Ricerca su DeBaser Recensioni premiate

 Era ora: un ritorno alla concretezza e al ritmo nella musica contemporanea.

 Let me speak from the heart, without love/There's no, no, no electricity, canta Eno Williams.

Electricity degli Ibibio Sound Machine è un album che ritorna all'essenza del ritmo e della club-culture, unendo afrobeat, elettronica e funk con freschezza e autenticità. La voce carismatica di Eno Williams e le collaborazioni con Hot Chip danno vita a un mix coinvolgente e ricco di sfumature sonore. L'album esplora atmosfere multiculturali e vintage senza perdere energia né immediatezza, offrendo un viaggio musicale potente e liberatorio. Un lavoro consigliato agli amanti del groove e della musica da ballo con contenuto artistico profondo. Scopri Electricity e lasciati trasportare dal groove unico degli Ibibio Sound Machine!

 Smaccatamente umorali, detonanti, vorticosi, crepuscolari, smargiassi, atmosferici e incazzati neri.

 Notturni starnazzii strafottenti, tastierine sintetiche sincopate zaccate alla perfezione, rumorose frantumatissime lamine d’acciaio.

L'album di debutto di Električni orgazam è un concentrato di energia punk e atmosfere cupe, nato nell'underground di Belgrado del 1981. Un lavoro vorticoso e provocatorio che anticipa il successo commerciale e la trasformazione del gruppo. La recensione ne celebra l'attitudine ribelle e il suono distintivo, difficilmente etichettabile in un solo genere. Scopri l'energia ribelle di Električni orgazam, un classico punk da non perdere!

 La Poesia è un grande bar stracolmo di tipacci invidiosi come adolescenti, permalosi come nani e sproloquianti come vecchi marinai.

 Più che un poeta troverete un amico. Un amico che con voce schietta, sguardo chiaro e caraffa d’acqua alla mano vi parlerà della sua storia.

La recensione celebra Umberto Saba come un poeta schietto e sincero, la cui opera 'Trieste e una Donna' rappresenta il capitolo più appassionato del suo romanzo poetico 'Il Canzoniere'. Si sottolinea il linguaggio limpido e colloquiale di Saba e il contesto unico di Trieste. La riflessione sul rapporto tormentato con la moglie Lina aggiunge profondità emotiva. La poesia di Saba viene proposta come un incontro autentico con un amico più che un autore distante. Immergiti nella poesia autentica di Umberto Saba e scopri la passione di Trieste e una Donna.

 «Che catzo sto guardando? Perché mi sto facendo questo?»

 «Non ci sono mostri o uomini mascherati serial killer con seghe elettriche che smembrano corpi, nemmeno cassette maledette... C'è 'solamente' un vestito rosso taglia 36.»

In Fabric è un horror psichedelico diretto da Peter Strickland che ruota attorno a un vestito rosso maledetto. Il film, ambientato in un centro commerciale vintage anni '70/'80, offre due storie interconnesse caratterizzate da atmosfere surreali e un'intensa colonna sonora. Con uno stile vicino a Lynch, il film ipnotizza lo spettatore nonostante un ritmo a volte lento, mantenendo viva la suspense grazie a immagini evocative e inquadrature suggestive. Scopri l'inquietante fascino di In Fabric, un cult horror psichedelico da non perdere!

 "Boards Of Canada sono un mistero. Suonano talmente umani da far sprofondare nell'ipnosi."

 "La loro musica è una mistura tra atmosfere calde e nostalgiche, vicina a certa elettronica tedesca post-hippie."

La recensione esplora 'Hi Scores', l'EP di debutto dei Boards of Canada, sottolineandone il carattere ipnotico e nostalgico. Il duo scozzese crea paesaggi sonori immersivi, ispirandosi agli archivi video del National Film Board of Canada e a influenze kraut e psichedeliche. La musica, lontana dalla dance, è un'elettronica da camera che stimola immaginazione e ricordi collettivi. L'EP, apprezzato anche da colleghi come Autechre, è un punto di riferimento per l'ambient e l'IDM moderno. Ascolta 'Hi Scores' e immergiti nel mondo sonoro unico di Boards of Canada.

 Magico scrigno dell'absolute beginner, questo disco sa due volte di giovinezza.

 Ciao automatismo, ciao emozione... e tutto si tiene.

La recensione celebra il debutto solista di Brian Eno, sottolineandone la freschezza e l'innovazione sonora che mischiano giocosità e intelligenza. L'autore riflette su un viaggio personale nell'immaginario e nella musica, riconoscendo nell'album un capolavoro di nuove sonorità e atmosfere. Il disco viene visto come un ponte tra emozione e automatismo, solare e intricato, pionieristico per la scena new wave. Scopri la magia sonora di Brian Eno con il suo debutto rivoluzionario!

 Liz Fraser ha le stimmati della divinità. A lei tocca il riconoscimento più prezioso, quello di essere la più grande cantante di musica leggera al mondo.

 È la destrutturazione linguistica il punto più estremo della sperimentazione vocale di Liz, dove ogni parvenza di testo è sostituita da una glossolalia mistica e lirica.

La recensione celebra la straordinaria voce di Liz Fraser, al centro della rivoluzione musicale portata dai Cocteau Twins e in particolare nell'album collaborativo "The Moon and the Melodies" con Harold Budd. Vengono analizzate le sue tre tecniche di destrutturazione vocale, che trasformano il testo in pura espressione sonora e lirica. L’album fonde ambient minimalista e dream pop creando atmosfere oniriche sostenute dalle composizioni di Budd e dai raffinati interventi degli altri membri della band. Un omaggio all’arte vocale e all’innovazione nel canto pop. Scopri l’album che ha rivoluzionato il dream pop con la voce magica di Liz Fraser!

 “Ci sono tante ma tante idee, in quell’accozzaglia di brani dell’album, ma tutte quelle idee non si potranno mai possedere, è questa la regola del gioco.”

 “Banana Moon suonerebbe più come una raccolta di nobili cianfrusaglie, sconclusionati outtakes che per un motivo o l’altro non potevano andare a nozze con i Gong.”

La recensione esalta Banana Moon, l’album solista di Daevid Allen del 1971, descritto come un viaggio psichedelico e sperimentale dai toni vividi e decadenti. L’opera è collocata nel contesto storico della scena musicale di Canterbury e dei primi Gong. Tra atmosfere oniriche, jazz e rock, il disco emerge come un cult imperfetto ma affascinante. Il testo valorizza la creatività e l’unicità della proposta musicale, suggerendo una fruizione attenta e immergente. Lasciati trasportare dalle atmosfere uniche di Banana Moon: ascolta e riscopri un classico psichedelico.

 Fahey intarsia ed intesse dedali sonori che paiono sorti da sé nottetempo, dalie ancora inumidite della brina del mattino.

 La morte e il deserto, e sempre quel labirinto. Come una Alhambra di sogno.

La recensione esplora il capolavoro di John Fahey, un disco che fonde tradizione e innovazione nel blues. Attraverso una chitarra intima e ipnotica, Fahey crea un labirinto sonoro che evoca paesaggi e memorie del Sud degli Stati Uniti. L'album esprime una profonda ossessione per la morte e la trasformazione, incarnando un viaggio spirituale unico e affascinante. La critica celebra la sensibilità e la ricerca artistica di Fahey, definito uno straniero del suo tempo. Ascolta il capolavoro di John Fahey e immergiti in un viaggio blues senza tempo.

 The Adults Are Talking rimpalla, volteggia nell’abitacolo, tratteggia quel rock gagliardo di cui fa una specie di bignami.

 Gli Strokes sono dei cazzoni, intendiamoci. Uno scopettone da cesso è più simpatico, più umano, di Julian Casablancas, la cui presunzione e il cui narcisismo (cosmico) possono indurre ilarità.

La recensione esplora l'album "The New Abnormal" degli Strokes con un mix di critica ironica e apprezzamento per la sua energia nervosa e gli slanci rock. Sebbene la voce di Casablancas venga definita imperfetta e spesso presuntuosa, la forza della band emerge grazie al lavoro degli altri musicisti. L'album non è perfetto ma offre momenti liberatori e slanci genuini nel panorama rock contemporaneo. La recensione alterna riferimenti personali e culturali, celebrando l'impatto duraturo degli Strokes rispetto ad altre band coetanee. Scopri il nuovo rock nervoso degli Strokes con "The New Abnormal"!

 Se sulle serie la piattaforma della enne rossa detta legge, non è certo una novità che le produzioni cinematografiche della suddetta facciano acqua da tutte le parti.

 Lo splatter è decisamente sopra la media del genere, le risate altalenanti.

La recensione analizza The Babysitter di McG come un horror splatter con risate altalenanti, girato con un ritardo di dieci anni rispetto alla sua formula. Distribuito da Netflix nel 2017 dopo essere stato dimenticato per due anni, il film è riuscito a ottenere successo, tanto da generare due sequel. Pur non essendo un capolavoro, viene apprezzato per la sua estetica e il tono divertente, nonostante limiti evidenti. L'autore esprime una critica caustica sia verso il film che verso alcune tendenze di Netflix e il pubblico contemporaneo. Se ami l’horror ironico e splatter, prova The Babysitter su Netflix!

 Un punto forte di 'McDonald & Giles' è la coesione tra arpeggio e ritmica, con battiture che sono fulmini a ciel sereno.

 Questo 'McDonald and Giles' potrebbe essere uno dei segreti musicali meglio custoditi degli anni '70...

La recensione esplora l'unico album omonimo di McDonald and Giles, ex membri dei King Crimson, evidenziandone la qualità musicale e le influenze prog rock britanniche. Viene analizzata la coesione tra arpeggi e ritmica, con particolare attenzione alla batteria di Giles. L'album è descritto come un raffinato esempio di folkadelia e dream folk, arricchito da collaborazioni come quella di Steve Winwood. Si riflette sul potenziale musicale perso a seguito della loro uscita dai King Crimson, ma l'album rimane un segreto prezioso degli anni '70. Ascolta ora l'album unico di McDonald & Giles e riscopri un classico nascosto del prog rock!

 Ecco cosa «King of Punk» è, il più solenne e al contempo sboccato vaffanculo vomitato in faccia alla scena punk di ogni luogo ed epoca.

 David si proclama il re del punk come Willie Dixon si proclama il blues, ci può stare.

King of Punk di David Peel & Death è un album che attacca ferocemente la scena punk di ogni epoca, esibendo una carica oltraggiosa e irriverente. David Peel si presenta come l'inventore autentico del movimento, sconvolgendo con testi complottisti e invettive contro icone e luoghi simbolo del punk. L'opera oscilla tra genio e buffonata, ma lascia un'impronta inconfondibile di ribellione artistica. Un disco che risulta ancora oggi difficile da classificare ma coinvolgente per chi cerca un punk fuori dalle convenzioni. Scopri l’album che rivoluziona il punk con irriverenza e spirito anticonformista!

 Qui è pura goduria, smisurata goliardia, smodata esaltazione di sesso, droga e rock’n’roll nella sua forma più fascinosa e accattivante.

 Se sei esaurito e incazzato ti salvano la vita… almeno per una mezz’ora sono il perfetto antidoto per dimenticare.

La recensione esplora "Let Them Eat Pussy", il debutto dei Nashville Pussy, come un album autentico, grezzo e liberatorio. Il punk e l'hard rock si mescolano in tracce cariche di energia e ribellione, rappresentando un perfetto antidoto contro la frustrazione quotidiana. L'autore celebra la spontaneità del primo lavoro, sottolineandone l'attitudine esaltante e il potere catartico. Un disco che, pur non puntando alla perfezione tecnica, coinvolge e fa sentire vivi. Ascolta il debutto esplosivo di Nashville Pussy e lasciati travolgere dal loro rock senza compromessi!

 Un contenitore usurato dal tempo e ritrovato per caso: fotografie, lettere ingiallite, ventagli, dracme e rubli, elenchi telefonici sgualciti, storie sbilenche e usurate.

 Tanti specchi che riflettono sempre un volto diverso (e talvolta niente).

La recensione di 'Canzoni a manovella' di Vinicio Capossela rievoca suggestioni nostalgiche legate a ricordi personali dell'autore, con uno sguardo poetico e frammentato sull'album. Il disco emerge come un contenitore di storie imperfette, atmosfere sognanti e suoni disordinati, intrisi di riferimenti letterari e di un viaggio nel tempo tra mondi diversi. La musica è descritta come ricca di suggestioni, capace di evocare emozioni profonde e riflessioni intime. Scopri l'intima poesia musicale di Vinicio Capossela con Canzoni a manovella.

 Eccovi dunque servito questo ordigno infernale, lanciato a velocità illegale in una nuvola caliginosa, nel clangore generato dal disagio.

 Osservatelo avanzare indisturbato, mentre travolge qualsiasi brandello di sogno americano andato in frantumi e abbandonato lungo pianure depresse, senza meta predicando il Nulla cosmico.

La recensione di 'Dead Horse' dei Bummer descrive un album breve ma intenso, caratterizzato da un suono caotico, disturbante e carico di rabbia. La band proveniente dal Midwest americano offre un mix di noise rock e influenze anni '90, con una voce vicina alla follia di Mike Patton. Un'opera per chi ama sperimentare frastuoni e atmosfere oscure, lontana da innovazioni ma ricca di cinismo e energia brutale. Scopri l'infernale caos sonoro di Bummer e lasciati travolgere dal loro delirio musicale!

 Come si può amare la poesia a vent’anni? Come l’arte di sublimare la merda d’ogni giorno per farne diamanti grezzi, opalini ed eterni.

 In questa sua perfetta solitudine, oggi Federico torna in Siberia, ed il tempo trascorso te lo senti pesare addosso in modo insopportabile.

La recensione riflette sulla giovinezza dolorosa e indelebile di Federico Fiumani e sulla sua evoluzione artistica in Siberia Reloaded 2016. Il disco è visto come un viaggio poetico e malinconico che evolve da un rock duro degli anni Ottanta a una musica più docile e riflessiva. L'autore invita a immergersi nell'ascolto per cogliere la profonda emozione e la capacità di sublimare il tempo e i ricordi. Ascolta Siberia Reloaded 2016 e lasciati trasportare dalla poesia di Federico Fiumani.

 Biagio Antonacci non manca il suo appuntamento col destino nemmeno nel 2004.

 Col dolore sto… convivendo.

La recensione di Convivendo, parte 1 di Biagio Antonacci è un mix brillante di ironia e apprezzamento per il cantautore italiano. L'autore racconta aneddoti esilaranti legati alla genesi dell'album e sottolinea il successo commerciale e emotivo delle canzoni. Non mancano battute e giochi linguistici sui nomi, mentre si evidenzia la musica melodica e popolare dell'artista. Scopri la musica di Biagio Antonacci con una lettura divertente e originale!

 Difficilmente ci si china davanti alla grandezza di Laura, più facile è ignorarla.

 Anche “Gonna Take a Miracle” dice a chiare lettere cos’è il soul. Quel soul carico d’una dannata bellezza, oltremodo pura e oltremodo sporcata con la vita.

La recensione racconta l’album 'Gonna Take a Miracle' di Laura Nyro e Labelle come un omaggio sincero e lucido alla black music, riflettendo sul percorso umano e artistico di Nyro. Viene evidenziata la sua sensibilità profonda, la lotta contro la malattia e l’arte intrisa di emozioni a tutto tondo. L’opera è vista come un potente incontro tra tragedia personale e forza musicale, capace di raccontare la femminilità e la sofferenza senza filtri. Scopri l’intensità e il genio di Laura Nyro con 'Gonna Take a Miracle'. Ascolta ora!

 Sono brutti - abbigliati persino peggio - come i miei amati Canned Heat, ma Bob “The Bear” e soci avevano un certo carisma.

 Il Rock è morto, sento dire da un paio di decenni… Ahahahahahahah, Pauper Decepti!!!

La recensione celebra l'album 'El Astronauta' dei Quaker City Night Hawks, definendo la band come poco appariscente ma dotata di grande talento e carisma musicale. Il sound mescola Southern Rock, Blues, Country, psichedelia e stoner con abilità, regalando emozioni autentiche. L'autore esprime riluttanza iniziale dettata dall'immagine estetica della band ma cambia idea ascoltando i brani, consigliando vivamente l'ascolto. Ascolta 'El Astronauta' e scopri il nuovo volto del Southern Rock!