Per la gran parte si tratta di un misturone di partecipazioni e comparsate fatte e subite, senza il filo logico portante.

 Si passa indecentemente sulla linea sottilissima, e da rasoio, che divide l'opera sì commerciale, ma comunque gradevole, dalla solenne presa per il culo.

La recensione critica l'album 'Duetos' di Sting per la scarsa coerenza artistica e la predominanza di ospitate senza un filo logico. Con pochi brani interessanti, il disco appare soprattutto come una raccolta non ufficiale per fan. L'autore evidenzia la delusione di fronte a un progetto poco originale e carico di buonismo. Scopri la nostra recensione completa di Sting - Duetos e valuta tu stesso!

 Gli anni Sessanta sono stati un decennio irripetibile, pieno di vita e di sublime leggerezza.

 Il Sessantotto ha trasformato tutto in seriosità cervellotica, lasciando intendere che da lì in poi sarebbe andata solo peggio.

Il libro di Edmondo Berselli celebra gli anni Sessanta italiani come un decennio irripetibile di vita, leggerezza e cultura esplosiva. L'autore, con uno stile semiserio e scorrevole, critica il Sessantotto definendolo un momento di seriosità eccessiva che segnò un declino culturale. La recensione apprezza la scrittura piacevole e la visione nostalgica, suggerendo l'idea di un ideale seguito sugli anni successivi. Scopri il fascino e la storia degli anni Sessanta con Berselli, un libro da non perdere!

 Sting, l’uomo che periodicamente rischia di farmi dubitare della mia parrocchia etero, qui, barbuto e invernalissimo, è splendido davvero.

 L’insieme, c’è poco da fare, pare compositivamente raffazzonato, è noiosetto e sicuramente pare destinato ad un presto dimenticatoio.

La recensione evidenzia una delle caratteristiche principali di "If On A Winters Night": un lavoro curato e pulito ma privo di energia compositiva. La voce di Sting brilla quando è naturale, mentre gli arrangiamenti, pur ottimi, non riescono a salvarlo dalla noia e dalla monotonia. L'autore ricorda con affetto il ritorno dei Police e auspica per Sting un ritorno a canzoni più significative e coinvolgenti. Ascolta l'album e scopri se Sting riesce a sorprenderti!

 Tutto è perfetto e tutto è perfettamente imperfetto.

 Il film è assolutissimamente consigliabile agli amanti del trash, del demenziale, del non-sense.

Starship Troopers 3 - Marauder è un film che oscilla tra trash consapevole e involontario, creando momenti esilaranti e surreali. Gli effetti speciali variano da accettabili a amatoriali, mentre la recitazione, specialmente quella di Jolene Blalock, sottolinea il carattere bizzarro dell'opera. Consigliato agli amanti del non-sense e del demenziale, è un piccolo grande cult per chi apprezza l’ironia sci-fi. Scopri Starship Troopers 3 e lasciati conquistare dal suo trash irresistibile!

 Un film che porta a pensare che il cinema italiano non sia del tutto morto.

 Il personaggio Andreotti è tagliato in maniera caricaturale senza essere banale.

Il Divo di Paolo Sorrentino viene celebrato come un film magistrale che rinnova con stile il cinema italiano, evitando imitazioni. La rappresentazione caricaturale ma profonda del personaggio Andreotti e l'estetica perfetta suscitano grande ammirazione. L'opera si pone come una riflessione lucida sull'Italia della Prima Repubblica, evidenziando le radici di questioni attuali senza scadere in banalità. Scopri Il Divo e immergiti in un capolavoro del cinema italiano moderno.

 Il fondo del fondo del barile.

 Vasco è uno sguarato, un'industria, un autore finito... ma in questa interpretazione ha messo anima, vita, sentimento, commozione.

La recensione di "Tracks 2" di Vasco Rossi evidenzia una raccolta di brani minori, alcune tracce inedite e cover dalla qualità altalenante. Pur essendo considerato il "fondo del barile", il disco presenta momenti di autentica emozione, soprattutto in alcune interpretazioni. L'operazione, controversa ma non diversa da altre antologie di grandi artisti, riflette più una strategia commerciale che un progetto artistico compiuto. Resta comunque un album capace di attirare fan e critici, nonostante le riserve. Scopri la nostra recensione approfondita di Tracks 2 di Vasco Rossi e decidi tu cosa ne pensi!

 Un buon noir, un po’ piattino, completamente abitato da orsachiotti.

 Perché cazzo tutti, dico tutti, sono orsachiotti?

Amberville di Tim Davys è un noir interessante e ben scritto, che però non cattura completamente il lettore. La narrazione alterna spunti di introspezione psicologica validi a momenti banali. L'insolita presenza degli 'orsachiotti' in tutta la storia crea confusione e perplessità. Scopri se Amberville è il noir giusto per te!

 Qui la faccenda è particolarmente strana. Cristiano è diverso.

 Un omaggio innamorato e parzialmente dedicato a se stessi, al proprio sangue, alla propria storia.

La recensione apprezza il lavoro di Cristiano De André che, con tatto e amore, ripropone le canzoni del padre Faber, aggiornandole con arrangiamenti moderni e personali. L'album non è una semplice copia ma un tributo sentito e innovativo. La voce di Cristiano, pur diversa dall'originale, è ben utilizzata. Il progetto è considerato meritevole e degno di attenzione, aprendo aspettative per i futuri lavori solisti. Ascolta il tributo di Cristiano De André e riscopri le canzoni di Faber con occhi nuovi!

 Ormai son giunto a una conclusione: dopo una certa età votarsi al minimalismo è tipico dei saggi, mentre cadere in folli barocchismi orchestralcorali è frutto del più deteriore egocentrismo berluscomico.

 È l'Italia, amici miei, volemose bene, pacca sulla spalla, tutto il mondo è paese, tutte le epoche uguali e soprattutto uguali siamo tutti noi, tutti voi, tutto il mondo è capace uguale, paraculo uguale, bravo, tecnico, sensibile, dotato, uguale.

La recensione critica di Q.P.G.A. di Claudio Baglioni evidenzia una caduta artistica segnata da barocchismi musicali e un eccesso di ospiti che deraglia l'album. L'autore, con tono ironico e pungente, mette in discussione la validità emotiva delle canzoni rispetto al passato, sottolineando un pericoloso buonismo e omologazione nel panorama musicale italiano. Scopri se Q.P.G.A. di Claudio Baglioni merita la tua attenzione: leggi la recensione completa ora!

 "Inneres Auge fotografa spietatamente, in modo geniale e perfettamente studiato, l'epoca berlusconiana."

 "Battiato non riesce comunque a non emozionare, non sa e non vuole banalizzare e crede, sempre, in quello che fa."

Inneres Auge di Franco Battiato è un album che unisce sapientemente vecchie e nuove canzoni, creando un mosaico sonoro ricco e coinvolgente. La title track si distingue per il suo messaggio politico chiaro e incisivo sull'epoca berlusconiana. Il disco si lascia ascoltare più volte e riscopre brani meno noti con una nuova intensità. Sebbene non superi l'ultima grande opera Il Vuoto, rimane un lavoro prezioso e apprezzabile per i fan e gli amanti della grande musica d'autore italiana. Ascolta Inneres Auge e scopri la potenza musicale di Battiato oggi stesso!

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