mien_mo_man

ciao Il_Paolo, volevo dirti che... si che hai fatto bene a recensire questo libro, che non è poi così male anche se è per un pubblico di casalingone con le varicose che stanno con rete 4 accesa in cerca di Tempesta D'Amore e che trovano che Fede sia simpatico, spiritoso, marpione ed, in fin dei conti, saggio. Lei è esattamente l'impersonificazione dell'italiana media della prima repubblica che vuole uscire dall'anonimato: prima ci prova col bel canto, quindi osa con pezzi da urlatrice e sfonda, quindi si ricicla in tivù... Prima di gente come Pupo, molto più semplicemente (e credibilmente) del finto-guru Celentano, semplicemente riadatta il suo piano, che non è diventare una grande cantante ma ottenere la fama per uscire dalla provincia. Poi, quando i piatti poveri sono divenuti quelli più trendy, quando si sentì una ciofeca televisiva senza margini di miglioramento né speranze di andare in prima serata, ecco che tira fuori questo libro, affermazione di sé, utile non tanto alle vecchiette quanto ad essa stessa, a riprendersi la sua identità. Il ritorno a Sanremo la stronca, la carriera televisiva è ridotta ad una serie di comparsatine in cui fa la provocatrice, del suo sex appeal d'un tempo e della sua voce chi se ne ricorda più, e non basta music farm con franco simone... Personaggio che però l'ultimo colpo di coda l'ha piazzato eccome, quando in politica (in effetti l'unica cosa che le mancava in vita, oltre ad un programma in prima serata nelle reti del suo Silvio-croce e delizia) da Santoro disse: Basta co sto continuo andare addosso a Berlusconi. Lo proviamo. Se non ci piace gli diamo un bel calcione nel sedere e lo mandiamo a casa", una frase che convinse tutti i perplessi e fece in modo che la vittoria del gigante-nano fosse presa con filosofia da parte di quella opposizione blanda, di fatto costringendo la nazione ad un primo passo dentro ad un Maelstrom politico che ci porterà allo sprofondo. Solo per questa sua dichiarazione, merita di finire sui libri di storia delle elementari (provvederà la Gelmini, voglio sperare).

dunque si ricomincia, eh? Perché ci hai messo così tanto tempo a tornare?

ma sono quelli di mangio amore io sono l'ape e tu il fiore?

comunque sul fronte della new wave, della fine e dell'inizio del sinth beat o del sinth pop, emblematica è la storia dei Cars, gruppo new wave che diventa sinth beat con Heartbeat City... Il loro disco super, la loro pietra miliare, ciò che contiene i loro poezzi più famosi, ed il loro canto del cigno, visto che col successivo si scioglieranno. Certuni affossano nel 1984, certi altri in quell'anno e con quella transizione si consacrano: Heartbeat City è dell'84

dopo la mia epistola a Roger McGuinn, vedo che prima ha colto la palla al balzo Currahee con I Flying Burrito, quindi il puntualissimo Lewis con l'altro Graham (vabbè che Parsons invece si chiamava Gram e non Graham). Che sia riespolsa la summer of love su DeBaser, perlomeno sul fronte root-rock (meno sul fronte blues, visti gli esiti delle mie sui Canned Heat)?

avete ragione tutti. io amo l'aor (spesso definita anche aom, cioè music al posto di rock) anche se odio roba tipo bonjovi. sul fronte colonne sonore anni ottanta di aor dimenticate il dio del genere: mr. Kenny Loggins!!!

odio i furs paninari della seconda versione di pretty in pink (lui poi coi capelli biondi sparati in aria...) ma fin qui riesco tranquillamente a digerirli. è vero, questo disco ha diversi brani molto minori, ma ci sono tre-quattro cosucce che auguro a tutte le bands del mondo di riuscire ad eguagliare dal punto di vista qualitativo.ovvio che i furs che amo maggiormente sono quelli pop non scemo della prima pretty in pink, una canzone da cantare o da suonare coi miei jeans naj oleari di quando ero pischello. depeche mode sopravvalutati? gli ultimi due sono dischi pacco. nei singoli senza disco, tipo only when i lose myself, allora riescono bene. ma in generale il loro panino-elettro-pop non mi gusta affatto. Su Rundgren... Beh, che vi piaccia o no, non ritenete sia semplicemente un Dio? Ma l'avete ascoltato il disco di Butler con Jon Carin? io e Carmine Pescatore l'abbiamo recensito

RECENSIONE DIVERSISSIMA DA COME LA STAVO SCRIVENDO IO... UNA CHICCA CHE AVREI AVUTO L'ENORME PIACERE DI PROPORRE MOI-MEME. PAZIENZA.

ho un po' di domande: posso recensire su Debaser il nuovo tosaerba di mio padre? e me lo pubblicherete un articolo sul prossimo match di champions league dell'inter? ed il calendario di Sara Varone? Quello non sarebbe affatto male. E chi recensirà, la prossima estate, Lucignolo Bellavita? Ed oltre alle magliette e qualche cd a Bolzano, in questo sito non vendete nient'altro? e possiamo evitare di mettere i voti, lasciando solo i feedback? Ripensaci, Editore, che non si torna indietro, e quando DeBaser sarà troppo ricco di cose non sue, allora arriverà un secondo, un terzo ed un quarantesimo sito di recensioni amatoriali che prontamente gli faranno il culo. Giusto per ricordare la tivù, te lo ricordi che fica era MTV in inglese? Musica bella o musica di merda, chi la guardava sognava di essere international; poi divenne italiana, francese, i programmi divennero globalizzati e i total request Live erano in 50 piazze diverse... Ora MTV è una merda piena di reality games e manga giapponesi, e Paris Hilton. Sarà questa la morte di DeBaser. Video Killed the Internet Star.

splendido il ti amo finale, splendida questa tua, che più che una rece a forma di lettera è una lettera con dentro una recensione. Lei o sapevo che faceva questa fine: quegli anni lì se volevi fare musica apprezzata dovevi essere flebile come un fuscello, mettere a nudo la tua parte fragile, ma quegli anni sono finiti oramai, e da un pezzo. Basta ipersensibilità anni-novanta: il millennio partito da poco è all'insegna del vuoto più totale. Tanto peggio, tanto meglio: ka musica diventerà zero, e si potrà così ricominciare.