Hunter si mette sapientemente al servizio del complesso in lunghe sessioni dal tono drammatico da big band.

 Il disco costituisce un vero e proprio omaggio all’articolo undici della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

Article XI è un album live di Anton Hunter che unisce jazz sperimentale e free jazz in una formazione big band unica. Il progetto, ispirato all'articolo undici della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, esplora concetti di libertà attraverso sette brani originali. L'album si distingue per la sua originalità compositiva e la forte partecipazione collettiva dei musicisti. È una proposta che supera i confini del jazz tradizionale per avvicinare diversi tipi di pubblico. Ascolta Article XI e immergiti in un mix unico di jazz e libertà creativa!

 «Uniche composizioni di elettronica minimale sintetica considerabili come rappresentazioni psicotiche espresse in maniera criptica e poetica».

 «Un disco apparentemente freddo ma in cui le sensazioni acquisiscono sempre più nitidezza e colorazione fino a essere messe completamente a fuoco».

La recensione analizza l'album 'Somewhere Else' di Profligate come un'opera ispirata a visioni letterarie e musicali complesse. Il disco combina elettronica minimale e drum & bass con testi poetici e interpretazioni vocali viscerali, grazie anche alla collaborazione con Elaine Kahn. L'atmosfera fredda e criptica si rivela intensa e coinvolgente, inserendosi nel panorama attuale della musica sintetica con un tocco originale. Scopri ora l'affascinante mondo sonoro di Profligate con 'Somewhere Else'.

 "'Wake The Dead' segna non tanto sul piano dei suoni quanto invece sul piano puramente concettuale una vera e propria svolta."

 "Le sonorità del disco sono veri e propri rituali sintetici nei quali vengono richiamati i fantasmi del passato in una specie di allegoria didascalica dantesca carica di suggestioni."

Matt Elliott rilancia il suo progetto The Third Eye Foundation con 'Wake The Dead', un album che unisce elettronica e atmosfere sintetiche a un forte concept ispirato a Dante e alla rinascita spirituale. Le sonorità variano tra trance, avant-jazz e deep ambient, creando rituali sonori intensi e suggestivi. Il disco è un viaggio che riflette sulle crisi sociali e politiche contemporanee, offrendo una meditazione profonda sull'umanità. Ascolta ora 'Wake The Dead' e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 Ci sono veramente tante belle idee in ballo, ma nessuna di queste viene poi sviluppata fino in fondo e portata a compimento.

 Drift apre troppe parentesi su tante diverse prospettive e aspettative di ascolto, ma nessuna di queste viene soddisfatta.

Drift dei The Men mostra un album ricco di suggestioni e influenze che spaziano dal garage rock psichedelico alla ballad oscura. Tuttavia il disco risulta frammentato e manca di coesione, con molte idee accennate ma mai sviluppate completamente. L'ascolto lascia in attesa di una definizione più chiara dell'identità del gruppo, suggerendo di riscoprire lavori precedenti o attendere nuove uscite. Ascolta Drift e scopri la complessità dei The Men, poi torna ai loro classici per coglierne l’essenza!

 Canzoni praticamente costruite guardando dentro di sé con quello che si può definire "vero e proprio odio".

 Tutta quella solita scimmiottatura di David Bowie, abuso di sintetizzatori, chitarre evanescenti e riff taglienti come lame, suoni pre-registrati o quasi. Tutto fuori tempo massimo.

La recensione analizza l'album New Material dei Preoccupations, che riprende un'estetica dark e anni '80 con suoni simili tra loro e poca varietà. Sebbene il lavoro sia ispirato e rifinito, manca di originalità e risulta fuori tempo rispetto alle tendenze attuali. Le tematiche introspettive e nichiliste sono presenti ma non sufficienti a risollevare la percezione generale. Il disco appare come un progetto isolato, privo di novità significative. Scopri se New Material dei Preoccupations fa per te e immergiti nel loro dark rock introspettivo.

 I silenzi e le pause contano tanto quanto i suoni.

 Una serie di combinazioni apparentemente astratte ma invece maledettamente concrete.

Il disco 'Suspended' di Markus Eichenberger e Daniel Studer propone un linguaggio musicale sperimentale basato su improvvisazioni che valorizzano i silenzi e le pause. L'assenza di una sezione ritmica visibile stimola l'ascoltatore a un'immersione sonora profonda e personale. Un lavoro non facile ma ricco di stimoli per appassionati di jazz contemporaneo e musica d'avanguardia. Scopri l'arte del silenzio nel jazz con 'Suspended' di Eichenberger & Studer.

 Il free-jazz dei Fire! non è una musica difficile, ha un impatto e un effetto immediato sull'ascoltatore.

 La sezione ritmica è francamente spettacolare e determina strutture con un taglio rock e poco convenzionale.

I Fire! confermano la loro presenza nel panorama avant-jazz con 'The Hands', un album che si distingue per la potenza sonora e l'affiatamento del trio. Il disco, meno astratto rispetto ai lavori precedenti, offre un free-jazz accessibile e coinvolgente, con suggestioni rock e sperimentali. La sezione ritmica e il sax di Gustafsson sono elementi di spicco che rendono l'ascolto immediato e ipnotico. Un disco che supera le definizioni di genere e si avvicina a grandi nomi dell'avanguardia musicale. Ascolta ora 'The Hands' e scopri l'avanguardia del jazz contemporaneo!

 Il film rappresenta una certa decadenza per il comportamento del genere umano ma mostra lo scatto decisivo verso la vita condivisa.

 Niente trucchi da quattro soldi, ma semplicemente spazio alle idee e largo ai contenuti veri e propri.

Downsizing di Alexander Payne propone una fantascienza semplice e lineare, senza effetti speciali appariscenti o profonde riflessioni scientifiche. Il film affronta temi come crisi economica e riscaldamento globale attraverso la miniaturizzazione, ma senza particolari originalità. La performance di Matt Damon e la fotografia sono i punti di forza. La pellicola si avvicina alla sci-fi classica, più ingenua ma efficace sul piano cinematografico. Scopri Downsizing e lasciati sorprendere dalla sua sci-fi semplice e intensa.

 Menuck mette finalmente al centro delle sue composizioni la sua voce e i suoi testi.

 La sua richiesta d’amore è del resto qualche cosa di inaccettabile per la società in cui viviamo.

Pissing Stars è il secondo album solista di Efrim Manuel Menuck, in cui l'artista lascia emergere la propria voce e testi intensi. Il disco si caratterizza per atmosfere ambient oscure, droni ossessivi e temi personali, politici e sociali. Alterna momenti strumentali minimalisti a brani drammatici. L'opera riflette la lotta dell'autore contro la depressione e le ossessioni, proponendo una musica complessa e profondamente evocativa. Scopri l'universo profondo di Efrim Manuel Menuck in Pissing Stars.

 Le sue storie di vampiri, caratterizzate da visioni oniriche e surreali e ossessioni spaventose e erotismo, sono un vero e proprio classico.

 Questa raccolta possiamo vederla come una duplice operazione: da una parte riportare attenzione al cinema di Rollin; dall’altra usare questo come uno strumento per raccontare un pezzo di controcultura musicale.

La raccolta "The B-Music of Jean Rollin 1968-1973" evidenzia l'importanza delle colonne sonore dei film horror di Rollin. Il disco raccoglie brani tra progressive, minimalismo e jazz sperimentale, mettendo in luce un lato meno noto ma affascinante dell'ultima controcultura musicale francese. Jean Rollin emerge come icona cult capace di unire erotismo e visioni oniriche, anche se ostacolato da produzioni di serie B. Scopri l'affascinante mondo sonoro di Jean Rollin e immergiti nella sua controcultura musicale!