joe strummer

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 Sono dei drammi standardizzati quelli presentati qui da Mazzantini e Castellitto.

 La tonalità del film è uno degli aspetti più critici: la goliardia e la leggerezza sembrano essere utilizzati per svicolare dai drammi.

La recensione critica di Fortunata di Sergio Castellitto sottolinea ottime interpretazioni degli attori ma una trama superficiale e slegata. Il film affronta tematiche di miseria umana senza riuscire a offrire una lettura profonda o originale. Il tono leggero utilizzato sembra più un modo per evitare l'esplorazione drammatica seria. Nel complesso, manca un vero contenuto convincente e un intreccio narrativo forte. Scopri la nostra recensione dettagliata e valuta tu stesso Fortunata di Castellitto.

 «Avevi notato gli archi di Airbag? Senti che belli, senti come si mescolano bene con la chitarra distorta».

 «Questo disco è la sezione aurea del rock. Non si può fare di meglio.»

La rimasterizzazione OKNOTOK di Ok Computer celebra la classicità del disco con suoni più vividi e dettagliati grazie al lavoro di Nigel Godrich. Tre inediti di alta qualità arricchiscono ulteriormente l'esperienza. La recensione evidenzia la complessità degli arrangiamenti e riflette sul valore artistico del cambiamento stilistico che seguirà con Kid A. Un disco che continua a sorprendere anche a distanza di vent’anni, confermandosi una pietra miliare del rock. Ascolta Ok Computer rimasterizzato e riscopri ogni dettaglio sonoro!

 Una scaletta inattaccabile, d’un livello che davvero poche band possono permettersi.

 Quando sfoderano le tante ballate gioiello della loro discografia, ci si rende conto che in quello sono dei fuoriclasse, Thom è un maestro e gli altri lo assistono come si deve.

La recensione analizza in modo equilibrato il concerto dei Radiohead agli I-Days Festival di Monza 2017. Pur riconoscendo l'altissima qualità delle esecuzioni e la grandezza dei classici suonati, evidenzia alcune scelte di scaletta considerate troppo sicure e arrangiamenti meno riusciti, specialmente dei brani più recenti. Il live conferma la forza indiscussa della band nel rivalutare i pezzi storici, offrendo una performance intensa e coinvolgente anche se con qualche riserva. Scopri la magia live dei Radiohead e rivivi il loro concerto agli I-Days 2017!

 Il King Arthur di Ritchie funziona perché non è solo apparentemente stradaiolo. Lo è davvero, fino alla fine o quasi.

 Vortigern: «Hai già vinto tu. Ora divertiamoci un po’».

La recensione riabilita il King Arthur di Guy Ritchie, rivelandolo come un film solido e personale, capace di rinnovare il mito con uno stile fresco e un protagonista dall'ironia tagliente. Pur riconoscendo qualche difetto visivo nelle scene di combattimento, il film si distingue per la sua narrazione intrecciata e i riferimenti letterari. Una proposta diversa e interessante nel panorama dei kolossal epici. Scopri una nuova prospettiva su King Arthur con la visione di Guy Ritchie!

 Lamentarsi della poca definizione delle vicende in un film di Malick sarebbe come trovarsi davanti a un Van Gogh e sostenere che non sia per niente simile alla realtà.

 Questo è un film epidermico, fisico, tattile oserei dire. Quello che deve rimanere è una sensazione, il vivido ricordo di un’esperienza sensoriale.

La recensione analizza Song to Song come un'opera ambiziosa e complessa, più estrema rispetto ai precedenti film di Malick. Pur sfidando lo spettatore con una narrazione rarefatta e non lineare, il film offre un'esperienza sensoriale profonda che riflette sulla vita, il sacrificio e l'autenticità. Viene valorizzata la fotografia e l'interpretazione degli attori, mentre alcune scelte come le voci fuori campo risultano meno efficaci. Scopri il film che sfida il modo tradizionale di raccontare la vita, visita la recensione completa!

 «Quanto la creazione è un atto di amore e quanto invece è un atto di egoismo narcisistico?»

 «Il terrore è diverso, è concettuale.»

Alien: Covenant di Ridley Scott supera le aspettative di critica e fan con un film che punta più al terrore concettuale che agli orrori espliciti. La pellicola esplora temi profondi come la creazione, la divinità e il rapporto tra creatore e creatura. Fassbender offre una prova attoriale di alto livello, mentre l’estetica cupa e l’atmosfera inquietante conferiscono nuova solidità al franchise. Non privo di difetti, soprattutto nei personaggi meno convincenti, il film risulta comunque pienamente riuscito e stimolante. Scopri il lato filosofico e inquietante di Alien: Covenant, guarda la recensione completa!

 Siamo di fronte a un film di relazioni umane: padre e figlio, sorella e sorella, leader e sottoposti, nemici – amici.

 Le sequenze d'azione sono poche ma grandiose e osservate in modo originale: l'inizio è folgorante.

Guardiani della Galassia Vol. 2 di James Gunn supera la prova del difficile sequel, concentrandosi sull'approfondimento dei personaggi e sui loro rapporti umani. Il film miscela sapientemente commedia e azione, offrendo sequenze visivamente eccezionali e un'ironia graffiante. La colonna sonora vintage stempera la drammaticità, mentre la scrittura mantiene credibilità e originalità. Solo la rapidità con cui si ricompone il gruppo appare leggermente forzata. Scopri l’avventura spaziale che fonde umorismo e emozione in Guardiani della Galassia Vol. 2!

 Leggenda privata è una seduta di psicanalisi, uno scavare internamente e nel passato, a fondo, per arrivare alle scaturigini delle nevrosi di Michele Mari.

 Mari autore mette Mari personaggio a nudo, esplorandone le più intime debolezze, sessuali, genitali.

Leggenda privata di Michele Mari è un'intensa esplorazione autobiografica, che si differenzia dai precedenti lavori per l'estrema apertura verso vicende intime e familiari. L'autore si spoglia delle sue corazze letterarie per mostrare un ritratto profondo della propria infanzia e adolescenza, sempre filtrato da una proiezione letteraria accurata. Il romanzo si distingue per uno stile preciso e documentario, scandito da note e fotografie, a sostegno della veridicità della narrazione. Un'opera consigliata soprattutto ai lettori già familiari con la produzione di Mari. Scopri il viaggio intimo di Michele Mari tra memoria e letteratura.

 Le musiche dell'ultimo disco, abilmente asciugate in studio, dimostrano in concerto tutta la loro ricchezza e profondità.

 "Due cose non si dovrebbero mai fare: canzoni per i propri figli e canzoni di Natale. Questa è entrambe le cose."

La recensione del concerto dei Baustelle al Teatro degli Arcimboldi evidenzia una performance dal vivo ricca di dettagli e arrangiamenti complessi, con testi profondi e significativi. Le esecuzioni risultano talvolta pesanti a causa della complessità sonora, ma la qualità compositiva e l'interpretazione vocale di Bianconi risultano convincenti. Il live valorizza l'album "L'amore e la violenza" rendendo l'ascolto tridimensionale e più intenso. Momenti clou includono "Eurofestival", il dittico "Lepidoptera"-"La vita" e la toccante chiusura con "Ragazzina". Scopri l'emozione del live dei Baustelle e lasciati coinvolgere dalla loro musica intensa!

 Emperor of Sand è un ottimo disco, non giriamoci intorno.

 Il prog di alcuni passaggi qui presenti è ancor più maturo, perché non ha bisogno di mostrare il cazzo lungo per convincere e affabulare.

Emperor of Sand è un album che conferma la crescita dei Mastodon verso un metal più sintetico e accessibile senza rinunciare alla complessità tecnica e al pathos. Brani come 'Show Yourself' e 'Jaguar God' rappresentano un perfetto equilibrio tra orecchiabilità e strutture progressive mature. La band dimostra coraggio innovando e spingendosi oltre i propri limiti, puntando a una musica raffinata, stratificata e dal fascino duraturo. Scopri l'evoluzione del metal con Emperor of Sand dei Mastodon!