Quella nebbia precoce era culla di quei pensieri, di abetani ricordi soffiati di rugiada.

 La luce del sole scivolare giù per la schiena… È tempo di guardare la luce nascente, Rivela la via del mattino.

La recensione di Morning Way di Trader Horne dipinge l'album come un viaggio musicale immerso in atmosfere oniriche e poetiche. L'autore evoca immagini sfumate di sogni, ricordi e luci mattutine, sottolineando la profondità e la magia della musica folk psichedelica degli anni '60. Il testo è ricco di metafore e suggestioni che aprono una porta a un'esperienza sensoriale e contemplativa. Scopri l'incanto di Morning Way e lasciati trasportare dalla sua magia sonora.

 La musica è fondamentalmente, nobile e nomade.

 L’unico rimedio per non mandare in cavalleria la cristalleria resta quella acuta sottrazione.

Old Hearts Reborn degli Hidden Highways è un album folk intimo e nostalgico che fonde tradizione e emozione contemporanea. Carol Anne McGowan e Tim V. Smith creano un'atmosfera sospesa tra melodia e poesia, evocando fragilità e speranza. L'opera, ricca di riferimenti letterari e musicali, si distingue per la sua profondità e delicatezza, conquistando con un sound essenziale e suggestivo. Un viaggio musicale che cattura l'anima e invita alla riflessione. Ascolta Old Hearts Reborn e lasciati trasportare dal suo folk senza tempo.

 Fulminati all’esordio dalle ombre di Béla Blaskó, da quel riff seminale di chitarra, vagamente dub e da quel cabaret dell’orrore tra grande depressione e Saltarello.

 Tra Bauhaus e Love and Rockets l’oscuro anello di congiunzione, che ti tradisce e però non ti porta poi da nessuna parte.

La recensione celebra Everything!, unico album dei Tones on Tail, definito un capolavoro di pop oscuro e sperimentale. Daniel Ash emerge come figura chiave, capace di fondere influenze gotiche, post-punk e atmosfere inquietanti. Il disco si pone come anello di congiunzione tra Bauhaus e Love and Rockets, conquistando un posto di rilievo nella musica alternativa degli anni 80. Scopri il fascino oscuro di Everything! e immergiti nel suono unico dei Tones on Tail.

 Quell’abbraccio ancestrale tra corpi che non si potranno mai più possedere ma al contempo mai più separare.

 Forever Blue non è solo pietra millenaria con incastonate 8 araldiche gemme, è un pellegrinaggio poetico delle parole verso un suono distante dai nostri pensieri, ma onnipresente.

Forever Blue è l'esordio elegante e profondo di A.A. Williams, un album che intreccia folk, pianoforte e una voce delicata per esplorare temi di isolamento, amore e perdita. Le collaborazioni con artisti come Tom Fleming e Johannes Persson amplificano l'intensità sonora. La poetica dell'album evoca atmosfere londinesi cupe e riflessive, mentre il timbro vocale fragile ma maestoso incanta l'ascoltatore. Un viaggio emozionante e autentico che lascia un segno. Ascolta Forever Blue e immergiti in un viaggio emotivo unico.

 Come combattere il sistema, da un’amaca. O meglio, come ignorare il sistema, da un’amaca.

 Quel sound che plasma art e fantasy rock scovando le gemme della psyxties e fondendole con il minimalismo punk dei Suicide e con riverberi di dream pop.

La recensione celebra "V.", il quinto album dei Wooden Shjips, come un viaggio sonoro e spirituale capace di evocare atmosfere psichedeliche, meditazioni interiori e critiche al sistema. La musica è descritta come una slow trance che fonde rock classico, afrodisia sonora e dream pop, con riferimenti culturali e storici che arricchiscono l'esperienza sensoriale. L'opera è un invito alla riflessione e all'evoluzione personale, immersa in paesaggi sonori e lirici profondi e immaginifici. Ascolta 'V.' dei Wooden Shjips e immergiti in un viaggio psichedelico senza confini.

 Quella rosa sul davanzale che all’improvviso diventava strumento de bello e conquista, da quel sound pantagruelico implodeva questo dancefloor del post rock.

 Sono trascorsi oltre 35 anni da quando uscì questo 'Above the fruited plain', Ep composto da cinque gemme, orfano sia della produzione di Philip Glass che dell’importante contributo e del violino di Tommy Robertson.

La recensione celebra l'EP "Above The Fruited Plain" dei Polyrock, esplorandone l'atmosfera evocativa e la raffinata fusione di synth, chitarre e ritmi post rock. Viene messo in luce il carattere low profile e quasi invisibile della band, capace di creare un sound etereo e profondamente suggestivo. Il testo enfatizza l'originalità e la ricchezza musicale nonostante la scarsa popolarità del progetto, evocando immagini di estati intense e sogni romantici. L'ascolto viene descritto come un viaggio emotivo che si apre a suggestioni a metà tra arte, musica e memoria. Scopri l'atmosfera unica di Polyrock con Above The Fruited Plain, un viaggio sonoro imperdibile.

 A revolutionary can die; a revolution cannot die.

 Dovremo vincere, stravincere e allora saranno costretti ad ascoltarci.

La recensione analizza il film di Shaka King che narra la storia del giovane leader Fred Hampton e la sua lotta per i diritti civili con il Black Panther Party. Attraverso una regia intensa e coinvolgente, il film mostra la contrapposizione con la spia dell'FBI e le difficoltà di un'America divisa. L'opera è descritta come coraggiosa e necessaria, capace di risvegliare la consapevolezza su temi ancora attuali come il razzismo e il potere popolare. Un film da vedere assolutamente, capace di emozionare e riflettere. Scopri la forza rivoluzionaria di Judas and the Black Messiah in sala!

 «...tra la realtà ed il suo doppio, tra il Reale e Fantasmagoria.»

 «Illuminando in quella notte fragrante di eternità, con il chiaror de le lucciole, il disperato e lirico abbraccio tra Juste ed Agathe.»

Vif Argent, il debutto di Stephane Batut, racconta la storia onirica e sospesa di Juste, un giovane tra realtà e sogno nei paesaggi parigini. Ispirato allo stile fluido di Jean Vigo, il film si distingue per una fotografia evocativa e un racconto lirico che esplora memoria, vita e oltre. Il finale emozionante suggella un viaggio tra carne e spirito con intensa poesia visiva. Scopri l'affascinante mondo sospeso di Vif Argent, un film che unisce sogno e realtà.

 La vita è solo un sex & drugs & rock’n’roll live set visionario in grado di sprigionare una letale e contagiosa claustrofobia.

 Shadow Of a Rose possiede un sound di millenaria bellezza, che stordisce e seduce dal primo ascolto, un’opera che riporta la coscienza e l’ascolto in un effluvio dei sensi sospeso.

La recensione celebra Shadow of a Rose, il secondo album dei Movie Star Junkies, come un'opera intensa e ipnotica. Il lavoro si distingue per la sua poesia profonda, le influenze blues, punk e indie, e un sound che seduce e provoca riflessioni esistenziali. L'album è descritto come un cult per un pubblico di appassionati, capace di evocare atmosfere sofisticate e mitologiche attraverso una musica potente e raffinata. Ascolta Shadow of a Rose e lasciati avvolgere dal suo fascino oscuro e visionario.

 ‘Solo il mimo canta al limitare del bosco’

 ‘Ti Amo, la curva dei tuoi occhi intorno al mio cuore, ruota un moto di danza e di dolcezza’

La recensione celebra 'Alphaville' di Jean-Luc Godard come un capolavoro innovativo della Nouvelle Vague, che fonde una distopia futuristica con riflessioni poetiche e sociali. Attraverso la figura di Lemmy Caution, il film affronta temi di tecnocrazia, perdita delle emozioni e resistenza umana. L'ambientazione parigina moderna accentua l'atmosfera cupa e riflessiva di questa opera che sfida il tempo e il cinema tradizionale. Scopri il fascino unico di Alphaville, un classico senza tempo da vedere assolutamente.