Esistono dischi e artisti in grado di farti vedere il mondo della musica dalla loro prospettiva.

 Forse nel 2005 l'umanità non era ancora pronta per Between The Heart & The Synapse.

La recensione celebra "Between The Heart & The Synapse" come un album superiore e innovativo nel panorama post-hardcore del 2005. Grazie al talento di Casey Crescenzo e alla fusione di generi, l’album offre un’esperienza musicale unica e coinvolgente. Nonostante il successo limitato, l’opera resta un capolavoro da riscoprire e un punto di riferimento per gli appassionati di sperimentazione musicale. Ascolta l'album e scopri un viaggio musicale unico nel suo genere!

 E' il caso di Chrissy Steele, canadese e donna prorompente, dotata di un fisichetto da raspatine quotidiane.

 Il grosso pregio di questo album è sicuramente la voce di Chrissy Steele molto versatile e graffiante nelle parti rock, dolce e passionale in quelle più pacate.

La recensione analizza Magnet To Steele, l'unico album di Chrissy Steele, evidenziandone una voce potente e versatile. Pur avendo alcuni brani forti come "Love You 'Til It Hurts" e "Move Over", il disco risulta nel complesso discreto e spesso anonimo. La prematura morte del compositore Brian MacLeod ha probabilmente limitato lo sviluppo della band. L’album è apprezzabile ma non un capolavoro, segnata da potenzialità non pienamente realizzate. Scopri l’album Magnet To Steele e la voce unica di Chrissy Steele!

 Ecco che, dietro alla deliziosa title-track, weird quanto basta e romantica giusto per sciogliere il cuore, si nasconde una sepolcrale nenia dal titolo "I've Been Alone Too Long", eccellente vertice autoriale.

 Soko non sta inventando nulla e lo sa benissimo, sa che la sua è solo musica gradevole. Eppure riesce a farti vivere, psicologicamente ed emotivamente, grosse sensazioni.

L'album d'esordio di Soko, "I Thought I Was An Alien", è una raccolta di ballate semplici ma cariche di emozione e nostalgia. La giovane artista combina sofferenza e gioia con una sensibilità delicata, realizzando piccoli bozzetti musicali che toccano il cuore. La musica è acustica, intima, a tratti malinconica e dissonante, ma sempre autentica e coinvolgente. Ascolta l'album di Soko per lasciarti trasportare da emozioni sincere e intime.

 Questo album è così colmo di alti e bassi che è difficile farsene un’idea chiara.

 Consiglio ai soli fan dei Megadeth. Gli altri, se vogliono, ci provino (o si azzardino) ad ascoltarlo e farselo piacere, ma questo richiederà molti ascolti e tanta pazienza.

La recensione di Th1rt3en, tredicesimo album dei Megadeth, evidenzia un lavoro altalenante, con alcune tracce valide e altre meno ispirate o riciclate da lavori precedenti. Pur suonato discretamente, il disco non soddisfa pienamente le aspettative, soprattutto a causa di esecuzioni fredde e composizioni stereotipate. Consigliato principalmente ai fan della band, richiede molti ascolti per essere apprezzato. Ascolta Th1rt3en per scoprire ogni sfumatura dell'ultimo Megadeth e giudica tu stesso!

 "L'hard rock è fatto solo per maschi! Niente di più falso!"

 "Un album praticamente perfetto per un solo pezzo, sarebbe veramente crudele screditarlo."

Quando nel 1991 viene pubblicato "When The Blackbird Sings" dei Saraya, il gruppo offre un album hard rock potente e raffinato, sostenuto dalla voce unica di Sandi Saraya. La produzione di Peter Collins impreziosisce ogni traccia, mentre la band evolve verso un sound più robusto e ricercato. Nonostante la qualità dell'album, la band non riesce a ottenere il successo sperato, chiudendo presto la propria attività. Rimane comunque un lavoro apprezzato dagli appassionati del genere. Ascolta ora l'album hard rock cult di Saraya e riscopri una voce unica!

 Il suo debutto cinematografico è deludente, anche se i paragoni non andrebbero fatti.

 Fa paura la parola 'legalizzate', ma è proprio questo il problema: dietro gli scudi, durante una carica sono soli con la consapevolezza di poter fare tutto quello che vogliono.

ACAB di Stefano Sollima segna un debutto deludente dopo il successo di Romanzo Criminale. Il film esplora la violenza nella polizia con un approccio narrativo distante e poco coinvolgente. Le interpretazioni di Favino e Nigro spiccano come punti di forza, ma il risultato complessivo manca di impatto. Un’opera che prometteva scandalo ma finisce per essere un autogol. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso ACAB di Stefano Sollima!

 Questo album, indefinibile e apocalittico è, innanzitutto, una sepolcrale e alienante discesa verso gli abissi.

 Chiudete gli occhi. Lasciatevi Andare. Partite. La scelta è fatale. Fatale, ma indimenticabile.

Blue Water White Death offre un viaggio sonoro oscuro e apocalittico, frutto della collaborazione tra Jamie Stewart e Johnatan Meiburg. Il disco esplora passioni represse e un senso di affogamento emotivo con intensità e delicatezza. Tra folk-noir e atmosfere rarefatte, la musica è un’esperienza fatale ma memorabile. Un album che avvolge con la sua nebbia sensoriale e lascia un’impronta indelebile. Ascolta Blue Water White Death e immergiti in un viaggio musicale indimenticabile.

 L’unica cosa giusta è il silenzio. Quello che durante i 45 minuti di durata non sentirai mai per più di un secondo.

 ‘Concubine’ arriva e nel giro di tre secondi l’ascoltatore viene annichilito.

La recensione esplora l’incommensurabile intensità emotiva di 'Jane Doe' dei Converge, definendolo un’opera che supera le parole e travolge l’ascoltatore. L’urlo incomprensibile di Jacob Bannon comunica disperazione profonda, mentre le atmosfere cupe catapultano in un inferno senza speranza, rendendo l’album una catarsi sonora indimenticabile. Scopri il capolavoro tormentato dei Converge e lasciati travolgere dall’energia di Jane Doe.

 Per me è l’uomo giusto al momento giusto!

 E’ il Fincher che ha la capacità di intravedere il lato oscuro delle persone e delle cose, che ti informa, ma senza annoiarti...

La recensione riconosce a David Fincher il merito di un buon lavoro di adattamento del noto romanzo, pur senza definirlo un capolavoro. Il film propone un noir cupo e patetico con un ritmo serrato e immagini di qualità. Le interpretazioni di Rooney Mara e Daniel Craig sono apprezzate, così come la capacità di Fincher di immergerci nel lato oscuro dei personaggi e della trama. Una valida alternativa all'originale svedese. Scopri il lato oscuro di The Girl with the Dragon Tattoo diretto da David Fincher!

 È il lavoro migliore dai tempi di 'Frances The Mute'.

 'In Absentia' è un orgasmo pop pronto ad incollarsi ovunque.

Questa recensione analizza 'Noctourniquet', l’ultimo album dei Mars Volta, definendolo il lavoro più solido dai tempi di 'Frances The Mute'. Con un approccio meno prog e più emotivo, il disco propone ballate intense, sperimentazioni elettroniche e la potente presenza del batterista Deantoni Parks. L’autore ironizza sulle divisioni dei fan ma riconosce la qualità dell’album, sottolineando l’evoluzione sonora e l’originalità delle composizioni. Scopri l’evoluzione sonora dei Mars Volta con Noctourniquet, un album da non perdere!

 Il Titanic che lascia per sempre l’Europa: un addio intriso di dolore, morte, sogni e speranze spezzate.

 La fine di quel sogno tecnologico consegna il Novecento a tutta la sua terribilità.

La recensione riflette sulla fotografia di Frank Browne che immortala il Titanic mentre lascia Queenstown per il suo viaggio fatale. L'autore evita la retorica cinematografica e commerciale, preferendo un'osservazione intensa che evoca il simbolismo del transatlantico come emblema della fine di un'epoca ottimista e il preludio a tragedie future. La fotografia diventa un addio nostalgico e potente che unisce storia, mito e suggestioni personali. Scopri la potente immagine che racconta la leggenda del Titanic e lasciati coinvolgere dalla sua storia.

 Da viaggio verso il mare, da cielo sereno, da terapia dopo depressione o fortissima delusione.

 Un'onda nordica che si fa strada nella scena musicale alternativa anglofona.

L'album 'For Years And Years' di It's A Musical propone un pop elettroacustico e melodico, ideale per momenti di relax e rinascita emotiva. Le tracce 'Fish Song' e 'Bring It On' sono particolarmente apprezzate, mentre l'atmosfera generale è descritta come euforica e delicata. La voce della cantante si integra bene in un mix che può essere una terapia sonora per chi ha vissuto delusioni o depressioni. Ascolta 'For Years And Years' e lasciati avvolgere dal suo pop terapeutico!

 Quella che troverete in questo album è la vera ed ultima essenza rock (ahimè!) di Lee Aaron, nonché il suo ultimo bellissimo album.

 Albani, come chitarrista, sfoggia i migliori riff che abbia mai creato, con Lee Aaron che finalmente ritorna a graffiare e pungere come in passato!

La recensione celebra il sesto album di Lee Aaron, 'Some Girls Do', definito un capolavoro di hard rock e party metal con testi intensi e potenti riff chitarristici. L'autore sottolinea l'energia e la maturità artistica raggiunte, evidenziando anche i temi sociali trattati. Il disco segna l'ultima grande espressione rock di Lee prima del suo allontanamento dal genere per dedicarsi a jazz e famiglia. Nonostante l'album non abbia avuto successo commerciale, resta un pezzo fondamentale per gli appassionati di rock. Ascolta ora 'Some Girls Do' e riscopri la vera essenza rock di Lee Aaron!

 Pure Shores: The Very Best Of rappresenta dunque un greatest hits-epitaffio che le Saints si sono concesse prima di calare definitivamente il sipario.

 Successi come Pure Shores e Black Coffee tirano fuori l’anima 'alternativa' delle Sante Irredente, anima peraltro foraggiata dall’incommensurabile genialità produttiva del William Orbit di Ray Of Light.

La recensione traccia il percorso degli All Saints, girl band britannica emersa negli anni '90, evidenziandone gli alti e bassi. L'album 'Pure Shores: The Very Best Of All Saints' è un compendio che ripercorre stili tra R&B, pop e sonorità elettroniche. Il gruppo è descritto come un'icona di quel decennio, nonostante le difficoltà contrattuali e la concorrenza feroce nel pop mainstream. Il disco rappresenta un epitaffio necessario a una band che ha lasciato un'impronta significativa nei '90. Scopri la storia e i successi degli All Saints con questa raccolta imperdibile!

 Jesse "the devil" Huges libera l'ego goliardico e gagliardo.

 "The devil wears nada".

Honkey Kong vede Jesse Hughes esplorare nuove sonorità mantenendo il suo piglio rock. L’album miscela elettropop, dream pop e rockabilly, regalando un’esperienza divertente e vivace. Tra ritmi coinvolgenti e atmosfere glamour, Hughes riesce a far scorrere un’anima goliardica e spensierata. Il disco si conclude con un tocco country, mantenendo alto l’interesse dall’inizio alla fine. Ascolta Honkey Kong per un viaggio tra rock e elettropop da non perdere!

 Le quattro voci si intrecciano in ardite figurazioni e adottano una varietà di tecniche vocali: canto, sussurro, onomatopee, eccetera.

 Un teatro strumentale: drammaturgie immaginarie basate sul solo ascolto e che spetta all'ascoltatore ricostruire nella propria mente.

Il cd Portrait di Lucia Ronchetti presenta tre lavori sperimentali che esplorano il suono e la drammaturgia vocale. Il pezzo centrale, 'Pinocchio, una storia parallela', si distingue per l'uso innovativo di un quartetto vocale maschile e tecniche vocali articolate. L'apertura e la chiusura del disco sono affidate a studi strumentali e per live electronics, che approfondiscono l'interazione tra strumenti e suono elettronico. L'opera evidenzia l'attenzione della compositrice per la creazione di atmosfere sonore e micro-opere teatrali. Scopri l'innovativa musica contemporanea di Lucia Ronchetti con Portrait.

 E’ con questo album di ottimo Post Bop, in cui la lezione del Free Jazz è completamente assimilata e rielaborata, che porta a compimento un concetto di scrittura molto personale, originale ed efficace.

 Un disco di Jazz maturo, vario ed eclettico; Un “must” ma solo per orecchie affamate di grande Jazz.

La recensione celebra l'album Alternate Spaces di Cecil McBee come un'opera di jazz maturo e originale. McBee, contrabbassista di talento e session man storico, trova qui una scrittura personale che fonde il post bop con il free jazz. Tra i brani, spiccano Consequences e Come Sunrise per la loro intensità emotiva. Un disco consigliato a chi ama il jazz raffinato e composito. Ascolta ora Alternate Spaces per un viaggio nel jazz essenziale e raffinato.

 Il loro sludge/stoner/heavy/psych fottuto metal puzzolente è piacevolmente digeribile e assimilabile.

 Saranno anche poco originali (e questo è un gran difetto) ma picchiano, urlano, cagano e vomitano nelle loro canzoni.

La recensione analizza l'album Jason...The Dragon dei Weedeater, un lavoro potente e grezzo nel campo dello sludge/stoner metal. Nonostante la forza dei riff e delle atmosfere psichedeliche, l'album soffre di scarsa originalità, risultando una copia sbiadita di influenze già note. Le tracce si distinguono per la loro intensità e potenza sonora, senza però innovare il genere. Scopri l’energia potente e grezza di Jason...The Dragon, un must per gli amanti dello stoner metal!

 «Pinhead o non Pinhead, i Social Distortion al cimitero non si possono suonare», giuro che mi trasformo in un novello Lazzaro.

 «White Light, White Heat, White Trash è il disco della maturità di Michael Ness».

La recensione esplora con passione White Light, White Heat, White Trash, il quinto album dei Social Distortion, evidenziandone il valore artistico e personale per Michael Ness. Il disco affronta tematiche di dolore, resistenza e rinascita, rappresentando una maturità artistica. Vengono analizzati brani fondamentali come 'When The Angels Sing', 'Don't Drag Me Down' e 'I Was Wrong'. Il testo rende omaggio anche a Dennis Danell, fondatore del muro sonoro della band. Un album imprescindibile per fan e appassionati del genere. Scopri il viaggio emotivo e musicale di Social Distortion con questo album imprescindibile!

 Se non avessi digitato Elektrika per vedere cosa usciva su un sito di ascolti gratuiti non avrei mai scoperto un piccolo gioiello dell’elettro indie italiano.

 Un’elettronica cantautoriale in italiano ti porta inevitabilmente ad ascoltare di più i testi.

La recensione celebra Elektrika di Chiarastella come un album electro indie italiano fresco e originale, che unisce atmosfere dark e minimal con testi coinvolgenti in italiano. Pur con qualche arrangiamento non sempre perfetto, l'album si distingue per le sue tematiche profonde e la capacità di emozionare. Quattro tracce vengono segnalate come imperdibili per cogliere lo spirito dell'opera, e l'acquisto viene consigliato per sostenere la musica autentica. Ascolta Elektrika e scopri la nuova frontiera dell’elettronica italiana!