"Willy è forse la summa di tutto questo, l'asciutto e feroce alt country degli esordi si è pian piano trasformato in un suono più ricco e pacato ma intriso di tensione proprio come le storie che lui va a narrare."

 "La terra dei sogni infranti è quella dei personaggi perdenti di Vlautin, il pugile suonato della novella per chitarra e violoncello, o l’uomo rimorchiato dalla ragazza al bar che rivede se stesso nel bambino di lei che lo osserva di nascosto mentre fa l’amore con sua madre."

La recensione esplora il nono album di Richmond Fontaine, guidato dallo scrittore e musicista Willy Vlautin, evidenziando un alt country ricco di storie intense e personaggi sfaccettati. Con uno stile narrativo denso di riferimenti letterari e musicali, il disco presenta un suono più maturo, melodico ma carico di tensione emotiva. La revisione sottolinea la capacità del gruppo di fondere musica e racconti di vite marginali, confermando l'importanza dell'album nel panorama americano contemporaneo. Ascolta l’album per immergerti in storie di vita e melodie indimenticabili.

 Pike è ormai un fuorilegge sorpassato che riesce faticosamente a tenere insieme la banda, non accetta il suo declino che è un po’ quello dell’intera epopea western.

 Malviventi contrastati da tutori della legge più assassini di loro: un quadro che mette in discussione i tradizionali ruoli del western.

Il Mucchio Selvaggio è un western capolavoro di Sam Peckinpah che unisce scene d’azione mozzafiato a una profonda riflessione sul declino degli eroi western. La storia di una banda di fuorilegge invischiata in un conflitto violento mostra l'ambiguità morale dei protagonisti e la durezza del loro tempo. Un film godibile sia per gli appassionati d’avventura che per chi cerca significati più profondi. Scopri l’epica violenza di Il Mucchio Selvaggio, un western senza tempo da non perdere!

 "Qualunque impressione faccia su di noi, egli è un servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano."

 "Repressione è civiltà!"

Il film di Elio Petri del 1970 è un audace e intramontabile capolavoro del cinema italiano che denuncia il potere costituito e le sue derive autoritarie. Gian Maria Volontè offre un'interpretazione intensa del poliziotto corrotto e manipolatore, mentre la colonna sonora di Ennio Morricone sottolinea la tensione narrativa. Fondato su eventi drammatici della storia italiana, il film esplora il rapporto tra legge, potere e morale in modo ancora attuale. Scopri questo capolavoro del cinema italiano e riflettine il potente messaggio politico.

 Il suo concetto di folk parte dalla melodia ma tutto si trasforma in una visione lisergica che lambisce la soglia del rumore.

 Folk elettrico, psichedelia.... Neil Young & Crazy Horse!?!

La recensione celebra l'album 'Song Of The Pearl' degli Arbouretum come un'esplorazione intensa tra folk psichedelico e rock. Dave Heumann guida con una voce malinconica e arrangiamenti elettrici potenti, richiamando atmosfere anni '70 e influenze come Neil Young. Il disco appare più diretto rispetto al precedente, con momenti di grande energia e raffinatezza sonora. Una conferma dell'evoluzione del gruppo verso un suono più rock e vivido. Ascolta Song Of The Pearl e scopri il folk psichedelico degli Arbouretum!

 Mi domando come mai non siano andate a fuoco a causa delle scintille roventi che scaturivano dagli strumenti dei cinque!

 Quando il rock significava emozione viscerale.

La recensione celebra il concerto live dei Pink Fairies al Roundhouse del 1975, sottolineando l'energia travolgente e l'importanza storica della band nel panorama rock psichedelico e punk britannico. L'autore evoca l'atmosfera selvaggia e autentica di un gruppo che ha saputo unire emozione viscerale e potenza musicale in un addio memorabile. Viene inoltre rimarcata l'influenza duratura del loro stile e dei loro album. Scopri ora l'energia selvaggia dei Pink Fairies dal vivo!

 La sua voce è qualcosa di straordinario che fa azzardare a ragione il paragone con l'altra grande cantante dell'epoca: Grace Slick.

 Un disco godibilissimo dall'inizio alla fine, soprattutto per il talento strepitoso della cantante.

La recensione celebra l'unico album di January Tyme, lodando la voce potente della cantante e la miscela tra blues rock e psichedelia. Nonostante il successo limitato del gruppo, l'opera risulta godibile dall'inizio alla fine, con brani che ricordano grandi nomi come Grace Slick e Janis Joplin. L'album rappresenta una testimonianza preziosa della controcultura musicale americana alla fine degli anni '60. Ascolta l'album e lasciati trasportare dal rock psichedelico di January Tyme!

 Se non saltate dalla sedia per l’attacco stoogesiano di "I Like Girls" significa che siete morti e non ve ne siete ancora accorti.

 Quattro chitarre intrecciano un jingle jangle perverso fatto di stop and go proprio come la caracollante andatura di uno zombie dalla palude fino al sabba finale.

Plan 9 presenta il loro secondo album 'Dealing With The Dead', un omaggio al garage psichedelico anni '70 con un sound acidamente grezzo e improvvisazioni coinvolgenti. L'album si distingue per la sua originalità e energia, tra omaggi a cult movie e atmosfere lisergiche. Un disco energico che porta l'ascoltatore in un viaggio sonoro senza tempo. Ascolta ora 'Dealing With The Dead' e tuffati nel garage psichedelico vintage!

 Definirsi "orinali" significa dichiararsi già perdenti fin dalla partenza.

 "Surfin With The Shah" è lo strumentale che Jonathan Richman avrebbe suonato con i Sonic Youth.

La recensione celebra gli Urinals, trio di Los Angeles nato nel 1978, riconosciuto come un gruppo culto del punk lo-fi minimalista. Nonostante la tecnica rudimentale e mezzi tecnici limitati, la band ha lasciato un'impronta significativa con brani essenziali e innovativi. L'album antologico 'Negative Capability... Check It Out!' raccoglie brevi pezzi essenziali e live sorprendenti, coinvolgendo anche cover e influenze da altre scene musicali. Gli Urinals sono presentati come una band spartana ma capace di grande creatività e ispirazione. Ascolta 'Negative Capability... Check It Out!' e immergiti nel punk minimale degli Urinals!

 Magic Muscle potrebbero fare al vostro caso sia abbiate l’Harley parcheggiata sotto casa oppure siate i felici possessori di un biglietto per un volo nello spazio senza muovervi dal divano.

 Restano librati in aria il più a lungo possibile, se mettete questo disco sul piatto e alzate gli occhi verso il cielo potrete ancora vederli planare...

L’album 'The Pipe, The Roar, The Grid' dei Magic Muscle è un viaggio affascinante nella scena psichedelica e underground inglese dei primi anni '70. Caratterizzato da un rock muscolare e da flussi magici sulle due facciate, il disco mescola sessioni in studio e registrazioni informali. Con la presenza di musicisti eccellenti come Rod Goodway e Huw Gower, l’opera cattura diverse atmosfere tra blues hard e ballate dall’anima lisergica. Un disco che riesce a mantenere viva la magia del periodo senza tempo. Ascolta ora 'The Pipe, The Roar, The Grid' e lasciati trasportare dal rock underground inglese.

 "Fabbricare un rock and roll stordente, violento e bollente ma che eppure ti entra dolcemente sotto la pelle."

 "Era la migliore band senza contratto in città, dal vivo potevano stracciare chiunque."

La recensione analizza l'album "The New Order featuring Ron Asheton, Dennis Thompson" evidenziandone il forte legame con il rock duro di Detroit. Nonostante una produzione povera e demo approssimativi, le tracce più potenti mostrano un Ron Asheton autentico e in forma. Il disco ricorda atmosfere infuocate, influenze MC5 e Stooges, con groove e assoli che ancora oggi incendiano l'ascoltatore. Il giudizio finale è positivo soprattutto per la vibrazione genuina e l'intensità delle prime tracce. Ascolta ora 'The New Order' e riscopri il rock autentico di Detroit!