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 Haunted Waves, Moving Graves suona come un appassionato requiem dedicato all’umanità intera.

 È ovvio che il tutto deve essere ascoltato, respirato, vissuto in uno stato di arrendevolezza, in cui l’arte si confonde con la magia.

La recensione esplora il ritorno equilibrato di Current 93 con Haunted Waves, Moving Graves, un album lungo e meditativo che abbandona il folk apocalittico per un'ambiente più cameristica e contemplativa. L'album si sviluppa in due movimenti, caratterizzati da violoncello e pianoforte, che offrono un requiem musicale intenso e profondo. La produzione di Andrew Liles subentra a Steven Stapleton, mantenendo vivace l'eredità del progetto. Un lavoro per ascoltatori aperti a forme musicali uniche e profonde. Ascolta Haunted Waves, Moving Graves per un viaggio sonoro unico e profondamente emozionante.

 Wakeford ha un cuore grande quanto il mondo intero, e le sue opere, imperfette, brillano comunque della sua personalità.

 L'Orchestre Noir è un progetto che può interessare solamente i fan più incalliti dei Sol Invictus.

Cantos, primo album di L'Orchestre Noir di Tony Wakeford, rappresenta un ambizioso esperimento sinfonico nell'ambito della musica dark e folk apocalittico. Nonostante arrangiamenti ricchi e suggestivi, l'opera risulta principalmente evocativa e lontana dalla sostanza che ha segnato Sol Invictus, apprezzabile soprattutto dai fan più devoti. La recensione evidenzia momenti di grande suggestione ma anche alcune ripetitività e mancanze di guizzi creativi. Scopri l'oscura eleganza di Cantos, un viaggio sinfonico per veri fan di Wakeford.

 La strana coppia Steven Stapleton e Tony Wakeford non tiene così fede alle promesse che sembrava farci sperare un tal sodalizio.

 Meglio comunque le parentesi "esoteriche" di Stapleton, autentici incubi sonori, che gli episodi in cui il panciuto menestrello prende agio e ha modo di sputtanare tutto con la sua incompenza.

Revenge Of The Selfish Shellfish, collaborazione tra Steven Stapleton e Tony Wakeford del 1992, delude per scarsa coesione e qualità esecutiva. L'album appare come un lavoro frettoloso, dove l'unione delle differenze stilistiche dei due artisti non dà risultati soddisfacenti. Alcuni brani mostrano sprazzi di interesse, ma nel complesso l'album è considerato inutile e poco comunicativo anche per i fan più affezionati. Scopri perché questo sodalizio musicale ha deluso le attese, leggi la recensione completa!

 "Le prime note profuse confermano tutti i pregiudizi negativi... melodie elementari, arrangiamenti puerili..."

 "Wakeford si dimostra un appassionato pittore che a dense pennellate ritrae fedelmente i foschi paesaggi che tormentano la sua anima."

La recensione esamina il ritorno di Tony Wakeford con Orchestra Noir nell'album 'What If...'. Pur riconoscendo alla musica un intento sincero e atmosfere evocative, si evidenziano limiti compositivi e momenti poco ispirati. L'album rappresenta comunque una tappa matura del percorso artistico di Wakeford, lontano dall'intensità sinfonica del passato ma carico di malinconia e suggestioni personali. Scopri ora l'album 'What If...' e immergiti nelle atmosfere uniche di Orchestra Noir.

 "Il miglior album di doom classico partorito nel terzo millennio? A parere del sottoscritto: yes!"

 "Prendiamo ad esempio l’introduzione ‘Proludium’: quella liturgia di organo che non si sentiva da anni, in grado di spazzare via con un soffio vagonate e vagonate di merda gotica".

La recensione celebra "Gorgoni", il settimo album dei The Black guidati da Mario Di Donato, definendolo il miglior disco doom classico prodotto nel nuovo millennio. L'album si distingue per la sua imponente durata, i riferimenti mitologici, l'uso sapiente di organo e chitarre, e atmosfere oscure e progressive. Viene sottolineata la costanza qualitativa della band e l'assenza di eccessi gratuiti, a favore di un heavy/doom maturo e suggestivo. L'opera è indicata come un must per gli appassionati del metal oscuro italiano. Ascolta Gorgoni e riscopri il doom metal italiano nella sua forma più autentica!

 Gli Ianva sono una certezza e una garanzia di qualità nell’attuale sottobosco musicale italiano.

 Il progetto si definisce 'archeo-futurismo', con l’intento di recuperare il passato per delineare un nuovo futuro.

Gli Ianva con 'Italia: Ultimo Atto' confermano il loro talento, proponendo un album concept che ripercorre settant'anni di storia italiana con un mix di neo-folk, cantautorato genovese e musica leggera. Il disco si distingue per arrangiamenti curati e una narrazione lirica intensa, pur soffrendo a tratti di un'eccessiva pomposità. È una proposta artistica che invita a riscoprire la tradizione musicale italiana con sguardo critico e appassionato. Ascolta 'Italia: Ultimo Atto' senza pregiudizi e scopri il neo-folk genovese contemporaneo!

 "Mi pareva che gli Spiritual Front stessero negli ultimi tempi tergiversando... il dubbio che questi qua, gente, non sapevano più che cazzo inventare."

 "Il problema non è tanto il fatto che sull'intera opera aleggi un'infausta aura pop... bensì il fatto che i pezzi non lasciano il segno."

La recensione analizza 'Rotten Roma Casinò' degli Spiritual Front, evidenziando un cambiamento stilistico verso un dark-pop più raffinato e meno ispirato rispetto al precedente 'Armageddon Gigolò'. Pur riconoscendo l’elevata qualità degli arrangiamenti, l’autore ne critica la mancanza di canzoni memorabili e una minore personalità vocale di Salvatori. L’album è definito piacevole ma anonimo, adatto soprattutto ai fan della band. Scopri 'Rotten Roma Casinò' e valuta tu stesso l’evoluzione degli Spiritual Front!

 Valor è stato un buon musicista, questo è innegabile.

 Da questi Christian Death passa la storia della musica dark e del gothic-rock in generale.

La recensione analizza l’album Ashes dei Christian Death, evidenziando il ruolo controverso di Valor Kand ma riconoscendo il valore musicale dell’opera. Nonostante le critiche personali all’artista, l’album rappresenta un pilastro del death-rock grazie anche alla collaborazione di Rozz Williams e Gitane De Mone. Ashes conferma l’evoluzione dal post-punk a sonorità più melodiche e atmosferiche, mantenendo il carattere provocatorio del gruppo. Scopri l’evoluzione dark dei Christian Death con Ashes, un classico del gothic rock.

 Scott Kelly edifica infiniti paesaggi interiori con la sola forza della sua chitarra acustica e della sua voce.

 Dopo la Fine, un nuovo Inizio: l’Umanità ricomincia dall’umanità, l’impeto vitale che bussa sotto le macerie e la distruzione.

‘The Wake’ di Scott Kelly è un album solista essenziale e potente che racconta un'apocalisse interiore attraverso sette ballate acustiche. L'artista evade dal caos contemporaneo con una musica nuda e genuina, lontana dall'elettricità, fondendo la sua voce roca e la chitarra in un viaggio di introspezione e rinascita. Il confronto con il suo compagno Steve Von Till evidenzia come Kelly sia maggiormente legato alla pura umanità, offrendo un risveglio emotivo dopo la distruzione. L'album si presenta come un'opera intima, evocativa e senza tempo. Scopri l'intimità sonora di Scott Kelly in 'The Wake' e lasciati coinvolgere dalla sua apocalisse emotiva.

 Peccatis Nostris e Capistrani Pugnator andranno ad allietare le orecchie dei patiti del timpano rovente.

 Nei quattordici minuti della title-track rinveniamo un vero manuale del doom metal.

La recensione esplora il doppio album 'Peccatis Nostris / Capistrani Pugnator' di The Black, evidenziando il ritorno a un heavy metal classico e potente dopo un periodo più progressive. Il primo album è ricco di atmosfere oscure e un concept profondo sui peccati capitali, mentre il secondo si distingue per ispirazione e compattezza. Nonostante qualche limite vocale e accenti anacronistici, l'opera viene considerata un gioiello del metal italiano degli anni 2000, imperdibile per gli appassionati del genere. Ascolta ora il doppio album di The Black e immergiti nel metal classico italiano!