How many bridges can they burn, till we turn?

 Leftism è un album generazionale, in grado di segnare una stagione per certi versi irripetibile.

La recensione celebra Leftism, l’album debutto del duo britannico Leftfield, per la sua capacità di unire sperimentazione sonora e messaggi di lotta sociale. L'album è un mosaico di influenze che spaziano dal dub al breakbeat, passando per l’ambient, e si impone come pietra miliare della musica dance anni ’90. Le tracce evocative come '21st Century Poem' e 'Song of Life' ne sottolineano la profonda tensione culturale e spirituale, offrendo un’esperienza d’ascolto intensa e generazionale. Scopri Leftism, il disco che ha definito la dance anni ’90 e lasciati coinvolgere dalla sua energia unica.

 Steve Roach continua ad essere l’indiscusso re dell’ambient tenendo la concorrenza a molte spanne di distanza.

 I synth ci accompagnano in questo viaggio cosmico al di là del tempo e dello spazio con tenui elementi ritmici di contorno.

La recensione elogia Steve Roach come un punto di riferimento imprescindibile nell'ambient, capace di rinnovarsi restando fedele al proprio stile. "What Remains" è un album che mescola atmosfere cosmiche, elementi tribali e sintetizzatori evocativi, ricordando alcune delle sue opere più celebri. Il disco è presentato come una conferma della classe e dell'autenticità del musicista californiano, distinguendolo nettamente dalla massa di produzioni simili e meno ispirate. Ascolta ora What Remains e immergiti nell'universo sonoro di Steve Roach.

 Zakk Wylde sa suonare la chitarra, e lo fa come un dio-demonio.

 La musica restituisce all’ascolto tutte le influenze in modo unitario e perfettamente miscelato, in uno stile personale, riconoscibile e strafigo.

Doom Crew Inc., l'ultima fatica dei Black Label Society, segna un importante passo avanti per la band guidata da Zakk Wylde, con una miscela raffinata di influenze e una produzione curata. L'album alterna riff potenti a ballate melodiche, rivelando una maturità artistica rara. La tecnica musicale è al massimo livello, con una struttura dei brani creativa e coinvolgente. Consigliato a chi cerca un rock-metal suonato e sentito. Scopri ora Doom Crew Inc. e lasciati conquistare dal potere di Zakk Wylde!

 L'insieme delle componenti musicali, liriche ed esecutive raggiunge vette non più superate da Bashung.

 Forse durante l'ascolto vi sentirete a volte straniati, un po' sballottati, ma mai delusi, perché i grandi dischi non possono mai deludere.

L'Imprudence di Alain Bashung rappresenta il culmine della sua carriera con un sound oscuro e complesso. L'album evolve le sperimentazioni precedenti, grazie agli arrangiamenti orchestrali di Ludovic Bource e a collaborazioni di rilievo nel jazz e rock. Le liriche di Jean Fauque raggiungono una centralità e raffinatezza uniche, con un uso marcato di recitativi. Un disco ambizioso che sfida l'ascoltatore e conferma Bashung come una figura imprescindibile della musica europea. Ascolta L'Imprudence e scopri l'apice oscuro di Bashung!

 Daniel Johnston, se arriva, arriva subito. Il nocciolo della questione sbattuto in faccia senza nessun filtro.

 Le canzoni saranno comunque sempre nude, scheletri sorridenti dentro una istintiva radiografia dell’anima.

La recensione celebra 'Is and Always Was' come una testimonianza sincera e fragile della genialità di Daniel Johnston. Attraverso una musica semplice ma intensa, l'album traccia un percorso tra ingenuità, follia e una grazia speciale dell'errore. Nonostante la voce instabile e i suoni grezzi, la purezza espressiva e l'emozione autentica emergono forti. Un disco capace di evocare dolcezza e malinconia in un perfetto equilibrio pop. Scopri la poetica unica di Daniel Johnston e lasciati emozionare da Is and Always Was.

 Un bel disco questo “Will Of The People”, a conti fatti il miglior album dei Muse da “The Resistance”.

 Il disco è stato concepito, a detta del leader Matt Bellamy, come un “greatest hits di inediti”.

Will Of The People è il nono album in studio dei Muse, che segna un ritorno alle radici con un mix variegato di rock, metal e synth pop. Il disco è accompagnato da una maggiore coesione rispetto al precedente lavoro e contiene brani che richiamano icone come Queen e sonorità anni '80. La critica lo considera il miglior album della band da The Resistance, grazie a pezzi forti come 'Kill Or Be Killed'. Scopri il nuovo album dei Muse e lasciati conquistare dal loro sound unico!

 Il piacere, il dolore, il sesso, l’arte. Tutto si compenetra in un’esperienza abbacinante.

 Con un budget minimo, il regista mette sostanzialmente tutti in riga e spiega come si fa a girare un film che incide nella nostra carne.

La recensione descrive l’ultima opera di David Cronenberg come un viaggio disturbante nel futuro, dove dolore e piacere si mescolano attraverso mutazioni corporee e arte performativa. Senza ricorrere a scenari futuristici appariscenti, il film esplora la disumanizzazione e la ricerca di nuovi stimoli sensuali. L’opera affascina per la sua capacità di toccare corde profonde e inquietanti, proponendo una riflessione sulla nostra relazione con il corpo e l’estetica. Scopri la nuova frontiera del cinema di Cronenberg, un viaggio tra dolore, piacere e arte estrema.

 Hellfire è un disco che richiede molto all’ascoltatore.

 L’album è densissimo di idee e il materiale a cui Greep e soci attingono è estremamente vario.

Hellfire è il terzo album dei Black Midi che mostra una maturazione sonora decisa e un mix di generi e influenze che vanno dal post-punk al progressive rock. L'album è complesso, denso di idee e arrangiamenti sofisticati, ma a volte dispersivo. Le performance strumentali sono straordinarie e la band sembra consolidare un proprio linguaggio musicale distintivo. Nonostante alcune imperfezioni, Hellfire si conferma come il disco più interessante della band fino ad oggi e una delle uscite chiave del 2022. Immergiti nel caos e nella creatività di Hellfire, l'album imperdibile dei Black Midi!

 "Red Sun, probabilmente il picco dell'album, è un brano straordinario per la sua struttura e per l'afflato cinematografico."

 "Le storie cantate-recitate da Guy Kyser rappresentano il giusto veicolo per la creazione di una mitologia che l'art cover lascia intuire."

La recensione esamina 'In the Spanish Cave', il terzo album dei Thin White Rope, pubblicato nel 1988. Il disco si distingue per la fusione di psychobilly melodico, jangle pop e sound heavy con influenze del desert rock californiano. Vengono evidenziati brani chiave come 'Red Sun' e 'Munich Eunich' e il complesso immaginario lirico-metaforico del frontman Guy Kyser. L'album viene apprezzato per la sua coesione stilistica e la ricchezza sonora, meritando un voto di 8,5 su 10. Scopri l'atmosfera unica di 'In the Spanish Cave' e lasciati coinvolgere dal sound dei Thin White Rope!

 Ho visto la Cortellesi correre sui tetti di Marrakech, giuro. Ho visto cose.

 Minchia almeno facesse ridere! Mai un sorriso mai in un’ora e quaranta di merda.

La recensione esprime un forte disappunto per il film 'Ma cosa ci dice il cervello' di Riccardo Milani. Nonostante la presenza di Paola Cortellesi, definita brava e bella, il film viene giudicato mal girato, poco divertente e privo di gag efficaci. La trama banale e l'eccessivo buonismo peggiorano un prodotto che non è riuscito a strappare nemmeno un sorriso in un'ora e quaranta di visione. Un'acida critica alla produzione e alla cultura cinematografica italiana attuale. Scopri perché questo film non ha convinto, leggi la recensione completa!

 Le composizioni e le melodie rimangono di alto livello e la band ci mette dentro tutti i suoi 40 anni di esperienza.

 È un disco che rende piena giustizia ai Marillion, che li mostra in tutto il loro splendore e ci va più che bene.

I Marillion tornano dopo quasi sei anni con 'An Hour Before It's Dark', un album che riprende il suono delicato e atmosferico già mostrato in 'F.E.A.R.'. Le composizioni, pur rimanendo sicure e riconoscibili, mostrano un tocco di sperimentazione sottile, specialmente in alcune tracce chiave. Nonostante alcune scelte discutibili come la frammentazione dei brani, la band conferma la propria qualità consolidata grazie a 40 anni di esperienza. Un lavoro che rende giustizia alla band e ne celebra lo splendore. Scopri il nuovo capitolo dei Marillion: immergiti in An Hour Before It’s Dark!

 Un prodotto 'mainstream italiano medio', con qualche infamia e sicuramente senza lode.

 È un album che va bene come sottofondo disimpegnato, e magari qualche singolo riesce a legarsi a ricordi personali.

L'album 'Il mondo insieme a te' segna l'inizio della carriera solista di Max Pezzali dopo l'esperienza con 883. Offre dieci brani che si collocano nella media del pop italiano del 2004, con pochi momenti notevoli come 'Fai come ti pare' e la title-track. Non mancano però tracce prevedibili e un senso di ripetitività rispetto al passato. Un prodotto principalmente adatto ad un ascolto leggero e di sottofondo. Ascolta l'album e scopri se risveglia anche i tuoi ricordi!

 "Human beings in a mob, What’s a mob to a king? What’s a king to a God? What’s a God to a non-believer?"

 "I invented swag, Poppin’ bottles, puttin’ supermodels in the cab, proof"

Watch The Throne ritrae l’eccesso e la complessità dell’America del 2011 attraverso la collaborazione tra Jay-Z e Kanye West. L’album fonde classico rap e arrangiamenti barocchi in un dialogo intenso fra le due personalità. Caratterizzato da una produzione raffinata e tematiche profonde, rimane un capolavoro imprescindibile del genere oggi ormai in declino. Un viaggio musicale che racconta decadenza, potere, e sogno americano. Ascolta Watch The Throne e immergiti nell’epopea rap di Jay-Z e Kanye West!

 Che Artista, una persona che ha cantato con Lui ha lacrimato!

 Perché un concerto è questo, non è sentire cantare l'artista, ma è cantare con Lui, essere Lui.

La recensione racconta il concerto di Fabio Concato ad Agerola, evidenziando l'atmosfera intima e partecipata. L'artista si mostra ironico e coinvolgente, con momenti di forte interazione col pubblico. L'autore apprezza l'assenza di foto o video per vivere pienamente l'esperienza. Una serata magica dove la musica diventa condivisione e ricordo personale. Vivi l'emozione di un concerto di Fabio Concato: non perderti il prossimo live!

 "Sanremo non è sempre lo specchio del valore di un brano e della sua capacità di resistere nel tempo."

 "'La ballata del mostro' è un altro grandissimo pezzo, molto ispirato anche se sgradevole nell'immagine evocata."

La recensione analizza quindici singoli di Fabio Concato non presenti nei suoi album studio, evidenziandone l'eleganza e la varietà stilistica. Tra outtakes, cover e collaborazioni, emerge un artista capace di alternare ironia, profondità e sperimentazioni musicali. Brani come "Oltre il giardino" e "La ballata del mostro" confermano la qualità del cantautore anche fuori dai grandi album. La valutazione complessiva è positiva con una media di 3,5 stelle su 5. Scopri i singoli meno conosciuti di Fabio Concato e immergiti nella sua raffinata musica.

 Randy Newman è un artista per cui, senza retorica, la definizione “cantautore” è molto riduttiva.

 Bad Love è un buon disco di maniera, illuminato da due o tre lampi in cui Newman ci ricorda che, quando crede davvero in quello che canta, è capace di raccontare la sua vita e quella degli altri con originalità e freschezza.

Bad Love segna il ritorno di Randy Newman dopo una lunga pausa dagli album originali. Pur essendo ben suonato e arrangiato, il disco mostra un artista che si rifugia in formule già collaudate, senza raggiungere sempre la freschezza degli anni passati. I momenti migliori sono legati a brani autobiografici e a una lucida critica sociale. Un lavoro solido ma a tratti prevedibile. Scopri l'evoluzione di Randy Newman con Bad Love, un album da ascoltare con attenzione.

 «M’innamoro davvero» è una grandissima canzone d’amore, rimasta nella memoria collettiva.

 «La barca Guendalina» ha ispirato vagamente un brano scritto da me, con baci come leitmotiv delle canzoni di Fabio.

L'album 'Fabio Concato' del 1999 è un viaggio tra atmosfere romantiche e nostalgiche, con influenze bossa nova e mambo. Le canzoni evocano il mare, l'amore e i ricordi legati a luoghi come Napoli e la Riviera Romagnola. L'album è arricchito da arrangiamenti raffinati e testi pieni di sentimento e ironia, con momenti magici come 'M’innamoro davvero' e la collaborazione con Josè Feliciano. Un lavoro essenziale per comprendere appieno l'artista e la sua musica. Ascolta subito 'Fabio Concato' e lasciati trasportare dall'emozione delle sue storie musicali.

 "'O bella bionda' è davvero uno spasso, non stanca neanche al ventesimo ascolto.",

 "'Ciao amore' è una gran canzone, dove il soldato svela l'amarezza e la beffa della naja."

La recensione esplora l'album 'Blu' di Fabio Concato, evidenziando canzoni memorabili come 'O bella bionda' e 'Bell'Italia'. Il testo intreccia ricordi personali con analisi dei brani, sottolineando la capacità dell'artista di raccontare temi di vita e società con leggerezza e profondità. Un disco che segna una nuova fase della carriera di Concato, con arrangiamenti di Flavio Premoli e la produzione Mercury, non senza qualche riserva. Scopri l'incanto delle canzoni di Fabio Concato con 'Blu', un album che emoziona ancora oggi.

 “Come può meglio morire un uomo se non affrontando alti rischi per le ceneri dei suoi padri e per i templi dei suoi dèi?”

 “Un uomo solo riuscire a conquistare pezzo per pezzo tutta la nazione e unirla intorno a sé (e al proprio re).”

La recensione apprezza 'The Darkest Hour' di Joe Wright per la sua messa in scena intensa e coinvolgente della figura di Churchill durante la crisi di maggio 1940. Il film intreccia fonti storiche e finzione narrativa, enfatizzando la dimensione mitica e umana del protagonista. Pur evidenziando qualche eccesso retorico e semplificazione storica, il film viene consigliato come un classico dramma politico ed emotivo. Offre un quadro avvincente della trasformazione di Churchill da escluso a leader carismatico. Scopri la forza di Churchill in uno dei momenti più critici della storia inglese guardando The Darkest Hour!

 Un viaggio da sogno fra ragtime, swing e chanson alla Jacques Brel.

 Tutto il meglio è già qui. It's wonderful.

La recensione descrive 'Zazzarazàz' di Paolo Conte come un viaggio sonoro ed emotivo, ricco di influenze jazz, swing e atmosfere parigine. L’album è una raffinata miscellanea di stili e narrazioni poetiche che trasportano l’ascoltatore in paesaggi musicali evocativi. L’esperienza è intensa e coinvolgente, capace di offrire un’evasione mentale dalla routine quotidiana. L’autore apprezza la capacità di Conte di fondere musica e racconti in un’opera d’arte varia e affascinante. Scopri l’affascinante mondo musicale di Paolo Conte con 'Zazzarazàz' e lasciati trasportare dal suo jazz poetico.