Man mano che la vicenda si svolge aumenta anche la tensione: Musolino è un maestro nel creare il giusto “climax” e il libro si legge tutto d’un fiato.

 Alla fine fa la sua apparizione la fantomatica strega ma questa, come anche altri fenomeni,... appartengono forse agli orrori della mente e ai traumi sepolti nell’inconscio che riemergono alla luce.

Eredità di carne di Luigi Musolino è un romanzo horror folk ambientato nella sonnolenta Val Chisone, che mescola leggende locali, traumi personali e un'atmosfera angosciante. La trama segue Michele Ciot, uomo in crisi che si confronta con un passato doloroso e l'orrore in un vecchio sanatorio. Musolino costruisce un crescendo di tensione, emulando grandi autori come Stephen King e Clive Barker. Il libro si distingue per la capacità di confondere realtà e allucinazione, garantendo un'efficace esperienza di lettura horror. Scopri l'intenso horror folk di Luigi Musolino, leggi Eredità di carne!

 "La voce ha un contorno lieve, soffuso, pulito. Asettici e disturbanti, ma con un filo di speranza in più rispetto ai tremendi industriali esordi."

 "Minuti ipnotici, cerebrali; che paralizzano...Immani violentatori..."

La recensione collega l’EP Cold World dei Godflesh all’atmosfera invernale e gelida, evidenziandone l’eco industrial e le tinte oscure. L’EP, pubblicato nel 1991, mescola riff disturbanti e sonorità ipnotiche, con remix elettronici che amplificano l’angoscia. Viene apprezzata la sperimentazione e il legame con il progetto futuro Jesu di Broadrick, con un voto di 4 su 5. Un’opera capace di evocare immagini forti e suggestive, ideali per gli amanti del metal sperimentale. Scopri l'EP Cold World e immergiti nell'oscurità ipnotica dei Godflesh.

 Peter Banks è morto solo come un cane e con ben poca gente a rimpiangerlo: meritava di meglio ed io gli voglio bene.

 Una chicca per gli estimatori del progressive, degli Yes, della musica destrutturata e semi improvvisata, per i dischi che non partono da nessun punto e non arrivano da nessuna parte.

La recensione celebra l'album 'Two Sides of Peter Banks', un'opera strumentale che unisce due chitarristi talentuosi in improvvisazioni e atmosfere progressive. Non convenzionale e lontano dal commerciale, è un must per gli estimatori del prog e degli Yes. La critica evidenzia sia la brillantezza tecnica che l'aspetto semi-improvvisato e meno strutturato del disco. Ascolta ora l'incredibile viaggio musicale di Peter Banks e immergiti nell'autentico prog degli anni '70!

 "Quando hai rotto tutte le uova, non ti resta che fare una frittata".

 "Debaser is dead..."

La recensione è un racconto collettivo e ironico sull'attività degli utenti più noti e attivi di Debaser, il sito di recensioni musicali. Attraverso descrizioni brevi e pungenti, emergono profili personali, passioni musicali e aneddoti, celebrando la varietà e lo spirito della comunità. Un vero e proprio 'convivio' che unisce nostalgia, affetto e humor. Il pezzo invita a riscoprire e valorizzare questi contributi passati, auspicando ritorni e nuove attività. Scopri le storie e i personaggi dietro le recensioni più iconiche di Debaser!

 La pianista Geri Allen, innanzi tutto: leggera e incisiva, è lei il vero collante di questo album.

 C'è nel suono di Charles Lloyd una venatura di austero misticismo: solenne, meditativo, nervoso e asciutto senza zuccherose indulgenze.

Jumping the Creek di Charles Lloyd propone un quartetto raffinato con sonorità variegate ma essenziali. La presenza di Geri Allen, Eric Harland e Robert Hurst arricchisce i pezzi con duetti intensi e suggestivi. L'album unisce misticismo, swing e introspezione, valorizzato da una grafica sobria tipica di ECM. Tra i brani spicca la fluida Georgia Bright Suite, considerata dal recensore la sua favorita. Ascolta Jumping the Creek e lasciati trasportare dal jazz essenziale e misticamente coinvolgente di Charles Lloyd.

 Un disco minore, certo. Ma suona ancora fresco freschissimo.

 La scena è talmente tenera che gli spazzini delle incongruità spazio temporali perdono per un attimo il loro ottuso aplomb da funzionari e sfoderano un mezzo sorriso.

La recensione racconta con tono emozionale e personale l'album Glasaugen di Trummerfrauen, power trio femminile tedesco del 1979. Nonostante l'album sia considerato minore, l'autore celebra la freschezza del suo suono post punk e il forte spirito femminista. Il testo si arricchisce di aneddoti personali che evocano atmosfere e ricordi dell'epoca, mostrando come la musica sia un ponte con sensazioni profonde e radicate nel tempo. Ascolta Glasaugen e immergiti nel cuore del post punk femminista tedesco!

 La voce è soave, ispirata, acuta, leggera e affilata, in una parola: incantevole.

 Chi davvero ama immergersi in certe atmosfere e guarda a certi luoghi totemici lassù, nell’immenso e aspro Nord, non può non sentire tutto questo.

La recensione esplora «Folkesange» di Myrkur evidenziando l'eccellenza artistica di Amalie Bruun e il distacco dal black metal estremo. L'album è un raffinato viaggio nella musica folk nordica, con voci soavi e strumenti tradizionali. L'autore critica aspre polemiche di fan integralisti e invita a considerare il valore artistico senza pregiudizi. La produzione di Garm viene lodata, così come l'armonia e la suggestione del disco. Ascolta Folkesange e lasciati incantare dalla magia del folk nordico!

 Hallelujah! Grande ritorno di Joe Perrino and the Mellowtones.

 Sono da considerarsi come la migliore garage rock band che la Sardegna abbia mai generato.

La recensione celebra il grande ritorno di Joe Perrino and The Mellowtones con il singolo 'Magical Dangerous Journey' che riconduce al garage rock psichedelico degli anni '80. La band italiana di Cagliari si distingue per suoni vintage e qualità musicale, confermandosi come una delle migliori realtà sarde nel genere. L'edizione limitata su vinile, masterizzata da professionisti di Hollywood, è un gioiello per collezionisti. La copertina è firmata dall'artista Andrea Nurcis. Ascolta ora il ritorno esplosivo di Joe Perrino and The Mellowtones e scopri il vero garage rock italiano!

 L’album ha una leggerezza ariosa e una forza invisibile; spinge come il vento la marea ma piega anche le spighe.

 Perché tanta sofferenza sia generata dalla gente che ti rompe il cazzo in maniera gratuita. E comunque “tu” vai avanti.

Shore, il quarto album dei Fleet Foxes, è un lavoro raffinato che unisce folk-rock e tematiche esistenziali con un’atmosfera ariosa e complessa. Robin Pecknold guida la band in un percorso musicale maturo caratterizzato da armonie nitide e arrangiamenti delicati. L’album riflette dolore, accettazione e speranza, evocando la natura tramite il vento e il mare, con una produzione curata che valorizza ogni dettaglio. Ascolta Shore dei Fleet Foxes e lasciati avvolgere dal loro folk unico e profondo.

 Gli occhi dello spettatore resteranno puntati sull’interpretazione di Matt Damon, che da gentile e timido ragazzo diventa un glaciale calcolatore.

 Thriller stupendo, ambientazioni ottime, un grande cast e grandi interpretazioni. Che volete di più?

La recensione celebra Il Talento di Mr. Ripley come un thriller avvincente, con un cast eccezionale guidato da Matt Damon che interpreta magistralmente la trasformazione psicologica del protagonista. Sottolinea le ambientazioni suggestive e le ottime performance di Jude Law, Philip Seymour Hoffman e Cate Blanchett. Il film emerge come un classico da non perdere. Scopri questo thriller avvincente e le interpretazioni indimenticabili di Matt Damon e compagni!

 ‘‘La simmetria del concetto è stupefacente. Ogni coppia essere umano-simb è un sistema ecologico chiuso che ha bisogno solo della luce del sole e di una piccola quantità di materiale solido.’’

 ‘‘Varley è anzitutto uno scrittore di concetti e invenzioni quasi prodigioso.’

Linea Calda Ophiucus di John Varley è un romanzo d'esordio ricco di idee tecnologiche e concetti originali nel campo della fantascienza. La narrazione pone l'accento su scenari innovativi come la clonazione, la trasformazione planetaria e la simbiosi umana con specie vegetali. Pur con qualche sacrificio nel trattamento psicologico dei personaggi, l'opera si distingue per la sua imponente struttura e spessore concettuale. Una lettura impegnativa ma affascinante, ideale per appassionati del genere. Scopri l'universo incredibile di John Varley con Linea Calda Ophiucus, un must per gli amanti della fantascienza.

 Pasolini lontano dalla figura sacra di nume tutelare della cultura dissidente.

 È terribile sentire Pasolini contestare la sua stessa partecipazione al programma, quasi come avesse intuito quello che saremmo diventati.

L'intervista del 1971 di Enzo Biagi a Pier Paolo Pasolini offre un ritratto umano e più vulnerabile del celebre intellettuale, lontano dall'iconografia canonica. La conversazione con ex compagni di liceo rivela dubbi, fragilità e sincerità, sottolineando le contraddizioni e la profondità del suo pensiero. Un documento raro, consigliato sia agli appassionati che a chi vuole conoscere meglio Pasolini. Guarda ora questa rara intervista e scopri un Pasolini più umano e autentico.

 Musica per un rituale sconosciuto, per un’esigenza di proiettarsi fuori dalla prigione del veicolo biologico.

 La lunga suite a cavallo delle due facciate arzigogola magnificamente un viaggio che espleterà il nostro piacere all’ascolto.

La recensione celebra l'album 'Where Are We Going' degli ID come un'opera unica e visionaria degli anni '70, capace di combinare rock, elettronica e atmosfere progressive. Il disco viene descritto come un viaggio sonoro che riesce a trasportare l'ascoltatore in dimensioni extraterrestri, mantenendo però un approccio umile e accessibile. Viene inoltre sottolineata la qualità della lunga suite che domina l'album, con un invito a esplorare la musica oltre i confini tradizionali. Un disco che ancora oggi sorprende per freschezza e originalità. Ascolta l’album degli ID e immergiti in un viaggio musicale unico!

 La scelta originale di cantare in latino dona un tocco particolare alla sua proposta musicale.

 Il sound deflagrante è il vero marchio di fabbrica dei The Black, senza scadere in un heavy di maniera.

The Black conferma il proprio talento con "Ars Metal Mentis", un album caratterizzato da ritmiche possenti e atmosfere esoteriche. Il cantato in latino aggiunge un fascino raro, mentre la collaborazione con Tony Pagliuca arricchisce la proposta. Sebbene il voto sia medio, l'album si distingue per l'originalità e la potenza sonora. Un lavoro che si colloca bene nella scena metal italiana con un tocco distintivo e visionario. Ascolta ora "Ars Metal Mentis" e lasciati avvolgere dalla sua potenza esoterica!

 Il Gran Dio Pan resta un’opera decadente molto potente e ricca di una fervida immaginazione.

 Potremmo dire di più, ma non vogliamo far pubblicità a questo libro maledetto.

La recensione ripercorre la complessa storia editoriale italiana de Il Gran Dio Pan di Arthur Machen, evidenziandone il valore come opera decadente potente e immaginifica. Pur riconoscendo qualche critica alle recenti edizioni, sottolinea l'importanza del romanzo nel panorama fantastico, il suo rapporto con antiche leggende pagane e la filosofica rappresentazione del Male. Machen, stimato da Borges e ispiratore di Lovecraft, rimane purtroppo uno scrittore di nicchia. Riscopri Il Gran Dio Pan, un classico oscuro della letteratura fantastica da non perdere.

 L'unica cosa al mondo che conta è la PERSEVERANZA.

 Il mondo è pieno di cretini istruiti.

Il film 'The Founder' racconta la storia di Ray Kroc, il venditore che ha trasformato una piccola attività di fast food in un impero globale. La recensione sottolinea l'importanza della perseveranza, dell'ambizione e delle circostanze fortunate, pur non nascondendo le controversie sulle pratiche utilizzate. Un'opera godibile e istruttiva che esplora i meccanismi dietro le grandi imprese americane. Guarda 'The Founder' per capire il prezzo del successo e la forza della perseveranza.

 In sintesi, la stampa di questi “vecchi” nastri risulta una pregevole operazione per un’interessante testimonianza dell’avanguardia italiana nella seconda metà dei ’70.

 “From Ajanta to Lhasa” appare, al primo ascolto, un tributo a Terry Riley.

La recensione analizza "From Ajanta to Lhasa" di Arturo Stalteri, una raccolta di registrazioni del 1979 mai pubblicate prima. L'album è un omaggio all'avanguardia italiana ed è caratterizzato da un approccio minimalista e ambient con influenze orientali. Stalteri suona diversi strumenti e richiama l'estetica di Terry Riley. Pur non del tutto originale, rappresenta un documento significativo della musica italiana anni '70. Ascolta ora l'album storico e scopri l'avanguardia italiana degli anni '70!

 Infinite son le vie, infinite le possibilità. Ad esempio, può una compilation di smandapppati gruppi punk e post punk viennesi (datata 1981) essere un capolavoro? Ebbene sì.

 Il risultato alla fine è una specie di improbabile bignamino vergato da amanuensi piuttosto febbricitanti... la clamorosa energia, la freschissima freschezza. Roba che resuscita i morti.

La recensione celebra "Die Todliche Dosis", una compilation punk e post-punk viennese del 1981, per la sua energia fresca e la sua capacità di evocare un caos creativo ma efficace. Il sound oscilla tra rudezza e sperimentazione, offrendo un viaggio autentico negli anni '80. L'autore esalta la vitalità e l'originalità della scena, sottolineando come la musica riesca a resuscitare la passione punk. L'uso dell'idioma austro-tedesco si rivela perfetto per queste sonorità uniche. Una visione nostalgica ma vibrante di un'epoca irripetibile. Scopri ora l'energia travolgente del punk viennese anni '80 con Die Todliche Dosis!

 Se dovessi racchiudere con un semplice vocabolo il primo live show on streaming di Robin Proper Sheppard... è intimo.

 Robin canta ad occhi chiusi ed io lo guardo seduto sul divano beandomi della situazione; strana ma idilliaca.

La recensione racconta l'esperienza intima e coinvolgente del primo live streaming acustico di Robin Proper Sheppard, alias Sophia, trasmesso da Berlino. L'autore descrive un concerto essenziale, senza artifici, che crea un legame profondo con l'ascoltatore a casa, accompagnato da piacevoli momenti quotidiani come una cena casalinga. L'atmosfera raccolta e la sincerità dell'artista emergono in un'esibizione genuina e toccante, apprezzata anche da tutta la famiglia. Scopri l'intimità dei live di Sophia e vivi un concerto unico comodamente a casa tua!

 Un ascolto a tratti avvincente, in altri ostico, in gran parte improvvisato, e un po’ esageratamente sincopato e impetuoso.

 Resta indubbia la loro perizia strumentale, così come la capacità di legarsi tra loro.

La recensione analizza l'album di debutto 'Back Door' di un trio jazz/blues strumentale del 1972, evidenziandone la perizia tecnica e la capacità di interazione. Sebbene alcune tracce si distinguano, l'opera nel complesso risulta altalenante e con momenti ostici. È un disco dal carattere grezzo, senza grandi pretese, che può incuriosire appassionati di generi specifici. La produzione è rapida e spontanea, con un impatto limitato. Scopri l'esordio unico e sincopato dei Back Door, un classico jazz/blues da riscoprire.