La forza distruttiva, finalmente di una purezza nichilistica scevra da associazioni, si dipana spietata lungo tutto il film.

 Insolente e osceno Russ Meyer mette in riga il nostro dilettantismo visivo dove trasforma in tattile lo sguardo e revisiona il passato e futuro.

La recensione celebra 'Faster, Pussycat! Kill! Kill!' come un capolavoro nichilista e visivamente potente, girato con mezzi limitati ma carico di energia. La protagonista Varla, interpretata da Tura Satana, incarna una femminilità feroce e dominante. Meyer trasforma difficoltà tecniche in virtù artistiche, offrendo un film dinamico privo di tempi morti e ricco di carica erotica e aggressiva. La pellicola emerge come un'esperienza cult intensa e memorabile per gli appassionati di cinema anticonvenzionale. Scopri l’energia selvaggia di Faster, Pussycat! Kill! Kill! e lasciati travolgere dal cinema cult di Russ Meyer.

 Lo puoi vedere per le sequenze di paura... ma la scrittura è la parte più brutta del film.

 In conclusione, il film è fatto abbastanza bene ma è scritto parecchio male, s’è perso in mezzo ai mostrilli ed è diventato quasi più un video-game horror che un film horror.

La recensione analizza 'It Follows' come un film horror indie originale ma con una scrittura confusa e pasticciata che ne riduce l'efficacia. L'autore apprezza l'estetica e la colonna sonora evocativa, ma critica la trama e la gestione del mostro, che trasformano il film in qualcosa di più simile a un videogame horror. Sebbene apprezzi alcune sequenze di paura, il complesso equilibrio tra elementi narrativi risulta mal riuscito. Scopri se It Follows è il tuo prossimo horror da vedere, leggi la recensione completa!

 La sciamanità delle percussioni abbraccia Oriente e Occidente in un'amalgama che ingarella di brutto.

 Ti fanno lacrimare di gioia e di stupore, e ti "costringono" a sentire quell'inondazione di rumore cólto che ti tarantola in zone "simpatiche" di santità sonora.

La recensione celebra Jamahiriya come un album unico e coinvolgente, capace di mescolare percussioni orientali e suoni occidentali in una sintesi potente e ipnotica. Savage Republic dimostrano maturità e capacità di innovare il loro sound, donando un'esperienza emotiva intensa e tecnica. L'album è visto come un tassello fondamentale della carriera della band e un punto di riferimento negli anni '80 underground. Ascolta Jamahiriya e lasciati trasportare dall’energia ipnotica dei Savage Republic!

 "Un lavoro di intensità spaventosa, dotato di poteri evocativi che pochi hanno saputo riformulare."

 "La lotta è dura, la lotta è lunga, la lotta è bella."

La recensione celebra il doppio album del 1990 dei Killing Joke, caratterizzato da toni provocatori e incazzati, con una forza evocativa rara. Il disco affronta temi come denaro, cupidigia e lotta civile con un sound intenso e sperimentale. La band torna alle radici post-punk aggiornando il proprio stile con arrangiamenti duri e vigorosi, sottolineati da una performance vocale potente. L'album è un capolavoro di energia e rabbia, che conferma la capacità della band di sorprendere e coinvolgere. Scopri l'energia rabbiosa di questo capolavoro post-punk!

 C'è una mappa mentale tra black-music e legami culturali tradizionali nel primo album solista di Dj Tubet.

 Un sincero omaggio agli anni '90, sempre alla ricerca di una sperimentazione contro gli spettri della globalizzazione e della glottofobia.

Fin Cumò, primo album solista di Dj Tubet, è un viaggio musicale che unisce hip-hop anni '90, reggae e radici friulane attraverso 14 brani e lingue diverse. Il disco esplora temi culturali e sociali con un forte legame emotivo, valorizzando la sperimentazione e la presenza femminile. Un progetto che unisce mondi e tradizioni in un flusso di sentimenti e ritmi. Ascolta ora Fin Cumò e immergiti in un viaggio musicale unico tra tradizione e innovazione.

 "The Top sembra rieccheggiare con un nuovo smalto le atmosfere dei primi dischi e nel contempo anticipare i successivi lavori."

 "Una sorta di allegoria zoologica della tribù umana in cui i personaggi si identificano per comportamenti e stili di vita."

La recensione analizza 'The Top' dei Cure come un album fondamentale e complesso, capace di sintetizzare esperienze passate e aprire nuove strade sonore. Tra ironia, jazzismo e oscurità, l'opera rappresenta una fase cruciale nella carriera della band, con testi simbolici e una forte identità dark. Non immediato ma maturo, l'album riflette le inquietudini individuali e l'evoluzione del post-punk degli anni '80. Ascolta 'The Top' e scopri l'essenza sperimentale dei Cure!

 "Un disco strepitoso, uno di quelli che si insinuano lentamente ma anche inesorabilmente sotto pelle."

 "Il modo unico di cantare di Aidan Moffat, con quel misto di spoken word e cantato, perfettamente in linea col significato dei testi: crudi, cupi, carnali."

La recensione esalta 'As Days Get Dark' degli Arab Strap come un disco potente e compatto, capace di catturare con atmosfere intense e arrangiamenti ricercati. Il cantato di Aidan Moffat e i testi crudi dominano una produzione di alto livello. Il disco è considerato uno dei migliori del 2021, un ritorno atteso e premiato dopo 16 anni di assenza. Ascolta 'As Days Get Dark' e lasciati avvolgere dalla sua intensità sonora.

 Jim Morrison ci offre un’esibizione sognante, imprevedibile, dai tempi dilatati, pur risultando sentita da consumato show man.

 Un uomo ed un artista fin troppo scomodo e lucido, tanto avveduto da aver capito che l’utopia dei figli dei fiori non avrebbe scalfito l’establishment.

La recensione esalta l'importanza storica e artistica del concerto dei Doors all'Hollywood Bowl nel 1968, sottolineando l'eccezionale carisma di Jim Morrison e la qualità del gruppo. Viene evidenziata la fusione fra arte, musica e impegno politico dell'epoca, oltre all'atmosfera unica catturata dal documentario restaurato diretto da Ray Manzarek. Scopri l'icona Jim Morrison e vivi il mito dei Doors in questo storico concerto!

 I brani scorrono celeri e orecchiabili; l’ideale unificatore è il collage rock.

 Musica di strada, musicisti da marciapiede, con due capolavori alle spalle ma ora in cerca di nuove strade.

La recensione analizza l'album 'Why Do Birds Sing?' dei Violent Femmes evidenziandone la transizione da un rock acustico crudo e energico verso una produzione più levigata e distaccata. Pur mantenendo momenti ispirati, l'album manca dello slancio selvaggio dei lavori precedenti. Viene riconosciuto il valore del trio originario e le loro radici folk, ma si nota una certa banalizzazione del loro sound, segno di un inevitabile indebolimento nel corso degli anni. Scopri l’evoluzione dei Violent Femmes immergendoti in Why Do Birds Sing?

 Araca Azul è ancora oggi una luminosa dimostrazione di come sia possibile realizzare musica sperimentale senza annoiare l'ascoltatore.

 Lo stile compositivo dell'album risulta completamente avulso da qualsiasi intento melodico, richiedendo un ascolto attento.

La recensione esplora l'album 'Araca Azul' di Caetano Veloso, pubblicato nel 1972, evidenziando la sua natura sperimentale e il forte legame con il movimento tropicalista brasiliano. Pur avendo subito un flop commerciale, questo album rappresenta una tappa fondamentale della carriera di Veloso, grazie a un mix di samba, rock psichedelico e contaminazioni sonore originali che richiedono un ascolto attento e coinvolgente. L'opera si distingue per la sua complessità e per l'intensità culturale che ancora oggi affascina gli appassionati di musica alternativa. Ascolta Araca Azul e scopri il mondo sperimentale di Caetano Veloso!

 È il ritorno del Bruce che un amante del rock come il sottoscritto desiderava.

 La morte non è la fine, ci si rivede nei sogni: quando delle persone a noi care muoiono, il ricordo è inevitabilmente eterno.

La recensione celebra il ritorno di Bruce Springsteen con il suo album Letter to You, accompagnato dalla E-Street Band. L'autore apprezza il mix di rock classico e ballate profonde, sottolineando la forza emotiva e la qualità delle tracce, sia nuove che risalenti agli anni '70. L'opera è vista come un omaggio al passato, alla memoria e alla vita, con un bilanciamento tra pezzi potenti e riflessivi. Ascolta Letter to You e lasciati trasportare dal rock autentico di Springsteen!

 "Questo è Sanremo 2021, un festival di musichette mentre fuori c'è la morte"

 "Mai un rock tirato è riuscito a vincere il festival di Sanremo, oggi è la prima volta nella storia."

La recensione analizza con tono ironico e pungente le cinque serate del Festival di Sanremo 2021. Vengono commentate le esibizioni dei cantanti, gli ospiti e i momenti più significativi, tra critiche e battute. L'autore celebra la storica vittoria rock dei Maneskin, mentre mette in luce pregi e difetti dell'edizione. Un racconto vivace, che mixa intrattenimento e analisi. Scopri tutti i retroscena di Sanremo 2021 con questa recensione unica!

 I Kings Of Leon affascinano come non facevano da tempo e ci regalano un bel quadro dai colori variegati ma coerenti l’uno con l’altro.

 Il nuovo album è un lavoro che affonda le radici nel glorioso passato della band statunitense, con però un occhio ad un presente che parla una lingua più composita ma non per questo meno efficace.

When You See Yourself rappresenta il ritorno maturo e compiuto dei Kings of Leon. Il disco, prodotto da Markus Dravs, equilibra passato e innovazione con brani lunghi e coinvolgenti. Singoli come 'Echoing' e 'The Bandit' evidenziano la potenza della voce di Caleb Followill e la solidità della band. L'album conquista per coerenza e varietà, confermando la crescita artistica dei Followill Boys. Ascolta ora When You See Yourself e riscopri i Kings of Leon!

 L'opera boccaccesca è così vera, naturale e umana che prende per mano e accompagna il regista nelle menti, nei corpi e nei cuori degli spettatori.

 Questo è un inno a godere della vita nella sua pienezza: gli uomini e le donne medievali boccacceschi sembrano riuscirci, gli uomini e le donne postmoderni molto meno.

La recensione celebra l'adattamento cinematografico di Pasolini del Decameron, sottolineando la sua fedeltà all'essenza umana delle novelle di Boccaccio e l'ambientazione vivace di Napoli. Il film è descritto come un'opera personale che restituisce la natura giocosa e pragmatica della società medievale, con uno sguardo profondo sui corpi e le vite dei personaggi. Viene apprezzata la capacità del regista di evocare la vitalità e la leggerezza di un'umanità senza filtri sociali e morali, rendendo il film un inno al godimento della vita. Scopri il fascino senza tempo del Decameron di Pasolini, un capolavoro del cinema italiano!

 Bird’s Lament è l’elogio funebre che Moondog compose alla memoria di Charlie Parker: un notturno fraseggio di eterna beltà.

 I’m not gonna die in 4/4 time! – la sua esclamazione a sottolineare la ricerca di nuovi ritmi e spazi musicali.

La recensione celebra l'album 'Sax Pax for a Sax' di Moondog & The London Saxophonic come un omaggio al sax bebop di Charlie Parker e alla musica di New York. Evidenzia la capacità unica di Moondog di unire jazz e barocco, creando atmosfere sospese e innovative. Il testo valorizza la creatività di Louis Thomas Hardin, che trasformò la sua cecità in una straordinaria visione musicale. L'album è descritto come un viaggio sonoro tra tradizione e innovazione, ricco di emozioni e rimandi culturali. Ascolta l'album e lasciati trasportare dalla magia sonora di Moondog.

 Uno dei dischi più malinconicamente gradevoli degli anni minorenni di questo secolo.

 Un piccolo gioiellino, buono come sottofondo musicale per convincere le tristezze ad andare via carezzando loro dolcemente la testa.

La recensione celebra 'Per cercare il ritmo' di Germanò come uno degli album più malinconici e gradevoli del nuovo secolo. Il disco si caratterizza per un pop da cameretta con influenze jazz, disco e sound anni '80, richiamando artisti come Belle & Sebastian e Donald Fagen. Un lavoro delicato che accarezza tristhezze con dolcezza ma è rimasto poco noto. Ideale per chi cerca atmosfere intime e riflessive nella musica italiana contemporanea. Scopri l'atmosfera delicata di Germanò, ascolta 'Per cercare il ritmo' ora!

 Tom Petty, un purista del rock sostanzialmente, eppure eclettico, creatore di pezzi a tratti più allegri e scanzonati, a tratti più malinconici e riflessivi, in ogni caso sempre profondi e sinceri.

 'The Best Of Everything' è una raccolta molto completa e perfetta per approcciarsi all'artista e alla sua filosofia in generale.

La recensione analizza in modo dettagliato e appassionato 'The Best Of Everything', la raccolta definitiva di Tom Petty uscita nel 2019. L'autore, giovane fan del rock e di Petty, evidenzia la varietà e profondità delle 38 canzoni che coprono quarant'anni di carriera. Pur con qualche assenza, la raccolta è considerata un'ottima introduzione e omaggio all'artista americano. La recensione sottolinea i momenti chiave, i singoli di maggior successo e le tracce meno note ma significative. Scopri la carriera di Tom Petty con questa raccolta imperdibile!

 Blue Sunshine tutto ha tranne la volontà di uniformarsi alle logiche esistenzialiste del filone dark.

 Un disco di culto tra gli estimatori della new wave di nicchia, che rilegge con libertà una pagina importante di cultura urbana.

Blue Sunshine è un album cult del duo The Glove, formato da Robert Smith e Steve Severin. Tra influenze psichedeliche, elettroniche e atmosfere malinconiche, il disco si distacca dal tipico sound dark dei Cure per esplorare sonorità più libere e visionarie. La recensione ne sottolinea il valore come importante rappresentazione della scena new wave inglese degli anni '80 e il tema sotteso di tensioni esistenziali celate dietro una veste musicale avvincente. Scopri ora Blue Sunshine, il cult psichedelico di The Glove!

 I Wishbone Ash insomma pisciano fuori del vaso, chissà se per volontà loro o teleguidati dai manager, per cercare di riagguantare lo scemato successo riciclandosi nell’andazzo mainstream.

 Questo è esattamente il disco con il quale NON iniziare la conoscenza di questa splendida formazione.

Raw to the Bone rappresenta uno dei momenti più deludenti nella carriera dei Wishbone Ash, con scelte stilistiche stereotipate e poco convincenti. Il tentativo di abbracciare il pop metal anni '80 fallisce, compromettendo l'identità hard rock e melodica della band. Le performance vocali sono piatte e ripetitive, mentre le chitarre perdono la loro incisività. La recensione consiglia di non iniziare la scoperta del gruppo da questo disco, segnando un periodo di crisi e cambiamenti nella formazione. Scopri la vera essenza dei Wishbone Ash partendo dai loro capolavori storici!

 "Rozzissimi, stradaioli e bastardi; come dei Germs-Damned imbenzinati, dinamitardi."

 "La voce di David è vetriolo cartavetroso. Basso e batteria conoscono soltanto due tempi e due note: quanto basta!!"

La recensione celebra il secondo album dei New Bomb Turks, uscito nel 1994, definito come un'esplosione di garage-punk-hardcore grezzo e intenso. La musica è descritta come un frastuono di chitarre roventi e voci dirette, senza innovazioni ma con grandissima energia e autenticità. L'autore ricorda anche le esperienze live dal vivo come momenti di vero delirio. Un lavoro emblematico per gli amanti del genere negli anni '90. Ascolta 'Information Highway Revisited' per un'immersione totale nel punk anni '90!