Riffoni mastodontici di chitarra, linee vocali incazzate e basso e batteria devastanti caratterizzano quasi tutta la durata del disco.

 Mi ha colpito la varietà del disco, con momenti epicheggianti ed assoli tecnici perfettamente inseriti nel contesto.

Underworld dei Symphony X segna una decisa svolta verso un metal più thrash ma mantiene intatta la qualità tecnica e la potenza epica della band. L'album è caratterizzato da riff massicci, batteria energica e voci intense, con momenti melodici che bilanciano l'aggressività. Ogni musicista offre un'ottima performance, confermando la maturità artistica del gruppo. Nonostante i puristi del progressive possano storcere il naso, l'album è un must per chi ha amato Paradise Lost e Iconoclast. Scopri ora l'energia di Symphony X con Underworld, un capolavoro thrash metal da non perdere!

 Potrei dirvi che Villains è un disco pop, anche ben confezionato, relegando l’analisi alla mia voglia di sfogarmi con un liberatorio turpiloquio.

 Abbiate comprensione, non è semplice realizzare che la ragazza che ami è in realtà una zoccola.

La recensione esprime una forte delusione per "Villains", il nuovo album dei Queens of the Stone Age. Il disco, descritto come un patchwork pop rock prodotto da Mark Ronson, manca di mordente e si allontana dalle atmosfere psichedeliche che avevano reso celebre la band. Nonostante alcune tracce mantengano una certa classe compositiva, l'impressione generale è di un lavoro privo di anima e di vera sostanza. Scopri perché anche i fan storici sono delusi da Villains!

 "'Zombie', sgomento manifesto pregno di rabbia ed incredula rassegnazione, è uno dei brani cardine dell'intero decennio."

 "'No Need To Argue' è tutt’altro che perfetto, penalizzato da un blocco centrale trascurabile e da varie ingenuità, ma in fondo i Cranberries sono questi."

La recensione esplora 'No Need to Argue', secondo album dei Cranberries, sottolineandone le atmosfere cupe e la voce inconfondibile di Dolores O'Riordan. Pur evidenziando alcuni momenti meno riusciti e ingenuità, il disco resta un classico del rock anni '90, con brani iconici come 'Zombie'. La prova discografica mostra il percorso di crescita della band e le loro radici irlandesi. Scopri il fascino nascosto di 'No Need to Argue', ascolta l'album ora!

 "Un disco lunatico, sghembo, introverso; a suo modo affascinante ed anche pericoloso perché crea dipendenza."

 "Sette brani che dal primo ascolto mi sono entrati nel profondo e li ci rimarranno insieme a tutto quello che avete prodotto negli scorsi decenni."

La recensione celebra l'ultimo album dei Primus, 'The Desaturating Seven', come il disco dell'anno, lodando il groove intenso, l'alchimia del trio e l'originalità delle tracce. Nonostante la durata contenuta, l'autore ne evidenzia l'impatto emotivo e la dipendenza creata dall'ascolto. Vengono apprezzati artwork, produzione e collaborazioni, con un rimando ai precedenti lavori della band. Ascolta subito 'The Desaturating Seven' e scopri il sound unico dei Primus!

 Ben cinquanta minuti di Musica (sì volutamente con la maiuscola, non è un errore) in cui i cinque musicisti propongono sei brani dal fascino eterno.

 Un prodotto Made in Italy quest'ultimo, di cui andare fieri e da custodire orgogliosamente al fianco di due uscite avvenute lo stesso anno e che saranno la seconda prova discografica live di due giganti quali Emerson Lake & Palmer e Genesis.

La recensione analizza il primo album dal vivo della Premiata Forneria Marconi, Live in U.S.A. (1974), sottolineandone l'importanza storica e musicale nel contesto del progressive rock italiano. Vengono evidenziate le qualità strumentali e compositive della band, influenzata da grandi del prog come King Crimson e Genesis. L'album è considerato un prezioso documento live, sebbene con qualche limite nella pulizia del suono, che racchiude atmosfere ricche e una sperimentazione ben riuscita. La recensione esalta anche la rilevanza dell'esperienza americana per la crescita della band. Scopri l’essenza del progressive italiano con Live in U.S.A. della PFM!

 Non ci sono ritornelli da canticchiare, ma straordinarie atmosfere di cui godere.

 Questo "The Black Light" non deluderà nessuno.

La recensione esalta The Black Light di Calexico come un album coinvolgente di alternative country e Tex-Mex, ricco di atmosfere rarefatte e toccanti. Emergono brani strumentali di grande livello e un sound cinematografico che cattura l'essenza del deserto californiano. Con una miscela di steel guitars, pianoforte e percussioni, l'album è un’esperienza sonora che non stanca mai, adatta all'ascolto attento e anche come sfondo musicale. Ascolta ora The Black Light di Calexico e immergiti in atmosfere uniche.

 Le drammatiche vicende che hanno dovuto sopportare hanno fatto da propellente, da vigorosa spinta per un lavoro che personalmente ritengo tra i meglio riusciti di tutti gli anni novanta.

 Grandissimi Mind Funk, pochi cazzi...DROWNING...

La recensione racconta la travagliata storia dei Mind Funk, band crossover metal di fine anni ’80. Nonostante l’espulsione improvvisa dalla Epic Records, hanno saputo realizzare un secondo album, 'Dropped', prodotto da Terry Date. L’album è descritto come solido e passionale, con influenze metal e atmosfere atmosferiche che ricordano la scena di Seattle, confermandolo tra i migliori dischi degli anni ’90. Ascolta ora 'Dropped' e scopri il crossover metal che ha sfidato le avversità!

 End of Chapter è una delle sorprese estreme più belle di questo 2017.

 La piccola ragazzina bionda e pallida, con queste due monete a chiudere due occhi blu, è di una forza emotiva da brividi.

End of Chapter è un capolavoro di musica estrema e atmosferica proveniente dalla Lituania. Con un mix di intensità e delicatezza, Au Dessus offre un'esperienza sonora unica, che sfida le classificazioni tradizionali. La copertina dell'album è altrettanto suggestiva e simbolica, completando un'opera di grande impatto emotivo e artistico. Consigliato a chi ama sonorità intense e raffinate. Immergiti nell'atmosfera unica di End of Chapter, ascoltalo al massimo volume!

 Quando qualcuno mi dice di andare a vedere un determinato film per gli 'effetti speciali' francamente non capisco.

 Il nostro eroe, mezzo guerriero, mezzo patriarca, sceglie in maniera forzata la via del perdono confermandosi il capostipite di una nuova e inedita ma apparentemente affatto inquietante capitolo della storia.

La recensione analizza il terzo capitolo della trilogia di Matt Reeves, sottolineando come il film prediliga l'azione e gli effetti speciali rispetto alle riflessioni filosofiche e morali presenti nell'opera originale. Pur apprezzando l'interpretazione di Woody Harrelson e alcune citazioni culturali, evidenzia la scelta narrativa ridotta a uno scontro semplificato tra bene e male, con un finale rassicurante ma poco coraggioso. L'autore esprime un senso di delusione rispetto alle potenzialità inespresse del film. Scopri la recensione completa e riflettici sul confine tra spettacolo e profondità narrativa.

 "Mark Shelton ce l'ha fatta ancora, dimostrando una passione che in pochi possono eguagliare."

 "Probabilmente sarò apparso troppo entusiasta, ma questo disco potrebbe davvero sorprendere per la varietà di stili contenuti."

La recensione celebra l'album "Behind The Demon's Eyes" di Hellwell, guidato da Mark Shelton, evidenziandone la passione e dedizione nella scena metal underground. Il disco, ricco di influenze epic, doom e progressive, mostra rarità sonore e narrazioni horror, sebbene ostacolato da una produzione non perfetta. Consigliato ai fan delle sonorità anni '80 e del metal sperimentale, è definito uno dei migliori lavori epic del 2017. Ascolta ora "Behind The Demon's Eyes" e immergiti nel metal epico più autentico!

 "Esistevano dunque donne con sence of humor. Confesso che fu una piccola rivelazione."

 "Lo stile grafico di Rumiko Takahashi in Ranma ½ viene affinato rispetto alle opere precedenti e questo è uno dei suoi valori aggiunti."

La recensione esplora 'Ranma ½' di Rumiko Takahashi evidenziandone l'umorismo caratteristico e lo stile grafico raffinato. Pur sottolineando una trama meno articolata rispetto ad altre opere dell'autrice, viene apprezzata la caratterizzazione dei personaggi e la continua presenza di elementi comici. L'opera viene vista come un brillante esempio del primo periodo della carriera di Takahashi, con un mix di divertimento e tecnica narrativa tipica del suo fumetto. Scopri il divertente mondo di Ranma ½ e l'arte di Rumiko Takahashi!

 I Jellyfish sono stati spacciatori di pillole assuefacenti e legalissime, alchemizzate con inaspettata bravura nel loro primo (...e penultimo...) album.

 Se 'Baby’s Coming Back' non vi suscita niente allora avete problemi gravi o siete belli che morti.

La recensione descrive Bellybutton, primo album dei Jellyfish, come un'opera raffinata e coinvolgente nel panorama power-pop degli anni '90. Ogni brano sorprende con dettagli nascosti che si rivelano ad ogni ascolto, rendendo l'opera molto gratificante. Dal pop-rock scoppiettante alla morbida ballad bossa nova, l'album dimostra originalità e maestria compositiva. Non cambierà la vita, ma sicuramente illuminerà la giornata dell'ascoltatore. Ascolta Bellybutton dei Jellyfish e lasciati sorprendere dal loro power-pop unico!

 C'è quella magia che lega in un progetto omogeneo stili diversi, prerogativa di poche band.

 In questo secondo album convince pure, esattamente come nel primo.

Visions Of A Life, il secondo album dei Wolf Alice, conferma il potenziale della band britannica guidata da Ellie Roswell. Il disco miscela con coerenza diversi generi tra indie, shoegaze e alt rock e contiene singoli coraggiosi e ben riusciti come 'Yuk Foo' e 'Beautifully Unconventional'. Pur mostrando qualche momento meno ispirato, l'album regala emozioni e qualità, suggerendo un futuro roseo per la band. Scopri l'energia e l'evoluzione musicale di Wolf Alice con questo album imperdibile!

 Il film è entusiasmante soprattutto sul piano concettuale e la recitazione 'classica' degli interpreti forse lo rende lontano dai tipici schemi del cinema di fantascienza dei giorni nostri.

 Un finale mozzafiato e allo stesso tempo carico di significati simbolici e che scavano a fondo in quel grande incubo che fu il sogno nazista di Adolf Hitler e che periodicamente ritorna.

La recensione approfondisce il film 'The Boys From Brazil' (1978) di Franklin J. Schaffner, un thriller coinvolgente basato sul romanzo di Ira Levin. Il film, con protagonisti Gregory Peck e Laurence Olivier, affronta tematiche storiche legate a Josef Mengele, le sue fughe in Sud America e il suo folle piano di clonare Adolf Hitler. La narrazione evidenzia sia gli aspetti storici che le suggestioni scientifiche legate alla clonazione e ai crimini nazisti, valorizzando la regia e l'intensità degli interpreti. Guarda 'The Boys From Brazil' e scopri un thriller storico dal forte impatto emotivo e intellettuale.

 Molte volte le b sides sono le vere perle che fanno la differenza.

 Il vero asso nella manica è Let The Lord Shine A Light On Me, una richiesta di pace con se stesso dalla cima di una montagna.

L'EP 'Songs from the Great White North' raccoglie quattro tracce escluse dal primo album da solista di Noel Gallagher. Questi brani sperimentano tra folk tradizionale, psichedelia e rock alternativo, mostrando un lato più profondo e vario dell'artista. Tra le tracce più suggestive spicca 'Let The Lord Shine A Light On Me', che richiama atmosfere introspective e intense. L'album è una preziosa testimonianza dell'evoluzione musicale di Gallagher fuori dagli schemi degli Oasis. Ascolta l'EP per scoprire le gemme nascoste di Noel Gallagher!

 La musica migliore è il battito della Vita.

 Un corpo verde illuminato da tenui luci stroboscopiche.

Dawn Chorus di Hidden Orchestra è un album che fonde con eleganza suoni naturali registrati sul campo con strumenti acustici e ritmi elettronici. Jack, l'artista dietro il progetto, valorizza il suono originale senza alterarlo e crea un paesaggio sonoro cinematografico e coinvolgente. Le melodie timide e le atmosfere jazzy invitano l'ascoltatore a un'esperienza immersiva e rilassante. Scopri Dawn Chorus e lasciati avvolgere dalla natura in musica.

 Easy Listening e nessuna necessità di celebrazione, tanto per avere qualcosa di sottofondo mentre si ritira il bucato.

 Simpatico, veloce, onesto; e te lo dimentichi fino alla prossima centrifuga.

Virgo EP di Suncastle esplora con discrezione un'incrocio tra downtempo e techno, offrendo tracce semplici e piacevoli, perfette come sottofondo quotidiano. La recensione usa uno stile ironico per descrivere un lavoro onesto ma non impegnativo. Ideale per chi cerca una musica easy listening senza pretese o grandi celebrazioni artistiche. Ascolta Virgo EP per un viaggio musicale delicato e senza pretese.

 Come un fottuto film apocalittico che però è lo specchio della cruda realtà, i Godspeed You! Black Emperor sono tornati per annientare le nostre speranze di un mondo migliore.

 Luciferian Towers è roboante, grandioso, politico, alienante e bellissimo.

Luciferian Towers dei Godspeed You! Black Emperor è un album post-rock portatore di un potente messaggio politico e sociale. Attraverso atmosfere apocalittiche e sonore dense, il disco ritrae un futuro distopico senza speranza. La musica è coesa, melodica e incisiva, confermando la band come simbolo di sovversione e profezia musicale contemporanea. Un lavoro che intreccia drammaticità e bellezza, amplificando la voce degli ultimi resistenti. Ascolta Luciferian Towers e immergiti nell'apocalisse sonora dei Godspeed You! Black Emperor.

 Non è un bel disco, ma brutto no, e magistralmente congegnato: 73/100.

 Ben Frost non è diventato Four Tet: al limite, è diventato l’ultimo Tim Hecker.

La recensione analizza il nuovo album di Ben Frost, The Centre Cannot Hold, evidenziando una svolta verso un ambient più raffinato e meno aggressivo rispetto al precedente A U R O R A. Il disco è descritto come ben congegnato, con sonorità sofisticate, strati elettronici e atmosfere cupe ma digeribili. La collaborazione con Steve Albini contribuisce alla pulizia del suono senza rendering 'estremi'. Un ascolto consigliato per gli amanti dell'elettronica intellettuale e ambient. Scopri l’universo sonoro oscuro e raffinato di Ben Frost con The Centre Cannot Hold!

 L'incontro tra suoni antichi e forme di espressione contemporanea trova in Grift la sua forma più genuina.

 Il piacere di scoprire suoni saldamente ancorati alla terra e al mistero che separa l'uomo dagli elementi è liberatorio e vale il viaggio.

Grift, progetto di Erik Gärdefors, crea con Arvet un album che unisce tradizione e modernità della musica nordica. L'atmosfera evocativa, la voce espressiva e l'uso del Psalmodikon trasportano l'ascoltatore in un viaggio introspettivo tra natura selvaggia e radici culturali. L'opera richiama capolavori classici del folklore scandinavo e si caratterizza per la sua autenticità e intensità emotiva. Un disco che vale il viaggio e invita a scoprire la spiritualità nascosta nelle lande del Nord. Ascolta Arvet di Grift e immergiti nell'anima del folklore nordico.