Il songwriting è molto maturo anche se non originale, pecca ancora di una piccola spinta, almeno a livello di riffing.

 La cover dei Windir, che definirla ottima è poco, suonata magistralmente e dall’ottima presa live.

Il debutto degli Arvensvarthe, band italiana tra Marche e Abruzzo, offre un Black Metal classico miscelato a sfumature Death Metal melodico. Nonostante una produzione low-budget e qualche pecca nella personalità vocale e originalità, il songwriting mostra maturità e tecnica. La cover live di Windir risalta come punto forte, mentre il brano live risulta poco fruibile. Un lavoro promettente per un gruppo giovane, da monitorare nel futuro. Scopri il debutto promettente degli Arvensvarthe e segui la loro crescita nel metal italiano!

 Nessuno mai e poi mai ascoltando questo piccolo dischetto di appena 7 minuti si sarebbe immaginato che l’evoluzione stilistica dei nostri prendesse chissà quale piega.

 I ritornelli sono dei veri e propri worm che ti si piantano dopo il primo ascolto direttamente sotto la corteccia cerebrale.

La recensione analizza il primo promo 2009 dei Malanoctem, band abruzzese attiva dal 2006. Il disco contiene due brani metal derivativi ma con un buon gusto melodico nascosto. La produzione è minimale, le influenze evidenti, e la voce è l'elemento più forte. Nonostante evidenti limiti compositivi e strumenti secondari poco incisivi, il promo segna le origini di una band destinata a crescere. Ascolta il promo 2009 dei Malanoctem e scopri le radici della futura scena metal italiana!

 La realtà però ci racconta di un album spezzato a metà, due parti distinte nella seconda delle quali sembra che i Redemption abbiano improvvisamente avuto un black out di idee.

 Da loro ci si aspetta sempre e comunque di più, ma “This mortal coil” può passare, solo per questa volta però...

La recensione analizza This Mortal Coil, il quarto album dei Redemption, evidenziando una prima parte solida e tecnica e una seconda metà meno ispirata. Il lavoro è permeato da una malinconia dovuta alle difficoltà personali del leader Nicolas Van Dyk. Seppur non un passo falso, l'album mostra alti e bassi, con alcuni brani di classe e altri decisamente meno ispirati. Scopri la doppia anima di This Mortal Coil e lasciati conquistare dal prog metal di Redemption!

 Se non sopportate il classico Woody Allen e non conoscete quest’opera ve la consiglio.

 La vita è un iceberg: ritenere che la verità sia solo quella visibile è stupido, ma forse è la cosa migliore da fare.

La recensione celebra 'La Dea dell'Amore' di Woody Allen come una commedia brillante, caratterizzata da dialoghi vivaci e un cast ben calibrato. Mira Sorvino è lodata per la sua performance, definita divina e convincente. Il film si distingue per un equilibrio tra umorismo casereccio e momenti drammatici, risultando immediato e accessibile anche a spettatori meno attenti ai messaggi più profondi. La narrazione è apprezzata per il suo ritmo e originalità, con una particolare menzione alle figure del teatro greco come voce narrante. Scopri la magia ironica e sorprendente de La Dea dell'Amore, un film di Woody Allen da non perdere!

 Il titolo del nuovo disco dice già tutto, una tamarrata insomma.

 Consigliato a chi vuol divertirsi, far festa e baldoria ogni sera, con lo stereo a palla.

Feel The Power segna il ritorno dei Blessed By A Broken Heart con un album energico e tamarro, perfetto per divertirsi. Il disco combina influenze glam metal e metalcore con assoli di chitarra di alto livello. Consigliato per feste e viaggi in auto con amici, è accompagnato da una produzione solida che esalta il sound deciso della band. Accendi il volume e lasciati travolgere da Feel The Power!

 Cope scrive inanzittutto come amante della scena e con uno stile molto informale e personale.

 Julian tenta di gettare un po' di luce nelle tenebre della musica rock giapponese.

Julian Cope con Japrocksampler rinnova il suo impegno nell'esplorare scene musicali poco conosciute, questa volta quella del rock giapponese. Il libro alterna storia socioculturale e dettagliate analisi di gruppi significativi, offrendo un approccio informale ma informativo. Nonostante qualche barriera per il neofita, il testo risulta godibile e ricco di spunti, con consigli personali e una top 50 di band da scoprire. Scopri ora il mondo nascosto del rock giapponese con Japrocksampler di Julian Cope!

 «La droga è bella», «La vita fa schifo per cui mi drogo ed è bello» sono temi chiave dell’album che oggi fanno più sorridere che scandalizzare.

 Quello che da Cope viene esaltato come un grezzissimo ed anarchico rock si rivela un discreto rock-blues, niente di davvero epocale o imperdibile.

La recensione valuta positivamente la storia e il contesto culturale dei Speed, Glue & Shinki, ma sottolinea come l'album 'Eve' non raggiunga le aspettative di innovazione musicale. Pur offrendo un rock-blues grezzo e libero, la musica non risulta particolarmente epocale, rimanendo però di interesse per gli appassionati del Giappone e del genere. I testi apertamente legati a droghe e sballo, pur scandalosi all'epoca, oggi suonano meno impattanti. Ascolta 'Eve' se ami il rock giapponese grezzo e vuoi scoprire un pezzo di storia underground.

 La copertina può diventare un'opera d'arte o addirittura decretare il successo di un album.

 E' lodevole come i semi di un genere siano stati piantati in album come questo, che hanno purtroppo mal superato la prova del tempo.

La recensione racconta la scoperta casuale dell'album omonimo del trio inglese Quatermass del 1970. Si sottolinea il valore artistico della copertina, l'atmosfera malinconica e sperimentale delle tracce, e l'importanza storica nell'evoluzione del progressive rock. L'autore invita a riscoprire un disco che, pur essendo poco noto, conserva un fascino ancora intatto. Ascolta Quatermass e scopri un classico nascosto del progressive rock!

 «La vera lotta sarà nella tua testa...»

 Il combo norvegese riesce perfettamente a farsi apprezzare sin dal primo ascolto, anche se dubito possa alla lunga perdurare nei vostri stereo.

Syklus, debutto dei norvegesi Dystopia Nå, è un album complesso che mescola post black metal, doom e ambientazioni futuristiche. La recensione ne evidenzia le atmosfere oscure e la narrazione intensa, pur sottolineando qualche brano meno incisivo. Il gruppo riesce a rendere l'ascolto coinvolgente e originale grazie a un bilanciamento fra suoni aggressivi e rallentamenti atmosferici. Ascolta Syklus per un viaggio sonoro intenso e oscuro nel metal norvegese.

 Strazio, strazio e ancora strazio in un gelido turbinio sonoro senza fine.

 Un vero capolavoro di suicidal black metal, che trasuda sofferenza in tutti i suoi 11 minuti.

La recensione celebra "Death - Pierce Me" dei Silencer come un capolavoro del suicidal black metal, caratterizzato da atmosfere cupe e sofferte. La voce unica e disumana di Nattramn si fonde con riff taglienti creando un’esperienza sonora estrema. L’album riflette il dolore, la follia e la disperazione senza via d’uscita, offrendo un viaggio intenso e indimenticabile per gli appassionati del genere. Scopri ora questo album estremo e immergiti nell'oscurità del suicidal black metal.

 Make A Scene è un autentico tributo post-litteram ai lustrini evergreen e a quell’atmosfera di gioviale allegria spensierata tipicissima di un decennio dalle infinite tinte.

 Un album intriso di semplicità e sobrietà tipico della Sophie Ellis-Bextor più traditional che c’è, danzereccio quanto basta per trasportarvi nel frizzante mondo dei sabati sera più 80s.

Make A Scene di Sophie Ellis-Bextor è un album che ritorna con eleganza alle radici dance e electropop degli anni '80, abbandonando l'eclettismo precedente per uno stile più sobrio e tradizionale. Pur non raggiungendo la varietà di Trip The Light Fantastic, mantiene una freschezza ritmica e un'atmosfera festosa, con brani che omaggiano la disco music di quegli anni. Le collaborazioni con Armin Van Buuren e Junior Caldera aggiungono un tocco moderno senza snaturare l'impronta retrò del disco. Scopri l'atmosfera dance anni ‘80 con Make A Scene di Sophie Ellis-Bextor!

 Suonano il Punk Rock come era usuale farlo a metà anni novanta, viscerale, adolescente e cazzone.

 Un piccolo grande esempio di Punk credibile nel 2011.

Joyce Manor propone un punk rock visceralmente adolescenziale che omaggia la tradizione dei metà anni '90. Con dieci brani in diciotto minuti, l'album invita a cantare a squarciagola, evocando l'empatia delle melodie facili e il mito dei Jawbreaker. Un piccolo grande esempio di punk credibile nel 2011. Ascolta Joyce Manor per un tuffo nel punk rock autentico e adolescenziale!

 Corpi immutabili ed eterni. Corpi ricolmi di morte.

 Matteo Garrone mette a disposizione della pellicola tutto se stesso, le sue travolgenti idee ed il suo Corpo.

L'imbalsamatore di Matteo Garrone è un film intenso che esplora il degrado umano e sociale attraverso personaggi complessi e atmosfere cupe. La regia coinvolgente e la fotografia curata valorizzano la narrazione, mentre l'interpretazione di Ernesto Mahieux è di grande livello. Il film affronta temi di ossessione, criminalità e alienazione in una cornice visiva originale ed emozionante. Una tappa importante del cinema italiano contemporaneo. Scopri il lato oscuro dell'Italia con il capolavoro di Garrone!

 Soak The Saddle è un calderone ribollente dove succede di tutto.

 Il tribalismo propulsivo delle batterie diventa lo scudo dello sferragliare fuori sincope delle chitarre.

La recensione celebra 'Soak The Saddle' di Arab On Radar come una vibrante e autentica espressione della scena underground di Providence. L'album mescola tribalismo ritmico e sperimentazione sonora irresistibile, con chitarre abrasivi e un basso insolito. Un'opera intensa e coinvolgente, che richiede attenzione e immersione per apprezzarne appieno la complessità. Ascolta 'Soak The Saddle' e immergiti nel caos tribale di Arab On Radar!

 Formidabile. Anche per quegli anni.

 Mai nessuno aveva mai provato a mettere tutto quanto assieme come in questo disco.

La recensione celebra "A Gift From Euphoria" come un capolavoro dimenticato del 1969, una miscela raffinata di folk, rock, psichedelia e orchestrazioni. Pur riconoscendone la forte derivatività da band leggendarie, l'album rimane un'opera magnifica e innovativa nel suo assemblaggio. La qualità e l'originalità artistica vengono lodate, evidenziando la sua importanza storica e culturale. Ascolta ora questo capolavoro psichedelico dimenticato e riscopri una gemma degli anni '60!

 Questo disco non è che abbia avuto molto successo. Anzi... ha 'floppato' abbastanza.

 Mi immagino la faccia del metallaro che si aspetta growlamenti e invece si becca l'arzigogolamento su base techno.

Feel Sorry For The Fanatic mostra un cambio di rotta dei Morgoth, che abbandonano il death metal per un sound industrial-metal. L'album, accolto freddamente da molti fan, contiene tracce valide e un'atmosfera malinconica. Sebbene non abbia avuto successo commerciale, rappresenta un esperimento interessante nella carriera della band tedesca. L'autore apprezza la copertina e riconosce il coraggio del gruppo nel rischio stilistico. Scopri l’album controcorrente di Morgoth e la sua evoluzione metal!

 È quello il bello di essere artist but not arty.

 Con il tramonto dei big indipendenti... tutti hanno dimenticato i Thinking Fellers Union Local 282, una comune freak ambulante e deragliante.

La recensione celebra 'Lovelyville', album dei Thinking Fellers Union Local 282, come un'opera essenziale tra fine anni '80 e inizio '90, caratterizzata da un approccio musicale eclettico e influenze variegate. Viene evidenziata la loro unicità nel panorama indie e noise, con richiami a band come Sun City Girls e Sonic Youth. Nonostante alcune imperfezioni, l'autore apprezza la sincerità e l'autenticità della band. Scopri la magia sonora di 'Lovelyville' dei Thinking Fellers Union Local 282 ora!

 "L'unico sussulto è reperibile nella splendida voce di Freddie... con 'Heaven for Everyone'."

 "Un album povero di idee, poco originale e pregno di incredibili banalità."

Il primo album solista di Roger Taylor con i The Cross, 'Shove It', fatica a emergere oltre la celebre 'Heaven For Everyone'. Il sound caratterizzato da sintetizzatori e riff banali non convince e l'album appare come un esperimento poco riuscito e privo di originalità. Nonostante le potenzialità del batterista dei Queen, il risultato è un lavoro noioso e poco memorabile, a tratti imbarazzante, che riflette la difficoltà di staccarsi dall'ombra della storica band. Scopri i retroscena e la critica dietro l’album solista di Roger Taylor.

 Hostsonaten è un progetto tutto italiano frutto della fervida mente di Fabio Zuffanti.

 Summereve è il capitolo più intimamente italiano e quindi più originale della serie.

Hostsonaten con Summereve chiude magistralmente una quadrilogia musicale sulle stagioni, distinguendosi per un sound prog sinfonico e originale, ricco di riferimenti cinematografici e strumenti vintage. L'album si distingue per la sua atmosfera onirica e la qualità produttiva elevata, mescolando danze travolgenti a momenti contemplativi. Un lavoro che si conferma unico nel panorama italiano. Ascolta Summereve e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico e suggestivo.

 Perché questi Fine Before You Came piacciono tanto? Non so davvero, sono stupito.

 La voce no, davvero. I testi? Che roba terribile. Davvero non ho idea se siano seri o meno.

La recensione riflette confusione e curiosità di fronte all'album 'Ormai' dei Fine Before You Came. La musica mostra idee malinconiche e chitarre intense, ma la voce e i testi dividono, risultando poco convincenti. L'autore si domanda il motivo del loro successo, riconoscendo però un certo fascino emotivo. Il disco è giudicato non originale ma capace di suscitare domande. Scopri l'album 'Ormai' e decidi tu se ti emoziona o ti lascia perplesso.