“Soffrivo come Otello, o come uno stronzo.”

 “La libertà diceva Baruch, è un fungo che devi assaggiare, non puoi sapere prima se ti fa male o no.”

La recensione esplora il romanzo Saltatempo di Stefano Benni, un’opera che racconta con profondità e ironia la vita di un ragazzo negli anni ’70. Tra ricordi, politica, amicizie e amori, si dipinge un’Italia in trasformazione vista attraverso gli occhi di un giovane con sogni, paure e voglia di libertà. Il racconto è emozionante e intriso di umorismo, offrendo uno sguardo autentico sulla vita e i cambiamenti sociali di quell’epoca. Scopri il mondo di Saltatempo e vivi la trasformazione degli anni '70 con Stefano Benni!

 Un grande album, superbamente composto e di indubbio impatto su ogni ascoltatore.

 Heirs To Thievery è un condensato di potenza, espressa in circa trentacinque minuti di assalto sonoro no-stop.

La recensione celebra 'Heirs To Thievery', quarto album dei Misery Index guidati da Jason Netherton. Il disco unisce brutalità, precisione sonora e testi impegnati, superando il precedente 'Traitors'. Tra riff coinvolgenti e una batteria potente, l'album conquista sia gli amanti del grindcore che del death metal. Viene lodata la qualità della registrazione e la capacità compositiva della band, con momenti melodici e variegati che evitano monotonia. Un lavoro imperdibile per gli appassionati di metal estremo. Ascolta ora Heirs To Thievery per un'esperienza death-grind travolgente!

 La voce particolare, graffiante anche se molto piacevole e orecchiabile.

 Kuroi Namida è interpretata abilmente dalla Tsuchiya che emoziona e commuove.

L'album 'Anna Tsuchiya Inspi' Nana (Black Stones)' è una compilation hard rock legata all'anime Nana. La voce graffiante e versatile di Anna Tsuchiya si distingue nei brani in inglese e giapponese, con momenti di grande intensità emotiva come 'Kuroi Namida'. La recensione evidenzia sia la qualità dei pezzi che la performance live convincente, consigliando anche i videoclip, in particolare 'Lucy'. Scopri l'energia di Anna Tsuchiya con l'album ispirato a Nana!

 Le qualità ci sono ma vengono mal sfruttate.

 Per gli amanti del genere invece 50 minuti di buona musica.

Legend Of The Bone Carver di Pyramaze mostra un evidente miglioramento rispetto al debutto, grazie all'aggiunta di una seconda chitarra e alla voce di Lance King. La varietà e la melodia sono evidenti in tracce come 'The Birth' e 'What Lies Beyond'. Tuttavia alcune scelte, come brani parlati e conclusioni poco incisive, riducono l'impatto complessivo del disco. Un lavoro discreto per i fan del metal heavy/power, con qualità non pienamente sfruttate. Scopri ora Legend Of The Bone Carver e immergiti nel metal di qualità!

 Sunshine in your pocket.

 Lasciate i vostri pregiudizi stesi sulla spalliera della sedia che avete in cucina, toglietevi l’orologio da polso, fuggite nella più vicina campagna e gustatevelo sdraiati su una verde collinetta.

La recensione esalta il disco omonimo di debutto degli Avi Buffalo, evidenziandone un indie-pop solare, leggero e profondamente radicato nelle emozioni giovanili. Il lavoro è apprezzato per la qualità del songwriting di Avigdor Zanher-Isenberg e gli arrangiamenti raffinati che remino a influenze anni '60 e dream pop. La recensione invita a immergersi nella musica in un momento adatto, con lo spirito aperto, suggerendo un ascolto all'aria aperta per coglierne tutte le sfumature. Ascolta Avi Buffalo e lasciati trasportare dal loro indie-pop solare e sognante!

 Musica ispirata, lontana dall’operazione commerciale senza anima.

 Chiudete gli occhi e ascoltate questa roba con l’impianto sonoro del cinema! Sono tornati! Buon viaggio!

La recensione celebra la colonna sonora di The Chemical Brothers per il film Hanna come un progetto autentico e personale, distante dal puro esperimento commerciale. Il duo britannico mantiene il proprio stile elettronico, mescolando psichedelia, trip hop e altri generi, e crea un viaggio sonoro superiore ad altre soundtrack contemporanee. Nonostante alcune ripetizioni tematiche tipiche delle musiche da film, l'album è considerato un ritorno di qualità e passione. Ascolta la colonna sonora di Hanna e immergiti nel mondo elettronico dei Chemical Brothers!

 Una delle parole chiave di “Aealo” è dunque epicitá, sensazione che fa da padrona in questo platter.

 Questa fatica dei Rotting è un’altra conferma del periodo di grazia del gruppo, che non raggiunge le vette del precedente capolavoro ma senza dubbio può vantarsi di essere il suo degno successore.

Aealo, decimo album in studio dei Rotting Christ, si presenta come un concept album incentrato su un guerriero in battaglia. L'album evolve il sound della band verso atmosfere più epiche e melodiche, con cori femminili e momenti sia violenti che melodici. Pur senza grandi novità, offre intensità e coesione, pur con qualche traccia meno riuscita. Un lavoro solido che conferma la maturità e l'identità della band nel panorama black metal. Scopri l'epica potenza di Aealo, un must per gli appassionati di black metal.

 "Eden è il frutto di un lavoro d'insieme, un concentrato eterogeneo dei gusti dei membri dei Subsonica."

 "Diluvio parla della perdita della verginità adolescenziale e della presa di coscienza in un testo probabilmente autobiografico."

La recensione evidenzia come "Eden" sia un album che rappresenta una maturità stilistica per i Subsonica, combinando elettronica, ritmi dub e ballate. L'album presenta una varietà di atmosfere con testi dalle citazioni bibliche, toccando temi personali e sociali. Pur con qualche pezzo meno riuscito, nel complesso il disco è un buon lavoro che mantiene l'impatto live della band. Scopri l'evoluzione musicale dei Subsonica con Eden, ascolta ora l'album!

 "Uno dei dischi Punk/Hardcore più divertenti della scorsa decade."

 "Il connubio tra la chitarra schizzata di Buzz e le ritmiche sostenute del duo Embury/Herrera."

Retroactive Abortion di Venomous Concept unisce energie di artisti leggendari come Shane Embury e Buzz Osbourne in un mix di punk e hardcore selvaggio. Il disco rende omaggio alle radici crust e punk con brani veloci, aggressivi e divertenti. L'album si distingue per la sua sincerità, varietà e la capacità di ricordare un sound spesso trascurato, offrendo un ascolto energico e coinvolgente. Ideale per chi ama sonorità estreme ma con un'anima autentica. Scopri l’energia pura di Retroactive Abortion e immergiti nel vero hardcore punk!

 L’unità d’Italia, nella sintesi di Aprile, avrebbe doppiamente tradito il sud: dapprima uccidendo e depredando; successivamente facendo mancare il sostegno economico ad una parte indebolita dal percorso di annessione.

 Non è forse un caso se molti dei dirigenti della Lega ebbero trascorsi giovanili nella sinistra e se la maggior parte dell’elettorato leghista, nel Nord, è composto da operai e piccoli padroncini, introiettando schemi mentali vetero-comunisti verso obiettivi diversi.

La recensione analizza 'Terroni' di Pino Aprile, evidenziando la visione critica dell'autore sull'unificazione italiana e i danni causati al Sud. Pur riconoscendo l'importanza del tema, il recensore esprime dubbi sui toni unilaterali, rimarcando un approccio più complesso e ideologico alla questione nazionale. Si invita a riflettere sull'unità e su possibili vie di ricomposizione. Scopri la complessità della storia italiana con la recensione di Terroni.

 Cantare in 25 minuti la disperazione del fallimento, l’angoscia per l’abbandono, la rabbia feroce e impotente per un cielo sordo e muto.

 Con una furia senza pari questo quintetto californiano getta nella mischia questa purissima granata hardcore composta di 12 schegge avvelenate.

In Place Apart è un album hardcore di Killing The Dream che esprime in 25 minuti sentimenti di disperazione e rassegnazione. Prodotto da Kurt Ballou con un sound originale e riconoscibile, mescola velocità e rabbia senza inutili inflessioni metal. La recensione evidenzia la forte emotività delle tracce e la qualità della produzione, sottolineando il valore duraturo della band nella scena hardcore punk. Scopri l'hardcore autentico di Killing The Dream con In Place Apart!

 «Chiudi le malinconie, scegli me, scegli me.»

 «Ora puoi, il fisico ce l’hai, per fare la rivoluzione che aspetto.»

I Verdena tornano con 'Wow', un doppio album registrato in un ex pollaio che fonde influenze da Beach Boys, Lucio Battisti e altro. Il disco presenta 14 tracce con arrangiamenti ricchi di percussioni, xilofono e strumenti insoliti, alternando momenti strumentali e testi intensi. I singoli sono coinvolgenti e accompagnati da video suggestivi. Il lavoro mantiene il carattere originale della band, spaziando tra atmosfere orecchiabili e sperimentazioni sonore. Ascolta 'Wow' dei Verdena e scopri il nuovo capitolo del rock alternativo italiano!

 Hubbard mette in chiaro di che pasta è fatto, e la sua maturità associata alla padronanza dello strumento è fuori discussione.

 Disco da comprare, affinché si dia il giusto riconoscimento al talento di Tina Brooks e, soprattutto, per conclamare quello di Freddie Hubbard.

‘Open Sesame’ è l’album di debutto di Freddie Hubbard, giovane talento della tromba jazz, impreziosito dal contributo compositivo e musicale del tenorsassofonista Tina Brooks. L’album, prodotto da Blue Note nel 1960, rappresenta un momento chiave del jazz hard bop con assoli intensi e temi coinvolgenti. Le tracce come 'Open Sesame' e 'Gypsy Blue' si distinguono per la loro originalità e la perfetta sintonia tra i musicisti. Un disco imperdibile per chi vuole approfondire la storia e l’evoluzione del jazz di quegli anni. Ascolta subito 'Open Sesame' e scopri l'incredibile talento di Freddie Hubbard!

 "JINGLE BELL JINGLE BLOOD è una ventata di aria fresca per il cinema indie(no-budget) del nostro Bel Paese."

 "Un film da vedere anche solo per scollegare il cervello per una buona oretta e mezza... qualcuno che con pochi e piccoli mezzi riesce a fare molte grandi cose."

Jingle Bell Jingle Blood è una ventata di freschezza nel cinema indie italiano no-budget. Il film combina generi diversi in un mix folle e originale, raccontando la storia di un Babbo Natale fuori di testa in fuga dal manicomio. Pur con alcuni difetti e momenti lenti, si lascia guardare per la sua creatività e la capacità di sorprendere lo spettatore. Un'opera da vedere per chi ama il cinema underground e le produzioni indipendenti. Guarda Jingle Bell Jingle Blood per una dose unica di follia e creatività indie!

 Una magnifica esaltazione del mito comico «griffiniano», dissacrante e spassosa.

 Peter cerca di fornire una sorta di «lezione di vita», ossia una lauta emissione intestinale.

La Storia Segreta di Stewie Griffin è un lungometraggio riuscito che mantiene fede allo stile satirico e irriverente della serie animata Family Guy. Con flashback esilaranti e una trama che esplora la paternità di Stewie, il film fonde comicità feroce e parodia culturale. Le avventure del piccolo Stewie e del suo sé adulto offrono un divertimento genuino e satirico, senza cadute di stile. Ideale per gli appassionati della serie che cercano un'esperienza inedita ma coerente. Tuffati nella comicità irriverente dei Griffin con questo lungometraggio imperdibile!

 "La sua voce ha una timbrica morbida e allo stesso tempo intensa che rende Nilsson tra i più validi ed eclettici interpreti della sua generazione."

 "'Without Her' è forse il pezzo migliore, sostenuto da un arrangiamento intrigante... il brano verrà negli anni avvenire reinterpretato da alcuni artisti."

Pandemonium Shadow Show del 1967 è il secondo album di Harry Nilsson, un mix raffinato di british pop, musical americani e country. L'album presenta sia cover sia brani originali con arrangiamenti curati e una voce intensa e versatile. Tra i pezzi più notevoli spiccano "Without Her" e le reinterpretazioni di brani Beatles. L'opera anticipa lo stile originale e di qualità che caratterizzerà la carriera di Nilsson. Ascolta ora Pandemonium Shadow Show, un classico senza tempo del pop anni '60!

 Altro che combat folk e resistenza, qui da combattere c’è solo l’impulso a passare al più trucido “Califfo” per resistere.

 Il fondo penso si tocchi decisamente con “C’è ancora tanto”: la dimostrazione di come si possa confezionare uno strumento di tortura sonoro.

La recensione critica l'ultimo lavoro dei Modena City Ramblers definendolo inferiore rispetto ai precedenti. L'album presenta melodie scontate, testi banali e sonorità poco originali. Viene apprezzata solo qualche traccia, come la cover e 'Libera Terra', ma in generale manca vitalità e novità. Il giudizio complessivo è deludente per una band con un passato così significativo nel combat folk. Scopri se 'Onda Libera' merita il tuo ascolto o evita una delusione!

 Il film di David Atkins è un tentativo (peraltro mal riuscito) di volerci mostrare le conseguenze di questa realtà.

 Novocaine resta un film pretenzioso e confusionario.

Novocaine di David Atkins tenta di raccontare le ripercussioni psicologiche di una vita dominata dal lavoro, attraverso la storia del dentista Frank Sangster. Nonostante una buona partenza e una solida interpretazione di Steve Martin, il film si perde in una trama confusionaria e prevedibile, oscillando tra dramma e commedia senza riuscire a decollare pienamente. Il finale cerca di risollevare le sorti ma risulta inefficace. Scopri la recensione completa di Novocaine e valuta tu stesso questo dramma noir.

 Il risultato di questa presa di coscienza è Crazy World: cambio di produttore e ritorno alle sonorità hard e grezze del passato.

 Questo disco rappresenta in definitiva l'ultimo capolavoro della seconda formazione “classica” degli Scorpions: rabbioso, granitico, impreziosito dall’eccellente prova da parte di tutti i componenti.

La recensione esplora la riscoperta dell'album Crazy World degli Scorpions, sottolineandone il ritorno alle sonorità hard rock degli esordi e la qualità artistica. Evidenzia il successo di Wind Of Change e il rinnovato spirito del gruppo attraverso brani energici e melodici. L'album rappresenta un capolavoro della loro formazione classica con testi anche di denuncia sociale. Un disco fondamentale per comprendere la band e la loro evoluzione. Scopri l’energia autentica degli Scorpions con Crazy World, un classico imperdibile dell’hard rock!

 La parola d'ordine nell’avventura solistica di Hackett è 'eclettismo'.

 Un disco di Steve Hackett non è un pretesto per mettere in mostra sterili abilità strumentali.

L'album del 2003 'To Watch The Storms' di Steve Hackett conferma l'eclettismo e la maestria compositiva del chitarrista inglese. Il disco bilancia momenti classici e sperimentali, con sonorità meno metal rispetto a 'Darktown' ma sempre riconoscibilmente 'hackettiane'. Brani come 'Mechanical Bride' e 'The Silk Road' esaltano la versatilità dell'artista, mentre la cover di Thomas Dolby risulta meno riuscita. L'album è un lavoro maturo che esalta la qualità e diversità del sound solista di Hackett. Ascolta l'album e scopri il mondo unico di Steve Hackett!