"'Anywhere' è un dischetto modesto, molto modesto, a tratti imbarazzante se confrontato con quello che nel '70 facevano tanti gruppi di lingua inglese."

 "Il cantante ha coraggio, ma la sua performance è spesso al limite dell'irritante, violentando i testi con vocalizzi discutibili."

La recensione valuta il debutto 'Anywhere' della Flower Travellin' Band come un disco modesto e spesso imbarazzante, soprattutto in confronto all'apprezzato 'Satori'. Le cover di pezzi blues e rock sono mediocri, con una tecnica poco convincente e una voce spesso inadeguata. Solo alcune parti strumentali risultano interessanti, ma nel complesso il disco non supera la sufficienza. Il percorso musicale della band parte da qui, ma non lascia un'impressione positiva. Scopri perché 'Anywhere' è un debutto controverso della Flower Travellin' Band!

 "Non dirmi che non posso perdere quello che non ho, perché posso perdere tutto quello che voglio."

 "Un Piazzolla depravato, lui che i dischi di Piazzolla li aveva girati e rigirati senza tregua..."

La recensione celebra l'esordio di Kip Hanrahan con un mix unico di jazz, latin e fusion, arricchito da collaborazioni prestigiose. Il tono ironico sottolinea la personalità eclettica dell'artista e la capacità di creare un suono originale e memorabile. Nonostante qualche critica velata agli approcci musicali, l'album viene considerato un 'colpo di testa' audace e riuscito, parte di un contesto musicale ricco e variegato. Scopri il colpo di testa musicale di Kip Hanrahan e immergiti in un jazz latino unico!

 La rivoluzione "non è un pranzo di gala... è un atto di violenza".

 Un anthem per eccellenza della New Left e della working class, uno dei capisaldi della nuova ondata britannica.

La recensione celebra l'album 'Entertainment!' dei Gang Of Four come un'esplosione sonora e politica, definendolo un manifesto musicale della New Left. Il disco viene descritto come un lavoro tagliente, minimale e rivoluzionario, con testi potenti che affrontano temi di alienazione e critica sociale. La critica sottolinea la forza della musica e il suo impatto duraturo nel panorama punk e post-punk britannico. Ascolta 'Entertainment!' per immergerti in una rivoluzione sonora e politica.

 Rosso. Più rosso. Sempre più rosso. Poi il rosso squarciarsi e aprirsi una savana...

 Delirio delirio delirio, poi d'improvviso il ritmo rallentare ed esplodere/bruciare inferni di rumore senza spiraglio senza uscita senza respiro...

La recensione racconta un intenso viaggio sensoriale attraverso il concerto live di King Crimson nel 1984 a Montreal. Il testo utilizza colori e immagini vivide per trasmettere l'energia, la complessità ritmica e l'atmosfera psichedelica della performance. L'autore esprime un forte apprezzamento per la calibrazione sonora e l'impatto emotivo dell'album. Scopri l'intensità emozionale di Absent Lovers: Live in Montreal 1984!

 Una musica che è speranza, che è pazienza, che è un’eterna partenza.

 Se capite quando il gioco finisce, come adesso è finito, mi raccomando, non buttatevi giù.

La recensione riflette su "La mia banda suona il rock" di Ivano Fossati attraverso un racconto intimo e poetico. Viene esplorato il tema del cambiamento, della nostalgia e della crisi personale, accompagnati dalla forza e speranza della musica rock. L'autore dedica la recensione anche a un amico scomparso, sottolineando l'importanza emotiva del disco. Un'analisi profonda che va oltre la musica, verso esperienze vissute e sentimenti autentici. Ascolta l’album di Ivano Fossati e immergiti in un viaggio emotivo unico.

 Il sesto è quello che mi piace di più. E c’è pure uno che suona la chitarra (!!!). Si chiama Adrian Belew.

 Orecchiabile all’inizio, poi stufa un po’.

La recensione offre un'analisi track-by-track dell'album Left Handed Dream di Ryuichi Sakamoto, con commenti sulla complessità e orecchiabilità dei brani. L'autore segnala un graduale apprezzamento verso i pezzi più ritmati e collabora con il chitarrista Adrian Belew. L'album risulta piacevole, con alcuni brani più monotoni ma nel complesso ben bilanciato. Ascolta Left Handed Dream e scopri il tuo pezzo preferito!

 Si: il silenzio è suono anch’esso.

 I tempi morti sono musica. Musica anch’essi.

La recensione esplora l'album 'Opposite' di Taku Sugimoto come un'alternanza tra suono e silenzio, dove il silenzio stesso diventa parte integrante della musica. L'ascolto è descritto come una sfida, con l'album che richiede più tentativi per essere compreso, evocando sensazioni di desolazione e astrazione. È un'esperienza lenta e meditativa, che può risultare difficile ma affascinante per chi è disposto a immergersi nella sua poetica sonora. Scopri l’arte del silenzio musicale con Taku Sugimoto - Opposite.