Si tratta di una sorta di techno futurista che cita nettamente Detroit, con texture pseudo-droniche, morbide e surreali al tempo stesso.

 Ancora una volta Gescom si rivela sinonimo di Qualità.

L'EP 'This' di Gescom, pubblicato nel 1998 su Skam, riflette l'evoluzione creativa degli Autechre, con quattro tracce di alta qualità che combinano IDM e electro americana. Le versioni remix sono quasi nuove composizioni, ricche di dissonanze sintetiche e ritmiche innovative. Il brano 'Viral Rival (rmxd by Ae)' è considerato il capolavoro dell'EP, mescolando techno futurista e influenze hip hop. L'opera conferma Gescom come sinonimo di qualità nell'elettronica sperimentale. Ascolta ora 'This' di Gescom e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 Verbalizzare l'esperienza di questi sconcertanti quarantacinque minuti è un 'delitto', una mancanza di rispetto.

 Album semplicemente fuori categoria. Non è un oggetto terrestre.

Il debutto degli Ash Ra Tempel è un'icona indiscussa del Kraut-Rock del 1971, capace di evocare un dualismo primordiale tra luce e ombra, vita e morte. L'album alterna brani intensi e meditativi, costruendo atmosfere cosmiche e ipnotiche. La recensione sottolinea la difficoltà di descrivere a parole l'esperienza emotiva e sonora di questo lavoro unico, raccomandandolo agli appassionati di musica sperimentale e psichedelica. Ascolta Ash Ra Tempel e immergiti in un viaggio sonoro senza tempo.

 "più che remixare un vero e proprio brano quello che i due fanno è riciclare synth e stile... generando due pezzi totalmente nuovi."

 "si tratta di uno dei brani più 'formato canzone', più melodici e umani che gli Autechre abbiano mai composto."

La recensione celebra 'Keynell Remixes' di Gescom, un lavoro unico pubblicato da Warp Records e firmato dagli Autechre. I due remix proposti rielaborano in modo innovativo i temi originali con forte ispirazione hip hop e ambient. L'album viene descritto come superiore alla release originale, capace di fondere groove ritmici e atmosfere melodiche con un approccio sofisticato e umano. È definito un capolavoro della musica elettronica sperimentale. Ascolta ora 'Keynell Remixes' e immergiti nel mondo sonoro di Autechre e Gescom!

 “Un autentico manifesto degli Autechre di metà novanta.”

 “Perfettamente bilanciato tra melodia, ritmo e sperimentazione Key Nell è una release perfetta.”

‘Key Nell’ è l’EP più celebrato di Gescom, improntato da influenze hip hop e sperimentazione elettronica tipiche degli Autechre. Le tracce combinano groove ossessivi, ritmi complessi e melodie cinematografiche, creando un lavoro equilibrato tra melodia e innovazione. L’EP rappresenta un momento topico nella carriera del duo, sfoggiando tecnicismi e atmosfere riconoscibili che anticipano il loro apice creativo. Ascolta ‘Key Nell’ per immergerti nella sperimentazione elettronica degli Autechre!

 Il presente "Live At Last" è un disco da dimenticare, a meno che la foga di collezionismo sfrenato non porti qualche malcapitato a spenderci qualche spicciolo.

 Questo "Live At Last" fotografa una formazione sottotono che pare una pallida coverband dei creatori di "Black Sabbath" e "Sabbath Bloody Sabbath".

Live At Last, album live non ufficialmente pubblicato nel 1972 e uscito ufficialmente solo nel 1980, mostra una band sottotono con suono fiacco. La prestazione vocale di Ozzy Osbourne è spesso deludente, mentre l'esecuzione musicale manca di energia e mordente. Alcuni classici vengono eseguiti ma senza l'impatto tipico, rendendo il disco poco interessante anche per i fan più accaniti. Scopri perché questo live dei Black Sabbath delude i fan e approfondisci la storia del gruppo.

 «Ill Behaviour» sicuramente potrebbe essere la colonna sonora di una bella festicciuola un po' meno TRUE ma molto più divertente.

 Un disco da festa come già detto, un disco probabilmente dall’appeal tendente a zero per chiunque sopra una certa fascia anagrafica o comunque poco interessato a ballare su di un pezzo di elettronica.

La recensione descrive 'Rave Digger' di Danny Byrd come un album di drum'n'bass fresco e divertente, lontano dalla classica immagine dei rave. Brani come 'Ill Behaviour' e 'Hot Fuzz' sono perfetti per feste spensierate, con un sound leggero e melodie coinvolgenti. Sebbene alcune tracce siano più serie, prevale l'atmosfera di puro intrattenimento a ritmo sostenuto. Ascolta Rave Digger e scatena la festa con Danny Byrd!

 Questo gruppetto ha un cantante che propone un lirismo che smuove davvero qualcosa, una voce particolare e non sempre "adatta" al genere proposto.

 Il disco non è il lavoro dell'anno, ma è veramente triste e sconsolato. Adatto all’estate.

La recensione analizza l'album "We Walk From Safety" dei Repeater con un occhio critico verso la produzione di Ross Robinson. Pur non essendo un disco rivoluzionario, emerge una forte emotività grazie al lirismo intenso e alla voce espressiva di Scott Krolikowski. Le atmosfere oscure e le sonorità post-punk sono caratterizzate da piacevoli momenti melodici e una tensione emotiva palpabile. L'album è consigliato a chi cerca musica indie e post-punk con contenuti profondi e malinconici. Ascolta We Walk From Safety per un viaggio post-punk emotivo e coinvolgente!

 La loro musica ti obbliga all’abbandono totale.

 Possiamo considerarli i Charles Bukowski della scena musicale.

Questo album live dei Cramps, registrato nel 1983 a Manhattan, rappresenta uno dei vertici della band. 'Smell of Female' sprigiona energia selvaggia con temi che spaziano dal sesso all'orrore. La chitarra tagliente di Poison Ivy e le urla di Lux Interior definiscono uno stile unico e nichilista, capace di scuotere ogni puritano. Un capolavoro imprescindibile per gli amanti del rock alternativo e psicobilly. Ascolta subito 'Smell of Female' e lasciati travolgere dall'energia unica dei Cramps!

 Una specie di secondo volume, un sequel a dieci anni di distanza di quello che fu il "Sussidiario illustrato della giovinezza" dei Baustelle.

 "I giorni dell’idrogeno" è una serpe in seno all'indie pop italiano, con una “preoccupante” deriva verso una scena alternative.

Il secondo album degli Shadow Line, "I Giorni dell'Idrogeno", si distingue per una durata superiore ai classici canoni pop, con brani lunghi e strutturati. Il gruppo romano mescola new wave, pop ed elettronica con arrangiamenti sofisticati e testi profondi, che trattano temi sociali e intimi. Il disco è un passo maturo e coraggioso nel panorama indie italiano, capace di emozionare ed evocare atmosfere malinconiche e sognanti. Scopri l’alternativa italiana con The Shadow Line e il loro nuovo album.

 Escape Whisper Valley fa esattamente quest’ultima cosa, in più la trama non esiste e perfino le due righe di testo iniziali presenti come introduzione sono prive di senso.

 Sarò un po’ tardo ma non capisco quale piacere, divertimento soddisfazione e via dicendo può mai scaturire dal guardare uno sfondo nell’intento di trovare una penna biro, un birillo, un leccalecca, un preservativo, il reggiseno della vostra fidanzata e le mutandine di uno sconosciuto.

Escape Whisper Valley è un gioco Seek & Find della SpinTop Games caratterizzato da meccaniche ripetitive e trama inesistente. Nonostante sfondi piacevoli, il titolo delude per la noia e la scarsa longevità. Consigliato evitare l'acquisto, soprattutto agli amanti di giochi con narrativa o sfide complesse. Scopri altri giochi ben fatti prima di sprecare tempo e soldi con Escape Whisper Valley.

 Banalità è una parola che il repertorio di Chasny non conosce, ma questo ultimo lavoro potrebbe sembrare banale.

 Nel complesso però il rito di Chasny sembra non possedere la solita carica emotiva e spirituale.

La recensione analizza l'album 'Asleep On The Floodpain' di Six Organs Of Admittance, evidenziandone un approccio più semplice e scarno rispetto a precedenti lavori. Pur riconoscendo la qualità di alcune tracce, l'autore sottolinea una perdita in carica emotiva e spirituale rispetto agli album come 'Luminous Night' e 'Shelter From The Ash'. Un disco che rimane interessante ma non all'altezza dei fasti passati. Scopri l'ultimo viaggio musicale di Six Organs Of Admittance, ascolta ora Asleep On The Floodpain!

 Questa seconda raccolta di ben 3 cd offre una buona panoramica su quell'etichetta e ha prodotto nel sottoscritto un’ottima impressione.

 Un calderone ribollente che riesce a rievocare perfettamente l’atmosfera da piccolo club in una grande metropoli a ballare al buio e possibilmente strafatti.

La recensione affronta il percorso di apertura di un rocker verso la musica elettronica, focalizzandosi sulla DFA Compilation #2, un'antologia di electropunk e suoni alternativi. L'autore apprezza l'ampia varietà di influenze e l'atmosfera oscura e ipnotica della compilation. Consigliata sia ai neofiti che agli appassionati del genere. Scopri ora la DFA Compilation #2 e immergiti nell’electropunk di New York!

 Un colpo a salve verso la musica, ma per antitesi incarna l’ennesimo suicidio del Metal moderno.

 Non incolpo esclusivamente i ragazzini della Florida, ma è innegabile che oggi non c’è più spazio per le idee perché la priorità va al denaro.

Post Mortem, il secondo album dei Black Tide, non riesce a replicare il successo del debutto. La band, influenzata dalla pressione delle major e dai produttori, abbandona il classico heavy metal per un sound più commerciale e easy-listening. Il disco delude per la presenza di brani lenti e influenze emo, segnando una snaturazione del gruppo. La recensione denuncia inoltre la difficoltà di trovare oggi album metal autentici e innovativi. Scopri perché Post Mortem non conferma le aspettative dei Black Tide!

 Il black è completamente scomparso, il death metal è rimasto ai propri posti mentre il rock si è insinuato nelle trame di queste 11 tracce.

 Quando il songwriting è ispirato, c'è poco da recriminare.

Reinkaos segna un cambio di rotta per i Dissection, abbandonando il black metal per un mix di death metal e rock anni '70. L'album mostra un songwriting ispirato e momenti memorabili, sebbene non privo di tracce meno efficaci. I testi filosofico-cultisti riflettono la maturazione artistica di Jon Nödtveidt dopo il suo periodo in carcere. Un lavoro valido che, pur non essendo un capolavoro assoluto, merita attenzione per la sua originalità e qualità musicale. Scopri l'evoluzione sonora dei Dissection con Reinkaos, un album unico da non perdere!

 "Lo si deduce dalle fonti che i tre futuri-Goblin Claudio Simonetti, Massimo Morante e Fabio Pignatelli erano membri incerti nella direzione artistica."

 "Simonetti e Pignatelli si mettono in luce da autentici padroni dello strumento, ma neanche Morante sfigura, riservando assoli vertiginosi per tecnica mista a velocità."

Cherry Five è un album raro del prog italiano anni Settanta, firmato da una formazione che includeva futuri membri iconici dei Goblin. Il disco, pur non originale, mostra eccellenti capacità tecniche e suggestioni anglofile, con riferimenti a Genesis e Yes. Registrato nel 1974, è stato rivalutato nel tempo e merita attenzione per gli appassionati del genere e del sinfonico. Un lavoro tecnico e affascinante che evidenzia la qualità degli strumentisti coinvolti. Scopri la gemma nascosta del prog italiano con Cherry Five: ascolta l'album e rivivi gli anni '70.

 «Il live ci fa capire che il gruppo sa fare a meno di Peter Gabriel e cattura meglio l'attenzione come band, non come singolo membro.»

 «Collins riesce ad adattarsi perfettamente al tono di voce usato da Peter, a tratti la sua voce è simile a quella dell’arcangelo.»

Questa recensione analizza il live bootleg 'Live At Syria Mosque, 1976' dei Genesis, periodo musicale chiave dopo l'uscita di Peter Gabriel. Pur preferendo Gabriel, l'autore riconosce la qualità e la potenza esecutiva di Phil Collins alla voce e del resto della band. La scaletta è ricca di brani iconici e il suono risulta limpido e coinvolgente. L'esibizione mostra una band coesa, con momenti di grande virtuosismo strumentale e una performance vocale convincente. Ascolta subito questo imperdibile live dei Genesis, un viaggio nel rock progressivo anni '70!

 Ricordate: non firmate mai un assegno a parole se non potete coprirlo col culo!

 La suspense si mantiene lungo l’arco del film fino al finale agrodolce.

Sucker Punch di Zack Snyder racconta la vicenda drammatica di Baby Doll, internata ingiustamente in un manicomio, che crea nella sua mente una serie di realtà parallele per evadere. Il film coniuga azione, fantasy e dramma, mantenendo viva la suspense fino al finale amaro. Le interpretazioni sono solide e le sequenze action coinvolgenti, pur con qualche cliché nelle dimensioni oniriche. Una prova originale che conferma le capacità registiche di Snyder. Scopri ora Sucker Punch, un film d'azione e fantasia da non perdere!

 Io non vado in tele a fare la macchietta, quello è il sistema e questa è la vendetta!

 Con questo lavoro Grido si conferma come uno dei migliori rapper che il panorama italiano possa offrire.

L'esordio solista di Grido sorprende per originalità e autenticità, distaccandosi dal suo ruolo nei Gemelli DiVersi. La produzione di THG si rivela di alto livello, con beat incisivi che valorizzano le rime semplici ma ricercate di Grido. L'album affronta temi personali e sociali con ironia e profondità, confermando l'artista come uno dei migliori rapper italiani. Un progetto ben prodotto e intenso, da scoprire. Ascolta ora l'esordio solista di Grido per un viaggio hip hop autentico!

 Il viaggio di Fellini verso Rimini inizia nello stesso istante in cui la lascia, come Moraldo, il protagonista de I vitelloni.

 I Vitelloni diventano un’opera ancora attuale e fuori dal tempo, costruendo mondi inesistenti ma così simili ai nostri.

La recensione analizza il film "I Vitelloni" di Federico Fellini, un'opera chiave che segna il passaggio dal neorealismo a un cinema più poetico e personale. Nonostante la qualità tecnica scadente della copia vista, il film coinvolge per la sua capacità di evocare la memoria e l'intimità provinciale. L'autore sottolinea il finale simbolico e il porto emotivo di Rimini, evidenziando l'impatto duraturo di Fellini nel cinema italiano. Rivedi I Vitelloni e scopri la magia del cinema di Fellini!

 Stone si trascina lentamente tra dialoghi figli di una sceneggiatura davvero povera e veri e proprio buchi filmici.

 Curran confida troppo sugli interpreti a disposizione. E sbaglia...

Stone di John Curran, nonostante la presenza di De Niro e Norton, non riesce a convincere per la sua sceneggiatura povera e un ritmo lento basato su lunghi dialoghi. La regia appare statica e poco ispirata, mentre le sottotrame amorose e spirituali non arricchiscono la trama. Il film manca di eventi significativi e si affida troppo al carisma degli attori senza raggiungere la sufficienza. Scopri perché Stone non convince nonostante il cast stellare, leggi la recensione completa!