Francesco De Gregori: Francesco De Gregori
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Probabilmente l'album più bello di De Gregori. Minimale e acustico; quasi un'atto d'insegnamento al prossimo sui connotati stilistici che fanno da basamento alla canzone d'autore.
Francesco De Gregori: Terra di Nessuno
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Screditato al momento della sua uscita e poi rivalutato, questo disco irrompe nei timpani dell'ascoltatore con tutta la sua poetica sincerità: l'avventurosa "Il canto delle sirene", le struggenti "Pilota di guerra" e "Mimi sarà", l'agrodolce "I matti" e la folcloristica "Vecchia valigia", si rivelan tutti alti esempi di cantautorato moderno. Da approfondire!
  • SydBarrett96
    4 mag 15
    Sempre considerato un disco molto bello. La mia preferita rimane la falsa title-track, "Pane e castagne", sulle guerre di trincea.
Fra i lavori più diretti di Francesco. Siamo distanti dalla complessità dei dischi ostici del passato (Viva l'Italia su tutti). Canzoni fresche e spontanee, dalla dolce filastrocca "Volavola", ai risvolti Dylaniani di "Ogni giorno di pioggia che Dio manda in terra". Da menzionare anche "L'infinito" con le sue armonie sinfoniche sospese tra malinconia e pace: commuovente elogio al camminatore solitario.
Francesco Guccini: Via Paolo Fabbri 43
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Ascoltato con una sbornia in corpo rende il doppio della sua potenza evocativa. Beati i sobri che sono lucidi abbastanza da poterlo considerare un disco tragico, arrabbiato, decadente. Lode ai risvolti acustici che fanno da basamento a questo disco. Fondamentale per tutti gli amanti del cantautorato italiano.
Francesco Guccini: Due Anni Dopo
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Disco dall'ispirazione ancora un po' acerba, cosicché alcuni brani potrebbero risultare monotoni, ma ci sono capolavori indiscussi e altre canzoni molto belle come Ophelia, L'ubriaco, Due anni dopo, e il blues dialettale di Al trist. Due capolavori indiscussi: la scarna e tragica Primavera di Praga e il folk filosofico di Vedi cara. Il prossimo disco sarà L'isola non trovata, dove la musica del Guccio comincierà a diventare pura Arte.
  • SydBarrett96
    15 ago 15
    Hai ripescato un gran bel gioiello Dragon. :) Questo qui è molto bello, scarno e cupo come si deve, anche se dal successivo si parlerà di capolavoro vero e proprio.
Tra i maggiormente sofisticati dei dischi Gucciniani. Occupa un posto scomodo nella discografia di questo autore, ossia tra Radici e Via Paolo Fsbbri 43. Nonostante tutto, Canzone delle osterie di fuori porta ha fatto la storia e resta una delle vette artistiche della produzione di Francesco...
  • SydBarrett96
    21 giu 15
    Questo ad esempio resta per me uno da Top 3 della discografia del Guccio. Verbosità poetica ai massimi vertici. :)
Francesco Guccini: Amerigo
CD Audio Ce l'ho ★★★★
La title-track è uno dei pezzi più intensi di Francesco. Un racconto sull'immigrazione, americana che coinvolse il nonno dell'autore. Il resto è l'ennesimo centro che chiude il periodo più "cantautoriale" del Guccio. Da questo punto arriveranno gli arrangiamenti pop dei primi anni 80. Fra gl'altri brani "Le cinque anatre" starnazzante metafora che incita l'uomo a migliorare le proprie condizioni esistenziali. Anche a costo della vita.
Francesco Guccini: Quello Che Non...
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Un piano bar. Locale dalle luci soffuse. Si chiude una porta. Un bicchiere con all'interno una sola goccia di whisky. E poi...la città. La città appena inumidita dalla pioggia. La flebile luce dei lampioni che si specchia sull'asfalto bagnato. Un uomo solingo, percorre un marciapiede che è più solo di lui. Cappello in testa, mani in tasca, un cappotto lo avvolge. Solo lui e la città. Lui, in tutto il suo raffinato intimismo...in tutta la sua struggente solitudine...
  • SydBarrett96
    6 mag 15
    "Canzone delle domande consuete". Ho detto tutto.
Francesco Guccini: Parnassius Guccinii
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Fra i meno citati del Guccio, ma molto bello. Prima parte da 5 stelle, con un leggero calo nella seconda parte. Fra tutte l'intensa "Samantha" chiusa da un'acre riflessione dell'autore: "E io burattinaio di parole, perché mi perdo dietro a un primo sole/ perché mi prende questa assurda nostalgia".
  • madcat
    30 apr 15
    Samantha, si, ma che bella anche "Canzone per Silvia" qui, l'apertura, se non mi sbaglio
  • SydBarrett96
    30 apr 15
    A me piace tantissimo anche "Farewell". Molto bello.
Francesco Guccini: L'ultima Thule
CD Audio Ce l'ho ★★★★
"Di me e della mia nave anche il ricordo..."
Franco Battiato: Apriti sesamo
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Più meodico e "mistico" dei suoi predecessori. Tra i brani la scoppientante "Passacaglia" unico scanzonato brano, che ci riporta (quasi) alla goliardia del Franco made in 80; "Quand'ero giovane", un pomposo mid-tempo ornato d'attempate memorie, e l'opener "Un irresistibile richiamo" che denota il solito lirismo astratto, tipico dell'artista siciliano.
  • east of eden80
    12 mag 15
    Un genio infinito... perfetto, grande, troppo grande. Anche con il paroliere/filosofo Sgalambro, testi bellissimi e affascinanti. Però non saprei dire davvero quale album preferisco in particolare... Gommalacca, Il Vuoto, Fisiognomica. Ultimamente ho scoperto una canzone b side forse, degli anni 70, Paranoia, un po' sui generis però mi piace un sacco. A volte a pranzo la cantavamo con un amico, "Il formaggio non lo sai tenere, te l'ho detto mille volte"
  • HOPELESS
    12 mag 15
    Testamento, Aurora, Quand'ero giovane, Passacaglia bei pezzi.... Gli asparagi danno un bell'odore all'urina, l'ho sempre pensato...
Franco Battiato: Sulle Corde di Aries
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Capolavoro di sperimentazione e ricerca sonora, un disco che giocando su tanti generi ne inventa uno nuovo.
Spesso criticato, per me un capolavoro, o sicuramente molto meglio del successivo "l'Imboscata". Testi decadenti, pessimisti, partoriti dai trastulli filosofici di Sgalambro; si uniscono alle musiche di Battiato, in bilico tra "tastieroni" sintetizzatori e strumenti classici. Il clima è soave, desolato, malinconico, assorto, sospeso...una goduria!
Doverosa menzione per "Un vecchio cameriere" struggente brano, magistralmente costruito sull'adagio di Haynd (op. 64 n.5). Disco immortale, da riscoprire!
Invalutabile. Eppure dannatamente affascinante.
  • HOPELESS
    12 mag 15
    Oggi l'ho ascoltato insieme ad altre cose del Battiato "sperimentale". Secondo me Sud Afternoon è bellissima...
Bello, ma ne ha fatti di migliori. Gli arrangiamenti sinfonici si fanno strada dentro i soliti campionamenti e finalmente in qualche punto si sente anche la chitarra acustica. Piacevole, con pezzi memorabili come la title-track, ma c'è anche qualche brano sottotono.
  • hjhhjij
    14 dic 15
    Post 1999 ? Perché non lo conosco. Nemmeno lo voglio sinceramente.
  • Dragonstar
    14 dic 15
    Si, l'album è del 2007. Guarda, sicuramente questo ha dei bei momenti per i quali vale la pena dare un ascolto, però a mio parere, X stratagemmi del 2004, è molto superiore (da 5 stelle) nonché uno degli album più interessanti di Franco. Non so se tu lo conosca, ma è un peccato perderselo. Contiene una delle mie canzoni preferite in assoluto del cantautore, si chiama "Le aquile non volano a stormi" ed è pura filosofia messa in musica. Il testo è molto semplice per cui non ti spiego nulla e te la posto direttamente qua sotto, tanto per darti un assaggio e farti eventulmente invogliare all'ascolto, qualora tu non l'avessi ancora sentita...
  • east of eden80
    15 dic 15
    Ma è bellissimo!
  • hjhhjij
    15 dic 15
    Non è proprio periodo per ascoltare Battiato se apro il link e la ascolto adesso rischio di valutarla superficialmente. Ne terrò conto e in futuro cercherò di dare una possibilità almeno al disco del 2004 tanto so bene come Battiato abbia sempre alternato dischi bellissimi a lavori molto meno ispirati quindi non fatico a credere che a metà anni '00 se ne sia uscito con un disco molto bello solo che non so, sento di aver sentito tutto ciò che avevo bisogno di sentire di lui al momento.
  • east of eden80
    15 dic 15
    Quali sono secondo te i lavori meno ispirati?
  • east of eden80
    15 dic 15
    Secondo me i meno ispirati sono X Stratagemmi e Ferro Battuto, ma si beccano comunque la sufficienza piena...
  • hjhhjij
    15 dic 15
    Oh ce ne sono tanti, dovrei anche motivare, vorrei motivare. Appena ho un attimo in più scrivo un commento più lungo e te lo dico.
  • Alemisso
    15 dic 15
    Anchio preferisco questo a X stratagemmi
  • hjhhjij
    15 dic 15
    Alora per rispondere. Di dischi poco riusciti Battiato ne ha fatti eccome, per i miei gusti. Mi tolgo subito il dente con "La voce del padrone" anche perché quello non è un disco "poco riuscito" anzi è un disco pop di gran classe che tuttavia, personalmente, non è mai riuscito a trasmettermi nulla. Poi la schifezza maxima per me resterà sempre l'omonimo del 1977, l'apoteosi dell'intellettualismo di plastica e della finta-sperimentazione, una presa per il culo colossale senza motivo di esistere, una merda totale. E pure L'egitto non scherza per niente. Per questo amo tanto "L'era del cinghiale bianco" un capolavoro pop e una boccata d'aria fresca di cui la sua discografia e la sua musica avevano un gran bisogno. Ci metto anche il Gladiatore del 1975 tra quelli che a dire il vero non mi sono piaciuti. Poi tocca a "Orizzonti perduti" e ancora di più a "Mondi lontanissimi" niente affatto mediocri ma penalizzati, sempre ai miei gusti, da suoni sintetici e plasticosi che, almeno in questo caso, come unico risultato mi irritano facendomi apprezzare meno anche alcuni pezzi molto buoni che poi ad esempio reinterpretati da Alice ho apprezzato moltissimo. Fleurs anche mi ha fatto cacare ma l'ho ascoltato poco e non sono più andato avanti. Ce ne sono altri che non mi hanno particolarmente convinto ma non sono dischi che letteralmente non mi sono piaciuti sono piuttosto in un "limbo". Quelli che adoro di Battiato sono i primi tre, il cinghiale l'ho detto, "Patriots" è ottimo, "Fisiognomica" che te lo dico a fare, "Cafè de la paix" se non è il migliore poco ci manca, "L'imboscata" è molto buono così come "Gommalacca". Mi piacciono anche "Clic" e "L'arca di Noè" e a dire il vero anche il testualmente incasinatissimo ombrello cucito a macchina con Sgalambro, però meno :-)
  • east of eden80
    15 dic 15
    L'apoteosi dell'intellettualismo anche a me fanno cagare tranne i primi tre, con orizzonti e mondi insomma non sono male, gommalacca e caffè tra i suoi capolavori in assoluto, così come fisiognomica e come un cammello in una grondaia non scherzano. cmq bene o male la penso come te... anche se in fin dei conti togliendo l'apoteosi gli album discutibili sono pochi considerando la sua sterminata discografia.
  • hjhhjij
    15 dic 15
    Si be anche roba tipo "Genesi" è così e così e cosà :-) Però certo non ho mai detto avesse fatto più cagate che dischi belli in realtà per me le cacate sono poche però ci sono tanti dischi "mezzi" che alla fine non riascolto mai. Quelli che mi piacciono però mi piacciono tanto, ma tanto.
  • east of eden80
    15 dic 15
    Basta che non parliamo di cinema (del suo cinema) :-)
  • SilasLang
    15 dic 15
    Nomen Omen
Gamma Ray: Land Of The Free
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il migliore disco power mai esitito! Ascoltandolo viene da pensare che Hansen abbia fatto bene ad abbandonare gli Helloween! Il suo progetto musicale resta superiore ai primi dischi dei colleghi teutonici! Ascoltare per credere!
Genesis: Selling England By The Pound
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il manifesto del prog melodico. L'opener è pura antologia!
  • hellraiser
    25 giu 15
    Con Nursery Crime sicuramente il mio preferito della band. Dancing with... è da brividi, grande lavoro poi di Hackett alla chitarra.
Giorgio Gaber: Io non mi sento italiano
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il progressivo amore/odio per il patriotticismo, mediante una serie di riflessioni sul sociale, qui raccontate con decadente ironia.
Il duo gaber-Luporini inizia a prenderci la mano sperimentando sulla formula "teatro-canzone". Le prose si ampliano, le nuove canzoni saranno ricordate come i primi classici del repertorio Gaberiano. "Lo shampoo" "La presa del potere" "La libertà" sono tutte qui. Pezzi che saranno poi ripresi nel successivo spettacolo in una veste superiore. "Un'idea" rimane invece perfetta cosi com'é, nella sua scarna essenza!
  • hjhhjij
    3 set 15
    Immenso, come tutti i suoi dischi da qui al 1980.
  • zooka
    4 set 15
    a dire il vero nel repertorio di gaber di classici ce ne sono prima anche del teatro canzone: non arrossire, barbera e champagne, la ballata del cerutti e com'è bella la città sono tutte antecedenti a questo periodo. comunque disco capolavoro, chettelodicoaffare.
  • London
    4 set 15
    L'ultimo spettacolo con la musica dal vivo prima del 1984. Gaber e Luporini sono stati grandi osservatori dell'Italia post boom. Da studiare, nel senso,più positivo
Grateful Dead: Anthem Of The Sun
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Quando l'intricata natura del rock psichedelico è tradotta con adrenalinica scorrevolezza. Una goduria!
Haggard: Eppur Si Muove
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Ecco, questo è puro symphonic metal, esente dal clima favolesco dei nostri Rhapsody, e infarcito di quella teatralità lirica che lo hanno reso un punto di riferimento per ogni amante del genere. Oltretutto, questo disco è un concept su Galileo Galilei: onore all'Italia!
Fiacco e ruffiano. Come tutti i prodotti di casa Helloween dai 90 a questa parte.
Lento e angosciante, potrebbe aver ispirato molte opere delle più disparate correnti artistiche. Quando il protagonista si muove lungo la città buia, non vi vengono in mente i survival horror per la PSI (Silent Hill su tutti?) C'è anche dell'arte pura, nel descrivere le situazioni e gli scenari; e poi quel finale, che sembra il proemio d'un lieto fine, ma che improvvisamente si trasforma in un raccapricciante epilogo...
  • hjhhjij
    21 mag 15
    Questo libro per me è dio, più o meno. Anzi, è Chtulhu, anzi vabè è uno dei miei romanzi preferiti. Adoro AccaPì.
  • Dragonstar
    21 mag 15
    Lo è anche per hj. A me è piaciuto molto anche "Le montagne della follia" nonostante qualcuno lo trovi ecessivamente lento. La parte dell'esplorazione è qualcosa d'incredibile, non la leggi, la vivi!
  • hjhhjij
    21 mag 15
    Ovviamente e si, è moolto lento ma non è mai stato un problema. Io con la letteratura ho gusti strani.
  • hjhhjij
    21 mag 15
    A proposito
  • Dragonstar
    21 mag 15
    Straordinaria, ci voleva proprio, mi è tornata la voglia di leggerlo... :)
  • hjhhjij
    21 mag 15
    Si è un pezzo fantastico (tutto il disco è un gioiello della psichedelia sixties U.S.A.)
  • hellraiser
    21 mag 15
    Stupendo, sia lui come scrittore che gli omonimi musicisti, tra i miei preferiti entrambi...
Iced Earth: Burnt Offerings
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Cupo, epico, feroce, tetro. Il miglior lavoro con Barlow alla voce. La title-track e la suite finale "Dante's Inferno" sono tra le più belle cose che si possa sentire in ambito heavy metal.
Il Rovescio Della Medaglia: La Bibbia
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Prendete l'hard rock/doom dei primi Black Sabbath, infarcite il tutto con ingredienti prog e psichedelici, e otterrete questo disco! Peraltro registrato il presa diretta!
  • SilasLang
    16 apr 15
    Gran disco. Ho il vinilozzo originale. Grazie babbo XD
  • chiccotana
    17 apr 15
    Belloccio anzichenò, ma se vuoi i primi Sabbath ascolta èiuttosto 'Incantesimo' del Balletto di Bronzo, su 'Sirio 2222'...
  • hellraiser
    17 apr 15
    Sicuramente tra i miei italiani favoriti di sempre, breve carriera ma intensa...
  • Madlegion71
    17 apr 15
    Sinceramente preferisco "Io come io" a livello di intensità emotiva.
    Anche se Contaminazione è di un altro pianeta.
Immortal: All Shall Fall
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Grandissimi come sempre. Ancora tanto da ascoltare: le gelide melodie di The Rise of Darkness, The Artic Swarm e Mounth North; la furia bellica della trasheggiante Hordes to War; l'epicità incontaminata di Norden on Fire...e c'è pure una grande doom-suite. Mettetevi comodi e schiacciate play!
Immortal: At The Heart Of Winter
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il più nitido e ragionato della band. Epicità ed estremismo plasmano questa nordica e oscura pietra miliare.
Immortal: Pure Holocaust
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Il gelo di Battles in the North, e l'oscurità di Diabolical Fullmoon Mysticism, compattati da una produzione meno fracassona e dai suoni più genuini (la drum machine di Blizzard Beast ancora non è nemmeno un'ipotesi). Il risultato è uno dei dischi più interessanti, plasmati dal metallo corvino norvegese.
Immortal: Damned In Black
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Accantonate momentaneamente le atmosfere nordiche dei dischi precedenti, questo lavoro recupera l'atmosfera oscura del debut, alla quale si aggiungono i suoni nitidi e potenti di At the Heart of Winter.
Disco cupo, trasherotto ed epico. Un altro centro per la band. E la title-track è un'irrinunciabile viaggio all'inferno per ogni metal-head che si rispetti!
Immortal: Battles In The North
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Una tormenta sonora ai limiti dell'ascoltabilità. Ma ha fascino da vendere. E poi...brrrr...che freddo...
Inner Shrine: Samaya
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Poetico, teatrale, gotico, depressivo.
Iron Maiden: A Matter Of Life And Death
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Il più bello della vergine di ferro dal 95 a questa parte. Il lato epic inizia a snodarsi in un clima bellico e tragico. Le composizioni sono lunghe e articolate, a tratti anche un po' monocordi, senza scadere mai nella pesantezza. Va preso col giusto spirito. Va preso con la consapevolezza che i Maiden sono cambiati, ormai già da tanti anni. I detrattori se ne facciano una ragione...
  • hellraiser
    9 set 15
    Il più bello per me resta Brave, questo è un buon disco ma nulla più a mio parere, bellissimi arrangiamenti ma lo trovo pesante. L'avevano riproposto live per intero a Milano qualche anno fa ma dalla band preferisco i pezzi mordi ammazza e fuggi degli anni 80 o primi 90.
  • Dragonstar
    9 set 15
    Sacrosanto hell, invece per quanto riguarda il concerto t'invidio! Il concerto fu quello tenutosi al Filaforum di Assago, non è vero? Avrei venduto un rene per essere a quel concerto. Veder suonare dal vivo quest'album mi avrebbe certamente fatto eiaculare! Per fortuna riuscii a beccarli a Venezia qualche mese dopo, ma proposero solo 6 pezzi di questo disco. Ormai li ho visti tante di quelle volte che sentire sempre le vecchie canzoni mi ha un po' stufato: ultimamente prediligo le uscite più recenti, per quanto naturalmente restino inferiori al periodo d'oro!
  • hellraiser
    10 set 15
    Si Fede, Assago in una fredda domenica di dicembre, l'han fatto tutto e poi hanno fatto ancora una decina di vecchi successi storici. Aprivano i Trivium e la band di quella gran figona della figlia di Steve Harris, tutta diversa in bellezza dal padre...grande serata, uno in prima fila ha versato addosso a Bruce una bottiglia d'acqua, lui si è incazzato come una iena e lo ha preso per il colletto per un attimo, avesse potuto lo legnava di brutto...ciao!
Iron Maiden: The Number Of The Beast
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Perdonate la troppa tradizione, ma l'ho sentito per caso oggi, in un bar della mia zona, e volevo ricordarlo così, quando i Maiden erano veramente i Maiden, e quando il Metallo era veramente Metallo.
Iron Maiden: Killers
CD Audio Ce l'ho ★★★
Per molti un capolavoro, io non ne vado matto. Il tipo di NWOBHM proposto ricorda molto i Judas Priest, per cui si discosta dalle atmosfere del debut, che poi riprenderanno a partire da The Number of the Beast (adottando uno stile più pesante). Bell'esperimento che in parte ho sempre screditato (non perché brutto, ma per il suo suonare "vagamente Maiden").
  • hellraiser
    13 gen 15
    Qui non mi trovi d'accordo, quest'album è tra i miei favoriti di sempre, bello cattivo. Magari con pochi singoli di successo rispetto al debutto o al magnifico The Number, ma ottimo per me. Il canto del cigno di Di Anno, ho ancora la maglietta con la cover di questo disco ed ogni tanto la rispolvero volentieri...
  • Marco Orsi
    14 gen 15
    Concordo con Hellraiser. Questo è un disco bello cattivo, almeno per i tempi, e contiene perle come la title track, "Wratchild" e "Murder in the Rue Morgue". Ah, per la cronaca, io preferisco Di'Anno a Dickinson.
  • spiritello_s
    4 ott 18
    Per molti ma non per tutti, evidentemente. Paragonare i Maiden ai J.P. come paragonare la Ferrari alla Lamborghini. Imparagonabili pur dall'alto della loro magnificenza. I Maiden sul Quirinale per quanto mi riguarda.
Iron Maiden: Piece of mind
CD Audio Ce l'ho ★★★
Altro disco sopravvalutato per la Vergine di Ferro. Per la prima volta, dietro le pelli si siede Mc Bryan che ha un drumming più quadrato e potente. L'album è penalizzato dall'eccessiva vena hard rockettara, a discapito della magia e della potenza del suo adrenalinico predecessore (e anche successore). Malgrado ciò, la semi-ballad "Revelations" è un autentico capolavoro.
  • hellraiser
    18 gen 15
    Anche qui mi trovi solo parzialmente d'accordo. È sicuramente inferiore al precedente ma lo ritengo un disco enorme lo stesso, pieno zeppo di grandi classici della band, The Trooper su tutte.
  • perfect element
    21 ago 16
    Il loro migliore.
Iron Maiden: Live After Death
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Ottimo a livello esecutivo, ma secondo me già il Maiden England gli è molto superiore, almeno dal punto di vista dell'esecuzione. Qui sarebbe tutto perfetto (con le composizioni che suonano in una veste ancor più grezza e spedita), se non fosse per un Dickinson, dal mio punta di vista, che perde più tempo a urlare e a sgolarsi inutilmente piuttosto che cantare come soltanto lui sa fare.
Iron Maiden: Somewhere In Time
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Fra i capitoli meglio riusciti della Vergine di Ferro. Nonostante lo spiazzante impatto per via dell'uso dei sinth, riesce comunque a convincere appieno. Un connubio di potenza e melodia senza precedenti. La dinamica title-track e l'epica "Alexander the Great" valgono da sole l'acquisto!
  • east of eden80
    18 mag 15
    Io avrei messo 5 stelle... non solo per la title track e Alex the great, ma per l'album in se... o no? le 4 stelle non convincono del tutto, lasciano intendere lacune che ovviamente non ha! Vorrei capire cosa manca secondo te per la quinta stella1
  • Dragonstar
    18 mag 15
    Beh, tanto per cominciare "Sea of Madness" è tutto fuorché irresistibille "Heaven Can Wait" venderà pure adrenalina a volontà, ma per quanto sia efficace in sede live, in questo contesto trovo quel refrain un po' snervante e "Stranger in a Strange Land" è godiblle ma assolutamente fuori luogo per un disco di questo tipo, infatti non è un caso che sia stata scritta proprio da Smith che poi abbandonerà il gruppo per dedicarsi ad altri progetti musicali. Il resto è ottimo. Voto in decimi: 9/10, tanto per farti capire che comunque lo trovo uno dei più belli (secondo me questo supera anche Piece of Mind).
  • hjhhjij
    20 mag 15
    Non so, il solo pensiero di riascoltarmi un loro disco ora come ora mi provoca l'orticaria. Belli i primi 2 ma, ad esempio, un paio di anni fa riascoltai "The Number of the Beast"... Due palle, è stata l'ultima volta che ho toccato un loro disco. Però mi stanno simpatici, e hanno qualche gran pezzo in repertorio.
  • Workhorse
    21 mag 15
    Il disco che segnò la mia infatuazione per quelle tastierine che lentamente uccisero il metallaro in me. Dopo i primi due è quello che riascolto più spesso.
Iron Maiden: No prayer for the dying
CD Audio Ce l'ho ★★★
Dopo un periodo incredibile, ecco questo palese e imbarazzante calo d'ispirazione. Disco non pessimo, ma certamente molto inferiore rispetto al materiale proposto nei dischi precedenti. Fra i momenti salienti, le aggressive prime due tracce, la decadente title-track e infine la suite finale, Mother Russia, gelido ed epico lampo compositivo che si scaglia in mezzo ad una pioggia fin troppo fitta d'inutilità.
Iron Maiden: Seventh Son Of A Seventh Son
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Delicato nelle soluzioni, impeccabile negli arrangiamenti. Questo, a detta di chi scrive. è il capolavoro dell'heavy metal classico. La sofisticata ed epos-romantica essenza della Vergine di Ferro è racchiusa in questi tre quarti d'ora, di cui solo la (seppur piacevole) hard rockettara Can I Play Whit Madness, sembra essere il pesce for d'acqua di questa dimensione così sognante e divina. Irrinunciabile!
  • tonysoprano
    3 mag 16
    Can I Play With Madness a me non dispiace, anche se il resto è veramente spaziale.
Iron Maiden: Fear Of The Dark
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Disco in bilico fra capolavori e rimepitivi. Un trio da paura introduce alla grande quest'album tra la furia assassina di Be Quick or Be Died. l'athemica From Here to Eternity e la delicata e potente Afraid to Shoot Strangers. Ottime anche le epiche Childhood's End, e Judas is My Guide, oltre che l'indimenticabile title-track, buona la romantica Wasting Love. Il resto un po' mediocre.