RinaldiACHTUNG

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 Oh, where can I get my cock sucked? Where can I have my ass fucked?

 Aghi, puttane, sodomia e una vecchia pellicola in bianco e nero. Non si sono fatti mancare nulla in questa parentesi ad alta gradazione.

Cocksucker Blues è un documentario controverso e mai ufficialmente rilasciato sui Rolling Stones, realizzato da Robert Frank. Il film mostra scene forti e provocatorie, motivo della censura e delle restrizioni d'uso. La canzone omonima del 1970 è una satira irriverente, scritta per obblighi contrattuali. Il documentario cattura le atmosfere fuori controllo del tour Exile e rimane un raro pezzo di storia rock underground. Guarda il documentario nascosto e scopri il lato più oscuro degli Stones!

 Apice, secondo me, il finale You Don’t Know What Love Is. Immortalità e dolore per sempre impressi su chi l’ascolta per la prima volta.

 Prima della denunce sociali e della liberazione sessuale, ecco un Marvin acerbo ma epico.

Il debutto di Marvin Gaye con 'The Soulful Moods of Marvin Gaye' rappresenta un mix tra jazz e R&B guidato dalla nascente Motown. L'album mostra il talento espressivo e il timbro controllato del giovane artista, che pur adattandosi alle esigenze commerciali, mantiene un profondo rispetto per gli standard jazz. Brani come 'You Don’t Know What Love Is' emergono come momenti di grande impatto emotivo, anticipando la brillante carriera futura di Gaye. Ascolta il debutto di Marvin Gaye e immergiti nell’epoca d’oro Motown.

 La clamorosa accusa di somiglianza/imitazione mossa dalla stampa a Gavin Rossdale nei confronti del defunto Kurt Cobain, mi ha sempre trovato in disaccordo.

 Il Razorblade Suitcase è il bagaglio emozionale che il leader porta con se in giro per il mondo.

La recensione difende con forza l'identità e l'originalità dei Bush contro le accuse di somiglianza con i Nirvana. Descrive con passione il secondo album 'Razorblade Suitcase', prodotto da Steve Albini, e sottolinea la maturità artistica e la potenza sonora che caratterizzano il lavoro. Vengono messi in luce i temi emotivi e i riff grezzi, tipici del garage rock, che rendono l'album un punto fermo degli anni '90. Scopri la forza e l'autenticità di Razorblade Suitcase, un must per ogni amante del rock anni '90!

 Irréversible non è semplicemente una pellicola, non è un film grottesco. Irréversible è una fotografia, (un pugno) un esperimento se volete.

 Mera pornografia spacciata per arte? Forse, ma la pornografia non ti lascia così sporco dentro.

Irréversible di Gaspar Noé è un esperimento visivo e emotivo che va oltre il semplice film, offrendo un'esperienza crudele e potente. La pellicola mette in scena l'orrore e il piacere, con una regia coinvolgente e una colonna sonora sperimentale di Thomas Bangalter. Nonostante le controversie, il film riesce a rapire lo spettatore, lasciando un segno profondo sull'animo. Una visione per chi ama il cinema estremo e provocatorio. Scopri l'arte provocatoria di Irréversible, lasciati coinvolgere dall'esperienza unica di Gaspar Noé.

 Un disco immensamente importante, figlio di quel famoso 1967.

 Magic Sam è il protagonista, con le sue urla e il suo cuore spezzato.

West Side Soul è l’esordio discografico di Magic Sam, uno dei più grandi chitarristi blues mai sottovalutati. Pubblicato nel 1967, l’album è una pietra miliare dell’Electric Blues, accompagnato da Mighty Joe Young. La recensione esalta la potenza emotiva e tecnica del disco, sottolineando l’ingiustificata mancanza di riconoscimenti durante la vita dell’artista. Il disco include la celebre cover di Sweet Home Chicago ed è celebrato anche nel film The Blues Brothers. Ascolta West Side Soul e scopri un gioiello nascosto del blues elettrico!

 La seconda metà dei sixties rappresentò per le pietre rotolanti la prima vera svolta di stile e sound verso sonorità più psichedeliche e ricercate.

 Definitivamente un bel disco da mettere su per comprendere e godere di questi Stones dalle sfaccettature figlie del loro tempo.

Flowers è una raccolta iconica dei Rolling Stones che rappresenta un ponte sonoro tra i loro album tra il 1966 e 1967. Il disco unisce singoli USA e UK, mostrando un'evoluzione verso sonorità più psichedeliche e ricercate. Il contributo di Brian Jones è particolarmente visibile nella fase introspettiva della band. Tra i brani più memorabili si segnalano Ruby Tuesday e Have You Seen Your Mother, Baby, Standing In The Shadow?. Un ascolto imperdibile per comprendere il periodo più innovativo delle Pietre Rotolanti. Ascolta Flowers per scoprire la svolta psichedelica dei Rolling Stones!

 Mi avvicinai con cautela alla band, con il timore che la loro musica si rivelasse soltanto una lagna amorosa... ma mi sbagliai di grosso.

 Le 5 stelle le merita soprattutto per Naked, ballad (ma non troppo) che vale l'intero lotto.

A Boy Named Goo segna un momento chiave per i Goo Goo Dolls, ultimo album con il batterista George Tutuska e la Metal Blade Records. Il disco propone un mix di rock energico e testi intensi, lontani dal semplice romanticismo, alternando brani con influenze punk e ballad coinvolgenti. La recensione evidenzia la qualità, varietà e personalità dell'album, consigliandolo come ascolto imprescindibile per capire la band. Ascolta A Boy Named Goo e scopri il rock autentico dei Goo Goo Dolls!

 Blues, quello fatto coi controcazzi, e la formula classica del rock n roll, che trovano nella semplicità una dinamica trascinante.

 I don’t need religion, Jesus can’t save me. I don’t pray to anyone except the one I love.

L'album 'Primal Scream' è il lavoro più rock e grezzo della band, caratterizzato da un mix energico di chitarre, blues e rock'n'roll. Le canzoni trasmettono emozioni forti, dalla cupezza di alcune ballad ai ritmi travolgenti delle power song. La recensione sottolinea l'efficacia e la semplicità del sound, senza stravolgimenti, che risulta ancora oggi molto coinvolgente. Ascolta ora Primal Scream e lasciati travolgere dal rock autentico!

 Bertrand Cantat, oscuro quanto folle e carismatico leader della band da un tocco epico e personale ai brani.

 Se amate il rock granitico e gloriosamente masochista dal timbro malinconico anni '90 sarete conquistati al primo ascolto da Du Ciment Sous Les Plaines.

Du ciment sous les plaines è un album fondamentale nel panorama rock francese, capace di combinare influenze Seattle con un tocco personale e oscuro. La band e il carismatico Bertrand Cantat offrono un'esperienza sonora intensa e autentica, tra urla e chitarre blues. Brani in francese come Tu M'donnes le mal e En route pour la joie evidenziano il meglio della band, che conquista gli amanti del rock granitico e malinconico. Un vero inno al rock n roll puro e sofferto. Ascolta ora Du ciment sous les plaines e vivi l'epicità del rock francese!

 La tipica chitarra che accompagna il canto della Fraser ormai è un avvertimento, un faro che illumina le paura e che tende a farti capire che l’attesa termina.

 I did all my best to smile... come se ci fosse molto altro dietro.

La recensione esplora l'atmosfera inquietante e affascinante della versione di Song to the Siren realizzata da This Mortal Coil, evidenziando l'esperienza emotiva intensa suscitata dal brano. L'autore immagina il canto come un lamento fantasmagorico, carico di attesa e mistero, sottolineando la forza evocativa della voce di Elizabeth Fraser e della chitarra che accompagna il pezzo. La cover diventa simbolo di un viaggio tra luci e ombre, tra speranza e possibile tempesta. Ascolta la misteriosa versione di This Mortal Coil e lasciati trasportare dalle sue suggestioni.