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Assurdo vedere gente che invece di vivere, alle sei del pomeriggio di giugno, scrive fiumi di righe sul...nulla. Bella l'Italia. :)
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Esattamente quello che faccio io.
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Album memorabile. Slits e Raincots a vita. Giusto un gradino sotto gli Au Pairs.
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Le cose belle. Non conoscevo la band. Qui sentono gli echi dei Massacre (Laswell, Frith...) e "My life in the bush of ghosts", il tutto con la classica tensione oscura dell'experimental degli Ottanta.
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Li ascolto e li riascolto da anni. Bella lotta tra questo e il successivo. Di sicuro "Alchemy" è più camaleontico, "Elements" è più un fluxus, a tratti prolisso (ma di questo genere preferisco "Vuh" dei Popol o "A rainbow.." di Riley)
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Ammappa questo è imperdibile!
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Album fondamentale, soprattutto per il Gottsching solista. Del genere adoro "A rainbow in curved air". Ascolto ogni tanto anche "Departure from northern wasteland" di Hoenig.
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Tutto sommato un bel lavoro di dub, trip hop del periodo. Potevano fare meglio, è sicuro. Il sound mi ricorda anche i primi lavori di Stewart dei Pop Group.
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Le belle jam che danno soddisfazione.