"Questo album l'ho trovato ben eseguito e mixato, ogni brano mi è suonato piacevole all'orecchio."

 "Le canzoni si somigliano troppo fra di loro... poche hanno veramente mordente e colpiscono sul serio."

La recensione evidenzia una buona qualità sonora e arrangiamenti piacevoli in Mondovisione di Ligabue. Tuttavia, critica i testi troppo incentrati sui ritornelli e la ripetitività sonora dei brani. Alcune canzoni emergono per il loro sentimento, ma nel complesso l'album non entusiasma pienamente. Scopri se Mondovisione di Ligabue fa per te leggendo la recensione completa!

 "Delusione totale"

 L'album si presenta come un accozzaglia di orribili canzoni pop, oscillando dai pezzi più commerciali a quelli più lagnosi.

La recensione critica fortemente l'album 'Random Access Memories' dei Daft Punk, definendolo una totale delusione. Il passaggio da musica elettronica sperimentale a un pop commerciale è visto come una perdita di identità. Singoli come 'Get Lucky' e 'Instant Crush' vengono giudicati negativamente, e l'intero album è considerato non degno del nome dei Daft Punk. Scopri se anche per te Random Access Memories è una delusione o un capolavoro.

 Il disco risulta al mio ascolto fin troppo pulito, quasi freddo, privo di quella rozzezza e di quel marciume che invece era una costante dei primi album.

 Per me il classico compitino fatto senza infamia e senza lode, suonato da professionisti seri che non hanno voluto rischiare in alcun modo.

La recensione esprime un sentimento di tiepida delusione per Surgical Steel, il ritorno dei Carcass dopo 17 anni. Pur apprezzando tecnica e produzione, l'autore trova il disco troppo pulito e controllato, privo della crudezza originaria. Alcuni brani risaltano per pesantezza e melodia, ma il giudizio complessivo resta su un livello di discreta professionalità senza rischi. Scopri se Surgical Steel è il ritorno metal che aspettavi!

 Il nuovo album dei prog-tech metallers abruzzesi Hybrid Circle non è un disco immediato, di quelli che ascolti la prima volta e sei preso bene (o male).

 Il fatto di essere ottimi musicisti è chiaro ed evidente, quello di saper unire tale dote a quella che potremmo definire semplicemente spontaneità un po’ meno.

Il nuovo album degli Hybrid Circle è un lavoro tecnico e approfondito, che richiede tempo per essere apprezzato appieno. Pur mostrando grande abilità strumentale e produzione curata, manca di spontaneità che potrebbe avvicinare maggiormente l'ascoltatore. Un disco interessante, con un concept originale ma non del tutto immediato, indicato per fan del prog metal sofisticato. Ascolta 'A Matter Of Faith' e scopri le sfumature del prog metal italiano!

 Gli ATOJ sembrano aver puntato dritto verso un genere di nicchia come il mathcore, che i cinque musicisti sembrano conoscere bene.

 Il cuore pulsante degli ATOJ è il palco, evidente dalla sfrontatezza nel lanciarsi spesso e volentieri al limite.

Gli ATOJ, band lodigiana nata nel 2008, presentano un EP omonimo che segna un netto salto dal punk-hardcore al mathcore. Il lavoro, pubblicato da Memorial Records e 5 Feet Under, è caratterizzato da sonorità tecniche e testi intensi. Con la produzione di Jack Shirley, il suono risulta più robusto e incisivo, mentre le performance live della band spiccano per energia e sfrontatezza. Un nuovo corso che conferma il talento e la maturità del quintetto. Ascolta ora l'EP di ATOJ e immergiti nel mathcore italiano più energico!

 Forse ciò che mi colpisce di loro è il saper trovare il giusto compromesso fra aggressività e melodia.

 Potrei definire i Nickelback una “band da trombamicizia”: non saranno la band della vita ma ti possono regalare sporadicamente momenti godibilissimi.

La recensione di No Fixed Address prende in considerazione il tentativo di Nickelback di variare le proprie sonorità con influenze pop, elettro-pop, funk e country. Il disco si allontana leggermente dal loro classico post-grunge pur mantenendo la riconoscibilità del gruppo. Pur riconoscendo qualche limite nella produzione, l'autore apprezza la sperimentazione e invita a rivalutare la band, definendola capace di regalare momenti godibili. Ascolta No Fixed Address per scoprire l’evoluzione sorprendente dei Nickelback!

 Uno dei film che entrerà nel mio subconscio alla voce "piccoli traumi subìti e difficilmente rimovibili".

 Non si possono fare le nozze coi fichi secchi: i filmoni con effetti speciali bisogna lasciarli fare agli americani.

Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores inizia promettendo un approccio italiano al mito del supereroe, con attenzione psicologica e atmosfera di provincia. Tuttavia, la recitazione scadente dei giovani attori e l'inserimento di elementi thriller e action di bassa qualità rovinano l'intera esperienza. Il film appare come un tentativo mal riuscito di imitare il cinema americano, con buchi narrativi evidenti e scene poco credibili. Leggi la recensione completa per scoprire perché evitare questo film di Salvatores.

 Un peccato, uno spreco.

 Dall’interiorità più profonda si passa all’esteriorità più scialba, e sta proprio qui il principale difetto che penalizza questo film ad ogni livello.

La recensione di Hannibal di Ridley Scott evidenzia un film dalle premesse importanti ma tradito da una sceneggiatura debole che modifica troppo la trama originale. Nonostante il buon apporto di Anthony Hopkins e qualche buona interpretazione secondaria, il film non riesce a raggiungere la tensione e la profondità psicologica del suo predecessore. La regia fatica a valorizzare le ambientazioni, mentre solo le musiche di Hans Zimmer si distinguono positivamente. Scopri perché Hannibal non è all’altezza del primo cult!

 Tutto che clippa e brucia uditivi condotti e sinapsi porgendo il nettare dolce del cantato twee.

 I Weed Hounds si dimostrano già al loro primo LP perfettamente d’attitudine e maturi.

Il primo album dei Weed Hounds, pubblicato nel 2014, rappresenta un compendio maturo e consapevole di shoegaze contaminato da hardcore, psych e lo-fi. Prodotto da Katorga Works, il disco unisce melodie avvolgenti e momenti intensi, con una strumentazione classica e un uso sapiente di effetti. La band di Long Island e NYC si distingue per la capacità di conciliare sonorità diverse in un risultato energico e affascinante, capace di coinvolgere sia i fan dello shoegaze sia gli appassionati hardcore. Ascolta il debutto dei Weed Hounds e scopri un shoegaze potente e autentico!

 I Pendragon hanno tirato fuori un album veramente brillante ed ispirato sia per idee che per melodie.

 Men Who Climb Mountains conferma la voglia della band di sperimentare e di rinfrescare il prog.

La recensione celebra 'Men Who Climb Mountains' come uno dei migliori dischi prog del 2014, sottolineando il coraggio dei Pendragon nel rinnovarsi e sperimentare nuove sonorità. L'album combina influenze neo-prog con alternative rock, evitando le spigolature metal dei precedenti lavori. L'autore evidenzia melodie ispirate, arrangiamenti raffinati e una particolare attenzione agli aspetti atmosferici e melodici. Nonostante un brano ritenuto un po' prolisso, nel complesso l'album viene definito brillante e rappresentativo di un momento di grazia della band britannica dopo trent'anni di carriera. Scopri ora l'innovativo mondo prog di Pendragon con Men Who Climb Mountains!

 Bruttissima operazione commerciale che non ha alcuno scopo se non quello di riempire il vuoto discografico.

 Non credo ci sarà mai una raccolta sul Venditti impegnato. Alla gente piace la mediocrità.

La raccolta "Le donne" di Antonello Venditti viene criticata aspramente per essere un'operazione commerciale priva di spessore artistico. Mancano molte canzoni simbolo dedicate davvero alle donne e temi sociali, sostituite da brani di scarso valore. L'album non riflette una panoramica completa o autentica dell'artista, che appare limitato dalle strategie del mercato discografico. L'autore difende Venditti personalmente, sottolineando le difficoltà di fare scelte artistiche autonome. Scopri la verità dietro la raccolta 'Le donne' di Venditti, leggi la recensione completa!

 "Andare al disco in questione: l'opera si apre subito con un capolavoro: 'Death of an Analogue'"

 "Stare insieme a Dig It per quarantacinque minuti è un vero privilegio: il lusso di essere sottoposti a sollecitazioni emotive molto intense"

L'album 'Dig It' di Klaus Schulze, prodotto nel 1980 con tecnologia digitale, è un'opera imperdibile per appassionati di musica elettronica e krautrock. Con atmosfere malinconiche e sperimentazioni sonore, l'album si apre con 'Death of an Analogue', seguita da brani che evocano atmosfere visionarie e viaggi immaginifici. La suite finale 'Synthasy' rappresenta una complessa esperienza sonora che mescola angoscia e stupore. Un disco consigliato a chi ama la musica intensa e meditativa, capace di trasformare il digitale in arte lirica. Ascolta ora 'Dig It' di Klaus Schulze e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 Warhorse suonavano come dei Purple in tono minore, replicandone per buona parte le caratteristiche e le componenti di suono, arrangiamento e stile.

 Non c’è nulla di trascendentale, anche se è sempre piacevole riascoltare registrazioni di quei tempi, con quel non so che di innocente, di schietto e di sperimentale e appassionato.

Warhorse è stata una band hard rock dei primi anni '70 formata da Nick Simper dopo l'uscita dai Deep Purple. Red Sea, il loro secondo e ultimo album, mostra un sound influenzato dai Purple ma meno brillante. L'album contiene momenti interessanti come lunghi assoli e sperimentazioni tipiche del tempo, ma non raggiunge vette memorabili. La recensione mette in luce sia gli aspetti positivi sia i limiti, sottolineando un gusto vintage e nostalgico. Scopri il fascino nascosto dei Warhorse e lasciati trasportare dal rock anni ’70!

 True Detective sembra il prodotto televisivo che più di tutti ha saputo continuare la scia tracciata da Breaking Bad, con una qualità che non ha nulla da invidiare al cinema.

 Matthew McConaughey buca lo schermo come neanche Bryan Cranston era riuscito a fare, regalando un personaggio allucinato e filosofico che rimane nell'anima.

True Detective, prodotto HBO scritto da Nic Pizzolato e diretto da Cary Joji Fukunaga, si distingue per una regia sofisticata e atmosfere opprimenti ambientate nelle paludi della Louisiana. La serie fonde il noir investigativo con riflessioni filosofiche profonde, grazie a uno script complesso e a interpretazioni intense di Matthew McConaughey e Woody Harrelson. Questo prodotto innalza l'asticella qualitativa delle serie tv, offrendo un'esperienza visiva ed emotiva unica, distante dagli standard tipici del genere crime. Immergiti nell’atmosfera unica di True Detective, scopri la serie che ha rivoluzionato il noir in tv!

 Comincia la festa!

 Dimmi cos'è, cos'è che ci fa sentire uniti anche se siamo lontani.

Circo Massimo è il primo vero live di Antonello Venditti, celebrativo e nostalgico, che segna una svolta nella sua carriera. Il concerto del 1983, firmato con la formazione storica, unisce impegno sociale, amore per Roma e per la squadra giallorossa. Tra brani famosi e inediti, si racconta una festa appassionata ma anche un momento di bilanci prima del cambio di rotta con album successivi. Scopri l’energia e l’autenticità del live di Antonello Venditti scegliendo Circo Massimo!

 Il linguaggio sgraziato e poetico di questo racconto è più che mai opportuno.

 Lovecraft conferma il suo amore profondo e incondizionato per la figura dell'antieroe, l'individuo sconfitto dalla società e da se stesso.

La recensione analizza 'L'estraneo' di Howard Phillips Lovecraft, un celebre racconto breve che esplora l'orrore e il rifiuto del diverso attraverso un protagonista umanoide. L'autore riflette sul pessimismo profondo e sulla poetica dello stile, evidenziando la capacità di Lovecraft di far empatizzare il lettore con l'antieroe. Viene sottolineato il legame autobiografico e il confronto con opere di Edgar Allan Poe, valorizzando il racconto come un classico del narrativo gotico-psicologico. Leggi L'estraneo e scopri l'oscura poesia di Lovecraft!

 Il ruolo delle chitarre, soprattutto quella di Marco Rinalduzzi, risulta fondamentale.

 Il disco tuttavia non risulta nulla di entusiasmante, a parte le canzoni stravolte.

Campus Live è il quinto live di Antonello Venditti che punta su arrangiamenti chitarristici innovativi, modificando profondamente alcuni classici. Include 15 tracce tra successi e un inedito di tonalità popolare. Nonostante lo sforzo creativo, il risultato finale risulta solo parzialmente soddisfacente, con buone intuizioni ma anche momenti di stanca. L'album è un progetto intermedio che non raggiunge le vette di opere successive. Scopri la rivisitazione live di Venditti e valuta tu stesso l'innovazione sonora.

 Doppelgänger è la dimostrazione che si possono scrivere album strumentalmente complessi senza prendersi troppo sul serio.

 The Hol[]y Tape è l'espressione di una sindrome di Tourette musicale che costringe la canzone a sbandare senza sosta né pace.

Doppelgänger dei The Fall Of Troy è un album del 2005 che fonde la complessità del math rock con l'intensità del metalcore. Pur a tratti confuso e dinamico, il disco offre melodie ispirate, ritornelli emo equilibrati e performance tecnicamente brillanti. L'album mostra una crescita rispetto al debutto e si distingue per la sua energia e originalità. Ascolta Doppelgänger e immergiti in un vortice di metalcore e math rock innovativo!

 Potenza, Disarmo e Disagio.

 Vero Shoegaze Italiano che grazie a Iddio sta crescendo in questo 2014 e prospetta grandi cose in questo prossimo 2015.

La recensione celebra l'album omonimo dei Rev Rev Rev come un perfetto esempio di shoegaze italiano, evidenziando potenza, disarmo e disagio trasmessi attraverso un sound influenzato da band iconiche. L'autore condivide anche un'esperienza live personale, sottolineando la qualità del mixaggio e la forza espressiva del disco. Il disco si distingue per le citazioni musicali ben integrate e un'impronta personale di alto valore artistico. Il 2014 è visto come un anno di crescita per il genere in Italia, con ottime prospettive per il 2015. Ascolta ora l'album debutto dei Rev Rev Rev e lasciati travolgere dal vero shoegaze italiano!

 al loro terzo EP abbandonano le spigolosità hard-swirliesiane e scelgono la via dell'etericità e della riverberazione

 Ascoltare con fiducia nell'avvenire loro e nostro

Il terzo EP 'Seventeen Forever' dei Wildhoney rappresenta un'importante evoluzione dal loro sound precedente, con un approccio più eterico e riverberato. Il trio di brani mescola atmosfere post-rock e shoegaze, con chitarre alte e basso distorto in primo piano. Lavoro vocale curato e strutture semplici ma efficaci confermano la band tra le promesse più interessanti della scena indie alternative. La recensione auspica un futuro fedele a queste coordinate sonore senza compromessi commerciali. Scopri ora il suono unico dei Wildhoney con 'Seventeen Forever'!