“Il suono è denso e pastoso, evidenziando l’anima sporca e rock d’oltreoceano.”

 “Manca forse un vero singolo da classifica, ma l'album merita più di un ascolto.”

Dead Man dei Josefus è un album che fonde blues, south rock e hard rock con qualche spruzzata di psichedelia, caratterizzato da riff di chitarra grezzi e atmosfera densa. Pur privo di un singolo trainante, il disco si distingue per la sua energia e il carattere innovativo. Tra i brani più apprezzati ci sono "Crazy Man", "Gimmie Shelter" e la title track. I Josefus restano una band di culto per gli amanti del rock degli anni '70, tuttora apprezzati per la qualità della loro musica. Ascolta Dead Man e scopri un classico underground del rock anni ’70!

 "Quando chiudere gli occhi somiglia un po' a morire... Devo esserci un modo per spegnere il dolore del cuore senza farlo sanguinare"

 "Dopo essersi rassegnati ai 70 minuti di 'Contro.Luce' anche aver fatto sei al Superenalotto sembra una disgrazia insanabile."

La recensione celebra 'Contro.Luce' di Canaan come un'opera intensa e struggente che esplora tematiche di dolore e abbandono attraverso un sound ambient e darkwave ricco di sperimentazioni e influenze mediorientali. L'album è descritto come un'esperienza immersiva, capace di evocare sensazioni profonde e contrastanti, accompagnate da orchestrazioni raffinate e un'atmosfera malinconica e affascinante. Una colonna sonora potente che accompagna all'introspezione e al confronto con le ombre interiori. Ascolta 'Contro.Luce' di Canaan e immergiti in un viaggio emotivo unico.

 Un disco così kitsch, lacrimevole, plasticoso, ridondante, autoindulgente, noioso, loffio e indigesto mi fa semplicemente piangere di amarezza.

 Neige è diventato a tutti gli effetti uno sterile mestierante intrappolato negli stessi cliché lirico-musicali che lui stesso ha creato.

La recensione di Les Voyages De L'âme di Alcest esprime delusione per un album che conferma il riciclo di idee già esplorate senza innovazione. Pur apprezzando l'eleganza musicale, l'autore critica la mancanza di ispirazione e una performance vocale in calo. Confrontato con i precedenti lavori, il disco è giudicato autoindulgente, ripetitivo e poco coinvolgente, segnando una stagnazione creativa per il progetto di Neige. Scopri se Les Voyages De L'âme è davvero all'altezza del mito Alcest!

 Non c'è plastica, nei testi dei Dirtswitch: forse poca malizia e un pizzico di ingenuità che però ci piace perchè autentica.

 Un ascolto facile ma non banale: riff violenti si alternano a dolci arpeggi per circa tre quarti d'ora di ascolto.

Phoenix Down segna il debutto dei Dirtswitch, band slovena che propone un rock moderno con sonorità simili agli Alter Bridge. L'album contiene dodici brani autentici e coinvolgenti, caratterizzati da testi sinceri e un mix efficace di riff intensi e arpeggi delicati. Non rivoluzionario, ma promettente e genuino, con un tocco adolescenziale che aggiunge freschezza. Un lavoro valido e consigliato agli amanti del rock contemporaneo. Ascolta Phoenix Down e scopri il vero rock emergente da Lubiana!

 ‘Experimentum Mundi’: esperimento del fare perché all’homo faber si ispira, all’uomo che lavora con le mani e che Battistelli ripensa come soggetto musicale.

 Esiste il genere ‘musica artigiana’ nella lista di DeBaser? No... pazienza.

Giorgio Battistelli nel 1981 compone 'Experimentum Mundi', un'opera che trasforma le attività artigiane in suoni musicali sul palcoscenico. La performance coinvolge 16 artigiani, voci soliste e un attore, con un risultato percussivo e teatrale. Da trent'anni l'opera è rappresentata in tutto il mondo, divenendo un raro caso di successo nella musica contemporanea. Nonostante la musica abbia qualche limite, l'esperienza è unica e innovativa. Ascolta Experimentum Mundi e scopri una musica fatta di gesti e suoni reali.

 «Questo nuovo lavoro è un allargamento dell'orizzonte mediterraneo a più lontane latitudini.»

 «I tamburi di ogni villaggio silenziosamente combattono contro la devastante logica del business e dell’appiattimento globalizzante.»

Sponda Sud è un album di Eugenio Bennato che esplora le radici musicali mediterranee con influenze africane. Attraverso ballate struggenti e ritmi incalzanti, Bennato celebra la diversità culturale e combatte contro l'uniformità della globalizzazione. Ogni brano unisce strumenti tradizionali a tematiche attuali, regalando un'esperienza autentica e coinvolgente. Ascolta ora Sponda Sud e scopri un viaggio sonoro tra le culture del Mediterraneo e dell’Africa.

 Frutta originale paragona la musica originale con la frutta originale così difficile da trovare sui mercati.

 Villanella finale avvicina la musica e lingua napoletana a sonorità folk-hard rock per la prima volta in Italia.

L'album omonimo di Eugenio Bennato del 1983 rappresenta un'interessante fusione tra musica folk tradizionale del sud Italia e generi angloamericani come blues, rock e country. Le tracce si distinguono per arrangiamenti curati, mescolanza linguistica e testi impegnati che spaziano da tematiche sociali a riflessioni poetiche sulla cultura napoletana. Il disco è valorizzato da ottime collaborazioni musicali e dall'uso innovativo di strumenti tradizionali e moderni, risultando una pietra miliare dell'evoluzione del folk italiano. Scopri l'innovativa fusione di generi nell'album di Eugenio Bennato!

 I Black Keys ce l’insegnano: fare un disco che salga in testa senza grattare.

 Il crunch che ti svirgola le narici e i padiglioni auricolari, e poi con la batta che se la sviaggia con questo suono che non è uscito vivo dagli anni ‘80.

La recensione di El Camino descrive un album dal suono sporco e potente, capace di unire energia e maestria musicale. I brani come "Lonely Boy" e "Gold On The Ceiling" sono evidenziati per il loro impatto diretto e groove contagioso, mentre "Little Black Submarines" mostra una crescita atmosferica suggestiva. Il lavoro dei Black Keys è un perfetto equilibrio tra arte e forza, un viaggio musicale che coinvolge e conquista. Ascolta El Camino e lasciati travolgere dal groove contagioso dei Black Keys!

 Wild Enchanted Gardens è un disco che basta guardarlo per capire che tra le sue note ci sono grandi emozioni.

 La forza degli Streben sta proprio in questo mix perfettamente calibrato tra passato Black Metal norvegese e sonorità post-rock e progressive.

La recensione elogia Wild Enchanted Gardens degli Streben, duo sardo di Black Metal con influenze post-rock e progressive. Il disco si distingue per atmosfere malinconiche e una forte componente visiva. Nonostante qualche limite nella produzione sonora, l'album è raccomandato per chi cerca un Black Metal originale e ricercato. Scopri ora Wild Enchanted Gardens degli Streben, un Black Metal unico e coinvolgente.

 Recensione ZOT per un'opera altrettanto ZOT.

 Andate, liberatevi un quarto d’ora (sono sei pezzi, niente scuse del tipo "Non c’ho tempo"), scaricate, ascoltate.

Do Nascimiento esordiscono con un album omonimo caratterizzato da un sound emo e screamo intenso e urlato. La band genovese si distingue per un approccio superalternativo, offrendo l'album gratuitamente in formato digitale più testi e informazioni extra. Sei tracce concise che non lasciano spazio a scuse: basta un quarto d'ora per immergersi nel loro mondo sonoro. Una recensione entusiasta che invita all'ascolto. Scarica e ascolta subito l'album emo-screamo dei Do Nascimiento!

 La qualità dei brani è un orrore, in primis la batteria di Lar$ Ulrich che sembra un accozzaglia di fustini Dash o Sole.

 Quest'album è da bocciare all’istante, senza se e senza ma. Brutto brutto brutto, più brutto di ReLoad.

La recensione di St. Anger esprime una critica severa riguardo alla qualità tecnica e artistica dell'album. Il sound è giudicato poco curato, con particolare disappunto per la batteria e i riff. L'album è ritenuto un fallimento rispetto ai lavori precedenti dei Metallica. Anche le esibizioni live non hanno risollevato le sorti dei brani, ormai scartati dalle setlist dal 2007. Scopri tutti i dettagli della nostra recensione su St. Anger di Metallica!

 Il sound dei Funera Edo è vecchio di almeno quindici anni, tuttavia la band ha alcuni punti di forza che non passano inosservati.

 In definitiva questo è uno split che si può evitare di possedere, ma bisogna ricordarsi di essere attenti alle prossime mosse dei Funera Edo perché in un vicino futuro potrebbero fare il salto di qualità.

Dolore Iconoclasta è uno split album di debutto per Funera Edo e Inner pubblicato nel 2011. I Funera Edo propongono un black metal classico e melodico ma derivativo, mentre gli Inner mostrano un suono grezzo e anonimo. Le liriche di entrambi sono ritenute banali. Nonostante ciò, i Funera Edo dimostrano potenzialità se riusciranno a innovare. Scopri le prossime evoluzioni di Funera Edo nel panorama black metal italiano!

 Il disco è l’emblema di come modernità e gusto musicale possano assimilarsi, di come una tecnica elevatissima possa benissimo conciliarsi con la melodia.

 Se non lo conoscente, conoscetelo... ma sopratutto ascoltatelo, ascoltatelo tanto.

La recensione celebra l'album di debutto di Michael Lee Firkins come un raro esempio di equilibrio tra tecnica chitarristica avanzata e melodie avvincenti. A differenza di molti contemporanei, Firkins integra influenze country e blues, creando un suono originale e piacevole. L'autore sottolinea la qualità e l'innovazione del disco, pur riconoscendo che non ha rivoluzionato la storia della musica. Un disco consigliato agli amanti della musica strumentale di qualità. Ascolta Michael Lee Firkins e scopri un'eccellenza della chitarra strumentale!

 "Il grindcore siamo noi" (cit.).

 "Se i fiori nascono dal letame, beh, se i fiori sono come questi non c’è che da congratularsi."

La recensione celebra Demo 1 degli Half Digested, giovane band grindcore di Bangkok. Il disco, prodotto con mezzi limitati, trasmette una rabbia genuina su ritmi forsennati e testi carichi di disperazione sociale. Il demo si distingue per la sincerità e l'energia, nonostante la produzione grezza e la brevità dei brani. Gli Half Digested incarnano lo spirito ribelle e l'estremismo tipico del grindcore, rappresentando una fresca realtà musicale underground. Scopri il duro grindcore degli Half Digested, la voce giovane e ribelle di Bangkok!

 Il disco esprime la sensazione di vivere in un mondo senza confini, spaesati e senza una vera casa.

 Rare volte ho notato una qualità sonora di questo livello in dischi simili.

L'album 'No Land Called Home' di Subheim è un lavoro affascinante che mescola ambient, elettronica e influenze etniche con una produzione impeccabile. Il duo greco, composto da Kostas K. e la cantante Katja, costruisce atmosfere coinvolgenti, esplorando un concetto di spaesamento e appartenenza multipla. Sebbene inizialmente complesso, il disco rivela la sua profondità con più ascolti, bilanciando pezzi strumentali e vocali di grande intensità. Scopri l'affascinante mix di suoni di Subheim in 'No Land Called Home'. Ascoltalo ora!

 The Fugitive è un collage di canzoncine irritanti, Man Of Spells, se non stucchevoli come Say You’ll Never Leave Me.

 Il canto inoltre è inespressivo e inadatto a parti soliste ma la parte strumentale mette in evidenza gli interessi del Banks dei primi anni ’80 verso suoni filtrati.

The Fugitive rappresenta un tentativo solista di Tony Banks che si allontana dai suoni tipici dei Genesis verso pop rock e sonorità sperimentali. L'album è percepito come un collage poco omogeneo di brani a volte irritanti, con una voce poco espressiva. Alcuni momenti strumentali anticipano atmosfere più mature, ma nel complesso l'opera non convince. Scopri il lato nascosto e sperimentale di Tony Banks in The Fugitive!

 Il perfetto punto di incrocio tra le asprezze degli esordi e le tentazioni più solari.

 Un Dando dall’enorme potenziale come autore di canzoni, potenziale non appieno sfruttato negli anni a venire.

Lovey dei The Lemonheads è un album emblematico dell'indie rock di Boston nei primi anni '90, segnato dalla transizione melodica di Evan Dando. Il disco fonde asprezze hardcore con sonorità più solari, anticipando il successo futuro della band. Brani come 'Ballarat', 'Ride with me' e 'Half the Time' mostrano variazioni stilistiche e potenziale compositivo straordinario. La cover di 'Brass Buttons' apre a sonorità alt-country, testimonianza della qualità dell'album e dell'intuito artistico di Dando. Scopri l'indie rock autentico di The Lemonheads con Lovey, un capolavoro da ascoltare subito!

 Questo film non è "Fuga Da New York", Ice Cube non è Kurt Russell, i passaggi irrisolti ci sono e si vedono.

 Carpenter riesce, pur nella sua bidimensionalità, a girare un film divertente, disimpegnato e visivamente accattivante.

Fantasmi da Marte è un film divertente e visivamente gradevole, anche se non raggiunge i livelli dei capolavori di John Carpenter. La trama di fantascienza unisce azione e horror leggero, con omaggi evidenti ad altri film del regista. Il finale e alcuni personaggi risultano meno riusciti, ma rimane un buon passatempo con una colonna sonora funzionale, seppur inferiore ad altri lavori di Carpenter. Scopri se Fantasmi da Marte fa per te, guarda il film e leggi la recensione completa!

 "Tempus Fugit è senza ombra di dubbio il miglior lavoro del musicista emiliano."

 "Un disco originale dal sound squisitamente unico nel suo genere, lontano da tutti i trend attuali del black metal."

Dopo sei anni dalla sua ultima uscita, Fearbringer torna con Tempus Fugit, un album che rappresenta il suo migliore lavoro. L'uso esteso della voce pulita crea atmosfere epiche e coinvolgenti. Brani come Battaglia Spirituale e Inno alla Stagione dell’Inverno sono capaci di evocare immagini intense e suggestive. Il disco si chiude con cinque bonus live che premiano i fan più affezionati. Un ascolto consigliato per chi cerca un black metal originale e lontano dai trend attuali. Ascolta Tempus Fugit e vivi un viaggio epico nel black metal alternativo!

 La musica, è anche la copertina ...

 Le incalzanti lenzuola di synth e basso dei "Morti cosmici" mi ricordano i migliori Warlocks, con quel lerciume in più e cattiveria all’ectoplasma.

La recensione celebra The Cosmic Dead e il loro album Psychonaut, definito un mix di psichedelia mantrica e garage oscuro. Con sonorità sintetizzate, bassi profondi e un'atmosfera alienante, l'album trasporta l'ascoltatore in un viaggio musicale tra oscurità e sperimentazione. Pur salutando le influenze storiche, la recensione si concentra sulla forza e l'energia del disco, sottolineando il valore delle copertine come segno distintivo. Scopri il viaggio psichedelico e oscuro di The Cosmic Dead, ascolta Psychonaut ora!