Gli ingredienti parrebbero esserci tutti per una storia potenzialmente intrigante, e invece il tutto va a banane abbastanza rapidamente.

 Ho fatto una ricerca su google: come terminare in modo originale una storia che parla della lotta tra alieni hattivoni ed umani dotati di bio-armature... e la seconda è il maionese.

Guyver di Takaya Yoshiki presenta un mix di armature biotecnologiche e lotta contro una potente organizzazione aliena. La storia parte con potenziale ma si perde in sviluppi poco convincenti e personaggi piatti. La pubblicazione è molto dilatata nel tempo, senza una conclusione definita dopo decenni. L'intervista con l'autore aggiunge un tono ironico e surreale alla recensione, mettendo in luce anche le difficoltà creative dietro il manga. Scopri il manga Guyver e lasciati sorprendere dalla sua trama e curiosa ironia!

 A rubare la scena all’intreccio poliziesco è l’umana deprimenteZZA che trasuda in primo piano come grasso tra gli ingranaggi.

 Il detective Marlowe resta stoicamente fedele ai pochi valori che ha, nonostante tutto e tutti.

Il Lungo Addio di Raymond Chandler intreccia un'indagine poliziesca con intense riflessioni sulla natura umana, tra solitudini, valori corrotti e un detective più umano e sensibile del solito. La forza narrativa è dominata dalla descrizione di un mondo desolato e moralmente svuotato, caratterizzato da dialoghi brillanti e atmosfere notturne tipiche del noir classico. Immergiti nell'atmosfera unica di Il Lungo Addio e scopri il fascino immortale di Chandler!

 “L’uomo solo - che è stato in prigione - ritorna in prigione ogni volta che morde in un pezzo di pane.”

 “L’hai vista Alma? Sembra reale, vero? No, non è reale.”

Quintetto di Buenos Aires di Manuel Vázquez Montalbán offre un noir atipico, un viaggio onirico nella Buenos Aires densa di memoria e sofferenza. Il detective Pepe Carvalho si muove tra personaggi ambigui e fantasmi del passato, intrecciando politica, storia e passioni. L'opera fonde realismo, surreale e riferimenti letterari creando un'ambiente ricco e coinvolgente. L'autore dedica un’attenzione particolare alle cicatrici della dittatura e allo spirito tormentato della città. Immergiti nell'atmosfera elettrizzante di Buenos Aires con Quintetto di Buenos Aires!

 È dura, arida, sudicia, povera ... senza speranza, mi ricorda un po’ la Torino delle Vallette e barrierana.

 Un personaggio crudo certo, ma non figo come Phil Marlowe, e forse per questo un po’ più vero, con tante contraddizioni ed insicurezze.

La recensione esplora 'I ragazzi del massacro' di Giorgio Scerbanenco mettendo in luce un'ambientazione milanese cruda e povera, distante dalle rappresentazioni moderne della città. Il protagonista Duca Lamberti viene visto come un personaggio realistico e contraddittorio, molto diverso dal classico investigatore hollywoodiano. L'autore della recensione apprezza questo secondo romanzo della serie più del primo, riconoscendo in Scerbanenco una scoperta preziosa del noir italiano. Scopri il fascino autentico del noir italiano con Scerbanenco!

 L’idea base è resa nota praticamente fin dall’inizio, lasciandomi con l’amaro in bocca per la mancanza di suspense.

 Le ultime 20 pagine si fanno più intense, ma il finale non è così inquietante come speravo.

La recensione esplora il romanzo di Fredric Brown ambientato in una provincia americana anni '50, dove un alieno controlla le menti causando strani suicidi. Pur apprezzando lo stile sobrio e la buona costruzione narrativa, il recensore sarebbe preferito un approccio più thriller e misterioso, come suggerito dal titolo. Il finale e il ritmo delle ultime pagine risollevano l'interesse, garantendo una lettura comunque piacevole per gli amanti della fantascienza. Scopri il mondo insolito di Fredric Brown e immergiti nel mistero di Bartlesville!

 Leiji Matsumoto è la pozione preferita dal mio cervello.

 Mi interessa raggomitolarmi per qualche attimo nel ricordo che ho delle sensazioni provate da ragazzino.

La recensione racconta il fascino nostalgico e onirico de "La Regina dei Mille Anni", anime sci-fi degli anni '70 di Leiji Matsumoto. L'autore riconosce nell'opera una malinconia unica e il valore di un racconto intricato, arricchito da doppiaggio e musiche originali. La serie è vista come un punto di chiusura del primo ciclo di Matsumoto, con legami precisi con Galaxy Express 999, e un mondo dominato da figure femminili dotate di poteri soprannaturali. Scopri l'universo onirico di Leiji Matsumoto con La Regina dei Mille Anni!

 Ditegli che non si muore quando si deve, si muore quando si può.

 Il libro mi ha trasmesso questo: il nonsense e l'inconsistenza dell'esistenza.

La recensione riflette sul tema della morte e dell'effimero nella saga di Cent'Anni di Solitudine. L'autore condivide esperienze personali e collegamenti emotivi con il romanzo, esplorando la caducità dell'esistenza e il valore della memoria. Non è una recensione tradizionale, ma un pensiero profondo e malinconico sulla vita e la perdita attraverso le generazioni della famiglia Buendía. Scopri la profondità di Cent'Anni di Solitudine attraverso questa recensione intensa ed emozionante.

 Melodia vocale inconcludente che a me garba tanto perchè non capisci mai dove va.

 L’outtake “Evacuate The Vacuous” è poco più di una scoreggetta chitarra-voce.

L'EP 'The Unicorns: 2014' presenta un mix lowfi e sperimentale di pop con elementi stravaganti e chitarre distorte. Il primo pezzo si distingue per l'originalità sonora, mentre gli altri risultano meno incisivi. L'ascolto si rivela interessante per chi apprezza sonorità indie e patchwork musicali non convenzionali. Scopri l’EP lowfi e sperimentale degli Unicorns adesso!

 Di fumetti incentrati su questo argomento se ne possono trovare di innocui e di decisamente meno innocui. Tra quelli innocui ci metterei questo “Hewligan’s Haircut”.

 Luoghi in cui alla domanda “di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?” ha perfettamente senso rispondere “nero a strisce gialle e blue”.

Hewligan's Haircut è un fumetto surreale firmato Jamie Hewlett e Peter Milligan che racconta le avventure oniriche di un ex internato dal taglio di capelli simbolico. Il racconto, ricco di nonsense e riferimenti culturali, esplora il confine tra sanità mentale e follia con leggerezza e stile originale. La recensione apprezza l'opera per la sua capacità di evocare mondi strani e divertenti, con un tratto grafico unico e un tono anglosassone marcato. Leggi Hewligan’s Haircut e immergiti in un viaggio grafico e mentale senza eguali!

 La parola d’ordine è distorsione, nella cui pozione prende il sopravvento quel che ad orecchio mi sembra un tremolo medio, messo un po’ su tutto come la maionese, pure la voce.

 Melodie pop sghembe cantate da un gremlin, chitarre e bassi belli compresi e iper distorti.

La recensione evidenzia come Ruban Nielson e la sua band Unknown Mortal Orchestra utilizzino la distorsione e la manipolazione della voce per creare un sound unico e originale. Nonostante una voce poco piacevole dal vivo, in studio la voce filtrata contribuisce a un risultato psichedelico e multicolore, adatto come colonna sonora autunnale. L'album viene apprezzato per il suo carattere onirico e melodie sghembe. Ascolta l'album per immergerti in un'atmosfera psichedelica e distorta!