Ci vuole coraggio a ricacciare suoni così se non hai il giacchetto di pelle con scritto "Daft Punk".

 Il gran finale di "Planisphere" rischia di proiettarti appeso a quella croce dell’album. Ti cristizzi con quel pezzo cazzo!

Questa recensione esalta il secondo album dei Justice, Audio, Video, Disco, definendolo addirittura superiore al fortunato debutto Cross. L'album sorprende per la sua energia, una fusione intensa di elettronica futuristica e rock vintage, con tracce memorabili come Planisphere e Helix. L'autore, pur non essendo un fan, si lascia coinvolgere dalla potenza e dall'originalità del disco. Un invito forte ad ascoltare e apprezzare questo lavoro innovativo e ricco di emozioni. Scopri ora l’energia travolgente di Audio, Video, Disco di Justice!

 “Loro sono gli Spacemen 3, ma in realtà sono quattro e in sostanza sono solo due le teste pensanti della band.”

 “Un disco che non è imprescindibile, ma è un ottimo avvio alla carriera di una band che avrebbe meritato sicuramente più successo.”

Sound Of Confusion segna l’inizio della carriera degli Spacemen 3, un gruppo inglese che rinnovò la psichedelia con influenze vintage e uno stile minimale. L’album contiene cover che omaggiano band come Stooges e 13th Floor Elevators, intrecciando blues, space rock e drone. Anche se non ancora perfetto, il disco anticipa la direzione futura della band e la loro passione per sonorità ipnotiche e sperimentali. Un esordio promettente e influente, anche se poco riconosciuto all’epoca. Ascolta Sound Of Confusion per riscoprire le radici della psichedelia moderna!

 Questo è il loro album dark per eccellenza insieme a 'Faith' e 'Seventy Seconds'.

 Gli strumenti soffrono, il cantante manda urli di odio come se stesse piangendo.

La recensione evidenzia l'album 'Pornography' dei The Cure come un capolavoro dark e profondamente malinconico degli anni '80. Nonostante alcune tracce simili, la grande intensità emotiva e il carisma di Robert Smith emergono chiaramente. L'album è descritto come un cult che ha segnato la scena rock, con testi cupi e sonorità pesanti che esplorano temi come morte e droga. È un lavoro fondamentale per capire il contributo della band alla musica di quel decennio. Ascolta Pornography e immergiti nell'oscurità emozionante dei The Cure!

 Il vero masterpiece dell'album, a detta del sottoscritto, è sicuramente Words Unspoken: semplicità, gusto musicale e malinconia in un kernel di rara intensità.

 Le idee ci sono, le qualità anche, ma manca ancora la maturità per assemblarle in maniera corretta.

La recensione analizza l'album d'esordio dei Supertramp, pubblicato nel 1970, evidenziandone l'impronta progressive e le influenze ancora in via di definizione. Nonostante le incertezze tipiche di un primo lavoro e i cambi di formazione, il disco mostra già le qualità e le idee che caratterizzeranno il gruppo. Brani come Words Unspoken e Try Again sono sottolineati come momenti di grande intensità e sperimentazione. L'album è visto come un'importante tappa verso il successo futuro del gruppo. Ascolta l'album d'esordio dei Supertramp e scopri le radici del loro sound unico!

 Un LP da pianto, nel senso più felice e radioso del termine.

 Una preghiera laica dedicata all’Arte, nel suo primario scopo: l’esaltazione dell’interiorità e l’urgenza comunicativa che solo delle grandi personalità possono avere.

La recensione celebra The Silent Corner And The Empty Stage di Peter Hammill come un capolavoro progressivo intramontabile. L'album è definito un collage coerente di stili musicali che esaltano l'interiorità e l'urgenza comunicativa. Hammill è lodato per la sua voce magica, l'abilità polistrumentale e la scrittura intensa. L'opera viene posta come esempio di arte contro la musica commerciale effimera, ancora estremamente attuale nel 2012. Ascolta ora questo capolavoro senza tempo di Peter Hammill e riscopri il vero progressive rock.

 "La principale scommessa fatta da ELP (espandere le possibilità armoniche amalgamando il loro sound con l'orchestra) è in gran parte vinta."

 "'Closer To Believing' è un piccolo capolavoro, grazie alla voce meravigliosa di Lake e alla texture musicale preziosissima."

La recensione analizza 'Works, Volume 1' degli Emerson, Lake & Palmer come un album complesso e ambizioso, caratterizzato da una fusione tra rock progressivo e musica orchestrale. Vengono approfondite le differenti anime soliste del trio, con particolare attenzione alle composizioni classiche di Emerson e alle influenze jazz, funk e cantautorali di Lake e Palmer. Nonostante alcune critiche sul carattere prolisso e manierista, l'album è apprezzato per la sua sperimentazione e le orchestrazioni innovative degli anni '70. L'album riceve un voto positivo per la sua audacia e i momenti di intensa espressività. Scopri l'ambizioso viaggio orchestrale di Works Volume 1 degli Emerson, Lake & Palmer!

 Un film che non ha ragione di esistere, prevedibile in ogni sua scena, banale, retorico e scontato all’eccesso.

 Benvenuti al Nord non aggiunge nulla alla ben riuscita storia di Benvenuti al Sud e la sua presenza non fa differenza.

Benvenuti al Nord, sequel del successo Benvenuti al Sud, risulta un film prevedibile, scontato e poco riuscito. Nonostante il cast di buon livello, la trama è debole e ripetitiva, con gag poco efficaci e un finale banale. Il film sembra fatto in fretta per sfruttare il successo del primo capitolo senza aggiungere valore. Scopri perché Benvenuti al Nord delude rispetto al primo capitolo!

 Per chi scrive questo è senza ombra di dubbio il miglior lavoro del periodo che va dal 1992 all’uscita di «Candlemass» (2005).

 «The Dying Illusion» basterebbe a fugare ogni dubbio, data l’indubbia qualità del brano.

Chapter VI rappresenta il punto più alto del periodo travagliato dei Candlemass senza Messiah Marcolin. Nonostante la cambiale nel frontman e un sound leggermente meno doom, l'album mostra una qualità significativa, con brani di livello come "The Dying Illusion" e "Where the Runes Still Speak". È un disco sottovalutato che merita riscoperta e riconoscimento. Riscopri Chapter VI, un gioiello nascosto del doom metal svedese!

 Questo è il mio disco italiano preferito di sempre.

 Questa è la migliore canzone italiana di sempre a livello di testo.

La recensione celebra L'Orso Bruno come il miglior album di Antonello Venditti, sottolineandone l'intensità dei testi e la qualità musicale. Ogni traccia viene analizzata evidenziandone la profondità culturale e il legame con Roma. L'opera è definita un capolavoro per gli amanti della musica di qualità e della letteratura musicale. Ascolta L'Orso Bruno per scoprire la poesia e la profondità di Antonello Venditti.

 Il palco è lasciato all’olandese pronta ad allietarci con una prestazione da brividi.

 La conclusiva Awake rappresenta la definitiva liberazione, l’ennesimo duetto vocale, estremamente riuscito, estremamente coinvolgente, tra la bella e la bestia.

La recensione analizza Addicted, album noto del Devin Townsend Project, enfatizzando la potenza dei riff metal e l'importante contributo vocale di Anneke Van Giersbergen. L'album combina aggressività e momenti più tranquilli, risultando coinvolgente e meno estenuante rispetto ad altri lavori del progetto. Il disco si distingue per la compattezza e i duetti vocali di grande effetto, meritando un solido 8,5. Scopri l'energia e il contrasto vocale di Addicted, un must per gli amanti del metal progressivo!

 La voce che sa di neve e cristalli, vibrante di un’intensità micidiale.

 Un “ghiaccio bollente” che ci rigiriamo fra le mani come un diamante di lava che non vorremmo mai lasciare.

La recensione esalta l'album 'The Brothel' di Susanne Sundfør, descrivendolo come un viaggio musicale fatto di atmosfere glaciali e emozioni intense. La voce dell'artista è definita pura e vibrante, protagonista sugli arrangiamenti raffinati che uniscono piano, archi ed elettronica. L'opera è descritta come originale e mai banale, capace di evocare immagini delicate e suggestive senza cadere in melodrammi o cliché. Ascolta The Brothel di Susanne Sundfør per un’esperienza sonora unica e intensa.

 Avevo tra le mani una piccola chicca di valido pop rock alternativo.

 I Cipango sono saturi di contaminazioni, precursori inconsapevoli o semplicemente a passo coi loro tempi ma ben celati nella nebbia dell'Emilia.

La recensione racconta la scoperta e l'ascolto di Guardati!, raro album dei Cipango, band reggiana degli anni '90. L'opera si caratterizza per influenze diverse, dal pop al grunge, passando per il rock alternativo e citando artisti come Fugazi e Joy Division. L'autore sottolinea la qualità e la particolarità dell'album, definendolo una piccola chicca musicale ricca di contaminazioni. Scopri la rarità nascosta di Cipango e immergiti nel pop rock alternativo anni '90!

 Il disco è ricco di canzoni orecchiabili e allegre dove l’argomento è più o meno sempre quello: le disavventure dei giovani nelle loro azioni, dai primi amori ai primi disastri.

 Con questo album gli 883 hanno dimostrato che la musica li sta trasformando da bene in meglio.

La recensione analizza il terzo album degli 883, pubblicato nel 1995, evidenziandone l'evoluzione musicale con l'introduzione di sonorità elettroniche e testi più strutturati. Il disco mantiene lo stile riconoscibile del duo, raccontando le vicende giovanili con brani orecchiabili e melodie studiate. Alcune tracce emergono come highlight, dimostrando la maturazione artistica dei musicisti. Nonostante non sia il loro lavoro migliore, il disco è considerato uno dei più importanti della loro carriera. Scopri l’evoluzione pop degli 883 con questo album imperdibile!

 Un album veramente malato, ricco di spunti e al limite dell’immaginazione di una mente disturbata.

 I ragazzacci francesi ci hanno catapultano all’interno di una Francia periferica e decadente, a volte metropolitana, altre medievale, popolata da personaggi grotteschi.

L’Ordure à l’état Pur è l’album di Peste Noire che spinge oltre i confini del black metal tradizionale, contaminando con elettronica e atmosfere grottesche. Il lavoro è descritto come ambizioso e ricco di suggestioni malinconiche e decadenti, caratterizzato dalla voce rabbiosa e versatile di Famine. L’album trasporta l’ascoltatore in universi sonori complessi e disturbanti, risultando un’opera che coinvolge e affascina, da ascoltare più volte per coglierne tutte le sfumature. Scopri l’oscurità sperimentale di Peste Noire, ascolta L’Ordure à l’état Pur ora!

 "Questo tipo di sound, rozzo, sporco, crudo e decisamente poco armonioso l'hanno inventato loro, i Venom, agli inizi degli ormai lontanissimi anni Ottanta."

 "Niente di eccezionale, niente di nuovo sotto il sole, ma non dobbiamo farne una colpa a loro: i Venom hanno già dato, hanno innovato radicalmente il genere."

La recensione difende l'album "Hell" dei Venom, uscito nel 2008, sottolineandone la potenza sonora e la fedeltà allo stile originale che li ha resi pionieri del black metal. Pur riconoscendo una fase creativa meno brillante, l'autore apprezza la solidità del trio, il contributo di nuovi musicisti e le variazioni ritmiche presenti nei brani. Non c'è innovazione radicale, ma il rispetto per l'eredità storica è evidente. Scopri la potenza autentica dei Venom e rivivi le origini del black metal!

 Un genere che ha prodotto monumenti di Blues revival senza se e senza ma.

 Mai un momento di debolezza, e sono questi i dischi che piacciono a me; c'è una tensione costante, fortissima.

La recensione celebra il secondo album degli Stone The Crows, 'Ode To John Law', come un autentico capolavoro del British Blues degli anni '70. L'autore sottolinea l'originalità e la forza del disco, mescolando blues, soul e psichedelia, e rimarca l'importanza della scena scozzese spesso trascurata. La voce potente di Maggie Bell e la chitarra di Leslie Harvey sono evidenziate come simboli dell'album, che mantiene una tensione costante e vibrazioni intense. L'album è lodato per la sua personalità e per essere una degna conferma del successo dell'esordio. Scopri l'intensità e l'autenticità del British Blues con 'Ode To John Law'!

 La loro non è solo musica, ma è vita, è emozione.

 Quello che i PF hanno sfornato è un CAPOLAVORO della storia della musica rock.

The Wall è considerato il capolavoro dei Pink Floyd, un doppio album che unisce hard rock e atmosfere malinconiche in un concept che approfondisce l'isolamento del protagonista Pink. Con testi potenti di Roger Waters e assoli indimenticabili di David Gilmour, l'album si distingue per originalità e impatto emotivo. Un lavoro che ha segnato la storia del rock, apprezzato anche nelle sue performance dal vivo e interpretazioni cinematografiche. Ascolta The Wall e lasciati coinvolgere dalla storia e dalle emozioni uniche dei Pink Floyd!

 Asaf Avidan è un ottimo epigono di quel folk e rock che ha caratterizzato la fine degli anni 60 e la prima metà dei 70.

 "Wasting My Time" spacca letteralmente l’opera a metà con il suo rock and roll nudo e crudo, degno dei primi Led Zeppelin.

Il concept album 'Poor Boy / Lucky Man' di Asaf Avidan and The Mojos esplora la storia di un ragazzo con un buco al posto del cuore. Il disco alterna atmosfere folk delicate a passaggi rock energici e sperimentazioni prog, con una vocalità particolare che richiama artisti come Janis Joplin e Robert Plant. Nonostante la lunghezza, l'opera si distingue per originalità e profondità, ideale per appassionati di musica anni '60 e '70. Scopri l'originalità del folk rock di Asaf Avidan e immergiti in questo intenso concept album!

 "Se vi va di sfidare voi stessi, e la vostra concezione 'classica' di musica, potete tentare un ascolto: sarà comunque un'esperienza in più."

 "Time Out è un disco ostico, complesso, pieno di sperimentazioni elettroniche, che coinvolgono continuamente la musica di E."

Time Out è il debutto musicale di Ludovico Einaudi del 1988, un album complesso e ostico caratterizzato da sperimentazioni elettroniche e sonorità ripetitive. L'opera si ispira alle innovazioni di John Cage e propone un mix di suoni elettronici, voci, sassofono e tastiere. Non è un disco facile, ma rappresenta un'interessante sfida per chi desidera ampliare la propria percezione musicale. Offre momenti di melodia sparsi in un quadro dominato dall'astrazione e dalla sperimentazione. Ascolta Time Out per scoprire l'inizio sperimentale di Ludovico Einaudi!

 La serie nasce come retelling dei Vendicatori: abbiamo dunque i personaggi che crediamo di conoscere da sempre. Solo che li vediamo in una luce del tutto diversa, analizzati nel profondo della loro psicologia.

 Il tono cinico e cupo della narrazione, il fine tratteggio psicologico riservato ai vivissimi personaggi rendono 'The Ultimates' una tra le migliori pubblicazioni in casa Marvel.

The Ultimates di Mark Millar è un retelling moderno e psicologico dei Vendicatori, che riesce a rinnovare i personaggi classici con un tono cupo e coinvolgente. La serie, illustrata da Brian Hitch, affronta temi complessi e offre una profonda analisi dei protagonisti, rendendola un punto di riferimento nel mondo Marvel. Perfetta per chi vuole avvicinarsi ai comics senza perdersi nella continuity. Leggi The Ultimates per scoprire un nuovo volto dei Vendicatori e vivere un’esperienza Marvel unica.