Paul manifesta chiaramente il suo amore per un certo Soul anni ’60 (Stax/Motown), il gruppo vira in direzione R’& B’, Funk e perché no Calypso con l’aggiunta di fiati e di tastiere.

 The Gift è quindi un album consigliatissimo e pieno di brani realmente riusciti. Espressione della maturità ormai raggiunta da Paul Weller.

The Gift è l'ultimo album dei The Jam, pubblicato nel 1982, che segna un cambiamento stilistico verso soul, funk e R&B. Paul Weller sperimenta nuovi generi mantenendo attenzione ai temi sociali, offrendo un lavoro maturo e variegato. Pur non esente da qualche brano meno riuscito, è un disco consigliato per la sua innovazione e qualità musicale. Ascolta The Gift e scopri l'evoluzione dei The Jam con Paul Weller.

 Se non ci fossero stati la droga, il monastero, la crisi, la solitudine dell’Alaska, sarebbe tutto diverso.

 Le crisi servono, a te e agli altri. Ti convincono che il mondo non è piatto e bidimensionale, esistono svariate prospettive e punti di fuga a cui ancorarsi.

La recensione racconta il percorso personale e musicale di Justin Marler, dal monachesimo alla rinascita con The Sabians. Beauty For Ashes si distingue come un album alternative metal che fonde influenze diverse, nato da un periodo di crisi e isolamento. La voce di Marler è centrale e potente, contribuendo a un disco molto apprezzato e autentico. Il disco rappresenta una svolta artistica e personale, definito un’esperienza intensa e significativa. Ascolta Beauty For Ashes e scopri l’alternative metal che nasce dalla rinascita.

 "The Elderly and the Wall sveglia di botto l'ascoltatore grazie allo slap del bassista e alla batteria nervosa."

 "Red, Blue and Green, per essere il primo album di un gruppo nato da poco più di due anni, è un bel lavoro."

Il primo album dei giovani Caronte, attivi da circa due anni, si presenta come un mix interessante di rock, psichedelia e atmosfere variegate. Nonostante alcuni brani meno incisivi, emergono momenti di grande energia e abilità musicale, soprattutto negli assoli e nelle linee vocali. La copertina ispirata a un'opera simbolista di Redon aggiunge fascino al progetto. Un esordio promettente, con ampi margini di crescita. Ascolta Red, Blue and Green e scopri il potenziale dei Caronte!

 Coxon, con il suo tipico atteggiamento impacciato, autoironico e divertito è un autentico mostro, il più grande chitarrista della sua generazione, punto.

 Albarn è un frontman coi controcoglioni, non smette mai di correre, saltare e aizzare il pubblico, la sua voce è uno strumento prezioso.

La recensione racconta l'entusiasmante concerto dei Blur a Rock In Roma 2013, segnato dal ritorno di Graham Coxon e dalla straordinaria energia della band. Il live ha proposto un mix di brani storici, tra momenti potenti e passaggi più intimi, dimostrando una band in seconda giovinezza. L'autore descrive un'atmosfera vibrante, l'affiatamento del gruppo e la soddisfazione personale di averli finalmente rivisti dal vivo. Scopri l'energia dei Blur dal vivo e rivivi il loro storico concerto romano!

 "Cobain fece a pezzi l'immagine della rockstar: le rockstar sono false e atteggiate, lui aveva atteggiamenti scomposti e raramente si pettinava" – Lorraine Ali

 "Non era un eroe o un guru, ma semplicemente uno di loro" – Chris Mundy

La recensione celebra il concerto Live and Loud dei Nirvana come un momento irripetibile che rappresenta il culmine della loro evoluzione musicale. Descrive l'energia travolgente della band, il suono potente e la carica emotiva di Kurt Cobain, con momenti di ribellione scenica e un'atmosfera unica. Il live è considerato un complemento ideale all'Unplugged In New York. Impressioni e citazioni evidenziano il disagio e la complessità di Cobain come artista e uomo. Rivivi l’epica ribellione di Nirvana con Live and Loud, un must per ogni fan del rock.

 Come nella migliore "tradizione progressive" l'album è diviso in tre suite estremamente variegate nei contenuti.

 Il baricentro dello spettacolo non era religioso ma metteva in risalto alcuni scritti medioevali relativi alla storia di un uomo realmente vissuto.

L'album 'The Mysteries' dei The Home Service è un raro esempio di neo-prog anni '80, nato come colonna sonora per uno spettacolo teatrale britannico. Caratterizzato da un mix di influenze folk, rock sinfonico e medievale, il progetto, guidato da John Tams, offre un viaggio musicale variegato e suggestivo. Sebbene la band sia stata effimera e poco conosciuta, l'opera merita attenzione per la sua unicità e qualità compositiva. Consigliato agli appassionati di progressive rock e musica teatrale. Ascolta ora 'The Mysteries' e riscopri un gioiello nascosto del neo-prog inglese!

 Un pregio dei Desource è sicuramente l'avere buon gusto in chiave melodica, cosa che ha permesso loro di strutturare trame sonore molto varie.

 Fa piacere trovarsi di fronte a giovani musicisti così ben preparati tecnicamente, segno che anche l’Italia si è portata ai livelli di nazioni più note.

Desource, ex membri di una band metalcore, presentano con Dirty Happiness un album di debutto variegato e melodico che abbandona il metalcore per esplorare rock progressive e hardcore new school. La band dimostra tecnica elevata e un intrigante mix di influenze, portando la scena italiana a un livello competitivo con le produzioni internazionali. Ascolta Dirty Happiness e scopri il nuovo volto del rock italiano!

 Ogni disco di Zorn, anche il meno attraente è sempre ispirato e motivo di interesse.

 Non pensavo che essere condannati fosse così piacevole.

IAO di John Zorn è un album eterogeneo e coeso che esplora una vasta gamma di generi musicali. Dall'atmosfera dark-ambient al noise estremo e metal, il disco rappresenta un inferno sonoro affascinante. I brani più notevoli includono "Lucifer Rising" e "Leviathan", quest'ultimo capace di evocare la potenza dei Naked City. Un'esperienza musicale unica, che conferma la genialità e l'ecclettismo di Zorn. Ascolta IAO e scopri l'inferno musicale di John Zorn oggi stesso!

 Self Revival è un album che fonde le sue radici nel metalcore vecchia scuola, fatto di growl potente e sezione ritmica martellante.

 La gamma di soluzioni offerte apre notevolmente gli orizzonti a questo lavoro, con un taglio moderno e un gusto piacevole al palato.

Gli High Hopes si affacciano con successo al loro primo album 'Self Revival', affidandosi al produttore Russ Russell. Il disco unisce metalcore vecchia scuola e influenze post-hardcore, offrendo chitarre variegate e un sound moderno. Un lavoro che conferma la crescita e la nuova direzione della band, capace di soddisfare gli appassionati del genere. Ascolta 'Self Revival' e scopri l'energia degli High Hopes!

 "L'alienazione di Blade Runner gli fa una sega."

 "Se stessimo zitti entrambi e mettessimo su la registrazione del 2007... ‘sta serata di merda potrebbe anche cominciare ad avere un senso."

La recensione descrive un'esperienza in un locale affollato tra musica dal vivo di A Place To Bury Strangers al SXSW 2007 e riflessioni sulla distanza umana nella contemporaneità. Con stile caustico e vivido, il testo critica l'alienazione tecnologica e le dinamiche sociali dei giovani di oggi. Si alternano momenti di ironia, confusione e amarezza, con uno sguardo spietato ma sincero sulla scena musicale e culturale. Scopri il live 2007 di A Place To Bury Strangers e immergiti in una recensione fuori dagli schemi!

 "Se pezzi come 'Low', 'Hail Mary' e la bella ballata 'Trail of Tears' mostrano un gruppo affiatato e conscio dei propri mezzi, la facciata B presenta spesso brani dimenticabili."

 "L'esperimento non era del tutto riuscito, con sonorità death metal che mal si sposavano con il classico suono del gruppo."

La recensione esamina 'Low' dei Testament, album del 1994 che rappresenta un tentativo di coniugare il thrash metal classico con influenze più estreme come il death metal. Il disco mostra momenti di brillantezza, soprattutto grazie all'ingresso di James Murphy, ma alterna brani riusciti a pezzi meno memorabili. Pur non raggiungendo i vertici degli anni d'oro del thrash, l'album evidenzia la resilienza della band in un periodo difficile per il genere. Scopri le sfumature di 'Low' e l'evoluzione dei Testament nel cuore degli anni 90!

 Riley in quei precisi momenti non fosse un semplice musicista con il proprio strumento, ma un nuovo strumento con il proprio esecutore.

 L’aver posto l’esecuzione in una condizione di personalità orchestrale e non il contrario è probabilmente l’idea più geniale di questo mite essere umano.

La recensione celebra Terry Riley come figura chiave del minimalismo e dell’avanguardia musicale, illustrando la sua tecnica di improvvisazione e l’uso innovativo del feedback elettronico. Il doppio album dal vivo Persian Surgery Dervishes evidenzia due performance distinte, tra cui un'atmosfera intensa e ipnotica che coinvolge sia esecutore che ascoltatore in una profonda esperienza sonora. Riley emerge come un musicista raffinato capace di creare un dialogo unico tra uomo e macchina. Ascolta Persian Surgery Dervishes e immergiti nell’universo sonoro unico di Terry Riley!

 "La la la, lala la lala, la la la, la la la lala viene cantata per tutti i 3 minuti della canzone seguendo un ritmo calzante, ipnotizzante, molto hot."

 "'Can't get you out of my head' fu il primo singolo estratto da 'Fever', l'album che rese Kylie la vera principessa del pop, unica a sfidare Madonna."

‘Can't Get You Out of My Head’ è il singolo di maggior successo di Kylie Minogue, prodotto da Rob Davis e Cathy Dennis nel 2001. Un mix irresistibile di pop, dance e electro, la canzone utilizza una ripetizione vocale ipnotica che ha conquistato le classifiche mondiali. Il video energico e iconico ha consolidato Kylie come una vera icona pop. Ancora oggi un inno nei club e fonte di ispirazione per molti artisti. Ascolta ora 'Can't Get You Out of My Head' e vivi il successo di Kylie!

 "Brown riesce, nelle sue strofe, a dipingere un quadro desolante fatto di povertà e violenza, e non lo fa banalmente come molti altri."

 "La seconda sezione è musicalmente perfino più riuscita della prima, con un tappeto musicale che fa perdere l'ascoltatore in un mare di bassi, casse e rullanti potentissimi."

L'album "Old" di Danny Brown si presenta come un'opera di alternative rap divisa in due parti: la prima con testi profondi e crudi sulla vita a Detroit, la seconda con tracce energiche da club banger. La capacità di narrazione di Brown e le produzioni curate rendono l'album un successo che conferma la sua rilevanza nel panorama rap contemporaneo. Un disco apprezzato sia dagli amanti del rap serio che da quelli del rap da festa. Ascolta "Old" e scopri il genio creativo di Danny Brown nel rap moderno.

 "L'impressione che 'Lombardia' sia un brano autobiografico è lampante."

 "Radius ha dato vita ad una carriera solista interessante, sostenuta spesso da una discreta ispirazione."

La recensione esplora 'Gente di Dublino', un raro album del 1982 di Alberto Radius, artista chiave del rock italiano. L'album, mai ristampato in CD, mostra le collaborazioni con Franco Battiato e un mix di testi significativi, spesso autobiografici. Nonostante alcune difficoltà interpretative, l'opera scorre piacevole e rappresenta un pezzo importante della carriera solista di Radius. Presentato durante un tour con Battiato, l'album conferma l'estro e la versatilità dell'artista. Scopri l'influenza di Alberto Radius nel rock italiano con questo album cult da collezione.

 "Gianni Leone viene considerato uno dei più grandi tastieristi rock di tutti i tempi."

 "Un gruppo che, se fosse nato altrove, avrebbe scalato le classifiche accanto alle più grandi band della storia."

La recensione celebra 'Ys', il secondo e ultimo album del Balletto di Bronzo, considerato un capolavoro del progressive rock italiano. L'album, con la voce e le tastiere di Gianni Leone, rappresenta un concept sofisticato con un'eccezionale padronanza strumentale. Pur essendo rimasto un gruppo semi-sconosciuto in Italia, il loro talento merita riconoscimento internazionale. Ascolta 'Ys' e scopri uno dei capolavori nascosti del progressive italiano!

 Un concentrato di mordace hard rock energico caratterizzato dal portante guitar riffing, arricchito ulteriormente dalla laboriosità di Lord.

 I Deep Purple erano (e sono) ben più di una semplice rock band... forse un'IDEA!

La recensione celebra il ritorno in grande stile dei Deep Purple con l'album Perfect Strangers, datato 1984. Viene analizzato il contesto storico pre-riunione, le tracce più significative e il contributo tecnico dei musicisti. L'album si conferma un classico dell'hard rock con riff potenti, testi incisivi e una performance vocale emozionante. Perfetto per chi ama il suono duro ma melodico. Ascolta Perfect Strangers e scopri il ritorno epico dei Deep Purple!

 Il "fever 2002" è uno show mastodontico, a differenza dei tour precedenti della Minogue.

 "Can’t Get You Out of My Head" ancora oggi fa ballare tutto il mondo, un singolo d'impatto, hot come la stessa performer australiana.

La recensione celebra il tour mondiale 'Fever 2002' di Kylie Minogue, che ha consolidato la sua fama internazionale grazie a uno show spettacolare e a hit indimenticabili. Con una produzione curata e una scaletta ricca che spazia dai brani più recenti ai grandi classici, il concerto si presenta come un evento imperdibile. Il riconoscimento agli MTV Europe Music Awards conferma l'importanza di questo momento nella carriera della cantante australiana. Il DVD del tour include anche un affascinante backstage che racconta il percorso artistico di Kylie. Rivivi l’emozione del Fever 2002 tour di Kylie: non perderti il DVD e la sua musica!

 Si tratta del miglior disco prodotto dall’artista italospagnolo dagli inizi della sua carriera fino al 1984.

 Con 'Bandido' cerco' di dare una svolta decisamente qualitativa alla sua carriera, puntando su collaborazioni di qualità.

La recensione esalta Bandido come il miglior album pop di Miguel Bosé fino al 1984, segnalando la svolta artistica e la qualità delle collaborazioni. Ricorda l'importanza mediatica del disco in Italia e Spagna, citando brani memorabili e il contesto televisivo dell'epoca. Invita ad apprezzare l'opera senza pregiudizi. Ascolta Bandido e riscopri il pop unico di Miguel Bosé!

 Dopo un solo ascolto del secondo lavoro dei Luger "Concrete Light" sarà un lontano ricordo, una stropicciata cartolina.

 Un perfetto equilibrio fra il più cervellotico kraut rock, l’irruenza delle chitarre e un cantato mai invadente che fa da perfetto ponte fra i due mondi musicali.

Il secondo album dei Luger, Concrete Light, combina con successo elementi di kraut rock anni '70, space rock e psichedelia moderna. Le atmosfere spaziali e le distorsioni chitarra creano un equilibrio sonoro che richiama band come Wooden Shjips e Trans Am. Un lavoro ricco di influenze musicali, capace di coinvolgere un pubblico diversificato. Ascolta Concrete Light e scopri un viaggio sonoro tra passato e futuro del rock.