"Scorre, scorre come il vino nella gola del fortunato, facendosi ascoltare piacevolmente."

 "Il gruppo aveva personalità. L'identità non era cercata, era spontanea, naturale, istintiva e 'semplice', ironica e squisitamente bonaria, graffiante."

La raccolta "The Best of Warrant" offre un viaggio piacevole e armonico nel sound hard rock degli anni '80 della band di Los Angeles. L'album mostra una personalità musicale spontanea, istintiva e graffiante, con una qualità sonora che rende l'ascolto scorrevole e coinvolgente. Il valore della compilation emerge nella sua capacità di riflettere l'identità naturale del gruppo senza forzature né eccessi. Ascolta ora "The Best of Warrant" e rivivi il rock anni '80!

 «Vi prego, non voltate le spalle» – una supplica diretta a scuotere le coscienze.

 «Deep Blue» è una sottile e delicata melodia di chitarra con un arrangiamento essenziale.

La recensione celebra il singolo «Bangla Desh/Deep Blue» di George Harrison, un’opera che fonde impegno sociale e sensibilità personale. «Bangla Desh» nasce come un appello all’aiuto verso una crisi umanitaria, preludio all’iconico concerto benefico del 1971. Il lato B, «Deep Blue», è una toccante riflessione sulla malattia e la perdita, con un arrangiamento semplice ma potente. Il testo sottolinea l’importanza storica e umana di questo lavoro nell’ambito musicale e sociale. Scopri l'impegno e la sensibilità di George Harrison ascoltando questo singolo storico.

 Le nostre lacrime hanno fecondato le speranze migliori delle case discografiche e scavato il solco su cui germogliarono i downers.

 Beate truppe brancaleonesche dei castelli le fantesche respirate, ora una bella boccata di gas a effetto serra e rasserenatevi cercando nei vostri cofani pieni di dischi quella ventata oramai logora e lontana di passato che non tornerà più.

La recensione di Trembling Bells - Carbeth/Abandoned Love offre un viaggio emotivo e evocativo attraverso suoni e atmosfere rarefatte. L'autore utilizza immagini poetiche e suggestive per descrivere la musica, trasmettendo un senso di nostalgia e sperimentazione. Il testo lascia un'impressione positiva ma velata da una leggera malinconia e riflessione sul passato. Scopri l’album di Trembling Bells e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

 Un'opera compatta, fredda e calda allo stesso tempo e spiccatamente metal.

 Blake Lake Niostang racchiude in sé tutto il senso e la profondità dell'album in esame, condensando folk, post-rock e un'atmosfera onirica ed ermetica.

L'album 'Marrow Of The Spirit' degli Agalloch unisce atmosfere fredde e ipnotiche con un sound metal pesante e incisivo. Le lunghe tracce offrono un mix di folk, post-rock ed estremo metal europeo, creando un'opera complessa e profonda che richiede più ascolti per essere apprezzata appieno. Scopri l'intensità di 'Marrow Of The Spirit' e lasciati trasportare dalla sua atmosfera unica.

 Techno Animal è la fotografia della Londra post-industriale, un essere concepito e sviluppatosi dai detriti di essa.

 Beat lentissimi, cupi, grezzi e ferrosi dietro un muro di violenza che cita il nichilismo distruttivo dell’industrial.

Radio Hades, album di Techno Animal, è un lavoro intenso e sperimentale che fonde industrial, illbient e dubstep. Kevin Martin e Justin Broadrick offrono un suono grezzo, saturo, con bassi potenti e distorsioni estreme. L'album riflette la Londra post-industriale e la sua alienazione, risultando una collezione imprescindibile per gli amanti delle sonorità harsh e innovative. Scopri la potenza e la sperimentazione sonora di Radio Hades ora!

 Una domanda semplice: avete voglia di 'VIOLENZA'? Se la risposta è affermativa, non potete far altro che mettere le mani su questo piccolo gioiello di distruzione.

 'Tortured Existence' è distruttivo, è uno degli album più brutali del Thrash Metal, paragonabile ad uno schiacciasassi.

La recensione celebra 'Tortured Existence', il primo album dei Demolition Hammer, come un capolavoro brutale e unico nel thrash metal. Vengono lodati i riff potenti, la tecnica dei musicisti e la ferocia sonora. La band, nonostante la scarsa fama, viene definita una perla dimenticata del metal anni '90. La produzione grezza e la cover cruenta completano l'esperienza musicale di un disco imperdibile. Ascolta ora Tortured Existence e scopri il thrash metal più feroce!

 "È solo la vittima che può portare lo spettatore a conoscere il suo (breve) passato e guidarci tra le sue angosce."

 "Lasciate stare quei programmucci pomeridiani e affidatevi a chi almeno sa scrivere e descrivere con professionalità."

La recensione di Amabili Resti sottolinea il film come una rara narrazione dal punto di vista della vittima, affrontando il tema con delicatezza e profondità. Peter Jackson crea un limbo visivamente suggestivo, anche se la narrazione a tratti perde ritmo. Le interpretazioni, in particolare quella di Stanley Tucci, sono di alto livello. Un'opera che va oltre il sensazionalismo mediatico tipico, proponendo una visione empatica e autentica. Scopri la prospettiva unica di Amabili Resti e riflettici con noi!

 "Unire gli stimoli musicali di una cultura musicale variopinta come quella brasiliana alla sensibilità fusion tipicamente americana non è un compito facile, e qui il nostro sembra riuscirci davvero bene, con grande stile ed esperienza."

 "Il brano 'E' è uno dei più riusciti del disco: cantato in portoghese, è una samba dove la chitarra acustica di Lee e le armonie 'brasileire' in sottofondo creano un groove trascinante."

Color Rit è un album del 1989 in cui Lee Ritenour fonde jazz fusion, smooth jazz e ritmi brasiliani con grande maestria e stile. Le tracce variegate offrono arrangiamenti ricchi, influenze funk e brani cantati di qualità. L'album esprime eleganza e una raffinata sensibilità musicale, con momenti di groove e sperimentazione acustica. Un lavoro consigliato agli appassionati di jazz e world music. Ascolta Color Rit e vivi l’eclettismo fusion di Lee Ritenour tra jazz e Brasile!

 "Basta poco, una generazione o due, e si crea un abisso."

 "Come possiamo pretendere di abbattere le mura del razzismo, se non conosciamo gli altri, la loro storia la loro cultura e letteratura, la loro arte?"

La raccolta di racconti di Richard Wright racconta la trasformazione della società afroamericana dagli anni di sottomissione alla ribellione degli anni '30. Tra lotte sociali e conflitti, emergono storie di morte, sopravvivenza e resistenza, con uno sguardo realistico e potente sul razzismo e la ricerca di uguaglianza. Scopri la lotta e la forza della comunità afroamericana con questo libro intenso e rivelatore.

 "Living in Darkness è, dunque, la pecora nera del 1981."

 "Un ibrido tra Sex Pistols, Ventures e Blue Öyster Cult, definizione più efficace d'ogni mia acrobazia recensorea."

La recensione esalta 'Living In Darkness' degli Agent Orange come un capolavoro unico del 1981 che mescola punk hardcore con sonorità surf e hard'n'heavy. La band, pur non seguendo l'ortodossia hardcore e vivendo lontano dai riflettori, ha creato un disco carico di tensione e pessimismo che merita maggiore riconoscimento. L'album è considerato una gemma spesso dimenticata, grazie a riff originali e testi intensi, legati allo spirito ribelle della California degli anni '80. Ascolta 'Living In Darkness' per riscoprire un classico punk californiano unico e dimenticato!

 Se si dovesse usare una parola per descrivere Bayley Alexander Cook, in arte Blaze Bayley, sarebbe 'tenacia'.

 The man who would not die: una dichiarazione di intenti.

La recensione sottolinea la straordinaria tenacia di Blaze Bayley, cantante che ha superato difficoltà e critiche dopo l'esperienza con gli Iron Maiden. The Man Who Would Not Die è un album solido, ricco di pezzi validi e suonato da una formazione affiatata, dimostrando la qualità e la dedizione dell'artista. Nonostante la scarsa fama commerciale, l'album merita maggiore attenzione nel panorama metal. Ascolta ora The Man Who Would Not Die e scopri la forza di Blaze Bayley!

 Monzón dimostra di non schierarsi, osservando con l’occhio spietato di un documentarista ciò che avviene all’interno del carcere.

 In questo inferno di cemento ogni sguardo diviene l’ago della bilancia tra la vita e la morte.

Cella 211, diretto da Daniel Monzón, è un thriller carcerario spagnolo tratto dal romanzo di Francisco Pérez Gandul. La pellicola si distingue per una regia precisa e una narrazione imparziale, che mostra la crudezza e complessità della vita in carcere. Il film evidenzia la lotta tra detenuti e funzionari senza schierarsi, mettendo in risalto temi come la violenza, la sopravvivenza e l'amicizia. Grazie a una forte interpretazione di Luis Tosar e un tono realistico, è una felice sorpresa nel panorama cinematografico del 2010. Guarda Cella 211 per un thriller avvincente e intenso sulla realtà carceraria.

 Ragazzi/e, comprate, prendete in prestito, rubate, uccidete me fate tutto ciò che è nelle vostre facoltà per fare vostri questi 47 minuti di splendore.

 Il clima del platter è ordinariamente opprimente e si poggia soprattutto su arrangiamenti e soluzioni melodiche, affascinanti nel loro essere inconsueti.

Questa recensione celebra 'Into The Mirror Black' dei Sanctuary come uno dei più seducenti album metal degli anni '90, capace di combinare tecnica, atmosfere oscure e composizioni potenti. Warrel Dane e il suo gruppo offrono un disco maturo e affascinante che ha saputo risollevare l'heavy metal tradizionale in un periodo di crisi. L'album si distingue per riff energici, arrangiamenti raffinati e testi poetici. Nonostante la fine prematura della band, il disco rimane un classico imprescindibile. Ascolta subito 'Into The Mirror Black' per scoprire un classico metal senza tempo!

 Doveva essere un album solista di Joseph Arthur... e improvvisamente i tre giovini innamorati delle armonie vocali si ritrovano nello studiolo più faico e neofolk di Santa Monica.

 Alla pastasciutta manca un bel po' di sugo, c’è qualcosa di caruccio ma si è esagerato, sia nei testi che nelle melodie.

La recensione evidenzia l'attesa e la curiosità per il supergruppo Fistful Of Mercy, formato da Ben Harper, Dhani Harrison e Joseph Arthur. L'album "As I Call You Down" è apprezzato per alcune tracce e le armonie vocali, ma giudicato nel complesso eccessivamente semplice e poco ispirato, soprattutto nei testi e nelle melodie. Si riconoscono qualità ma anche limiti, con un voto finale moderato e un invito a vedere la band dal vivo per un'esperienza migliore. Scopri l'album e lasciati sorprendere dalle sue armonie peculiari!

 Hai fatto bene, Divirgilio, perchè ce l'avevi da qualche parte negli organi interni questo disco.

 C'è un gran lavoro d'ibridazione tra i Novembre e i Mogwai che rende cosmici i dolori.

On a Sad Sunny Day è un album debutto intenso e profondamente personale di Arctic Plateau, che mescola post-rock, shoegaze e metal in un'impronta tutta italiana. Il disco comunica passione e dramma interiore, pur mostrando qualche momento di sovraccarico emotivo. Nonostante ciò, l'opera si conferma solida e originale, con influenze di band come Novembre e Mogwai. Un monolite di emozioni e sonorità gelide, capace di catturare l'ascoltatore. Ascolta On a Sad Sunny Day e immergiti in un viaggio sonoro intenso e personale.

 "A mettere tensione, disagio ed, in ultima analisi, soggezione, è l’opera considerata nella sua materialità, è il libro stesso, è l’esperienza di vita e di scrittura che Kafka ci trasmette in diretta."

 "Kafka è la prova provata dell’esistenza del Dio di cui nega l’infinito Bene e l’infinito Giusto, proprio nel momento in cui egli stesso incarna lo Spirito Creatore."

La recensione esplora la complessità de Il Processo, romanzo incompiuto di Kafka, evidenziandone il potere evocativo e la tensione che permea il testo. L'autrice riflette sulla fusione tra autore e opera, sottolineando il tema della giustizia divina e il disagio umano che il libro espone. L’analisi invita a una rilettura dell’opera sotto una luce spirituale e profonda, riconoscendone la sacralità e l’attualità. Scopri il potere senza tempo de Il Processo e immergiti nell'universo kafkiano.

 Ma che cosa vuoi che sia una canzone?

 Jenny è pazza, c'è chi dice anche questo.

Il primo album di Vasco Rossi, pubblicato nel 1978, riflette il contesto turbolento degli anni di piombo in Italia. Musicalmente influenzato da rock progressivo e cantautorato, il disco esplora temi di amore, diversità e contestazione sociale con uno spirito genuino e ancora acerbo. La recensione celebra l'autenticità e l'energia di un giovane Vasco alle prese con una maturità artistica in divenire, sottolineando brani memorabili come "Jenny è pazza" e "Ambarabaccicciccoccò". Scopri l'esordio di Vasco Rossi e immergiti nel rock italiano anni '70!

 Kevin Coyne è stato l'uomo più sincero del mondo.

 La purezza della sincerità, quella è solo per i matti. E per i veri Artisti.

La recensione celebra 'Marjory Razorblade' di Kevin Coyne come un capolavoro unico di folk-blues e rock. Attraverso testi sinceri e irriverenti, l'album esplora tematiche complesse, ispirandosi anche al mondo delle malattie mentali. La sua musica spazia dal blues urbano a ballate folk emozionanti, offrendo un'esperienza autentica e intensa. L'autore ne sottolinea la purezza artistica e la forza espressiva, ponendo Coyne tra i grandi innovatori musicali. Ascolta 'Marjory Razorblade' e lasciati trasportare dalla poesia sincera di Kevin Coyne!

 «Un metal tributario delle tradizioni settantiana ed ottantiana, pervaso da inquietanti visioni dark e da un misticismo che ha subito permesso di accostare il nome di Di Donato a quelli dei protagonisti della grande tradizione dark-metal italiana.»

 «Se quindi da un lato finiamo per registrare l’affievolimento del potere evocativo tipico della visione artistica di Di Donato, non possiamo dall’altro non sogghignare soddisfatti innanzi ad un buon album di heavy metal, sì classico, ma sul quale riluce lampante la firma di uno dei più grandi autori del metal nostrano.»

Abbatia Scl. Clementis è il secondo album di The Black, guidato da Mario Di Donato, che propone un heavy metal italiano più compatto e potente rispetto al passato, con influenze doom ridotte e richiami al power metal teutonico. L’album unisce tecnicismi chitarristici, recitato in latino e suggestioni mistiche legate all'abbazia da cui trae il nome. La recensione sottolinea la solidità compositiva e la personalità dell’artista abruzzese, punto fermo nel metal nostrano. Scopri l'intensa esperienza metal di Mario Di Donato con Abbatia Scl. Clementis!

 Far cori è sempre più facile: confonde il gusto e accontenta un po' tutti.

 "Im Magen des Kosmos" è un disco sperimentale che si mantiene sempre tra il rilassante e l'inquietante, conduce verso spazi infiniti scavando dentro.

Im Magen des Kosmos è il primo album del duo altoatesino Satelliti, caratterizzato da una strumentazione essenziale e raffinata. L'album miscela drum'n'synth con rimandi alla Kosmische Musik e atmosfere elettroniche rarefatte. Le tracce spaziano da improvvisazioni jazzistiche a pulsazioni ipnotiche, creando un viaggio sonoro tra spazi rilassanti e inquietanti. Un disco sperimentale di grande valore artistico, unico nel panorama del 2011. Ascolta ora l'album e lasciati trasportare tra le galassie sonore di Satelliti!