Per me il tuo inconscio ha correlato il senso arcaico di T.R.E alla modernità e evoluzione del Giappone, quasi stesse ammirando il futuro con uno sguardo rivolto verso il passato.

 Ciò che deve accadere accade.

La recensione intreccia l'ascolto dell'album 'Tabula rasa elettrificata' dei Consorzio Suonatori Indipendenti con un importante viaggio in Giappone. L'autore racconta un'estate 2015 ricca di scoperte e sentimenti, dove la musica diventa colonna sonora di momenti speciali. La visita a Hiroshima e le sensazioni provate esprimono una profonda riflessione sul progresso e la memoria storica. L'album viene percepito come capace di evocare un senso arcaico ma moderno, un legame personale che crea un'esperienza indimenticabile. Scopri l'album che ha ispirato un viaggio unico e emozionante in Giappone.

 La rottura e lo sguardo.

 Le crepe e i cocci sono là da sempre. Manca solo il crac.

La recensione celebra 'Monica e il desiderio' di Bergman come un capolavoro che osserva profondamente la fragilità umana. Con un linguaggio poetico e sintetico, il testo richiama le rotture inevitabili della vita e delle relazioni. Un giudizio molto positivo confermato dal massimo punteggio. Scopri il fascino senza tempo di Bergman con 'Monica e il desiderio'.

 L'album si caratterizza per toni intimisti e crepuscolari, con uno stile più trattenuto ma non per questo meno efficace.

 Nella traccia 'Success story' si racconta come possa essere squallido far parte del rock system.

The Who by Numbers è un album che segna una svolta introspettiva e matura nella carriera degli Who, pubblicato nel 1975 in un momento difficile per la band. Con toni meno spavaldi e più crepuscolari, riflette crisi personali e disillusione verso la vita da rockstar. Nonostante una ricezione iniziale tiepida, l’album si rivela un’opera tecnicamente impeccabile e ricca di significato. Le tracce più emozionanti raccontano il lato umano dei musicisti e il loro rapporto complicato con il successo. Una pietra miliare spesso sottovalutata della loro discografia. Scopri la profondità nascosta di The Who by Numbers, ascolta ora l’album e immergiti nel rock autentico.

 La copertina era proprio fuori dal comune: una bellissima ragazza mora, nuda appunto, immersa in un paesaggio di savana.

 Giovane, ribelle, moderna e al tempo stesso antica, tormentata e fuori dagli schemi, Bianca è diventata Nuda.

La recensione esplora il libro 'Crepax a 33 giri', una raccolta delle mitiche copertine disegnate da Guido Crepax per vinili di vari generi musicali. L'autore condivide un ricordo personale di un disco particolare con copertina di Crepax e sottolinea quanto l'arte grafica abbia valorizzato la musica. Il volume offre storie, testimonianze e un vasto catalogo visivo, evidenziando il talento e la passione di Crepax, soprattutto per il jazz. È un omaggio all'incontro tra musica e illustrazione. Scopri l'incantevole mondo grafico di Crepax sfogliando 'Crepax a 33 giri'!

 "Disoccupate... è un lavoro intimo, quasi un canto del cigno."

 "Un gioiello per chi ama la storia, per chi ama la musica, per chi cerca un'ispirazione."

L'album Disoccupate le strade dai sogni di Claudio Lolli è un'opera intensa e poetica, radicata nel contesto storico del 1977 in Italia. Tra speranze, sconfitte politiche e riferimenti precisi a eventi tragici, Lolli offre una testimonianza musicale unica, arricchita da arrangiamenti jazz e testi profondi. Nonostante la difficoltà di comprensione per l'ascoltatore moderno, resta un gioiello imprescindibile del cantautorato italiano. Ascolta ora questo capolavoro politico e poetico di Claudio Lolli!

 Lilly rappresenta la più intensa, dolorosa, struggente canzone italiana mai scritta sul tema delle droghe.

 Solo 7 brani che rappresentano la summa di un periodo, di un pensiero, di un uomo e di un artista.

Lilly, quarto album di Antonello Venditti, rappresenta un momento cruciale della musica italiana anni '70, caratterizzato da profondità politica e sociale. L'album con sette brani racconta attraverso testi intensi e personali il dramma di una generazione, affrontando temi come la dipendenza, il malcontento sociale e la poetica romana. Venditti emerge come figura camaleontica e appassionata, capace di descrivere con razionalità e sentimento il periodo storico e la propria evoluzione artistica. Lilly è una pietra miliare che ancora oggi risuona per la sua autenticità e intensità. Scopri la potenza di Lilly, un album che ha segnato la musica italiana.

 È un disco liquido, le sonorità sono espanse e sembra che sia stato suonato sotto l'effetto dell'LSD.

 Consigliato ai viaggiatori mentali, agli amanti del rock acido e delle visioni fantasmagoriche.

La recensione analizza 'The Philosopher's Stone', album di Der Blutharsch, che segna la transizione dalle sonorità marziali a un rock psichedelico e dilatato. L'artista Albin Julius abbandona l'estetica bellica per abbracciare atmosfere più espanse e lisergiche, mantenendo potente la forma musicale. Pur affrontando tematiche e simbologie controverse, il disco si distingue per talento e originalità, consigliato agli amanti del rock acido e delle esperienze mentali intense. Ascolta 'The Philosopher's Stone' e scopri il rock acido dei Der Blutharsch!

 «Il più antico e intenso sentimento umano è la paura, e il genere di paura più antico e potente è il terrore dell’ignoto.»

 «La difesa di Lovecraft della sua concezione di storia dell’orrore è da manuale e riflette un punto di vista antiantropocentrico.»

La ristampa di 'Teoria dell'Orrore' raccoglie tutti i saggi critici e una selezione dell'epistolario di H.P. Lovecraft, con approfondimenti di esperti come S.T. Joshi e Claudio De Nardi. Un volume essenziale per chi vuole comprendere l'impatto e la visione dell'autore nella narrativa horror e fantastica, con analisi dettagliate e un apparato critico ricco. Fondamentale per appassionati e studiosi del genere. Scopri l’universo di Lovecraft con questa edizione essenziale per gli appassionati dell’orrore.

 Un vero spettacolo teatrale è fatto per essere goduto dal vivo.

 Il Teatro doveva ridiventare un qualcosa da vedere per poterne cogliere l’essenza, una condivisione di tempo e di spazio che non ammetteva nessuna diluizione testuale.

La recensione celebra il rivoluzionario approccio di Antonin Artaud nel libro 'Il Teatro e il suo Doppio'. Artaud critica il teatro tradizionale e propone un teatro rituale, totale e immersivo, in cui testo, corpo, luci e suoni si fondono per creare un'esperienza sensoriale forte e anarchica. Il testo è considerato una guida essenziale per chiunque voglia esplorare le avanguardie teatrali e oltre. Esplora la rivoluzione teatrale di Artaud e trasforma la tua visione del teatro!

 In questi trentasei minuti canonici di Black Metal puramente nordico, gli Ymir ci accompagnano in un vortice che già dalle prime battute sa di tempesta.

 Quando ben fatto e sinceramente vissuto, il Black Metal non solo non stanca mai, ma è capace di parlarci con un linguaggio nuovo ogni volta.

La recensione di Ymir di Niklaus evidenzia un album di Black Metal che onora le radici scandinave con fedeltà e passione. La musica, cruda e autentica, richiama le atmosfere norvegesi degli anni '90, arricchita da un forte legame con la tradizione mitologica finlandese. L'estetica visiva e sonora è apprezzata per la sua coerenza e intensità, consigliata soprattutto agli appassionati storici del genere. Scopri la potenza ancestrale di Ymir e immergiti nel vero Black Metal nordico!

 Il nuovo lavoro di Chiral è un disco che parla di assenza, di commiati, di parole sussurrate e di vetri infranti da una rabbia cieca.

 E tu sai, anzi speri, che alla fine tutto ricomincerà, per poi magari finire di nuovo (chissà!), ma intanto daresti un braccio per rivivere le stesse sensazioni.

Hope di Chiral è un album intimo e sofferente che esplora le sfumature dell'amore, dell'assenza e della speranza. Il disco unisce atmosfere black metal atmosferico con elementi folk e post-metal, creando un viaggio emozionante dentro l'anima. È il terzo capitolo di un trittico che riprende e completa il percorso iniziato con Night Sky e Gazing Light Eternity. Un disco curativo e profondo, ideale per ascolti riflessivi e intensi. Ascolta Hope di Chiral e immergiti in un viaggio emotivo profondo.

 «Già dai primi capitoli non mi appassionò (personaggi non molto originali, avvenimenti banali)»

 «se riuscirà a continuare la lettura resterà affascinato dalle descrizioni e dalla trama tessuta dall’autore»

La recensione di 'Lo scudo di Talos' evidenzia un inizio fiacco e personaggi poco originali, ma apprezza l'arricchimento narrativo dalla seconda parte. La trama mista a elementi mitologici risulta forse semplice ma coinvolgente. Critiche sono rivolte al personaggio di Antinea e al finale del romanzo, ritenuto deludente. Nel complesso, un libro da leggere con pazienza per apprezzarne dettagli e ambizioni. Scopri un romanzo storico che unisce mitologia e guerra, non perderti la lettura di Lo scudo di Talos.

 "Non vedete anche voi le stelle?"

 "Siamo benedetti dalla consapevolezza dell’instabilità del viaggio, ci arrendiamo partecipando all’infinito."

La recensione analizza il film 'Umano non umano' di Mario Schifano come un'opera cinema-sperimentale precoce e profondamente poetica. Il lavoro rifugge la tradizione narrativa per immergersi in un flusso di immagini, silenzi e riflessioni spirituali. Il film si presenta come un viaggio astrale denso di suggestioni pittoriche e filosofiche. L'autore sottolinea la capacità del film di abbandonare le convenzioni del cinema tradizionale per offrire un'esperienza unica e intensa. Scopri l'arte visiva e spirituale di Mario Schifano in questo film unico.

 L'impatto di questi cechi è anche stimolante nella loro proposta di "krishnacore".

 Il paradigma della rarefazione viene stravolto, gli arancioni ci presentano il chaos del cammino verso l'illuminazione, e il tentare di accendersi non è pacifico, è un bel casino.

La recensione esprime forte entusiasmo verso Kashmir 9:41, progetto musicale ceco che unisce elementi spirituali e sonorità noise. La definisce un'esperienza di meditazione movimentata e caotica, diversa dai soliti generi ripetitivi. L'autore apprezza la varietà e la forza evocativa dell'album, consigliandolo come un viaggio verso l'illuminazione interiore attraverso il suono. Scopri il viaggio sonoro unico di Kashmir 9:41 e lasciati coinvolgere!

 I Rolling Stones sono (stati?) brutti, sporchi, cattivi per certa critica, ma dal vivo si facevano perdonare per tanta bravura dimostrata ed energia profusa.

 L'immagine loro complessiva era proprio discutibile, quasi fossero stati dei Dorian Gray descritti da Oscar Wilde.

Il documentario di Robert Frank offre un ritratto crudo e sincero della tournée americana dei Rolling Stones nel 1972, mostrando sia l'energia contagiosa dei concerti sia gli eccessi e le debolezze dietro le quinte. Considerato controverso e limitato nelle proiezioni per contenuti espliciti, è un'opera imprescindibile per gli appassionati di rock e cultura musicale. L'intensità delle performance sul palco contrasta con le sfumature più oscure della vita privata del gruppo, confermando la complessità dell'immagine dei Rolling Stones. Scopri la vera essenza dei Rolling Stones con questo documentario cult!

 Un disco fottutamente perfetto: gelido, oscuro, potente e straziante.

 Questo è il vero Metal: quello che fa ancora paura, con urla che provengono dagli abissi del nostro animo.

La recensione elogia 'The Dreaming I' degli Akhlys come uno dei migliori album Black Metal degli ultimi dieci anni. Viene sottolineata la potenza sonora, la tecnica impeccabile e le atmosfere oscure e strazianti che lo rendono un capolavoro. L'autore lo considera un punto di riferimento nel genere, capace di suscitare emozioni intense e naturali. Ascolta subito 'The Dreaming I' degli Akhlys e immergiti nel vero Black Metal.

 The Boys è una dissacrazione del mito americano in generale, un mito costruito scientificamente per essere poi venduto alle masse adoranti attraverso il marketing e la propaganda.

 La prima stagione è una vera perla mentre la seconda si appesantisce in discorsi politici più prevedibili.

The Boys, ideata da Eric Kripke e ispirata al fumetto di Garth Ennis, è una serie potente e dissacrante che rivoluziona il genere supereroistico. Con una prima stagione intensa e superiore, mette in luce il lato oscuro del mito americano e l'importanza della propaganda mediatica. La seconda stagione perde parte del suo vigore a favore di tematiche politiche più prevedibili, ma resta un prodotto di grande intrattenimento. Scopri The Boys e immergiti nella critica più feroce ai supereroi!

 Howard resta sempre dignitoso e onesto, ma che di certo non è Eastwood.

 Un film medio ed innocuo, ma una visione comunque gradevole.

Elegia Americana di Ron Howard è un film dignitoso che racconta l'America profonda e i suoi valori famigliari attraverso una storia autobiografica. Le interpretazioni di Amy Adams e Glenn Close sono il punto forte del film. Tuttavia, la narrazione rimane superficiale e troppo edulcorata, senza esplorare appieno la complessità socio-culturale del contesto. Nonostante ciò, il film è una visione piacevole, anche se inferiore ad altri film recenti sullo stesso tema. Scopri la visione di Ron Howard sull'America profonda con Elegia Americana.

 È proprio il lato emotivo a venire strozzato in questa nuova versione.

 La presenza della divina Gong Li, che ancora oggi mantiene un fascino senza eguali, è a salvare il tutto.

Il remake live action di Mulan diretto da Niki Caro offre uno spettacolo visivo impressionante, ma perde gran parte dell'emozione e della magia che caratterizzavano il classico Disney. La protagonista appare meno empatica e il messaggio femminista, pur presente, risulta didascalico e poco efficace. La presenza di Gong Li è un punto di forza, ma l'assenza di ironia e leggerezza indebolisce il risultato finale. Un film che, pur con i suoi limiti, non è del tutto da scartare. Scopri se il nuovo Mulan è all'altezza delle tue aspettative!

 Il film è un omaggio e atto d'amore verso il cinema, ma anche estremamente critico e disincantato.

 Fincher resta un grande regista, ma Mank non raggiunge i livelli di eccellenza dei suoi lavori migliori.

La recensione offre una valutazione equilibrata di Mank, riconoscendone l'ambizione tecnica e tematica ma criticandone alcune scelte narrative e politiche. Pur lodando Fincher come regista, l'autore sottolinea una certa freddezza emotiva e una rappresentazione riduttiva di Orson Welles. Un film importante, ma non il migliore del regista. Scopri la nostra recensione critica di Mank e approfondisci il cinema di Fincher!