“But they could not take your smile and they would not close your eyes” risuona imperituro nella mia mente, come un motto, come un’ispirazione.

 Una meravigliosa, potente e malinconica chanson rivestita in abiti barocchi, di una sensibilità e valore estetico difficile da riscontrare in produzioni più recenti.

La recensione celebra Paul Ryan e la sua canzone 'The Day That Anastasia Romanoff Died' come un'opera intensa, barocca e malinconica, emblema di un’artigianalità musicale raffinata e dimenticata. L'autore sottolinea il valore artistico e la potenza evocativa del brano e dell’album 'Scorpio Rising', invitando a riscoprire questo musicista visionario, spesso trascurato dal pubblico. La traccia è descritta come una metafora poetica sulla perdita e la bellezza che resiste al tempo. Ascolta ora 'The Day That Anastasia Romanoff Died' e riscopri un capolavoro nascosto!

 Hedvig è quella che potremmo benissimo definire come una forza della natura.

 Sono innamorato di lei. Non posso farci niente, Hedvig Mollestad è una donna bellissima, con un fascino magnetico, elettrico e spaziale.

La recensione esplora l'album 'Black Stabat Mater' dell'Hedvig Mollestad Trio, sottolineando la forza e la sperimentazione sonora del trio norvegese. Il disco fonde jazz, rock psichedelico e progressive con grande energia e abilità tecnica. L'autore riflette anche sul proprio disagio personale nell'ammettere la superiorità femminile in diversi ambiti, apprezzando profondamente l'indipendenza e la potenza di Hedvig come musicista e donna. Il risultato è un album che incanta e stanca, lasciando un'impressione duratura. Ascolta Black Stabat Mater e immergiti in un viaggio sonoro unico e potente.

 Mi avvicinai con cautela alla band, con il timore che la loro musica si rivelasse soltanto una lagna amorosa... ma mi sbagliai di grosso.

 Le 5 stelle le merita soprattutto per Naked, ballad (ma non troppo) che vale l'intero lotto.

A Boy Named Goo segna un momento chiave per i Goo Goo Dolls, ultimo album con il batterista George Tutuska e la Metal Blade Records. Il disco propone un mix di rock energico e testi intensi, lontani dal semplice romanticismo, alternando brani con influenze punk e ballad coinvolgenti. La recensione evidenzia la qualità, varietà e personalità dell'album, consigliandolo come ascolto imprescindibile per capire la band. Ascolta A Boy Named Goo e scopri il rock autentico dei Goo Goo Dolls!

 Il Pagante STRACCIA il resto della musica di merda in tutto ciò che non tange la musica.

 Entro in Pass non è musica. È svago a fruizione uditiva (?) e come svago funziona.

La recensione analizza 'Entro In Pass' de Il Pagante come un prodotto musicale privo di valore tecnico, ma efficace come esperienza di intrattenimento e fenomeno culturale. Il disco è descritto come una 'musica di merda spettacolare' con un elevato livello di autoironia e capacità parodistica. Le collaborazioni e i singoli più noti contribuiscono a rappresentare la generazione millennial in un mix di realtà e svago. Il testo invita a non prenderlo troppo sul serio ma a godersi l'aspetto comico e metamusicale. Scopri il lato ironico e cult di Il Pagante, ascolta 'Entro In Pass' ora!

 Illuminano, si. Illuminano e scavano. Scavano la terra santa della classicità folk/blues, quasi a volerne rivelare, una volta per tutte, la vera natura di malattia dell’anima.

 Il mio Nick Cave è in “Kicking against the pricks” ... un crooner, appena appena fuori di testa.

La recensione celebra Kicking Against the Pricks di Nick Cave & The Bad Seeds, sottolineandone l'intensità e il ritorno al blues e folk classico reinterpretati in chiave moderna e personale. L'autore evidenzia la potenza espressiva e la qualità delle cover, vere pietre miliari di una carriera che esplora l'anima umana con toni cupi ma caldi. Un lavoro essenziale e ispirato, capace di unire tradizione e innovazione. Scopri l’anima profonda del folk e blues con Nick Cave e i Bad Seeds.

 Alla fine mi piace chi diverte divertendosi e quando uno si diverte si vede. E si sente.

 La musica sceglietevela da soli.

La recensione offre un'analisi sincera dell'album 'ladəs' dei Temples, descrivendo un mix di sonorità post-rock e neo-psichedelia. L'autore riflette sul proprio rapporto con la musica indipendente e la sua crescita personale, apprezzando la sincerità e il divertimento che emerge dall'ascolto dell'album, anche se non sempre originale. Si tratta di un invito a godersi la musica in modo personale, senza preoccuparsi del giudizio altrui. Scopri l'album ladəs dei Temples ed entra nel mondo psichedelico indie!

 Mai un album metal fosse capace di farmi inginocchiare.

 A fine brano, ogni fottutissima volta, mi alzo in piedi ed applaudo in lacrime... che brano straordinario...

La recensione esalta Slow, Deep and Hard, primo album dei Type O Negative, per la sua atmosfera gotica unica e testi intensi di Peter Steele. Il disco sorprende per la sua capacità di commuovere e coinvolgere, con sonorità che mescolano doom, speed metal e hardcore. Brani come Unsuccessfully Coping With The Natural Beauty Of Infidelity sono descritti come epocali e potentemente evocativi. L'album è considerato un capolavoro del metal, in grado di lasciare un segno profondo nell'ascoltatore. Scopri ora il capolavoro metal gotico firmato Type O Negative!

 I Van Der Graaf Generator non sono più magici come un tempo, ma continuano a sognare, una cosa che spesso noi ci dimentichiamo.

 Il modo in cui le tastiere si scatenano sulla seconda parte mi ha fatto quasi venire un orgasmo, per come si piazzano dal nulla in mezzo a questo mare di depressione e solitudine.

La recensione analizza Do Not Disturb, album recente dei Van der Graaf Generator, evidenziando la maturità e la passione della band nonostante la perdita della grinta giovanile. L'album presenta momenti intensi e struggenti, con brani come Alfa Berlina e Brought To Book che emergono come punti di forza. Sebbene inferiore ai capolavori del passato, il disco conferma l'originalità e il valore artistico del gruppo, ancora capace di emozionare. Scopri l'anima profonda di Van der Graaf Generator con Do Not Disturb, ascolta ora!

 «Speaks Evil ha tutto quello che serve a fare grande un disco roccherrolle.»

 «Poi, possono piacere o non piacere, i Giuda, ma di certo non lasciano indifferenti.»

La recensione celebra l'album Speaks Evil dei Giuda, esaltandone l'energia e la capacità di unire punk e glam rock in modo autentico e fresco. Viene raccontata la storia del gruppo romano, nato dalle ceneri dei Taxi, e il loro successo sia in Italia che all'estero. L'album è descritto come un mix di passione, divertimento e forza rock, capace di coinvolgere il pubblico con brani potenti e riconoscibili. Ascolta Speaks Evil dei Giuda e scopri l’autentico rock romano!

 Provate però a trascorrere una quarantina di minuti con l'”uomo-mandolino”, le sue allucinate fantasticherie, i suoi accordi aerei, e li troverete non proprio buttati via.

 Mark Fry, nativo dell'Essex, studente di arte futurista all'Accademia delle Belle Arti di Firenze, ha creato un album che porta l'ascoltatore, per dirla in termini carrolliani, oltre lo specchio.

La recensione esalta "Dreaming With Alice" di Mark Fry, un album acid folk psichedelico strutturato come un concept album. Viene sottolineato il mix originale di strumenti acustici e atmosfere oniriche, insieme al percorso artistico di Fry, che dopo questo lavoro si dedica alla pittura avant-garde. La musica, a tratti eccentrica e nostalgica, sorprende con brani come "The Witch" e "Mandolin Man" e mantiene un fascino particolare nonostante alcune imperfezioni. Ascolta l'incanto psichedelico di Mark Fry e scopri un cult acid folk unico!

 Ecco quindi un nuovo singolo, dove il solito omino con la falce cerca qui di rifilarci un pugno in bocca, 'In Your Face' yeah!

 Questo è in assoluto il vertice indiscusso della produzione dei bambini del lago Bodom, il che la dice lunga su tutto il resto, ma va beh…

La recensione evidenzia come 'In Your Face' dei Children of Bodom rappresenti un tentativo di rinnovamento con influenze thrash e industrial, ma il risultato è poco interessante. Solo la cover metal di 'Oops I Did It Again' di Britney Spears emerge come punto forte e originale. Lo stile ironico e critico accompagna l'analisi dell'album e del singolo, fra riff moderni e testi censurati. Scopri la cover metal di Britney Spears e il nuovo sound di Children of Bodom!

 Musica senza etichette, senza argini, senza nomi.

 Il bosco è umido di fragranze primordiali; aromi d’oro ed acque di smeraldo; l’aria è densa come mosto di vino rosso.

La recensione descrive l'album di Bruce Palmer come un'intensa esperienza emozionale, un viaggio musicale che trascende le etichette. Con sonorità folk, suoni tribali e melodie orientali, l'album evoca paesaggi naturali e primordiali in un clima di liberazione e sogno. L'ascoltatore è trasportato in un mondo immaginifico, dove la musica diventa benedizione e rifugio. Ascolta l'album e lasciati trasportare in un sogno musicale unico.

 “La gente può anche dire che non so cantare, ma nessuno potrà mai dire che non ho cantato.”

 “Era solo una mente stonata con un’anima dal tocco delizioso.”

La recensione esplora la vita e l'opera di Florence Foster Jenkins, cantante nota per la sua voce stonata ma dal grande cuore generoso. Viene analizzata la sua ambivalenza tra l'essere derisa e la sua volontà di sostenere giovani musicisti. Il testo riflette con ironia e profondità sulle contraddizioni della musica tradizionale e dell'avanguardia, immaginando una Jenkins consapevole e sovversiva. Il racconto si arricchisce di riferimenti culturali e musicali, mostrando un quadro complesso e umano dell'artista. Scopri la storia unica e straordinaria di Florence Foster Jenkins, un'icona musicale imperfetta ma indimenticabile.

 No More Sad Song... i buoni propositi vengono risucchiati dalla traccia successiva.

 Heartbreak can't phase me, I am crazy but I'm true. It's a sad world we were raised in, you could hate it but what's the use?

New Alhambra conferma lo stile malinconico degli Elvis Depressedly, con testi poetici e facilmente comprensibili. Il suono indie rock lo-fi è più pulito rispetto a precedenti lavori e crea un'atmosfera cupa e coinvolgente. L’album di 20 minuti è breve ma intenso, con brani che raccontano di amore, speranza vana e rassegnazione. È probabilmente il lavoro più riuscito della band. Ascolta New Alhambra e immergiti nella malinconia intensa di Elvis Depressedly.

 "L'armata ha un incedere apocalittico, con l'immagine di Padre Pio che ci guida verso la fine del mondo"

 "Fidatevi dei Camillas..."

La recensione analizza Tennis d'amor, breve ma intenso album dei Camillas, che mescola ritmi pop solari, riferimenti culturali e testi evocativi. Ogni brano è descritto con immagini vivide e confronti originali che esaltano la varietà sonora e l'atmosfera coinvolgente. L'autore invita a fidarsi della band per questa esperienza musicale unica. Ascolta Tennis d'amor dei Camillas e lasciati trasportare in un viaggio musicale coinvolgente!

 Blues, quello fatto coi controcazzi, e la formula classica del rock n roll, che trovano nella semplicità una dinamica trascinante.

 I don’t need religion, Jesus can’t save me. I don’t pray to anyone except the one I love.

L'album 'Primal Scream' è il lavoro più rock e grezzo della band, caratterizzato da un mix energico di chitarre, blues e rock'n'roll. Le canzoni trasmettono emozioni forti, dalla cupezza di alcune ballad ai ritmi travolgenti delle power song. La recensione sottolinea l'efficacia e la semplicità del sound, senza stravolgimenti, che risulta ancora oggi molto coinvolgente. Ascolta ora Primal Scream e lasciati travolgere dal rock autentico!

 Il suono così gelido, freddo e distaccato dei Meshuggah.

 Un velocissimo Thrash Metal, anello di congiunzione tra i Metallica di '...And Justice For All' ed i Testament di 'The Legacy'.

La recensione analizza il primo EP del 1989 dei Meshuggah, lontano dal loro stile complesso futuro ma già con un thrash metal veloce e crudo. Il suono è freddo e lineare, con influenze evidenti dai Metallica e Testament. Nonostante la produzione modesta, l'esordio è un passo notevole dei futuri pionieri del metal poliritmico. Ascolta l’esordio thrash dei Meshuggah e scopri le radici del loro sound unico!

 Non basta un dito medio alzato per essere Biafra. Non sei Aristofane, sei solo Nonciclopedia.

 Come se l’aborto fosse una banale declinazione del “Fuck the System” urlato dagli Exploited, senza drammi né patemi.

Il debutto dei War on Women viene criticato per la mancanza di originalità musicale e per testi politici che risultano superficiali e monocordi. Pur riconoscendo l'impegno femminista e punk, la recensione evidenzia un evidente effetto 'copia-incolla' e una comunicazione poco efficace dei temi trattati. L'autrice sottolinea inoltre il rischio di vittimismo facile e di un'immagine mediatica costruita più sull'apparenza che sulla sostanza. Scopri se il punk femminista dei War on Women fa per te: leggi la recensione completa!

 Gli Elephant Stone sono oggi una band pop sperimentale che usa drum loops e sintetizzatori.

 Non puoi essere allo stesso tempo originale, easy-listening e sperimentale; forse succede, ma è molto difficile.

Ship of Fools rappresenta un cambio di rotta per gli Elephant Stone, che si spostano dalla psichedelia verso un pop sperimentale e più commerciale. L'album mostra molte idee e collaborazioni importanti, ma manca di un'identità chiara e coesa. Nonostante buone intuizioni musicali, il risultato complessivo è contrastante e non pienamente convincente. Un lavoro sofisticato ma difficile da apprezzare appieno. Ascolta Ship of Fools per scoprire il nuovo sound degli Elephant Stone, tra pop e sperimentazione.

 Il fine ultimo dei Necrophobic era gettare il death metal in un abisso ancora più nero di quello in cui già era venuto al mondo.

 Un album che unisce e accontenta due mondi, che pur vicini sono lontani anche se può non sembrare.

La recensione celebra "The Nocturnal Silence", l'album di debutto dei Necrophobic uscito nel 1993, come un capolavoro di death metal puro ma impregnato di atmosfere black metal. L'opera mostra riff ispirati e una produzione tipicamente svedese, unendo due mondi del metal estremi. La critica sottolinea la capacità del disco di risultare freddo, oscuro e passionale al tempo stesso, rappresentando un punto di riferimento per gli appassionati di entrambi i generi. Ascolta ora "The Nocturnal Silence" per immergerti nel death metal più oscuro!