash che non lascia respiro. Jeff Waters guida la band con abilità, supportato da David Padden e Mike Harshaw. Le tracce alternano momenti aggressivi e passaggi melodici, culminando nella epica chiusura di One Falls, Two Rise. Un disco da ascoltare e possedere per gli appassionati del genere. Scopri il potente thrash degli Annihilator: ascolta Feast ora!

 Robert Smith è un genio. Solo un genio poteva creare 'Faith' in età così giovane.

 Questo album semi-religioso è come una penitenza portata in giro con i concerti, un lavoro incredibilmente morboso e intenso.

La recensione celebra 'Faith' come un’opera geniale creata da Robert Smith a soli 21 anni. L’album è caratterizzato da melodie essenziali e atmosfere gotiche che esprimono sentimenti profondi e personali. Ogni brano racchiude un universo emotivo unico, confermando Robert Smith come un innovatore del post-punk. La sensibilità e l’intensità di questo lavoro lo rendono un classico imprescindibile. Ascolta 'Faith' e scopri il genio di Robert Smith nei dettagli di questo capolavoro.

 Il disco meno Avenged Sevenfold della loro carriera e perché no, il saluto anche al sound degli anni passati.

 Crimson Day è la prima rock ballad del disco, ottimamente riuscita e probabilmente una dedica all’amico scomparso.

Il nuovo album degli Avenged Sevenfold, Hail To The King, si distingue per un sound più classico e maturo, influenzato da band come Metallica e Iron Maiden. La rinuncia ai tradizionali cambi di velocità e la nuova batteria di Arin Ilejay segnano un'evoluzione stilistica. Tracce come Shepherd Of Fire e Crimson Day si distinguono per efficacia e profondità emotiva. L'album ha avuto un grande successo commerciale, nonostante rappresenti un allontanamento dal tipico sound della band. Scopri l'evoluzione degli Avenged Sevenfold con Hail To The King!

 Gli Arctic Monkeys lo hanno capito bene, il trucco, perché a metà album piazzano due brani che rallentano il sound, che li fa tornare per pochi minuti a quei grigi pomeriggi a Shieffield dove tutto è cominciato.

 AM è un disco che si fa ascoltare con piacere, dodici brani che non annoiano mai, che non puzzano di già sentito seppur siano ispirati ai grandi numi del passato.

La recensione evidenzia la crescita artistica degli Arctic Monkeys con l'album AM, un mix di rock affilato e psichedelia che rende omaggio ai grandi del passato. L'album è definito il migliore della band fino a oggi, con un sound che unisce classico e moderno. Vengono sottolineate le influenze di Josh Homme e il ritorno a sonorità ispirate agli anni Sessanta e Settanta. Un disco di successo che conquista con dodici brani mai banali. Ascolta AM e immergiti nel nuovo suono maturo degli Arctic Monkeys!

 “Le distorsioni sono un cicatrizzante per ferite aperte, alla ricerca di se stessi.”

 “Undici/Dodici è la colonna sonora perfetta per il grigiore di Milano e ha tutte le potenzialità per diventare enorme.”

L’EP di debutto degli Øjne, 'Undici/Dodici', propone cinque brani carichi di energia e malinconia, miscelando influenze della vecchia scuola screamo americana con una forte identità italiana. La produzione di Will Killingsworth aggiunge spessore a queste tracce che oscillano tra momenti di grande intensità e pause melodiche. Il risultato è un disco dinamico, perfetto per chi ama atmosfere emotive e sonorità taglienti. Un talento emergente che promette grandi cose. Ascolta ora Øjne - Undici/Dodici e scopri il nuovo volto dello screamo italiano!

 I Bear con questo loro secondo disco propongono un djent malato, matematico, con riff incomprensibili per un orecchio non allenato.

 I vocalizzi del cantante mi hanno ipnotizzato per tutta la durata del disco, grattati, cattivi, e potenti.

Bear con Noumenon propone un djent unico, tecnico e ipnotico. L'album, uscito nel 2013, combina riff matematici e voci potenti, risultando una sfida ma anche un piacere per gli ascoltatori più esigenti. La combinazione di stranezza e potenza rende l'album un ascolto imperdibile per gli amanti del metal progressivo. Scopri ora Bear - Noumenon e lasciati ipnotizzare dal djent più potente!

 Ancora con i Lifelover? Ebbene sì!

 Un lavoro che fa male. Estremo ma a modo suo. Morboso ma senza scadere nel pacchiano satanico o splatter.

La recensione evidenzia Pulver come il secondo capolavoro dei Lifelover, con una miscela unica di black metal, dark-wave e influenze punk. I testi, soprattutto in svedese, affrontano tematiche lontane dai canoni stereotype del genere. L'album alterna momenti veloci e rallentamenti sofferti, creando un'esperienza musicale intensa e mai banale. Ascolta Pulver e scopri l'oscurità unica dei Lifelover!

 "Together We Were Made sancisce la definitiva maturità del gruppo inglese, deciso a portare avanti il proprio stile senza farsi influenzare da nuove mode passeggere."

 "È un album veramente ben fatto, completo e divertente, il disco ideale per rallegrare una giornata noiosa."

La recensione sottolinea la maturità raggiunta dai The Feeling con il terzo album Together We Were Made. L'album si distingue per l'uso ben calibrato dei sintetizzatori e un sound fresco e brillante. Le collaborazioni con Sophie Ellis-Bextor e Roísín Murphy arricchiscono il progetto. Nonostante qualche brano meno incisivo, l'opera rimane un esempio sincero e ben fatto di pop rock contemporaneo. Un disco capace di rallegrare e coinvolgere, confermando la band come abili artigiani del genere. Ascolta Together We Were Made per scoprire un pop rock autentico e coinvolgente!