"King del Rap è in realtà una presa per il culo a tutti quei rapper gangsta che sanno dire solo quello."

 "Sabbie Mobili è tristemente veritiera: hanno successo solo raccomandati e corrotti, e i politici fregandosene dei cittadini."

La recensione analizza dettagliatamente l'album 'King Del Rap' di Marracash, evidenziando sia punti di forza, come testi e collaborazioni, sia debolezze, in particolare alcune basi musicali ritenute inferiori rispetto al precedente album. Vengono approfonditi i temi sociali e personali trattati nei brani. L'autore considera l'album adatto ai nuovi fan del rap, mentre per gli ascoltatori più esperti è una produzione discreta ma non eccellente. Scopri l'album King Del Rap e immergiti nel rap italiano con Marracash!

 “Mi manca così tanto quando eravamo solo io e te ed un foglio bianco.”

 “Io ho voluto far le scale tu hai voluto gli ascensori ma se cado io mi faccio male, se lo fai tu muori.”

La recensione celebra il primo album di Nitro, Danger, come un debutto forte e autentico nel panorama del rap italiano. L'autore sottolinea le influenze della Machete Crew e la qualità della produzione, evidenziando testi profondi che spaziano dal disagio personale alla critica sociale. Nonostante alcune tracce meno convincenti, l'album resta un lavoro notevole che mostra il talento e il potenziale di Nitro. Vengono evidenziate collaborazioni e riferimenti a Salmo e Fabri Fibra, sottolineando l'importanza di questo progetto per la scena hip hop italiana. Ascolta Danger, scopri il futuro del rap italiano con Nitro!

 Grace for Drowning sembra esplorare le conseguenze delle suggestioni di Stupid Dream, offrendo un amaro bilancio di una storia d'amore sul viale del tramonto.

 'Raider II' è una mastodontica suite dove Wilson scatena tutti i suoi demoni interiori, un brano culto e dal carattere oscuro e complesso.

La recensione analizza 'Grace for Drowning', doppio album solista di Steven Wilson, considerato un seguito antitetico al lavoro con i Porcupine Tree. Il disco si distingue per ambizione, sperimentazione e profondità emotiva, con brani che spaziano dal prog classico a sonorità oscure e innovative. Particolarmente rilevante è la suite 'Raider II', cuore oscuro e tematico dell'opera. Consigliato agli appassionati di prog e a chi cerca un'esperienza musicale ricca e complessa. Scopri l'intenso viaggio sonoro di Steven Wilson con Grace for Drowning!

 La pace e la serenità della musica sono quasi troppa, un viaggio statico, non per uno dinamico.

 Fragen è un’elettronica oramai di maniera, tastiere su tastiere senza alcuna struttura riconoscibile.

La recensione descrive l'album 'Fragen' di Qluster come un viaggio statico e meditativo nella musica elettronica, caratterizzato da suoni lenti e astratti. Viene sottolineata l'evoluzione del gruppo e il potere evocativo dell'ascolto, ma anche la sensazione di eccessiva calma e rarità che potrebbe non piacere a tutti. Un'opera per appassionati di avanguardia e ambient soffusa da una poetica malinconia. Scopri l'universo sonoro di Qluster con Fragen, ascolta ora!

 "Non Siamo Più Quelli Di Mi Fist, cazzo, non l’avrei mai detto!"

 "Sono convinto che se il Dogo fa questo tipo di musica è unicamente colpa del pubblico di minorati mentali che li segue e apprezza la roba tamarrissima e delle dementi adolescenti che si arrapano guardando Guè."

La recensione analizza l'album "Non Siamo Più Quelli Di Mi Fist" di Club Dogo, evidenziando una deriva stilistica verso temi banali e un’eccessiva autocelebrazione. Dopo un promettente esordio con "Mi Fist", il gruppo si sarebbe perso nel tempo, proponendo musica meno incisiva e più commerciale. Alcuni brani salvano la tecnica, ma nel complesso il disco è ritenuto deludente rispetto alle aspettative degli appassionati di rap italiano. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso l’evoluzione di Club Dogo!

 "Hawking riprende una famosa frase di Amleto per spiegarci i segreti conosciuti del cosmo."

 "Grazie a quelle equazioni si è scoperto che esistono almeno 8 universi paralleli e funzionanti."

La recensione esplora il libro di Stephen Hawking che spiega i misteri dell'universo partendo da Newton, passando per Einstein fino alle moderne teorie quantistiche. Pur non semplice, il testo è consigliato a chi desidera approfondire i fenomeni cosmici e la fisica delle particelle. Viene evidenziata l'importanza delle imperfezioni nell'universo e le scoperte sui multiversi. Un testo affascinante che stimola la curiosità scientifica. Scopri l'universo con Hawking, leggi il libro e immergiti nei misteri del cosmo!

 Stupid Dream è la storia di una infatuazione epica, una cotta destabilizzante che rende difficile valutare razionalmente ciò che ci circonda.

 Per chi scrive si tratta semplicemente di un confortante, caldo angolo di serenità, dove Wilson riesce finalmente a trovare quella dimensione anelata dalla sua vena creativa.

La recensione celebra Stupid Dream come l'album più solare e accessibile dei Porcupine Tree, capolavoro di Steven Wilson del 1999. L'opera è una storia d'infatuazione raccontata con arrangiamenti raffinati e atmosfere prog. Brani come Pure Narcotic e Baby Dream in Cellophane emergono come punti forti di un disco che rappresenta una svolta nella carriera della band. Il tutto avvolto da un tono malinconico ma estremamente coinvolgente e avvolgente. Ascolta Stupid Dream e lasciati conquistare dall'intensità emotiva di Porcupine Tree!

 "Sette persone che corrono dietro il successo. È ambizione." (Simon Le Bon)

 “The Reflex, supportato da un videoclip iconico, è un vero big hit che ha reso i Duran più chic degli stessi Chic.”

La recensione celebra Seven and the Ragged Tiger come un album chiave nella carriera dei Duran Duran, intrecciando ambizione e creatività in un contesto di grande pressione artistica. Il disco conferma il successo della band con hit come The Reflex e Union of the Snake e mostra una raffinata produzione musicale. L'edizione speciale del 2010 arricchisce ulteriormente l'album con versioni alternative e un documentario esclusivo. Scopri l'album che ha segnato l'ambizione degli anni '80 ascoltando Seven and the Ragged Tiger!

 Perché trovatemelo voi un disco jazz dove ogni brano ti si incunea all’istante nel cervello e lo fischietti nei giorni a seguire.

 ‘Further Definitions’ è ‘Rocket To Russia’ in salsa jazz.

La recensione celebra 'Further Definitions' di Benny Carter come un album jazz unico, breve e potente, capace di rapire anche chi usualmente non ama il jazz. La fusione tra swing classico e ritmo punk è messa in evidenza attraverso il confronto con i Ramones. L'album, nato da una reunion storica con Coleman Hawkins, alterna pezzi tirati e ballate intense, traducendo tradizione e energia in un prodotto irresistibile. Ascolta 'Further Definitions' e lasciati sorprendere dall’energia irresistibile del jazz!

 Will you be judged? Will you get comments? Will you get stares? Will you feel helpless? will you be followed? You’ve got to walk in pairs.

 Niente sound plasticosi dell’ultim’ora, solo tanta energia da spendere e rilasciare cercando l’irruenza più killer e frastornante.

L'album 'They Don't Have To Believe' dei Punch è un concentrato di hardcore veloce e impetuoso dalla California, con una produzione live to tape e una voce femminile carica di rabbia che cattura l'ascoltatore. Il disco è un'esplosione di energia emozionale senza fronzoli, perfetto per gli amanti dell'hardcore oltranzista. La band, pur nelle sue frequentate line-up, produce un lavoro che unisce old school thrash e un'aggressività contemporanea. L'etica DIY e l'atmosfera selvaggia rendono questo album un vero must per chi cerca potenza e autenticità. Ascolta ora 'They Don't Have To Believe' e immergiti nell'hardcore più autentico!

 Con Spiral Castle è tutta un altra musica: la produzione è decisamente migliore.

 Trentacinque minuti di purissimo epic metal, che torna ad essere tecnico e cervellotico.

Spiral Castle, il secondo album post-riunione dei Manilla Road, supera il predecessore migliorando produzione e songwriting. Le sonorità ritornano al vigoroso epic metal anni '80, con influenze prog e psichedeliche. Il drumming potente e le parti vocali più in evidenza portano intensità all'album, nonostante qualche pecca nella voce secondaria. Un disco breve ma denso, consigliato agli amanti del genere. Scopri l'intensità epica di Spiral Castle, un must per gli appassionati di metal tecnico!

 La prima canzone dell’album ('I Hate Lucy') è un lento e pesantissimo strumentale di sette minuti messo lì come monito contro chiunque provi ad ascoltare il disco.

 Rabbia e frustrazione mescolati alla disperazione più totale continuano a farla da padrona per tutto il resto dell’album a furia di badilate sludge dall’immane lentezza.

La recensione analizza 'Torso', album del 1998 dei Grief, caratterizzato da un doom/sludge estremo e intransigente. L'album sfida l'ascoltatore con brani lentissimi e pesanti, arricchiti dalla voce velenosa di Jeff Hayward e testi che dipingono una società marcia. Pur rappresentando una prova difficile, 'Torso' è ritenuto un apice sonoro del gruppo. Scopri l'estremo e intransigente mondo sonoro di Grief con 'Torso'. Ascoltalo ora!

 Ascoltare e possedere dischi recenti dei Chicago può ancora costituire un buon esercizio musicale però... discriminando nettamente fra i vari brani proposti.

 Tutto il resto del disco viaggia tra il trascurabile e l’irritante... è il tipico album da gustare col telecomando in mano.

Il trentesimo album dei Chicago del 2006 si presenta tra momenti di buona musica e stancanti ballate molto simili tra loro. La critica evidenzia come la band, pur con musicisti di talento, non sappia più sorprendere, offrendo un lavoro adatto solo a un pubblico affezionato disposto a selezionare i brani migliori. Tra i pezzi più riusciti spiccano "Already Gone", "90 Degrees and Freezing" e "Better". Scopri i brani migliori di Chicago XXX e ascolta con spirito critico!

 Exterminating Angel è un disco importante, non perfetto, enigmatico, crudele, salvifico, contraddittorio, appunto: un po’ come l’Angelo Sterminatore del film cui allude il titolo.

 Al confronto i Joy Division, cui spesso i Dark Day vengono disinvoltamente paragonati, assomigliano a dei simpatici burloni.

L'album Dark Day - Exterminating Angel di Robin Crutchfield è un’opera fondamentale e oscura, che ha influenzato le sonorità dark e alternative degli anni ’80 e ’90. Caratterizzato da atmosfere ipnotiche e composizioni innovative, il disco è un viaggio inquieto e complesso, che sfida i canoni consolidati. L’ascolto richiede attenzione ma regala intense emozioni e continue scoperte. Ascolta Dark Day - Exterminating Angel e scopri il fascino del dark alternativo!

 Quando Pino Daniele suonava la chitarra non ce n’era più per nessuno.

 Potrei essere allegro con mia figlia in braccia che mi tocca la faccia e non mi fa parlare... e quando sento sta frase a volte mi vengono i lucciconi.

La recensione è un omaggio personale a Pino Daniele, artista napoletano dalla sensibilità unica, ricordato attraverso la canzone 'putesse essere allero'. L’autore sottolinea l’importanza della sua musica, la maestria chitarristica e la sua scomparsa prematura, esprimendo una forte emozione e rispetto. La musica di Pino Daniele continua a vivere e influenzare, superando la sua assenza fisica. Ascolta Pino Daniele e lasciati emozionare dalla sua musica unica.

 Quello che a me fa impazzire, del jazz, è questo suo fregarsene della cronologia.

 Come a prenderti per mano e a dirti - sorridendo - ciao, è il 1971, è un anno difficile, è musica difficile. Sono qua, e ti aiuto.

La recensione celebra Duke Ellington e il suo album Afrique del 1971, un anno cruciale per il jazz e la cultura. A 72 anni, Ellington si reinventa e pubblica un capolavoro che combina radici, innovazione e profondità emotiva. L'album rappresenta una prova di forza e grazia, un ponte tra tradizione e avanguardia musicale. Scopri come Duke Ellington ha reinventato il jazz nel 1971: ascolta Afrique ora!

 Il riff di «Saint Jack» non si batte, ma invero tutti i riff dei Primevals ai tempi di «Sound hole» erano qualcosa di micidiale.

 Questo è puro rock’n’roll, niente di nuovo ma solo grandissimo rock’n’roll.

La raccolta 'On the red eye' dei Primevals riunisce i loro album classici e brani sparsi, offrendo un viaggio nel potente rock-blues anni ’80 della band scozzese. Il review mette in evidenza l’unicità del gruppo e il legame con i Gun Club, sottolineandone il valore spesso trascurato in patria. Un disco da non perdere per gli amanti del genere e i nostalgici del sound d’antan. Scopri ora l’energia dei Primevals e immergiti nel vero rock-blues anni ’80!

 "Se ci fosse un best artwork 2014, i Lunaire scalerebbero a mani basse la classifica."

 "Lasciatevi trasportare da un oceano blu di fantasie e buoni sogni a tutti."

La recensione evidenzia l'atmosfera sognante e romantica dell'album Dreams And Inbetweens dei Lunaire, con un sound che alterna momenti dreamy, ambientali e più elettrici. Nonostante l'entusiasmo iniziale sia diminuito col tempo, l'album rimane un regalo musicale delicato e ben realizzato, accompagnato da una copertina evocativa. L'autore invita a lasciarsi trasportare da quest'opera musicale che promette una nuova alba nel panorama dream-pop/shoegaze. Ascolta ora Dreams And Inbetweens e lasciati avvolgere dai sogni musicali di Lunaire.

 Meglio uno come The Spaceman Frehley, drogato ma capace di canzoni come Shock Me, che un sobrio e ipertecnico cocainomane.

 Kozelek ha sempre preferito scriverle, le canzoni. Regalarsele e regalarcele.

La recensione celebra l'EP Shock Me dei Red House Painters, evidenziandone il valore artistico e l'unicità della trasformazione della canzone originale di Ace Frehley in chiave sadcore. L'autore apprezza la coerenza e l'espressività introspettiva di Mark Kozelek, sottolineandone il percorso artistico e la capacità unica di trasmettere emozioni profonde attraverso la sua musica. L'EP è considerato essenziale per gli amanti del genere e per chi vuole conoscere Kozelek nelle sue prime declinazioni. Ascolta Shock Me e immergiti nel mondo emozionale di Mark Kozelek!

 Talvolta anche una dolce, gioiosa stupidità, simile ad un'adolescenza senza fine, ci tenta e ci illude.

 Lost in Ozone è il disco ufficiale di debutto della band, probabilmente il più onesto e trascinante.

Lost in Ozone è il debutto sincero e coinvolgente dei Commander Cody and his Lost Planet Airmen. Un mix brillante di country, rock, boogie-woogie e altre influenze tipiche della galassia Americana. L'album è caratterizzato da atmosfere autentiche e testi intensi, con momenti strumentali raffinati e riferimenti a icone come Tom Waits. Un disco ideale per chi cerca musica genuina, spensierata e ricca di energia. Ascolta Lost in Ozone e lasciati trasportare dal miglior country-rock d’altri tempi!