joe strummer

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 Anche un film che sembra andare col pilota automatico come questo si rivela utile, una piccola lezioncina su come si fanno i film minori.

 Virzì non cede alla sciatteria, al grigiore, trova sempre qualcosa di assurdo e pungente da mettere in scena.

Notti magiche di Paolo Virzì è un film che, pur non innovando con la sua trama, riesce a intrattenere grazie a ritmo, invenzioni e personaggi vividi. Ambientato nell'estate di Italia '90, racconta le dinamiche di un sistema cinematografico chiuso e meschino in cui giovani talentuosi si scontrano con realtà difficili. La sceneggiatura non manca di ironia e trovate pungenti, seppur si appoggi a cliché già noti. Un'opera atipica che si salva grazie a dettagli e approfondimenti negli ultimi atti. Scopri l'ironia amara di Notti magiche, un film da vedere con occhi attenti.

 Horizon Zero Dawn è qualcosa che segna l'immaginario, è un approdo per il mondo videoludico e non solo.

 HZD è un'ossessione magnifica, proprio per la sua ostentata difficoltà.

La recensione evidenzia la complessità e la profondità del sistema di combattimento di Horizon Zero Dawn, la sua grafica impressionante e il mondo enorme da esplorare. Il gioco richiede molto impegno per raccolta risorse e livellamento, creando una dipendenza ambivalente tra piacere e frustrazione. La narrazione però risulta poco coinvolgente e la varietà di missioni limitata. L'autore lo considera un'esperienza ambiziosa ma con alcune contraddizioni. Scopri l'emozione di affrontare bestie meccaniche in Horizon Zero Dawn!

 «First Man traccia un nuovo modo di raccontare lo spazio, trasformando l'epopea in un dramma interiore.»

 «L'uomo epico degli anni Sessanta è un burattino sfruttato a fini propagandistici, svuotato dal terrore.»

First Man di Damien Chazelle offre una narrazione originale che trasforma la conquista della Luna in un dramma interiore, mostrando il peso umano dietro un'impresa politica. Il film evita i cliché del genere spaziale con uno stile registico raffinato e una colonna sonora inquietante. Il protagonista Neil Armstrong appare come un uomo complicato, segnato dall'alienazione e dal sacrificio. La pellicola si distingue per un realismo freddo e una visione critica del mito eroico, mettendo in luce la contraddizione tra le motivazioni personali e le esigenze dello Stato. Un'opera profonda, difficile ma affascinante. Scopri la vera faccia dell’epopea lunare con First Man di Chazelle!

 Questo film è un atto di bellezza, senza bisogno di argomentazioni che ne sanzionino il valore.

 La vita senza quella scintilla folle diventa una mera prostituzione, un vendersi per ottenere qualcosina.

La recensione esalta "L'uomo che uccise Don Chisciotte" di Terry Gilliam come un'opera caotica ma affascinante, capace di fondere realtà e sogno. Il film viene visto come un atto d'amore per il cinema e la letteratura, dove la libertà creativa prevale sulle logiche produttive rigide. Le interpretazioni di Adam Driver e Jonathan Pryce sono particolarmente lodate. Il messaggio centrale celebra la resistenza dei sogni di fronte al cinismo del mondo reale. Scopri il viaggio unico di Gilliam tra sogno e realtà, guarda L'uomo che uccise Don Chisciotte!

 L'America di oggi non è cambiata, è ancora razzista come negli anni Settanta.

 Mettere in ridicolo la stupidità dei razzisti è sensato, ma prolungarlo per tutto il film banalizza il tema.

BlacKkKlansman di Spike Lee è un film tecnicamente valido ma narrativamente ridondante. Il forte messaggio politico sul razzismo americano perde forza a causa di uno stile manicheo e di una storia di scarso spessore. L'ironia funziona in parte, ma rischia di banalizzare il tema. Interessanti i parallelismi sociali e la denuncia dei media e della polizia. Un film impegnato ma che non aggiunge molto di nuovo alla discussione sul razzismo. Scopri la recensione completa e rifletti sul razzismo con BlacKkKlansman di Spike Lee.

 È giusto rubare? Cos’è una famiglia? Basta partorire per essere madre?

 La legge, la morale, le istituzioni sono inflessibili e incontestabili, ma sacrificano senza rendersene conto il risvolto umano di ogni cosa.

Un affare di famiglia di Hirokazu Kore-eda affronta temi complessi come la famiglia, la morale e la necessità con delicatezza e profondità. Attraverso inquadrature fisse e un ritmo riflessivo, il film svela legami umani intensi e ambigui, mostrando affetti che sfidano le convenzioni sociali. La critica sottolinea l'immersione empatica e la capacità del film di far sentire il pubblico parte della famiglia disfunzionale al centro della storia. Scopri il toccante ritratto familiare di Kore-eda, un film che sfida ogni definizione di famiglia.

 «Non c’è un colpevole qui, c’è tutto un mondo che non sa accorgersi della morte incombente di un uomo.»

 «Il Cucchi di Alessandro Borghi è troppo dilaniato dal dolore per cercare di salvarsi, si lascia morire piuttosto che cercare una risalita dall’apnea.»

Il film 'Sulla mia pelle' di Alessio Cremonini racconta la tragica morte di Stefano Cucchi, offrendo una visione profonda e nichilista di un sistema statale incapace di proteggerlo. La performance di Alessandro Borghi è intensa e commovente, anche se la scrittura e la regia presentano alcune imperfezioni. Il film denuncia con forza l'abbandono e la burocrazia che hanno condotto alla perdita di una vita umana. Un’opera che va oltre la cronaca, scavando nell’esistenza e nella società. Scopri il potente racconto di Stefano Cucchi in 'Sulla mia pelle', un film che non lascia indifferenti.

 «Revenge è ambientato nel mondo reale, ma la fisica, la medicina, la logica e la probabilità seguono delle dinamiche tutte nuove.»

 «Molto meglio allora le proposte spregiudicate di Red Sparrow e Atomica bionda, quelli sono dei bei vaffanculo agli uomini.»

La recensione di Revenge di Coralie Fargeat esprime una forte critica verso la mancanza di realismo e profondità psicologica del film. Pur apprezzando alcuni elementi stilistici come la colonna sonora e le scene sanguinose, l'autore giudica il film come un superficiale tentativo di feminismo con personaggi poco credibili e una vendetta banalizzata. Il confronto con Kill Bill è inevitabile ma impietoso, evidenziando le mancanze della pellicola. Scopri perché Revenge non convince: leggi la recensione completa!

 In termini strettamente estetici, questo è uno dei film più belli di sempre.

 Coppola è il puparo che manovra a piacimento le emozioni del suo pubblico, che si trova a tifare spudoratamente per uno che spara in faccia alla gente.

La recensione celebra Il Padrino come uno dei film più belli e influenti di sempre, sottolineando la maestria narrativa e l'estetica impeccabile di Coppola. Vengono evidenziate alcune forzature narrative necessarie per costruire un quadro epico, e il modo in cui il film manipola emozioni e valori morali. Il finale lascia lo spettatore a riflettere sulle ambiguità del potere e della famiglia mafiosa, rendendo il film un mito intramontabile. Scopri perché Il Padrino è un capolavoro imperdibile nel cinema mondiale.

 Michael è un puro avvelenato dalla paura, dal rovello del dover essere forte e dal terrore di essere meno grande rispetto al padre famoso.

 Vito non è buono, Michael non è cattivo. Sono entrambi crudeli, malvagi, sanguinari, e a loro modo buoni, amorevoli, affezionati.

La recensione esplora la complessità morale e narrativa de Il Padrino - Parte II, mettendo in luce le differenze tra Vito e Michael Corleone. Evidenzia la decadenza generazionale e l’abilità registica di Coppola nel rappresentare un mondo mafioso fatto di sfumature. Il film è descritto come un dramma da camera che si concentra sui personaggi e sulle loro contraddizioni più che su azione e colpi di scena. Scopri la profondità nascosta de Il Padrino Parte II, un capolavoro di Coppola fuori dai soliti schemi.