Le antenne sono dritte, lo abbiamo detto, e anche stavolta lo dimostra.

 John Lydon, più di tanti suoi stimati colleghi, più che un monumento continua a ritenersi una persona, e oltretutto sia un notorio, inveterato rompicoglioni.

Psycho’s Path di John Lydon è un album del 1997 che mescola musica dance, drum’n'bass e folk elettronico, prodotto in modo originale ma troppo avanti per il suo tempo. Nonostante le collaborazioni importanti con Moby, Chemical Brothers e Leftfield, l'album fu un flop commerciale, penalizzato da scelte artistiche anticonvenzionali e da una promozione insufficiente. Lydon si distacca nettamente dal suo passato punk, affrontando un percorso solista controverso ma coraggioso, in cui emerge la sua natura innovativa e irriverente. Scopri l'album innovativo e controverso di John Lydon, un classico da riscoprire!

 Charles Schultz "E’ un poeta"; noi amiamo incondizionatamente, fervidamente, ferocemente Charlie M. Schultz e non permettiamo che sia discusso.

 Finita la striscia che chiude una pagina monumentale della letteratura disegnata, Charles Schultz si mette comodo e si corica nel letto. Non vi si rialzerà mai più.

La recensione celebra l’opera di Charles Schultz e i suoi iconici Peanuts, sottolineandone la poeticità e la profondità emotiva. Vengono descritti i personaggi principali e l’impatto duraturo della serie. L’autore riflette sul commiato di Schultz, che segna la fine di un’epoca memorabile nella letteratura a fumetti. La recensione trasuda amore e nostalgia per un classico intramontabile che continua a emozionare. Scopri l’incanto senza tempo dei Peanuts di Charles Schultz!

 "Ci sono alcune tracce di sano hard rock a mio avviso pompatissime che ti fanno saltare dalla sedia durante ogni ascolto."

 "Done With The Mirrors è un ottimo antipasto che sposa benissimo il primo piatto Permanent Vacation e il successivo secondo piatto Pump."

Done With Mirrors segna la tanto attesa reunion degli Aerosmith, riportando la line-up originale dopo anni di separazione. L'album, uscito nel 1985, è energico e offre tracce hard rock potenti che anticipano il successo di album come Permanent Vacation e Pump. Contrariamente a quanto affermato da alcuni, è un disco valido che fonde il sound classico con sonorità più commerciali anni '80. Scopri l'energia degli Aerosmith con Done With Mirrors e preparati a rivivere il rock anni '80!

 Montague Rhodes James è il trait-d’union tra la tradizione del romanzo gotico e la rivoluzione copernicana operata in seguito da Poe e Lovecraft.

 Decidere, con serena e ben disposta convinzione, che è bellissimo aver paura.

La recensione celebra Montague Rhodes James come un innovatore del racconto di fantasmi inglese, capace di unire atmosfera gotica tradizionale a idee originali e paurose. Lo stile sobrio e il contesto natalizio rendono la lettura perfetta per immergersi in un horror calibrato e raffinato. L'autrice consiglia una fruizione suggestiva e personale, ideale per chi ama storie inquietanti ma discrete. Immergiti in questi racconti di fantasmi per un Natale pieno di brividi e suggestioni.

 Il trattato spiega con dovizia di particolari i pregi delle carni d’infante e i vantaggi del nutrirsene, sia alimentari che politici.

 Un maestro del pensiero laterale e dell’umorismo più agro, il cui livello di violenza concettuale lo avvicina a gente come De Sade o i Monty Python.

La recensione esplora 'Una modesta proposta' di Jonathan Swift, un pamphlet satirico pubblicato nel 1729 che usa l'ironia feroce per denunciare la sofferenza degli irlandesi sotto l'oppressione inglese. L'autore della recensione apprezza la capacità di Swift di unire argomentazioni convincenti a una provocazione estrema, trasformando un tema impossibile in una straordinaria opera letteraria. Viene sottolineato il potere del linguaggio e dell'umorismo nero come strumenti di critica sociale. Leggi 'Una modesta proposta' e scopri la potenza della satira di Swift!

 «Ogni dollaro che sprechi in qualcosa di inutile è un dollaro regalato all’Asse».

 «Disney semplifica il messaggio rooseveltiano inneggiante lo “spirito” di democrazia pacifista americana.»

La recensione analizza il cortometraggio animato The Spirit of '43 di Walt Disney, prodotto come propaganda patriottica durante la Seconda guerra mondiale su ordine di Roosevelt. Il cartoon mostra Paperino diviso tra sprechi e sacrifici in favore della guerra, promuovendo un messaggio serio e patriottico, lontano dall'umorismo classico. La critica evidenzia le controversie legate al background politico di Disney e il ruolo del corto nella mobilitazione americana contro l'Asse, sottolineando la sua funzione didattica e propagandistica. Scopri la storia dietro il messaggio patriottico di Disney in The Spirit of '43!

 Il fottutissimo suono old school; un assalto continuo senza fronzoli.

 Vi ritroverete a cadere in un pozzo infernale di headbanging senza via d’uscita.

Il 1986 è stato un anno cardine per il thrash metal e 'The Force' degli Onslaught ne è un esempio europeo emblematico. Con un sound old school devastante e una lineup rinnovata, il gruppo confeziona brani lunghi e complessi che sono divenuti inni del genere. L'album si distingue per la velocità degli assoli, la voce potente di Sy Keeler e una struttura compositiva matura. Nonostante testi anticristiani ritenuti banali, il disco rimane imprescindibile per gli appassionati del thrash. Ascolta 'The Force' e immergiti nel thrash metal più autentico!

 La storia di Gene è oggettivamente insulsa nel senso che non c’è una trama, un finale a sorpresa, un obiettivo e tantomeno una morale.

 Caldwell descrive una vita animalesca fatta di violenze sessuali, razzismo, revolverate nello stomaco ed amore marcio con una freddezza e un distacco che colpisce lì.

La recensione di Il Bastardo di Erskine Caldwell esalta uno stile narrativo diretto e asciutto, capace di rappresentare una vita violenta e senza filtri. Nonostante l'assenza di una trama definita o di una morale, l'opera colpisce per la crudezza e intensità emotiva delle descrizioni. L'autore è apprezzato per la sua freddezza e distacco, che rendono il racconto ancora più potente e memorabile. La recensione si conclude con un forte invito a leggere altre opere dell'autore. Scopri il mondo crudo di Erskine Caldwell leggendo Il Bastardo!

 Dura 25 minuti scarsi, sparato in macchina alla mattina fa l’effetto di un pompino ad alta velocità politicamente scorretto.

 Metterla a Capodanno e godetevi l’effetto che farà.

La recensione celebra 'No Beer No Fun', mini album degli Ultra Twist, come un concentrato di garage punk lo-fi sporco e veloce. La band senese, ormai sciolta, ha lasciato un segno con brani energici e un'attitudine DIY. Il disco è consigliato agli appassionati di sonorità grezze e senza fronzoli, da ascoltare come una scarica intensa e immediata. Scopri l'energia degli Ultra Twist, scarica gratis il loro garage punk!

 13 tracce per 45 minuti totali in cui morte e vita si rincorrono, si raggiungono ed infine copulano per poi tornare a rincorrersi.

 Ho sempre più la convinzione che la versione strumentale del disco possa piacere anche agli appassionati di ambient scandinavo o di emo-electroacustic-low-fi.

Il debutto solista di Kno, beatmaker dei CunninLynguists, si distingue per atmosfere cupe e una produzione articolata. L'album contiene 13 tracce che esplorano temi di morte e vita attraverso testi curati e beat innovativi. Le collaborazioni con artisti legati alla label QN5 arricchiscono l'opera, rendendola un punto di riferimento per l'hip-hop indipendente. Anche la versione strumentale può attrarre gli amanti dell'ambient. Ascolta ora 'Death Is Silent' e immergiti in un hip-hop autentico e oscuro.

 I suoni sono ben studiati, aggressivi ma puliti: mi piacciono assai!

 Obbligatorio per gli amanti del genere.

The Company Band, supergruppo formato da membri di band note come Clutch e FU Manchu, pubblica nel 2009 il suo primo album omonimo. L'album propone un hard rock potente e pulito, con un forte contributo vocale di Neil Fallon che ne definisce lo stile. Le tracce più ritmate come 'Djinn And Pentatonic' e 'Hot Topic Woman' emergono per forza e impatto. Un lavoro onesto e coinvolgente, ideale per gli amanti del rock energico. Scopri l'energia di The Company Band, ascolta ora il loro album!

 Il genere è nettamente shoegaze di matrice tipica: MBV e J&MC.

 Ottima l'amalgama tra i componenti del gruppo e grande voce: profonda, chiara, liscia, che fa venire in mente un ibrido tra Dave Gahn e Rozz Williams.

La recensione celebra l'album omonimo dei Ringo Deathstarr, evidenziandone le radici shoegaze tipiche ma con influenze pop e noise che lo rendono personale e accattivante. Provenienti da Austin, Texas, combinano riverberi densi e melodie coinvolgenti in un mix che fa riferimento a band come My Bloody Valentine e The Jesus and Mary Chain. La voce risulta profonda e distintiva, con richiami a Dave Gahan e Rozz Williams. L'album, seppur breve, stimola ad ascolti ripetuti e approfonditi. Ascolta Ringo Deathstarr e lasciati avvolgere dal loro shoegaze unico!

 Una sorta di Bitches Brew aggiornato ai ’90, con lunghe suite epilettiche immerse in un dissonante magma elettrico.

 Probabilmente non il top di questo grande progetto, ma pur sempre un must per chi ha amato le derivazioni più pesanti dei due.

La recensione celebra "Re-Entry" di Techno Animal come un album sperimentale che fonde vari generi come dub, industrial e ambient. La struttura su due dischi offre un percorso sonoro diversificato, con influenze distintive e collaborazioni notevoli. Pur non essendo il miglior lavoro del duo, è considerato un must per gli appassionati delle loro sonorità più pesanti. L'album presenta atmosfere dissonanti, tribalismi e sperimentazioni elettroniche dense e articolate. Scopri ora l'affascinante mondo sonoro di Techno Animal con Re-Entry!

 «Curse of the Hidden Mirror è un buon lavoro ma che non rilascia grandi ricordi auditivi.»

 «Un sei più che un sei politico dato più per venerazione che per effettiva piacevolezza.»

La recensione analizza 'Curse of the Hidden Mirror', il disco meno rappresentativo dei Blue Öyster Cult, sottolineando buoni arrangiamenti e un sound fedele allo stile della band. Tuttavia, il lavoro manca di mordente e brani memorabili, risultando più apprezzabile dai fan storici piuttosto che dai nuovi ascoltatori. Un equilibrio tra momenti piacevoli e cali di tensione emergono in quest’album del 2001, consigliato in combinazione con il live 'A Long Day's Night'. Scopri l'essenza vintage dei Blue Öyster Cult con questa recensione dettagliata!

 È come se i The Ex fossero nati in era Post Rock.

 "The Lawn Of The Limp" sintetizza l'intero iter in quattro minuti, senza dover ricorrere all'eloquenza delle parole.

L'album 'In The Fishtank 5' riunisce i The Ex, band olandese post-punk attiva e impegnata, con i Tortoise, esponenti del post-rock astratto. Il progetto, realizzato in due giorni di studio sotto l'egida della label indipendente Konkurrent, fonde le due anime musicali creando un equilibrio autentico. Le tracce spaziano dal punk progressista fino a suggestioni world e astrattezza sonora, offrendo un'esperienza musicale varia e genuina. Scopri l'incontro unico tra post-punk e post-rock ascoltando questo album!

 Questo disco è un viaggio malsano, viscido, paranoico, smanioso...

 Jarvis Cocker si incorona 're del proprio niente' e dimostra una feroce quanto perversa attitudine alla farsa grottesca.

La recensione celebra 'Freaks' dei Pulp come un album oscuro, paranoico e grottesco, poco conosciuto ma ricco di atmosfere uniche. L'autore esalta la qualità musicale e le interpretazioni vocali di Jarvis Cocker, sottolineando la sua natura atipica rispetto alla discografia della band. Viene consigliato a chi ama il dark e il gothic rock, nonostante i Pulp appartengano ad altri generi. Scopri l'album 'Freaks' dei Pulp, un cult nascosto per veri appassionati!

 "The Quintet, sì, ovvero Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Bud Powell, Charlie Mingus e Max Roach. Una cosa solenne insomma."

 "Un disco in perenne stato di vita e di morte, due condizioni che però si annullano, perchè nella dimensione del disco, sarebbe banale perfino parlare di vita e di morte."

La recensione celebra il concerto storico del 15 maggio 1953 alla Massey Hall di Toronto, considerato il culmine del Be Bop. Il live, con protagonisti come Parker, Gillespie, Mingus, Powell e Roach, è descritto come un viaggio intimo ed emozionante nella musica e nelle vite dei musicisti. L'autore sottolinea sia la potenza iconica dell'evento che la sua intensità emotiva, evidenziando la rilevanza storica e culturale del disco. Solo una nota di lieve vuoto tra alcuni pezzi in un'esperienza altrimenti indimenticabile. Ascolta ora Jazz at Massey Hall e vivi la leggenda del Be Bop!

 L'ombra lunga di J Dilla si sente eccome.

 Il dato di fatto è che ormai il suo nome fa già parte dell’eccellenza Rap.

Black Milk, rapper e produttore di Detroit, presenta con "Album of the Year" un disco di debutto ricco di suoni eclettici tra funk, rock e afrobeat. Le produzioni sono di ottimo livello con una batteria in primo piano su quasi tutte le tracce. Il rap migliora rispetto alle prime uscite e i featuring locali risultano azzeccati. Un progetto che conferma Black Milk come promessa dell'eccellenza hip hop. Ascolta ora l’album di Black Milk e scopri la nuova eccellenza rap di Detroit!

 La figura di Fini rappresenta il compendio del pensiero moderato che, al di là di letture critiche, cerca un dialogo tra centrodestra e sinistra.

 L'intuizione mussoliniana di una terza via in alternativa a comunismo e capitalismo è ancora attuale, specie nei periodi di crisi economica.

La recensione di De Lorenzo analizza dettagliatamente 'Il fascista del duemila' di Corrado De Cesare, un saggio che indaga il passato e le contraddizioni di Gianfranco Fini e della destra italiana. Vengono esaminate con attenzione le radici storiche del fascismo e i mutamenti politici degli ultimi trent'anni, con un occhio critico ma equilibrato sul trasformismo di Fini. L'autore sottolinea anche la complessità del berlusconismo e la necessità di un dialogo moderato tra le forze politiche. Scopri l'analisi approfondita della destra italiana con il libro di Corrado De Cesare.

 Quest'album è così profumoso e nuovo, si sente la rivoluzione imminente.

 Un disco che va ascoltato passivamente, propone molti paesaggi da sogno.

My World 2.0 di Justin Bieber è un album fresco e innovativo che segna l'ingresso di un giovane talento destinato a rivoluzionare il pop. Con atmosfere sognanti e una produzione variegata tra ballate e musica elettronica, il disco mostra sensibilità e ingegnosità. Alcune tracce risultano più deboli, ma nel complesso l'album conquista e accompagna un pubblico giovane. Un regalo consigliato soprattutto agli adolescenti. Ascolta My World 2.0 e scopri il talento nascente di Justin Bieber!