editoriale di giov

Kele Okereke dei Bloc Party mi deve ancora dieci risposte ad un intervista, Liela Moss dei Duke Spirit solo 5 ma mi accontenterei anche di una sola cosa non proprio giornalistica; a Umberto Giardini in arte Moltheni sono debitore di un "vaffanculo" e chissà, magari lo incontro per Bologna e mi sdebiterò al più presto. Mio cugino mi deve poco più di due euro per una partita di calcetto organizzata da lui che, invece di costare x, costava x alla seconda perché eravamo solo in sette e alla fine mi veniva anche da svenire. Entrance mi deve indietro una mega figuraccia tridimensionale grazie alla quale la mia ragazza mi prende per il culo da un anno, che se la racconto qui la mia carriera di fasullo esperto indie rock è finita per sempre. Devendra Banhart una più piccola ma sempre roba da vergognarsi forever and beyond, mentre a Samuel Beam sono debitore di un piccolo favore "di scrocco" ma lui non ne sa niente (anzi, neanche sa chi sono misà…) quindi rimarremo sempre così credo. Dio mi deve ancora quei dieci centimetri in più promessi in altezza e mai arrivati a destinazione sopra la mia testa. E manco a dire li avesse messi tutti da qualche altra parte, porca miseria! Vabbèh, Liela, chi si accontenta gode no?

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editoriale di MaledettaPrimavera

Il giornale del King’s College mi ha chiesto di andare a nord per recensire "Son Of Dave" e siccome anche se io sono gratis non mi chiama mai nessuno allora accetto. Sulle note che mi danno questo tipo suonerebbe un genere chiamato "Solo D.I.Y. Approach" e io penso a quanto sarebbe frustante esser pagati per scrivere su queste cose. Ben Darvill fa parte di quella categoria di artisti che - o non possono permettersi spese o nessuno li sopporterebbe - si chiamano One Man Band, solo che questo suona tutti gli strumenti contemporaneamente: con un piede mette il sampler, con la bocca suona l’armonica e canta, con l’altro piede gli effetti e con le mani così tante cose che non ne vedevo dall’ultimo film porno. Violini, campane, cimbali, trombette di plastica, il tutto mentre si agita come uno spastico. Alla fine gli faccio un agguato e dico che mi ricordava David E.Edwards, credevo di fare il dolce e invece non c’è stato verso di intenderci - era troppo più sbronzo e non c’è stato neanche verso di recuperare.
Con una media di 70 articoli proposti al mese e 68 rifiutati sto avendo le prime soddifazioni: un tipo mi ha scritto "sei troppo demente, quando ti incontro ti spacco la faccia, spacco tutto" ed evidentemente qualcuno mi aveva pubblicato. A proposito di pubblicazioni: un certo Datam credeva che avessi scritto un libro e probabilmente aveva letto da qualche parte una parodia di me stesso. Se lo vedete ringraziatelo da parte mia.

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editoriale di giov

Questi giorni piove. Tantissimo. E l'asfalto sembra quasi risputarmela in faccia, tutta quest'acqua. Sono capitato a vivere in un periodo storico di merda. Nessuno ti paga equamente per ciò che dai, nessuno guarda oltre. Tutto è materiale, tutto è tornato a livello base: mangiare, dormire, ripararsi. Punto. Prossima frontiera, il baratto. L'arte non esiste. L'artista è una tipologia di vita dannosa.
Un giorno riuscirò a diventare anche più enigmatico di Thomas Pynchon, costi quel che costi. E che si fotta la pioggia.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Quando scoprivo i Belle & Sebastian ci si poteva ancora definire alternativi, ma ora i tempi son cambiati: con un mega concorso sono stati votati la migliore band scozzese di tutti i tempi - e uno potrebbe pensare: figurati, la Scozia - ma scorrendo i concorrenti si ha una forte impressione. Travis al 2, Wet Wet Wet al 4 (!), Jesus & Mary Chain, Primal Scream, Franz Ferdinand al 15, Cocteau Twins al 44 (?). Potevano partecipare cani e porci e infatti ho partecipato anch’io e sono arrivato 158esimo. Avevo votato Simon Rivers, un postino poeta che nel '99 coi suoi Bittersprings mi aveva fatto innamorare due volte e in una delle due volte stava da solo. Poi i Belle & Sebastian mi hanno abbandonato ma lui, anche contro le due certezze insormontabili della vita - il primo amore non si scorda mai e qua nessuno è fesso - continua a tentare di farmi innamorare. Me lo porto con me un po' arrapato e dico alle fanciulle: hey guarda questo è arrivato al numero 158 del mega concorso e loro mi guardano spaventate che non capisco se è perché si aspettano che lo tiri fuori o che mi metta a suonare la cornamusa.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Il giorno che sono nato usciva "Anarchy in the Uk": festeggiarono con 3 note perchè 2 erano poche ma 4 erano sinceramente troppe. Nove mesi prima mio padre festeggiava mentre usciva "Awaken" degli Yes, un sasso di 20 minuti perchè ad un certo punto qualcuno si era addormentato. Mi ci vollero un paio di decenni e di rivoluzioni ma quando me ne accorsi fu come se m'avesse accoppato da un cavalcavia.
Con un calcio nel culo ho trovato lavoro negli uffici di un casinò online: mi metto una cravatta e aspetto quanto una canzone dei Mars Volta, ogni tanto viene qualcuno che mi chiama ladro e io gli do il certificato di garanzia. Nei 15 minuti d'aria mi godo una panoramica del fiume e 3 note dei Mars Volta, mentre aspetto che mi arrivi una schioppettata. Ho pure cambiato casa per la seconda volta nel giro di un Lato A dei Mars Volta: questa gente un paio di rivoluzioni fa fu lanciata dalla finestra con un calcio nel culo e ora sono rientrati dalla porta e si toccano le palle seduti sul divano. Ad ogni modo nella nuova casa a mala pena abbiamo le sedie: alla sera mi godo una panoramica di un fiume di pisciate mentre aspetto che qualcuno mi accoltelli, e se proprio deve succedere speriamo che duri quanto tre note punk.

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editoriale di MaledettaPrimavera

- Dietro il talento di Britney Spears, Celine Dion e Backstreet Boys si nasconde il genio di Max Martin, una volta leader indiscusso della scena heavy metal europea (suonava negli It's Alive ed è davvero lui che ha scritto "Baby One More Time").
- All'inizio della loro carriera i Sex Pistols divennero definitivamente famosi dopo l'infausta apparizione al "Bill Grundy show" (passarono la serata a bestemmiare, Steve Jones chiamò il presentatore fottuto bastardo): alla EMI la cosa non andò giù ed implorò con 30000 sterline che la band si togliesse dai coglioni (25 anni dopo ne offrirono 71 milioni a Mariah Carey per continuare a fracassarli ma questi è un'altra storia). Ad ogni modo i Pistols non si fecero pregare a lungo e la famosa prima pagina del Daily Mail ("The filth and the fury") divenne successivamente il titolo di un bellissimo documentario sull'epoca.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Nel paese dove sono nato c'è un sindaco comunista e io quando ci penso mi emoziono sempre. Ha vinto grazie al primo caso di congiunzione universale degli interessi umani - ha approfittato come un boomerang del potere del mezzo mediatico: al corteo contro l'inceneritore l'hanno ripreso mentre un poliziotto lo prendeva a manganellate sul cranio e siccome nessuno vuole morire incenerito l'hanno tutti votato (ad ogni modo se entri in città e vai a destra ci trovi la discarica della monnezza).
Nel paese dove sono nato durante le feste di Natale viene a suonare Gianni Celeste e io quando ci penso mi emoziono sempre. Mi ricorda di quando ero ragazzo: scendevamo per le strade e ci prendevamo a sputazzate in faccia, cantavamo tutti insieme "Un latitante non tiene speranze!" e nel video c'era questo latitante che piangeva mentre abbracciava la moglie, le diceva "A natale vulesse turnà ma non posso" e allora anche la moglie cominciava a piangere mentre abbracciava i figli (e quanti figli: non finivano mai), poi il video sfumava con un disoccupato che piangeva mentre un poliziotto lo manganellava, probabilmente perchè c'era qualcuno della televisione.

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editoriale di MaledettaPrimavera

"Come talk to me" - Peter Gabriel (Ti prego, parlami)
"I don't want to talk about it" - Rod Stewart (Non mi va stasera)
"Gimme some truth" - John Lennon (E' l'ora della verita')
"It looks like a dead end to me" - A.Van Winkle (E' suonata la sveglia?)
"Sex me, talk me" - Berlin (Ti faccio un regalino dopo)
"The king is dead" - Kent (Non me ne parlare)
"Talk about our love" - Brandy (Mi ami ancora?)
"Let's not talk about love" - Heather Nova (Sono davvero stanco stasera)
"We gotta talk" - Jennifer Lopez (Eh no stronzo, invece parliamo eccome)
"Shut the fuck up!!" - Brides Of Destruction (Non ho davvero voglia stasera, cara).

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editoriale di MaledettaPrimavera

Se all’inizio dell’anno mi avessero detto che un ex ufficiale di guerra sarebbe stato il più venduto e Michael Jackson si fosse rifugiato nel golfo probabilmente avrei seguito il consiglio dello “Stool Pigeon”, che mi ha rispedito gli articoli suggerendo di lasciar perdere con la musica (fossi in voi mi offenderei). “What’s wrong with you, punk?” urla Alan dei The Rakes, quindi si lancia su di noi, noi lo rispediamo sul palco del Barfly e allora si butta il chitarrista e cosi’ passiamo la serata: secondo l’NME tre canzoni dell’anno sono loro.
Te lo dico io what’s wrong, Alan: l’articolo. La Strada, I Numeri Magici, I Ragazzi Ordinari, Gli Assassini: sembrate tutti uguali così. Stasera hanno aperto dei tipi che si chiamavano I Tipi, ieri suonavano Gli Eroi Delle 5 Del Pomeriggio, o era Di Mattina non ricordo bene. “Il mondo sta cambiando”, scrive “Q”: in copertina c’è Bono uomo dell’anno che dice “Sarebbe fico se fossi Papa!” e ha un’espressione spaventosa che l’unica domanda che ti verrebbe da fare è “what’s wrong with you, punk?” ma probabilmente non risponderebbe. Da “Q” neanche me l’hanno rispediti e allora non lo so se gli sarebbe piaciuto l’articolo.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Significherà qualcosa se nel ’97 album dell’anno fu “Deserter’s songs”, l’anno dopo i Flaming Lips, quello prima gli Spiritualized e quest’anno i Bloc Party: tra me e loro qualcuno sta peggiorando. Singolo dell’anno per i Futureheads – la testa sarà pure nel futuro ma il resto è rimasto al 1986. “Oh oh oh” – vogliono che canti “perseguitato dall’amore oh oh oh” e mi bombardano di “oh oh oh” fino a far credere a tutti che sia rincoglionito. “Gli Smiths, i Nirvana e gli Stone Roses della nostra generazione”, scrive l’NME in prima pagina: io pensavo ad un mostro genetico ed invece erano gli Arctic Monkeys che rincorrevano pulzelle sulla pista da ballo.
Poi alla sera spengo tutto e vado dai Blonde Redhead – gli unici ad avere la testa al posto giusto – che riempiono un locale delizioso di centinaia di anime: due siciliani sbocciati a New York che come supporto si portano dietro un video di Scott Walter e io ci avevo sperato tutto il giorno che si poteva essere cool e intelligenti allo stesso tempo.

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editoriale di MaledettaPrimavera

"Nessuno vive mai per sempre" cantava Chris Cornell in "Wave goodbye", e però il problema non era sopravvivere a lungo ma invecchiare male. Nessuno vive per sempre e chissà Jeff, che in questi giorni avrebbe festeggiato 39 anni, come sarebbe invecchiato. Avrebbe suonato al Live8 con Elizabeth Fraser. Cantato per i soldi e poi contati. Suonato di supporto ai Coldplay o (magari un po’ schifato) nemmeno mai suonato. Qualunque cosa ti venga in mente per ricordare Jeff, scrivila quì: newsletter@jeffbuckley.com. Tim ha festeggiato tatuandosi il braccio, Katrina ha aiutato il destino e chiamato suo figlio Buckley Jr., Will ha comprato una torta con la ragazza, hanno espresso un desiderio e niente di che ma beati loro.
"Nessuno vive mai per sempre" si lamentava Chris in un disco che ho tanto amato, e quanto ho amato pure lui ma il problema è che alla fine ce l'ho fatta, mi sono scordato di entrambi e siamo tutti un po’ invecchiati male.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Nel 1929 alla fermata di Charing Cross intrattenevano il volgo con una mostra di animali imbalsamati. Foche, uccelli, topi morti perdevano la coincidenza per Highgate mentre con una targhetta spiegavano i vari perchè della vita. 80 anni e 80 miliardi di perchè dopo, al posto del topo morto per andare a Highgate mi consigliano la carriera di Maria Carey: ha appena vinto l'edizione dei Vibe Awards e se è cosi' c'è da fidarsi che sia stata una carriera elettrizzante - all'ultima edizione un paio che avevano perso si sono accoltellati. "Tutti mi chiedono perchè" si lamentava Nikolaj Stavrogin. "Sono 2000 anni che gli uomini si domandano il perchè senza ottenere risposta e ora lo chiedete a me" - il topo anche se non l'aveva letto condivideva.
L'ora di picco per i suicidi sotto il treno è alle 11 - intrattenevano il volgo mentre ammirava il topo - e anche se un po' morto gia' lo sembrava, si scordava tutte le volte di avere le palle imbalsamate.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Ogni tanto ne pescano uno – uno tra tanti, tutti uguali, depressi allo stesso modo – lo promuovono e lo buttano nel cesso ma siccome sono un tipo alternativo l’ho scoperto prima che tirassero la catena. La città è piena di questi sfigati (venditori e compratori): i pub, i club da 20 posti, le strade deserte da 2000 - cantano “sei il solco più profondo del mio cuore”, come quella poetessa indiana a cui faceva male forte, poi ha fatto la solita fine dei poeti e s’è buttata nel cesso.
Cos’abbia spinto la Virgin a promuovere Willy Mason lo sa il cielo e però hanno fatto in fretta a tirare lo sciacquone e così a Willy non lo voleva neanche la strada. “Hey, amico”, mi scrive nel libretto, “non so che cazzo hai in testa per comprare il mio cd ma a questo punto scrivimi che almeno ci conosciamo”. Dei milioni che hanno imbracciato una chitarra e mischiato Nick Drake e Woody Guthrie, Willy è uno dei più fortunati perchè in tanti hanno scritto e “Where the humans eat” è un piccolo gioiello. Alla Virgin il cesso dei disabili è sempre intasato e io mi sento sollevato perchè se ci sono di mezzo loro non ci crede mai nessuno che sono veramente alternativo.

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editoriale di odradek

Ho dato un'occhiata a Celentano. Ma sono un ragazzo fortunato, e Celentano non c'era. C'era Patti Smith. Davanti al suo microfono. Stava cantando la canzone di Patti Smith che conoscono tutti, e nonostante qualsiasi considerazione (fatele voi, a me proprio non m'interessa) era magica e magnetica nella sua timida e assoluta presenza.

Ma l'attimo che voglio congelare qui è quello d'uno sputo.
Tra un ritornello e una strofa, piegando il capo d'un lato, condensato l'eccesso di salivazione, Patti se n'è liberata con una traiettoria diagonale, tesa e precisa. Ha sputato, sul palco, alla propria sinistra. Poi, fatto un passo avanti è tornata al microfono e ripreso a cantare.

Che sarà mai, sai gli sputi ai concerti. Certo, bello mio, appunto. Ai concerti, tra voi ggggiovani, nel mondo là fuori, sui palchi del "rock". Ma quel momento lì, quello sputo lì, sono la cosa più bella vista in tv da tanto, tanto tempo. Lo sputo più elegante della storia dello sputo. Un'immagine divina nella cloaca delle immagini.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Piano man è un ragazzo silenzioso che da 4 mesi si aggirava solitario nelle strade del Kent col suo antico strumento e suonava una sola, lunghissima nota. La sua figura dava adito alle svariate leggende: chi era convinto si trattasse di Tomas Strnad, genio cecoslovacco e virtuoso dello strumento; altri dicevano fosse un prete bulgaro e pure un po' finocchio. Intanto come un fantasma continuava a suonare la stessa nota e ti pareva che non gli davano del pazzo. Quando il Medway Hospital decise di intervenire, Andrea Grassl (tedesco e questo il suo vero nome) si rivelò un contadino che di piano non ne capiva molto - ma questa e' un'altra storia.
Mi è stato regalato il nuovo disco di Maria Taylor da una persona a cui devo molto. Maria appartiene a quella categoria di artisti (Kozelek, Molina, Callahan) per i quali non importa se soli, in coppia o in orgia tanto sono 15 anni che suonano sempre la stessa canzone: capolavori beninteso, e ti pareva che non mi davano del pazzo.

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editoriale di puntiniCAZpuntini

Un anno fa moriva John Peel, luminare della musica odierna, scopritore di talenti e smuovitore di masse. Stasera, quando sarete soli nella vostra cameretta, mettete su "Teenage Kicks" degli Undertones e stappatevi una birra, in sua memoria.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Si racconta che una volta Madame Wong fermò l'esibizione dei Ramones per insistere che questi ultimi pulissero gli amplessi appena disegnati nei bagni. Alquanto affollati: dopo un concerto dei The Bags la cantante dovette lì rifugiarsi e preservare la virtù preferendo quelli sui muri a quelli veri.
Una delle storie più ironiche della musica la signora Wong: soprannominata la padrina del punk, aprì il "Madame Wong's" nel cuore di Los Angeles all'alba del 1970 e di sicuro non fu per l'apparizione della Madonna alla porta. The Screamers, X, Black Flag, The Knack e rifiuti sparsi mossero i primi passi tra le braccia grasse di una sessantenne che neanche aveva idea di chi stesse suonando, ma "erano venuti a bussare e poi in fondo questa musica non mi dà fastidio". La recente morte di Madame Wong mette fine ad un altro ricordo dell'epoca più innocente del rock & roll, quando chiunque con un po' di ingenuità poteva partecipare alla rivoluzione.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Che c'avrà da ridere Tim Farriss lo sa il cielo dato che l'unica cosa esilarante della sua vita è la camicia. E invece se la ride eccome Tim, mentre posa al fianco di Jason 'JD' Fortune, uno che fino a qualche tempo fa sbarcava il lunario imitando Elvis nelle fiere paesane e ora invece è il nuovo cantante degli INXS, fresco vincitore di 11 settimane di reality show: "INXS Rockstar". E chissà se Hutchence non si sia un po' rigirato nella tomba, alla vista di una battaglia di fans che si professano della prima ora ma a quanto pare non gli era sfuggita l'ultima. "Potresti essere tu!" era lo slogan che Farriss ripeteva tutti i giorni con la stessa camicia, e anche se l'impressione schifata si ebbe invero fin dai primi anni un po' mi dispiace perchè 'By My Side' mi ricorda ancora qualcosa ed è già molto. "Potresti essere tu!" - agitava i suoi baffetti da mafioso, e rideva e che c'avrà mai avuto da ridere.

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editoriale di MaledettaPrimavera

1. Keane - Hopes And Fears: 2.250.000 copie
2. James Blunt - Back To Bedlam: 1.380.000
3. Coldplay - X&Y: 1.350.000
4. The Killers - Hot Fu$$: 1.290.000
5. Green day - American Idiot: 1.000.000
6. Kaiser chief - Employment: 900.000
7. Faithless - Forever Faithless: 850.000
8. Oasis - Don't Believe The Truth: 850.000
9. Gwen Stefani - Love Angel Music Baby: 800.000
1245. Nada Surf: The Weight Is A Gift: 5.410
Non ricordo più il disco che volevo consigliarvi.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Svelato il rapporto segreto dell’FBI sui nemici rivoluzionari fino all'epoca Nixon (la peggiore). Tutti assolti perchè drogati: Einstein perseguito per le amicizie sospette, la Monroe per un visto che chiese per visitare la Russia, i Doors per i testi “volgari e negativi”. John Lennon appare “radicalmente orientato” – si legge all’inizio – “ma la chiara influenza delle droghe non lo rende un soggetto realmente rivoluzionario”.
Con una tesi di laurea su Gramsci, un padre metalmeccanico mezzo scoppiato e un po’ di dolce ingenuità alle spalle il rapporto dell’FBI mi offende: mi ricorda se ce ne fosse ancora bisogno che della vita non ho capito un cazzo, dato che i vizi mi piaceva accoppiarli. E invece la morale è o mangi i bambini o fumi, e siccome sono un tipo che ci tiene agli ideali tolgo i bambini dalla dieta e prima di una fumata ci metto un bel caffè all’amerikana.

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