Blade Runner è materia troppo importante, complessa, monumentale per essere incasellata in logiche di franchise.

 L'impatto con la nuova creatura è imponente, niente meno di quel che ci si attendeva. La bellezza è abbagliante e straordinaria.

Blade Runner 2049, firmato Denis Villeneuve, arriva con altissime aspettative e impressiona soprattutto per la straordinaria fotografia e l’approfondimento tematico. Pur senza creare una nuova mitologia, si appoggia all’universo originale di Scott, offrendo un prodotto raffinato e di grande impatto visivo. Le performance degli attori sono solide, con qualche rimpianto per alcune scelte narrative e per la mancanza di una chiusura netta. Il film si configura come un franchise di lusso, con un equilibrio tra blockbuster e riflessione. Scopri l'universo visivo e tematico di Blade Runner 2049, l'atteso sequel di culto.

 La leggerezza con cui viene inflitta loro la condanna del tempo è qualcosa che supera di gran lunga tutte le perversioni morali delle prime due stagioni.

 Il finale poi è un trionfo sadico, sia per la vita che Matt si trova costretto a vivere, sia per il cookie condannato a millenni di solitudine.

Lo speciale natalizio di Black Mirror si distingue per la sua narrazione complessa e ferocia distopica. La trama esplora i rischi della tecnologia, in particolare i 'cookies', copie digitali delle persone, e le distorsioni della giustizia futura. La storia presenta un mix bilanciato di suspense e riflessione sulle categorie umane, offrendo un finale sadico e sorprendente. Scopri il lato oscuro della tecnologia con Black Mirror: Bianco Natale!

 Quest'abuso smodato e snodato di aggeggiacci elettronici vari, perpretrati alla stregua di armi contundenti.

 Il bello è che spesso ci arrivano all’assoluto. Ed è un nulla fantastico.

La recensione celebra l'album d'esordio 'You Suck Crap' dei Babyland come un'opera unica e anarchica nel panorama techno-industriale. Il disco è descritto come un'esperienza sonora faticosa ma intrigante, ricca di cambi repentini e sperimentazioni elettroniche che lo rendono un cult. Viene evidenziata la natura giocosa e selvaggia della band rispetto ai coevi artisti industriali, sottolineando tracce memorabili come 'Under' e 'Logan's Run'. Ascolta l'esperienza anarchica e sperimentale di Babyland e lasciati travolgere dal caos sonoro!

 La sua delicatezza quasi irreale è impetuosa.

 Suzanne Vega è un po’ il coraggio nella debolezza.

La recensione approfondisce 'Retrospective: The Best of Suzanne Vega', un album che ripercorre la carriera della cantautrice con un folk raffinato e testi densi di immagini e sentimenti. Viene evidenziata la sua capacità narrativa e la delicatezza nelle melodie, nonché l’evoluzione tra sonorità acustiche e sperimentazioni elettroniche. Questa raccolta valorizza le canzoni chiave e testimonia la coerenza artistica di Vega, un’artista importante nel panorama del cantautorato americano. Scopri la fragilità e la poesia di Suzanne Vega in questa raccolta imperdibile.

 "L'album sprigiona immediatamente buona parte del suo gettito tamarro, il minimo garantito in ogni lavoro."

 "In 'For Crying Out Loud' non c'è posto per malinconie né per eccessivi inni alla gioia, c'è solo un velato positivismo figlio di esperienze personali."

For Crying Out Loud, sesto album dei Kasabian, conferma l'estro della band unendo rock, pop ed elettronica in modo personale. Singoli come "You're In Love With A Psycho" e "Bless This Acid House" spiccano, anche se alcuni brani evidenziano ripetitività e cali d'ispirazione. L'album mantiene vivo l'interesse con momenti musicali coinvolgenti e un sound evoluto guidato da Serge Pizzorno e Tom Meighan. Scopri l'evoluzione rock dei Kasabian con For Crying Out Loud, ascolta ora!

 L'intensità della musica cresce, le corde si tendono, i suoi piedi si staccano pian piano da terra, la sua crocifissione sta prendendo forma.

 Mass VI non commette passi falsi ma avanza, dolente, sbaragliando le difese del nostro cuore con pezzi da novanta come 'Solitary Reign'.

La recensione analizza 'Mass VI' degli Amenra come il loro lavoro più riuscito, caratterizzato da un perfetto equilibrio tra dolore, sofferenza e malinconia. L'album unisce sonorità post metal, hardcore e doom con influenze post rock e wave, offrendo un'esperienza intensa e coinvolgente. Brani come 'Solitary Reign' emergono come pezzi fondamentali, confermando l'evoluzione e la maturità della band nel panorama musicale del 2017. Ascolta Mass VI degli Amenra e lasciati travolgere dall'intensità sonora e emotiva.

 ‘In This Perfect Hell’ è una vera e propria botta di adrenalina per gli amanti del garage acido e psichedelia.

 Le combinazioni trovate da Chris Jack sono semplici quanto efficaci, ricordando i Kinks mescolati a una lavatrice Strokes.

L'album 'In This Perfect Hell' dei Routes, creatura di Christopher Jack, miscela sonorità garage e psichedeliche anni '60-'70 con influenze moderne. Nonostante la line-up variabile, il progetto mantiene un'identità solida e coinvolgente. Le tracce evocano band come Black Angels e Ty Segall, offrendo un'esperienza sonora energica e ben riuscita per gli appassionati del genere. Ascolta ora 'In This Perfect Hell' e lasciati travolgere dal garage psichedelico dei Routes!

 Da subito ci rendiamo conto di avere a che fare con una band in forma smagliante, in grado di accarezzarci e improvvisamente sferzarci il volto con un Death Metal Melodico dall'impatto devastante.

 Fredrick Johansson ci regala qualcosa di trascendentale, unico, strabiliante e dalle sue dita scroscia una limpida cascata sottoforma di scale ascendenti e discendenti.

The Jester Race, secondo album degli In Flames, si conferma un capolavoro del death metal melodico degli anni '90. L'album si distingue per la potenza degli scream di Anders Fridén, riff melodici e assoli memorabili, con un sound che unisce aggressività e armonia. Brani come 'Moonshield' e 'December Flower' evidenziano la maturità e l'abilità tecnica della band, che contribuisce a definire la scena metal di Göteborg. Ascolta subito The Jester Race e scopri il capolavoro degli In Flames!

 Sicuramente il catatonico vociare femminile è ciò che mi ha affezionato ad alcuni di questi brani.

 Le distorsioni fluiscono come magma nella traccia conclusiva e forse senza forse rendono l’idea di una mega-yotta ridondante chiusura, alla maniera di una bestia da soma.

La recensione analizza 'Soma' dei Windhand, un album doom metal caratterizzato da voci femminili catatoniche e tempi rallentati. Le sonorità richiamano band come Acid King e Sleep, con una produzione che evoca atmosfere autunnali e distorsioni dense. Il disco è descritto come un viaggio sonoro ipnotico e decisamente degno di nota nell'attuale panorama doom. La chiusura massiccia e potente lascia un'impressione duratura. Scopri l'atmosfera unica di Soma e immergiti nel doom psichedelico dei Windhand!

 Settantacinque strazianti schegge in poco più di trenta minuti; brevissimi bombardamenti sonori.

 Avercene di band così!! Avercene di amici così!!!!

La recensione descrive con passione e ironia l'album Tokyo Anal Dynamite dei The Gerogerigegege, capolavoro di noise, grind e no wave. Il disco è un'esplosione di caos sonoro con brevi tracce che travolgono l'ascoltatore in un vortice di urla e distorsioni. La presenza di cover punk rese indistinguibili dalla violenza sonora contribuisce all'unicità del lavoro. Nonostante la complessità e l'estremo rumore, l'autore ne sottolinea il valore e la necessità nell'ascolto. Scopri l'esplosione sonora di The Gerogerigegege, un viaggio unico nel noise più estremo!

 Tutto è sul sottile filo della differenza.

 Nuova musica. Orgasmo. Na figata.

La recensione di Detachment degli Urban Strangers evidenzia una forte componente emotiva e un approccio originale alla musica alternativa. Le parole usate suggeriscono un’esperienza intensa e riflessiva, basata sul distacco e la forza dell’ascolto. Nonostante una valutazione moderata, l’autore sottolinea le sensazioni forti suscitate dall’album. Ascolta ora Detachment per vivere un viaggio musicale unico e coinvolgente.

 Tom Verlaine è un piagnone come la maggior parte delle icone del rock and roll.

 Forsyth e i suoi compari dimenticano completamente chi siano alla fine essi stessi e si perdono in uno scorcio non precisato dello Stato della Pennsylvania o giù di lì.

La recensione analizza il disco 'Dreaming In The Non-Dream' di Chris Forsyth & The Solar Motel Band, evidenziando un forte richiamo allo stile di Tom Verlaine ma anche ripetitività e mancanza di originalità. Nonostante l'autore riconosca il talento del musicista, critica la natura autoreferenziale del lavoro e la mancanza di una direzione precisa. Il disco viene interpretato come un esperimento piuttosto che un lavoro memorabile, con tracce che risultano noiose o scollegate tra loro. Scopri se 'Dreaming In The Non-Dream' di Chris Forsyth fa per te, leggi la recensione completa!

 Questi qui sono sempre avanti nel tempo e al massimo tra i lavori proposti potrebbe esserci il vostro disco dell'anno prossimo e di un futuro non meglio precisato.

 Un'opera dalle sonorità suggestive, claustrofobiche ma allo stesso tempo il lamento di una persona che è incapace di godere della luce del sole.

Divus è un album italiano di musica sperimentale pubblicato da Boring Machines, frutto della collaborazione tra Luciano Lamanna e Luca Mai. L'opera, concettuale e divisa in due atti, fonde sonorità droniche ambient con il sax tipico della scena no-wave. L'atmosfera rimanda alle colonne sonore di John Carpenter, ed evoca un senso di oscurità e introspezione. Non è destinato a tutti, ma rappresenta un lavoro avanti rispetto al suo tempo. Scopri l'avanguardia sonora italiana con Divus, un viaggio inquietante e suggestivo.

 Powerage prova a rimanere coerente alla propria linea di partenza, se non addirittura mantenendosi "duri come una roccia".

 L'apice dell'album viene raggiunto con la gemma Rock/Blues Gone Shootin': la canzone sembra non finire mai, grazie allo straordinario assolo di Angus.

Powerage, album del 1978 degli AC/DC, viene riscoperto come un capolavoro ingiustamente sottovalutato. L'autore evidenzia la grinta e la coerenza stilistica della band, con assoli memorabili delle chitarre e la voce inconfondibile di Bon Scott. Un disco che ha anticipato i successi maggiori della band, confermando l'importanza di Malcolm e Angus Young nel rock hard classico. Ascolta Powerage e riscopri l'essenza del vero rock AC/DC!

 La prima cosa a saltar fuori da questo “As You Were” è la vulnerabilità del proprio autore/interprete.

 Un bellissimo disco pop rock, chiaramente conservatore e non innovativo, ma con un gusto incredibile nella cura delle melodie.

As You Were rappresenta un riuscito debutto solista per Liam Gallagher, che mostra una sorprendente vulnerabilità e maturità nella scrittura. Grazie anche alle collaborazioni con Greg Kurstin e altri produttori, l'album presenta un rock classico ben prodotto e melodie accattivanti. Tra i momenti di maggior spicco figurano le ballad intense e la voce rinata di Liam, a cui si aggiunge una chiara direzione artistica conservatrice ma efficace. Un lavoro apprezzabile e una delle migliori sorprese del 2017. Scopri il nuovo album di Liam Gallagher e lasciati conquistare dal suo rock autentico!

 Non è il mostro ad attirare l’attenzione, ma le persone che lo incrociano lungo la loro strada.

 Fa più impressione una scazzottata tra amici che un intero mondo oscuro ribaltato.

La prima stagione di Stranger Things si distingue per la sua profonda attenzione ai personaggi, il mistero avvincente e l'ambientazione evocativa degli anni Ottanta. La serie valorizza le dinamiche umane più che il mostro stesso, creando una narrazione coinvolgente e ricca di speranza. Millie Bobby Brown emerge con una performance carismatica, mentre il mix di cliché e tridimensionalità nei personaggi rende la storia avvincente e credibile. Scopri ora la prima stagione di Stranger Things e immergiti in un mondo di mistero e personaggi indimenticabili!

 Come foglie secche di betulla che lastricano il terreno d’ocra e vinaccia, "August and Every After" richiama l’autunno...

 "Amy ha raggiunto l’atmosfera, è salita su un razzo ed è volata via da questa strada e non tornerà più, temo."

La recensione evidenzia come This Desert Life sia un album che, pur essendo meno conosciuto e rappresentativo, funziona efficacemente grazie a un mix coerente di brani stagionali e vibranti. La performance di Adam Duritz e l'accurata costruzione sonora sono punti di forza, con temi che spaziano dalla solitudine all'autodistruzione affettiva. L'album è paragonato a momenti stagionali precisi, rendendolo un ascolto ideale in autunno o primavera. Ascolta This Desert Life e scopri l'anima emotiva dei Counting Crows!

 Il Segno del Comando è un nome che evoca immagini antiche che fanno parte della mitologia della nostra cultura.

 Vi consiglio caldamente di avvicinarvi a questo affascinante progetto.

Il Segno del Comando rievoca l'atmosfera esoterica e prog italiana degli anni '70 in questo live in studio che ripercorre i momenti più significativi del progetto. Con sonorità dark, gothic e influenze progressive, il disco è una preziosa raccolta limitata di classici e nuove tracce. Il progetto, nato dal cult televisivo omonimo, continua a evolversi mantenendo intatto il proprio fascino occulto e musicale. Consigliato agli appassionati di progressive e temi esoterici. Scopri il fascino prog-esoterico de Il Segno del Comando, ascolta il live esclusivo ora!

 "Power Windows è caratterizzato, più di qualsiasi altro loro lavoro, da un uso massiccio dei sint e delle tastiere elettriche a discapito degli ottimi riff e assoli della chitarra."

 "Il tema principale dei testi di Power Windows è il potere, esercitato da scienziati e grandi multinazionali."

Power Windows di Rush è un album emblematico della loro fase anni '80, caratterizzato da un massiccio uso di sintetizzatori. Il lavoro unisce arrangiamenti ricchi e testi profondi sul tema del potere, con esecuzioni strumentali nitide e movimentate. Pur non essendo un capolavoro, l'album conferma l'evoluzione del trio canadese verso un sound più moderno e articolato. Scopri l'evoluzione musicale dei Rush con Power Windows, ascolta ora questo iconico album anni '80!

 Per il popolo giapponese il progressive made in Italy è un qualcosa da osannare.

 Tralasciando il cantato, il disco è ben suonato. Buone melodie, cambi di tempo ed sound mediterraneo sono ben percepibili.

Il disco 'Ballettirosadimacchia' nasce come un falso storico giapponese ispirato al progressive italiano anni '70. Pur essendo ben suonato con influenze mediterranee, la sua origine è controversa e avvolta nel mistero. La recensione analizza questa curiosa vicenda, sottolineando la qualità musicale nonostante il contesto ingannevole. Il risultato è un album interessante ma non imprescindibile. Scopri la curiosa storia dietro l'album Ballettirosadimacchia e immergiti nel progressive italiano fuori dal comune!