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 Come sempre, accade dal lontano 1980, la Musica (tutta senza alcun distinzione di genere) è una straordinaria amica, pronta a regalarmi emozioni, a farmi dimenticare, od almeno mettere per qualche momento in secondo piano, i disturbi mentali che da decenni sono parte integrante del mio (in)quieto vivere.

 Gran bel lavoro, tra i cinque migliori dell'anno; massimo dei voti... Ad Maiora.

La recensione racconta come 'Scorched Earth' degli Harakiri for the Sky abbia letteralmente conquistato e sostenuto l'autore nei momenti difficili. L'album, intenso e lungo, si distingue per la sua versatilità tra generi (post-black, shoegaze, hardcore) e per tracce che si alternano tra ferocia e riflessività. Citati i richiami agli Alcest e una sorprendente cover dei Radiohead. L'autore lo definisce uno dei migliori album dell'anno. Scopri le emozioni di Scorched Earth: ascolta l'album e lasciati travolgere!

 Detto questo, trovatemi qualcosa di più maestoso, elegante, feroce e black dei primi trenta secondi di 'Scars in the Landscape of God'.

 "This vision should not be seen as part of the upcoming viking trend". Serve specificare altro? No.

La recensione esalta 'Nachthymnen' degli Abigor come punto fondamentale nel filone medieval black metal, lodando eleganza, ferocia e maturità artistica raggiunta. L'album si distingue per il sound atmosferico e le scelte melodiche inedite nel genere, pur mantenendo la sua malignità black. Viene evidenziata l'originalità rispetto alle band contemporanee e solo piccoli cali di attenzione. In definitiva, un ascolto consigliato agli appassionati del metal estremo. Scopri la magia oscura di Nachthymnen e lasciati trasportare nel medioevo più black!

 Ci sono dischi che per apprezzarli devi entrare nella giusta atmosfera e dischi che nella giusta atmosfera ti ci catapultano. 'The Rebirth of the Middle Ages' è tra i secondi.

 Questo disco ascoltarlo è un piacere. E ha anche una grande importanza storica.

La recensione analizza come 'The Rebirth of the Middle Ages' dei Godkiller riesca a evocare un potente immaginario medievale nel panorama black metal. L'album viene apprezzato non solo per l'atmosfera unica e la maestria compositiva, ma anche per la sua influenza storica sul genere. Pur meno noto di altri colossi, il disco viene descritto come imprescindibile e piacevole all'ascolto, catapultando l'ascoltatore in un viaggio oscuro tra castelli e battaglie. Vuoi immergerti in un viaggio tra medioevo e black metal? Ascolta Godkiller!

 I tremolo sono taglienti e affilati come stalattiti di ghiaccio scheggiate.

 Still...BlackFuckingMetal.

La recensione esamina 'Winter Infernal', secondo album degli Ûlairi, band internazionale black metal. Il disco omaggia il sound norvegese anni '90 con produzione lo-fi, scream glaciale e blast beat torrenziali. Le influenze di Immortal e Darkthrone sono evidenti, offrendo un ascolto intenso e fedele alla tradizione del genere. Scopri se il gelo degli Ûlairi saprà conquistare anche te: ascolta Winter Infernal!

 "Dans le cimetière abandonné emana un’aura cimiteriale a cui resta difficile resistere..."

 "Un LP per soli intenditori ed amanti della vecchia guardia e, in particolare, per chi ben digerisce la poetica d’oltralpe."

La recensione analizza il secondo full-length dei Cachot d'Effroi, sottolineandone le influenze norvegesi old school e la produzione lo-fi. L'autore esalta il mix tra poetica decadente francese, pathos e tocchi melodici, mantenendo però una coerenza stilistica. Si raccomanda l'ascolto a veri intenditori e amanti del black metal d'oltralpe. Scopri l'oscura eleganza di Cachot d'Effroi: immergiti nel loro black metal francese.

 Si alternano passaggi furiosi e iconoclasti ad altri più atmosferici e inquietanti.

 Questo è il Black Metal: una coalescenza di malinconia romantica, gelo siderale, ricami folcloristici e furia nera... scaldati al calor bianco dell’amor di patria.

Il debutto full-length dei misteriosi Stahlnacht, ‘Blood Victory’, spicca nel panorama black metal americano del 2025. Il disco miscela influenze norvegesi, tedesche e francesi con poetica malinconica, declamazioni epiche e tratti melodici. Atmosfere gelide e passaggi iconoclasti si alternano armoniosamente, offrendo un'esperienza cruda e intensa. Un album consigliato agli amanti del Black Metal più puro e atmosferico. Lasciati travolgere dal gelo e dalla furia di Blood Victory: ascolta ora!

 "Kill for Satan è un disco ruvido, tagliente, maligno: un tributo senza compromessi alla tradizione più malvagia del black norvegese."

 "Non c’è spazio per l’introspezione né per l’avanguardia: solo odio, ghiaccio e fiamme infernali."

La recensione analizza Kill for Satan degli Tsjuder, un album che respinge ogni modernità per abbracciare il black metal più puro e feroce. L'autore esalta la scelta della band di mantenere uno stile crudo e diretto in un periodo di decadenza del genere. Nonostante la mancanza di innovazione, il disco è lodato per la sua spontaneità e violenza espressiva, confermandosi come una delle vette della discografia degli Tsjuder. Scopri Kill for Satan e lasciati travolgere dalla furia del vero black metal norvegese.

 Il cuore dei Khaos Aura pulsa sangue nero con tanta di quella veemenza e nostalgia per un passato glorioso.

 Qui dentro, la passione brucia forte.

La recensione analizza il terzo album dei norvegesi Khaos Aura, Thorn Bringer, lavoro fortemente ancorato alla tradizione black metal old school. Pur non eccellendo in originalità o innovazione, l'opera trasmette passione autentica e un senso malinconico per l'epopea del genere. Influenzato da nomi storici come Gorgoroth e Burzum, il disco punta su sonorità lo-fi e atmosfere evocative. Consigliato a chi cerca il fascino puro e crudo della vecchia scuola nordica. Scopri il fascino crudo e malinconico del black metal nordico con Thorn Bringer.

 "Un debutto Black Metal composto da otto tracce che dipingono un ritratto sonoro di depravazione, desiderio, crudeltà e delirio di una psiche fratturata."

 La tensione emotiva non si allenta mai: è un'opera intensa, sentita, priva di manierismi, che coinvolge proprio perché rifiuta l’estetizzazione forzata del dolore.

Il debutto dei Savaging è un viaggio nel depressive black metal, ricco di atmosfere intense e genuinamente cupe. La band evita le mode moderne per restare fedele a sonorità grezze e autentiche, tra momenti dolorosi e sprazzi melodici mai stucchevoli. L'equilibrio tra stasi e movimento e una produzione volutamente ruvida fanno di questo disco una delle uscite più convincenti del 2025 nell'underground estremo. Scopri qui perché il debutto dei Savaging è imperdibile per chi ama il vero black metal!

 Tutta la capacità di fascinazione del male è racchiusa qui dentro.

 Raramente oggi si riescono a reperire lavori di vero black metal capaci di coniugare essenzialità sonora, nichilismo e suggestioni atmosferiche.

Il debutto dei Castrivenian, band brasiliana nata nel 2024, offre un black metal grezzo e atmosferico che richiama le radici degli anni '90. Il disco combina riff ipnotici, tastiere cupe e scream intensi con tematiche vampiresche e licantropiche. Pur senza innovazioni, l'album conquista per la sua essenzialità sonora e la carica emotiva. Una proposta appassionata e fedele alle radici del genere. Ascolta ora 'Reborn from the Ashes' e immergiti nell'oscurità del black metal autentico.

 Da album come "Eternal Excruciation" non si deve pretendere troppo, se non un assalto sonoro all’arma bianca privo di qualsiasi tipo di scrupolo.

 Profanation riesce sempre a inserire il guizzo giusto: una linea vocale catchy, un riff che ti aggancia immediatamente, o qualche leggera melodia ficcante.

Eternal Excruciation, prima uscita di Diabolatry, sorprende per l'estremismo old school tra Thrash e Black metal. Il progetto one man band offre 44 minuti di suoni lo-fi, grezzi e veloci, con momenti catchy che spezzano l'assalto sonoro. Un lavoro dedicato agli appassionati della vecchia guardia del metal estremo, capace di evocare atmosfere ancestrali e di mantenere una piacevole avventura sonora nonostante la crudezza. Scopri l'assalto sonoro old school di Diabolatry, ascolta Eternal Excruciation ora!

 "Ciò che colpisce è l’equilibrio tra la fiamma nera delle origini e una sensibilità più riflessiva e avvolgente."

 "Il lamento straziante dello scream sembra emergere dal fondo di una caverna."

Lazer Throne, progetto one man band di Jonathan Buchanan, esordisce nel 2025 con l'album 'Tomb of the Lunar Oracle'. L'opera combina black metal atmosferico e cosmico con campionamenti ambientali e una produzione raw, offrendo un viaggio sonoro immersivo e sintetico. L'album sorprende per la sua maturità stilistica e l'equilibrio tra intensità black metal e atmosfere spirituali. Ascolta ora 'Tomb of the Lunar Oracle' e immergiti nel black metal cosmico di Lazer Throne!

 Una narrazione sonora martellante e brutale, composta da riff monocordi che penetra nel tessuto stesso del Male diabolico dell’antichità.

 Il fascino del black metal sta proprio nel suo ‘non scorrere’: nel persistere sotto pelle.

Il debutto LP di Paimon Gate, guidato da Jake Kohn, propone otto tracce di black metal oscuro ispirate alla stregoneria medievale e satanica. Il disco si caratterizza per riff monocordi e atmosfere claustrofobiche, con influenze da band come Black Funeral, Demoncy e Mayhem. Pur mancando di variazioni melodiche marcate, l'album offre un'esperienza estesa e intensa, perfetta per gli appassionati delle sonorità più estreme e disturbanti del black metal. Ascolta ora l'intenso debutto di Paimon Gate e immergiti nel lato più oscuro del black metal.

 Il passaggio al termine del brano mi ha ricordato Nattens Madrigal degli Ulver.

 È balsamo per le orecchie di chi vuole un album (Black) metal finemente cesellato.

I I, il secondo album dei Blood Abscission, è un lavoro di black metal atmosferico e melodico di alto livello, realizzato da una one-man band misteriosa. L'album si distingue per la qualità nella composizione e per l'esperienza immersiva che offre, ideale per ascolti in natura. Sebbene non innovativo, è un seguito solido e piacevole dell'album precedente. La recensione lo consiglia agli amanti del black metal cesellato e suggestivo. Scopri l'atmosfera unica di Blood Abscission, ascolta I I ora!

 Un album che ci consegna un lavoro maturo, occulto e misterioso allo stesso tempo.

 In trentotto minuti di durata 'The Voluptuous Fire Of Sin' è un album con i controcoglioni anche a livello di produzione.

I Deathless Void presentano un debutto maturo con 'The Voluptuous Fire Of Sin', un album che miscela black metal freddo e psichedelico. L'influenza di band come Deathspell Omega e Thorns si percepisce chiaramente, così come l'uso intenso di synth ed elettronica. Brani come 'Psychedelic Vortex' e 'Curse Upon You' mostrano un sound feroce e originale. La produzione solida valorizza ogni dettaglio, rendendo l'album un'opera da ascoltare e approfondire più volte. Scopri l'oscurità glaciale di Deathless Void, ascolta ora l'album!

 Ascoltare la sua musica ha come la qualità di addentrarsi dentro le viscere e gli abissi più profondi, reconditi e oscuri che la mente umana abbia mai partorito.

 Massive Conspiracy Against All Life è il degno successore del primo capitolo, eguagliandolo in termini di malignità e di tenebrosi viaggi mentali dal sapore funesto.

La recensione esplora il terzo album di Leviathan, 'Massive Conspiracy Against All Life', uscita nel 2008 sotto Moribound Records. L'autore evidenzia la perfetta fusione tra black metal aggressivo, depressive e ambient, con lunghi brani cesellati da atmosfere sinistre e nichiliste. L'opera è considerata un degno successore del primo album di Wrest, caratterizzato da odio, disperazione e viaggi mentali nella oscurità più profonda. La recensione sottolinea la varietà e complessità sonora e tematica del disco. Scopri il lato più oscuro del black metal con Leviathan, ascolta ora 'Massive Conspiracy Against All Life'.

 L’album è una gemma di puro nichilismo sonoro, tra arpeggi di chitarra angoscianti e sofferenti.

 Cogliete con valore questa gemma nera di gelido e freddo black metal straziante e angosciante.

La recensione celebra "II: Livets ändhållplats" degli Shining come un capolavoro del depressive black metal, un album carico di nichilismo e angoscia emotiva. Con influenze di Bethlehem e Burzum, il disco esplora temi forti come depressione, morte e suicidio attraverso sonorità tetre e arpeggi strazianti. La voce intensa di Kvaforth e l'atmosfera oscura rendono questo lavoro una pietra miliare del genere, da ascoltare senza pregiudizi. Brani come "Död" e la traccia finale sono evidenziati come i momenti più toccanti. Ascolta ora Shining - II: Livets ändhållplats e scopri la potenza del depressive black metal.

 "Atrocity Machine è un residuato bellico da ascoltare in cuffia al buio d’inverno con le finestre spalancate per veder sbucare fuori dal vostro armadio i demoni della mente."

 "I tre del Vermont si confermano una delle vette più alte che il doom metal estremo abbia mai raggiunto."

Il quarto album di Body Void, 'Atrocity Machine', del 2023, offre un doom metal estremo, lento e oscuro, arricchito da influenze noise, elettroniche e black metal. La recensione descrive un'opera nichilista e provocatoria, paragonata ai più estremi Primitive Man e Khanate, capace di trascinare l'ascoltatore in un'esperienza sonora intensa e disturbante. Un capolavoro per gli amanti delle sonorità più oscure e corrose del metal. Ascolta 'Atrocity Machine' per un viaggio negli abissi del doom metal estremo.

 Grandi davvero questi Ponte del Diavolo!

 Mai sentito nulla di simile. Proposta particolare e attrattiva che conferma le grandi speranze per il futuro dell’underground italiano.

Il primo album dei Ponte del Diavolo, 'Fire Blades From The Tomb', offre un'esperienza musicale unica che fonde dark-wave, post-punk e metal estremo. La voce di Erba del Diavolo, tra italiano e inglese, aggiunge fascino ai brani. Il disco è caratterizzato da atmosfere oscure, blast beat dinamici e riflessioni psichedeliche che risultano coinvolgenti. La cover di Nick Cave è particolarmente apprezzata. Una proposta originale che conferma la vitalità dell’underground italiano. Ascolta ora 'Fire Blades From The Tomb' e scopri il futuro dell'underground italiano!

 Brani con urla straziate, degne di chi sta per morire assiderato in un deserto di neve.

 Un concentrato lo-fi di incubi distorti e spaventosi, persi in una tormenta mentre i mostri della notte vagano affamati.

La recensione approfondisce il secondo album dei Sortsind, Sår, capolavoro del Depressive black metal. L'album si distingue per atmosfere cupe, urla strazianti e intermezzi inquietanti che riflettono tematiche di dolore e suicidio, legate anche alla tragica vita della bassista Smerte. Il disco risulta un'esperienza intensa e non per tutti, ma imprescindibile per gli appassionati di musica estrema e oscura. Ascolta Sår per entrare nell'oscurità più autentica del DSBM.