Il nuovo corpo ha preso coscienza di sé, il progetto intrapreso di auto-iniziazione mira da subito ad una determinata distruzione della stessa.

 Un ritorno che senza proclami di sorta pare iniettare in modus operandi al limite del subliminale nuova linfa al corpo sonico Sandwell.

La recensione celebra il ritorno dei Sandwell District con 'End Beginnings', sottolineandone la capacità di rinnovare la scena techno sotterranea. L'album trasforma il misticismo grigio delle vecchie produzioni in un nuovo corpo sonoro, carico di horror vacui e psichedelia. Ogni traccia rivela profondità emotiva e innovazione ritmica, con un omaggio sentito a Juan Mendez (The Silent Servant). Un'opera che pone le basi per una nuova era del collettivo. Scopri come Sandwell District ridefinisce la techno con questo ritorno sorprendente!

 Sotto i lustrini dell’alta società, c’era spesso un’anima progressista: le donne erano intelligenti, volitive, ironiche e avevano regolarmente la meglio su uomini più ingenui.

 Resta comunque una commedia più riuscita di The Trouble with Harry, grazie a un cast più affiatato, una trama più compatta e soprattutto quella velatura di nostalgia che colpisce con forza.

La recensione evidenzia l'unicità di Mr. & Mrs. Smith nella filmografia di Hitchcock, sottolineando la bravura di Carole Lombard e l'importanza storica del genere screwball comedy. Pur apprezzando alcune scene e il cast, l'autore nota come il film non raggiunga le vette di altri classici del genere. Si riflette infine sul valore nostalgico dell'opera, sia per la perdita della Lombard che per il tramonto di un'intera epoca del cinema. Vuoi scoprire un Hitchcock inedito e un capolavoro della commedia sofisticata? Guarda subito Mr. & Mrs. Smith!

 Non ho mai recensito Lynch e mi piace avvicinarmi al suo cinema con gli occhi del fanciullino.

 Un mondo dal 'cuore selvaggio' che nasconde (ma non troppo) il suo orrore più insensato e contraddittorio, una cancrena che intacca i tessuti apparentemente sani della società.

La recensione esplora l’originalità di 'Cuore selvaggio' di Lynch, ponendo l'accento sulla destrutturazione dei generi e su un'estetica disturbante. Attori sopra le righe, scene grottesche e dialoghi falsificanti alimentano un viaggio allucinato in una realtà americana deformata. Centrale il personaggio di Lula, fragile quanto sincero. Un film che lascia il segno, tra amore, violenza e redenzione. Scopri il lato selvaggio del cinema: leggi la recensione e rivivi il capolavoro di Lynch!

 Un capolavoro tecnico e narrativo come pochi al mondo.

 Mai al cinema, così piccolo e così giovane, si era mai visto tanto grand guignol come nell'opera di Bertolini e Padovan.

La recensione esplora 'Inferno' (1911), primo adattamento filmico della Divina Commedia, celebrando la sua rivoluzione tecnica e narrativa. Il film è descritto come una pietra miliare della cinematografia mondiale, capace di fondere effetti visivi innovativi con un ambizioso progetto culturale italiano. L'autore ne evidenzia la portata internazionale e l'influenza sui grandi del cinema mondiale. Il successo e l'audacia dell'opera sono visti come elementi che ancora oggi affascinano pubblico e studiosi. Scopri o riscopri un capolavoro che ha fatto la storia del cinema: lasciati sorprendere dall'Inferno!

 Si tratta della Greatest Hits definitiva.

 Consigliatissima e imperdibile.

La recensione celebra Absolute Greatest dei Queen come la raccolta definitiva dei capolavori della band. L'autore sottolinea la qualità e la completezza della selezione, distinguendola dalle tante altre compilation simili. Menzionata l'edizione deluxe con libro e narrazione da parte di Brian May e Roger Taylor. Consigliato sia a fan storici che a nuovi ascoltatori. Non perdere la raccolta definitiva dei Queen: ascolta Absolute Greatest ora!

 Il pragmatismo del film Indy si sposa alla perfezione con l'intero repertorio 'culturale' di 007.

 I due insieme fanno faville e i loro duetti sono, oltretutto, un omaggio... alla sophisticated comedy americana degli anni '50.

La recensione evidenzia come il terzo Indiana Jones sia considerato il miglior seguito dopo il capostipite, grazie a dialoghi brillanti e l'alchimia tra Ford e Connery. Pur criticando alcune debolezze narrative e un finale eccessivo, l'autore apprezza le numerose scene memorabili e il tema centrale del rapporto padre-figlio. Il film, seppur imperfetto, resta un classico del genere avventuroso. Rivivi l'avventura di Indy e scopri perché il terzo capitolo resta un classico!

 Three Stars for Three Dog Night, in questo caso.

 con tanto di panze, ondeggiamenti, vestiti lunghi chiesastici, mani alzate e tutto.

Il disco Coming Down Your Way dei Three Dog Night prosegue la loro formula di successo nel reinterpretare brani altrui con ricche armonizzazioni vocali. Meno incisivo rispetto ai loro lavori migliori, l'album presenta comunque spunti interessanti come una versione pregiata di You Can Leave Your Hat On e influenze soul e gospel ben valorizzate. Qualche azzardo tecnologico non sempre riuscito, ma il risultato generale va oltre la sufficienza. Scopri come i Three Dog Night reinventano il rock anni '70 con questo album!

 Questo è un disco che, appena lo si capisce, prende per mano l'ascoltatore e lo trasporta in un viaggione immaginifico.

 Abbiamo a che fare con quattro tracce in cui la tensione è sempre molto alta, anche se chi ascolta non se ne accorge, avvolto com'è in un'atmosfera dreamy e ambient.

La recensione esalta Tales From Topographic Oceans degli Yes come capolavoro di progressive rock. Viene sottolineata la svolta stilistica dovuta al cambio di batterista, l'audace struttura in quattro lunghe tracce e l'atmosfera avvolgente e sperimentale dell'album. L'autore guida il lettore in un viaggio tra virtuosismo e sperimentazione, consigliando l'ascolto a chi cerca emozioni e novità musicali. Scopri l'incredibile viaggio sonoro di Tales From Topographic Oceans!

 "Kill for Satan è un disco ruvido, tagliente, maligno: un tributo senza compromessi alla tradizione più malvagia del black norvegese."

 "Non c’è spazio per l’introspezione né per l’avanguardia: solo odio, ghiaccio e fiamme infernali."

La recensione analizza Kill for Satan degli Tsjuder, un album che respinge ogni modernità per abbracciare il black metal più puro e feroce. L'autore esalta la scelta della band di mantenere uno stile crudo e diretto in un periodo di decadenza del genere. Nonostante la mancanza di innovazione, il disco è lodato per la sua spontaneità e violenza espressiva, confermandosi come una delle vette della discografia degli Tsjuder. Scopri Kill for Satan e lasciati travolgere dalla furia del vero black metal norvegese.

 Un romanzo divertente, quindi, ma che non sa essere vero fino in fondo.

 Welsh ci aveva abituato a dei piatti grotteschi conditi di humour nero per nutrirci di un veritiero nichilismo, qui invece i piatti virano verso una commedia con barlumi di speranze per tutti i protagonisti.

Il romanzo di Welsh mischia scene estreme e personaggi grotteschi in una storia polifonica ambientata a Edimburgo, tra taxi, porno, criminalità e speranze inattese. Una scrittura ironica che sa essere onesta e buffa, ma il finale poco coerente smorza l'impatto nichilista tipico dell'autore. Un romanzo che diverte, ma non convince del tutto. Scopri se l'ironia grottesca di Welsh fa al caso tuo: leggi la recensione!

 Un racconto denso di empatia e sfumature, che non scivola mai nel patetico.

 Payne firma una delle sue regie più solide, accarezzando i personaggi senza esibirne l’agonia.

La recensione elogia The Holdovers di Alexander Payne per la sua capacità di raccontare con sensibilità le trasformazioni interiori dei protagonisti. Il film è descritto come toccante e ben interpretato, incentrato su temi di umanità e crescita individuale. L'autore evidenzia la regia solida e il tono delicato, che rendono la pellicola memorabile. Il giudizio complessivo è positivo. Scopri perché The Holdovers è una delle pellicole più toccanti dell'anno!

 "Non è un brano, è un’esperienza. Una composizione che scardina le strutture tradizionali della musica per costruire un universo sonoro fatto di tensione, angoscia e riflessione cruda."

 "Un titolo potente, quasi un manifesto. Un suono che non cerca compromessi ma emozione pura. E questa nuova interpretazione lo rende ancora più urgente, più viscerale, più vero."

La recensione analizza la traccia 'Oltre la soglia del dolore del suono' di R.A.L.P.H., sottolineando la sua sperimentazione sonora e il forte impatto emotivo. Il brano, vicino al noise e al dark ambient, rompe i confini della musica tradizionale in favore di un'esperienza sensoriale intensa. Il sound design curato e la scelta di suoni disturbanti creano una narrazione emotiva che scuote e coinvolge profondamente. Consigliato agli amanti delle emozioni forti e dell'avanguardia musicale. Vivi l’esperienza sonora di R.A.L.P.H.: ascoltalo ora e lasciati travolgere.

 Il cuore dei Khaos Aura pulsa sangue nero con tanta di quella veemenza e nostalgia per un passato glorioso.

 Qui dentro, la passione brucia forte.

La recensione analizza il terzo album dei norvegesi Khaos Aura, Thorn Bringer, lavoro fortemente ancorato alla tradizione black metal old school. Pur non eccellendo in originalità o innovazione, l'opera trasmette passione autentica e un senso malinconico per l'epopea del genere. Influenzato da nomi storici come Gorgoroth e Burzum, il disco punta su sonorità lo-fi e atmosfere evocative. Consigliato a chi cerca il fascino puro e crudo della vecchia scuola nordica. Scopri il fascino crudo e malinconico del black metal nordico con Thorn Bringer.

 Disco considerato tra i classici del prog, è un album fondamentale, soprattutto perché ha permesso di codificare questo genere musicale.

 Il disco inizia con la title track, Close To The Edge, della durata di quasi diciannove minuti... BAM! Inizio col botto!

La recensione celebra 'Close to the Edge' degli Yes come uno dei massimi capolavori del progressive rock. L’autore, forte della sua esperienza personale, analizza formazione, brani e innovazioni dell’album, sottolineando come riesca a codificare e ridefinire il genere grazie a suite complesse e una straordinaria sintonia tra i musicisti. L’entusiasmo e la competenza fanno risaltare la centralità dell’opera nella storia della musica. Scopri perché 'Close to the Edge' è un must assoluto se ami il prog rock!

 Stai fermo ma viaggi, è questo il segreto.

 E’ un piccolo caos di istanti acchiappati al retino come farfalle e immagino sia lì a far da contrappeso alla trascendenza delle canzoni.

La recensione esalta l'immersione emotiva e la magia quotidiana del live di Adrianne Lenker. Tra tecniche di registrazione variegate e frammenti di vita, l'album trascina l'ascoltatore in un viaggio intimo e toccante, dove imperfezioni e dettagli secondari arricchiscono l'esperienza. Un collage sonoro unico che scivola tra realtà e sogno. Scopri la magia di Adrianne Lenker dal vivo e lasciati trasportare dal suo incanto.

 Registrare e pubblicare un album alle volte è quasi come un vero e proprio parto.

 Negron, a gargarozzo stretto e straccia tonsille, si esibisce per l’occasione in un raglio virtuoso degno del miglior James Brown, con in più tanta ironia.

La recensione analizza il disco 'Hard Labor' dei Three Dog Night, sottolineando il cambio di produttore e la svolta stilistica nel sound. La celebre copertina censurata rivela l’ironia visiva della band. Alcune tracce, come 'On the Way Back Home' e 'The Show Must Go On', emergono per qualità e originalità. Non mancano dettagli sul difficile periodo personale di Danny Hutton. Un album che sorprende e diverte, valutato positivamente. Leggi la recensione completa e riscopri un classico sorprendente dei Three Dog Night!

 Sempre bravissimi a farli suonare freschi e peculiari, sempre bravi a non cadere mai nel già sentito.

 Una frenata giusto di pochi km/h dopo una lunga tirata in corsia di sorpasso, ma sempre comunque mantenendo un’andatura assai scorrevole.

Il quinto album dei Pattern-Seeking Animals riafferma la creatività del gruppo nel reinventare sonorità prog senza mai risultare banali. Pur emergendo una lieve standardizzazione rispetto agli spunti più sorprendenti dei lavori precedenti, l’opera rimane fresca e piacevole. Il consiglio è, tuttavia, quello di valutare nuove strade per evitare la ripetizione in futuro. Nel frattempo, la band si inserisce tra le migliori uscite prog del 2025. Scopri come i Pattern-Seeking Animals reinventano il prog: leggi la recensione completa!

 Gli occhi di Bette Davis celavano qualcosa di infinitamente ambiguo, di divino ed infernale.

 In quella musica, in quell’estate, in quella dolce e torbida ossessione.

La recensione trasporta il lettore in un’estate californiana segnata dall’ossessione per Kim Carnes e la sua 'Bette Davis Eyes'. Descrive il magnetismo della canzone e il suo impatto tanto sul protagonista quanto sulla cultura pop, alternando dati storici a immagini poetiche. Tra mistero, seduzione e introspezione, la musica diventa un viaggio personale e universale. Rivivi la magia di 'Bette Davis Eyes': lasciati trascinare anche tu dall’ossessione.

 Si viene trascinati subito in una specie di giallo dovuto appunto alla scomparsa del regista dopo una serata a base alcoolica passata sulle rive del mare a Istanbul.

 Il tutto senza violenze varie, c’è chi si fa di eroina, chi riallaccia rapporti interrotti, chi si riappacifica con se stesso e chi cerca di attraversare lo stretto di mare di questa misteriosa città…

La recensione analizza 'Rosso Istanbul' di Özpetek, film dal forte imprinting autobiografico. Il cuore della trama è la sparizione di un regista a Istanbul, tra flashback, misteri e una città avvolgente. L’opera esplora l’identità, i rapporti umani e la memoria, rimanendo fedele ai temi cari al regista. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora evocativa. Lasciati conquistare dal mistero e dai sentimenti di Rosso Istanbul: scopri di più leggendo la recensione completa!

 Quello che mi piace di più dei Civic è che, proprio come l’allegra brigata di sniffatori, ad un certo punto pure loro hanno scartato di netto per liberarsi dalla marcatura asfissiante di un genere.

 ‘Chrome Dipped’ ha tutto per piacere anche a chi, se gli esalto i Sex Pistols, corre a cercarseli su YouPorn.

La recensione sottolinea come i Civic riescano a superare i limiti del punk tradizionale, affondando le radici nella scena australiana ma innovando il genere. L'autore li paragona ad Amyl And The Sniffers, celebrandone la coerenza e l'originalità, e scommette sul loro potenziale nonostante il mainstream sembri ancora lontano. Un ascolto consigliato anche a chi non conosce i classici punk. Scopri perché Chrome Dipped dei Civic è la nuova frontiera del punk: ascoltalo ora!