Ricerca su DeBaser Recensioni Hip-Hop

 Caparezza è diverso. Si sa, il rapper non rinnegherà mai sé stesso.

 I suoi giochi di parole saranno sempre geniali. E gli strumentisti di cui si circonda non sono Ciccio il puzzone rockettaro o Frank il ciccione piadinaro.

La recensione evidenzia come ?! sia un disco d'esordio acerbo dal punto di vista musicale ma già ricco di testi brillanti, ironici e taglienti. Caparezza si distingue per l'originalità e la ricchezza delle liriche, anche se la maturità compositiva arriverà con i lavori successivi. L'album è consigliato soprattutto per le sue perle linguistiche e la carica polemica, pur presentando qualche calo nell'attenzione musicale. Leggi la recensione completa e scopri perché il primo Caparezza non si dimentica facilmente!

 The 5th Exotic scorre liscio come l’olio e ci fa attraversare alcuni paesaggi sonori ricchi di emozioni, che evidenziano una maturità notevole per un artista emergente.

 Se al contrario non avete troppe pretese, sicuramente vi siederete in poltrona, stapperete la vostra bibita preferita e vi gusterete un album che a distanza di quasi un quarto di secolo non solo non ha perso la sua freschezza, ma si ascolta ancora con grande piacere.

La recensione esplora The 5th Exotic di Quantic, esordio che fonde jazz, breakbeat e hip-hop, ricco di atmosfere evocative e sample narrativi. Il disco viene elogiato per la sua freschezza nonostante non sia rivoluzionario, risultando coinvolgente e mai noioso. L'ascolto si rivela un viaggio tra generi e stati d'animo, ideale per chi apprezza musica raffinata ma accessibile. Lasciati trasportare dalle atmosfere di Quantic e ascolta The 5th Exotic!

 Solo per il moniker questo neofita della poetica trap andrebbe premiato e portato al successo planetario.

 Chi era Dante Alighieri? Il Dolce Stilnovo qui si rivoluziona senza mezzi termini, spostando il lessico dell’amor cortese all’esplicita dichiarazione di intenti del Terzo Millennio.

La recensione celebra il debutto di Pisciatoio con il singolo 'La mia migliore amica', sottolineando il contrasto tra una base sonora convenzionale e testi di sorprendente valore letterario. L'autore apprezza soprattutto l'onestà e la schiettezza della canzone, capace di rivoluzionare il linguaggio amoroso con un mix di ironia e sincerità. Anche se aspetta futuri sviluppi, riconosce al giovane artista un potenziale unico nella trap italiana. Ascolta 'La mia migliore amica' di Pisciatoio e scopri la rivoluzione della trap italiana!

 Cloude non è sicuramente un maranza né uno da baby gang, vista l’età e i 25 anni di esperienza.

 Il disco mette sul tavolo tutto il suo bagaglio culturale e musicale, con un flow impeccabile.

Cloude, rapper italiano con oltre 25 anni di esperienza, presenta 'Notte Viva', un album solista che unisce rap, techno, funk, soul e pop. Il disco mostra maturità artistica, un flow impeccabile e un sound più accessibile rispetto a produzioni underground. Un lavoro che riflette il suo percorso musicale e personale. Ascolta 'Notte Viva' di Cloude e scopri il nuovo volto del rap italiano!

 ‘Neffa sceglie l’hip-hop come forma di espressione e decide di farlo a modo suo.’

 ‘Nonostante alcuni meriti, Canerandagio parte 1 non è paragonabile ai capolavori degli anni Novanta.’

Canerandagio parte 1 segna il ritorno di Neffa nell'hip-hop dopo 26 anni, con un album breve e ricco di collaborazioni. Nonostante la qualità di alcuni beat e momenti riusciti, il progetto soffre per la troppa presenza di featuring e alcune strofe poco convincenti. Il lavoro si distingue per l'intenzione di riflettere sull'attualità musicale e personale dell'artista, ma non raggiunge le vette dei suoi capolavori passati. Un ritorno apprezzabile ma non privo di difetti. Ascolta Canerandagio parte 1 e riscopri il nuovo volto di Neffa nel rap italiano.

 Somethin 'Bout Kreay sono tre quarti d'ora di hip-hop ribelle con sfumature elettriche, rave e talvolta - azzardo - persino horrorcore.

 Se volete sentirvi piacevolmente stronzi e sbarazzini senza vera cattiveria questa merda fa assolutamente al caso vostro.

L'album Somethin' Bout Kreay di Kreayshawn è un mix irriverente di hip-hop ribelle con influenze rave e horrorcore, caratterizzato da beat potenti e testi provocatori. Nonostante la critica snob lo abbia stroncato, l'album resta divertente e coinvolgente, con la hit Gucci Gucci come punta di diamante. Un'opera da ascoltare senza prendersi troppo sul serio, perfetta per chi cerca un sound sbarazzino e fuori dagli schemi. Ascolta Somethin' Bout Kreay e scopri un hip-hop fuori dagli schemi!

 Ancora rappi? Stai muto. È come se senti 'tutututu' nei pezzi di Murubutu.

 Dare il mic a Dave è come dare l'ascia al boia.

The Art of Dying è il terzo album di Die Dave, realizzato con Rvndea, che esplora la morte e la rinascita con un approccio lirico intenso e un sound boom bap autentico. Il disco si distingue per la coerenza artistica e il mix tra filosofia zen e disincanto urbano, offrendo un’esperienza d’ascolto profonda, fuori dalle mode commerciali. Le produzioni essenziali lasciano spazio a testi pungenti e ironici, confermando la crescita dell’artista nel panorama rap italiano. Ascolta subito The Art of Dying e scopri un rap autentico e profondo.

 Tell Me è la classica hit di metà anni Novanta, ottimo esempio dell'hip-hop soul allora in voga.

 Groove Theory è uno dei migliori LP del genere, che riesce a trasmettere la loro visione della black music in maniera cristallina, estremamente godibile.

L'album Groove Theory, uscito nel 1995, rappresenta un perfetto mix di hip-hop e soul anni '90 con la splendida voce di Amel Larrieux e le produzioni di Bryce Wilson. Il disco presenta tracce omogenee e bilanciate, con testi attenti e atmosfere sia leggere sia riflessive. Nonostante un successo fugace, il lavoro resta uno dei migliori del genere, celebrando il ritorno nostalgico di sonorità black. Un ascolto consigliato specialmente nel 2025, anno del suo trentesimo anniversario. Riscopri ora l'album groove che ha segnato gli anni '90!

 Addio newjackswing, ecco le chitarre, le orchestre ed i fiati.

 I Tony! Toni! Toné! rimangono tra gli esponenti di quella scena ad aver voluto fare il meglio per la musica -intesa come arte del fare musica- e uscire fuori dal seminato per onor proprio.

House of Music è l'ultimo album dei Tony! Toni! Toné!, caratterizzato da uno stile soul e funk classico che abbandona il new jack swing. L'album evidenzia la capacità artistica e la maturità del gruppo, anticipando tendenze che artisti come D'Angelo e Maxwell avrebbero ripreso successivamente. Nonostante lo scioglimento, il disco rimane un contributo importante alla black music anni '90. Scopri l'ultimo capolavoro dei Tony! Toni! Toné! e immergiti nel miglior soul anni '90.

 La Diva della gioventùsonica afferra il 2024, lo osserva e lo azzanna.

 Non si tratta di un’artista piegata ai trend, ma di suoni piegati all’austera.

The Collective di Kim Gordon è un album sperimentale che spiazza per l’uso di suoni trap, phonk e hip-hop, senza mai rinunciare all'integrità artistica. L’artista di lungo corso dimostra una straordinaria capacità di adattamento e innovazione, affrontando temi contemporanei come l’algoritmo digitale e il femminismo. La collaborazione con il produttore Justin Raisen è intensa e decisiva, contribuendo alla freschezza del disco. Un lavoro che rianima la scena e convince anche i fan più fedeli. Ascolta ora The Collective di Kim Gordon e scopri la sua audace rivoluzione sonora!

 I miracoli, a volte, accadono.

 The Auditorium Vol. 1 è una lezione fatta da due maestri che ci ricordano che l’hip-hop non è solo champagne, macchinoni e gioielli di dubbio gusto.

The Auditorium Vol. 1 segna l'incontro di due leggende dell'hip-hop, Common e Pete Rock, che creano un album ricco di anima e tecnica. È un lavoro che guarda al passato senza essere nostalgico, con tracce profonde e atmosfere rilassate. Le produzioni di Pete Rock e le rime di Common si combinano in un progetto di alto livello e grande coesione. Un disco imprescindibile per gli amanti dell'hip-hop autentico e innovativo. Ascolta ora The Auditorium Vol. 1, un capolavoro hip-hop da non perdere!

 Mi importa solo che c’è. Che adesso ci sono queste nuove, tredici, splendide canzoni.

 In POPtical Illusion si percepisce una vena ironica non presente in Mercy... una voce che lancia strali contro i potenti ma invita a ripartire dagli errori.

La recensione racconta l'impatto emotivo dell'ultimo album di John Cale, POPtical Illusion, evidenziandone la potenza creativa nonostante la complessità del genio dietro la musica. Tra ironia e rabbia, le tredici tracce combinano synth, hip-hop e avant-garde in un lavoro che invita a riflettere sui tempi difficili e a non mollare. L'autore trova conforto nell'ascolto e riconosce l'importanza di Cale come maestro senza tempo. Ascolta ora POPtical Illusion e scopri il genio contemporaneo di John Cale.

 Essere un buon DJ significa possedere una sterminata cultura musicale e creare un flusso sonoro emozionante.

 Questi sessantotto minuti di Code4109 sono un'autentica esperienza emozionale, un incantesimo segreto dell'impassibile stregone.

La recensione esalta DJ Krush come artista e musicista capace di trasformare il vinile in uno strumento creativo. Code4109 è un album dove hip-hop, jazz e musica etnica si fondono in atmosfere ipnotiche e coinvolgenti. L'opera è definita come un'esperienza emozionale che conquista fin dalla prima traccia, offrendo un perfetto equilibrio tra minimalismo e sperimentazione sonora. Immergiti subito nell'ipnotico mondo sonoro di DJ Krush con Code4109!

 "Le dimensioni del mio caos è un gran bel lavoro... Musicalmente parlando, la varietà di generi è notevole."

 "'Pimpami la storia' mette i brividi per quanto, ahimè, vera; 'La grande opera' è un pezzo monumentale."

La recensione evidenzia come 'Le dimensioni del mio caos' rappresenti un ritorno in grande forma per Caparezza dopo un periodo di calo creativo. L'album, un concept complesso e variegato, combina rap, rock e cantautorato con testi ironici e profondi. Non mancano momenti di demagogia, ma prevale la qualità musicale e la forza comunicativa. Tra i brani più memorabili spiccano 'La grande opera' e 'Bonobo Power', mentre 'Vieni a ballare in Puglia' affronta temi seri nascosti sotto un ritmo coinvolgente. Scopri ora il viaggio musicale e poetico di Caparezza in 'Le dimensioni del mio caos'.

 Clancy è un album vivace, variegato, molto orecchiabile e dotato di sufficiente personalità.

 La strategia promozionale è stata fuorviante e chi attendeva il seguito di Trench dovrà continuare ad attendere.

Clancy dei Twenty One Pilots cerca di riconquistare i fan dopo il deludente Scaled and Icy, mescolando riferimenti alla lore con sonorità variegate. Sebbene non raggiunga l'apice di Trench, l'album offre tracce vivaci e personali che mostrano una buona maturazione artistica. La recensione apprezza la varietà ma segnala alcune cadute di ispirazione, con un giudizio complessivamente positivo e un invito a rivalutare l'opera. Scopri l'evoluzione dei Twenty One Pilots con Clancy, ascolta ora e approfondisci la loro storia musicale.

 “L’impresa eccezionale è essere normale.”

 “Sono trash come la Marini e Adriano Pappalardo...Funky come Pino D’Angiò, però Tarro come Massimo Ciavarro...Io sono un porco, sono un balordo.”

L’album 'Così com’è' degli Articolo 31, pubblicato nel 1996, ha segnato una pietra miliare nel rap italiano, grazie a un mix originale di hip hop e canzone d’autore. Il disco ha venduto oltre 600.000 copie e presenta collaborazioni di grande rilievo come Lucio Dalla e campionamenti di Rino Gaetano. Le canzoni spaziano da temi scanzonati a testi più introspettivi, offrendo sincerità e critica sociale. Il successo dell’album ha diviso la scena tra puristi e nuovi ascoltatori, ma ha certamente contribuito a diffondere il rap in Italia. Ascolta 'Così com’è' per scoprire le radici del rap italiano!

 i beats sono ancora la sua “cup of tea”, perfetti sia in una ballad che in pezzi hip hop o drum’n’bass

 Su tutte troneggia la cavalcata drum’n’bass di Backgammon, in odore di rock e allo stesso tempo ambient e jazz

L'album autoprodotto di Aalex rappresenta un progetto personale e creativo nato dall'esperienza di un ex batterista. Il disco spazia con disinvoltura tra drum’n’bass, funk, ambient e jazz, offrendo brani eleganti e piacevoli. Si distingue per la capacità di fondere generi diversi senza perdere coerenza. Tra i pezzi più riusciti emergono 'A whispered lullaby' e 'Backgammon', vero equilibrio tra energie rock e atmosfere morbide. Ascolta ora l’album di Aalex e scopri un viaggio sonoro unico tra generi diversi.

 Last Chance, No Breaks è un disco senza troppi fronzoli che riflette alla perfezione il sound DefSquad dell'epoca.

 Il suo unico LP rimane un lavoro solido e convincente, fotografia di una stagione forse irripetibile.

Last Chance, No Breaks è il debutto solista di Jamal, prodotto nel pieno dell'epoca d'oro dell'hip-hop anni '90. L'album offre beat autentici, ritmi funk e liriche credibili, grazie anche ai produttori di spicco come Erick Sermon e Easy Mo Bee. Nonostante qualche traccia meno riuscita, l'LP rappresenta una fotografia importante di un periodo irripetibile, meritando una riscoperta. Jamal, seppur senza diventare una star, lascia un segno con questa uscita. Riscopri il classico debutto hip-hop di Jamal, una perla anni '90 da ascoltare tutta d’un fiato!

 Longoparty parte in sordina. È come la quiete prima della tempesta…

 Un caotico e perfetto party da impazzire.

Rusty Brass presenta 'Incisioni barbariche', un esordio musicale caratterizzato da un mix energico di jazz, ska, funk e latin beats. Il brano apripista Longoparty è descritto come un manifesto del loro stile, con una big band potente e assoli di fiati. L'album si conferma un party caotico e perfetto per gli amanti dei suoni vivaci e sperimentali. La recensione esalta la capacità della band di mescolare ritmiche differenti mantenendo un effetto travolgente. Ascolta subito 'Incisioni barbariche' di Rusty Brass e lasciati travolgere dal ritmo!

 Una piccola scoreggia, flatulenza, puzzetta, bronza, peto o loffia, chiamatela come volete.

 Gli Algeris sono stati sul punto di scogliersi, poi hanno invitato una vagonata di ospiti a cimentarsi su questo disco.

La recensione di Shook degli Algiers evidenzia un album ricco di influenze e collaborazioni, con un approccio meno centrato su Franklin James Fisher e più su un ensemble ampio. Il disco sorprende e divide, con momenti potenti ma anche passaggi meno incisivi che possono risultare pesanti all'ascolto. Il tono ironico sottolinea la difficoltà nel giudicare quest'opera complessa e il legame con eventi socio-politici. Scopri l'album Shook e decidi tu se è un capolavoro o una sfida sonora!