Voto:
@chaos...ma figurati, si vede che è un disco che ami molto in maniera personale, infatti citi un pezzo "minore" come "Corner Soul" che è un pò vaso di coccio in mezzo a giganti come Lightning Strikes, 'Ivan Meets G.I. Joe' ,'Somebody Got Murdered','The Call Up','Lose This Skin','Charlie Don't Surf'
Voto:
lewis direi che più che Barret Mayo qui è debitore al suo pazzoide conterraneo Roky Erikson, piegando la sua idea pazza di psichedelia al folk. Horses è splendida.
Voto:
mi correggo, ho controllato... Mayo Thompson è già stato recensito e chi può essere stato se non lewis tollani? :))))
Voto:
queste sono le recensioni che fanno lustrare gli occhi (...inumidendoli anche. Dino è anche l'autore di "Let's get together" sul primo dei Jefferson Airplane del suo amico Skip Spence. Questo è un disco mitico come quello di Skip, se con la sua 12 corde ci sta un poco sotto è questione di atmosfere meno allucinate rispetto ad "Oar". Nella recensione di Skip Spence terminavo così: "... la città dei fantasmi leggendari che hanno fatto un solo ma mitico disco. I fantasmi di Dino Valenti, di Mayo Thompson, di Bruce Palmer." Ora resta solo Mayo.
Voto:
scusami ma estendo il no di kosmo ritenendola una recensione piuttosto inutile. Riguardo l'album non capisco come si può pretendere che un triplo sia perfetto, qua ci sono almeno una quindicina di pezzi che se fossero usciti in un album singolo sarebbe stato ritenuto uno dei migliori di tutti i tempi.@Jurix per amore di verità devo dire che Mikey Dread non è mai stato un tastierista forse ti confondi con Mickey Gallagher. E Junco Partner non è un pezzo dei 101'ers ma un traditional USA molto in voga alle parti di New Orleans, rifatto da gente del calibro di Dr John o il mitico Professor Longhair.
Voto:
mah....frantz io non estremizzerei la situazione come hai fatto con il commento 40 mettendo in mezzo addirittura il terrorismo:)))). La nascita del punk in Inghilterra ha poco a che vedere con le tensioni sociali e molto con la saccoccia di Malcom McLaren che aveva una boutique chiamata Sex e nei suoi giri a NY aveva visto Richard Lloyd con i capelli sparati in aria e le magliette strappate con scritto Kill Me. Una volta a Londra crea un gruppo tra i frequentatori del posto per pubblicizzare la boutique, chiamandoli (guardaunpò che combinazione) Sex Pistols. Ecco perchè è nato il punk inglese...questioni di moda.
Voto:
cmunque il piano sequenza iniziale nel locale è strepitoso, gran regista Cronenberg.E mi parve strepitoso pure il lavoro del direttore della fotografia con quelle scene notturne.
Voto:
ritornando al commento 29 non mi pare che abbia detto che negli anni ottanta le mode musicali commerciali e passeggere fossero rappresentate dall'heavy metal ....
Voto:
io invece ho notato una caratterizzazione dei personaggi piuttosto banale per un maestro come Cronenberg, quasi fumettistica, (ed indatti come dice Bartle è tratto da un fumetto del'autore del famoso Judge Dredd)...il cattivo con lo sfregio (Ed Harris), l'altro pazzo sbruffone (W. Hurt) contro la bella famigliola americana. Del resto cronenberg parte da un progetto non suo, un fumetto, e lo fa adeguandosi a quelle regole. Ne tira fuori un risultato comunque disturbante, ma secondo me lontano dal livello dei suoi film- capolavori (Videodrome o Inseparabili) A me ha fatto venire alla mente un Lynch meno ingarbugliato.
Voto:
Quoto alla grande il primo commento. Tornatore è un gran regista molto dotato tecnicamente e ci tiene a dimostrarlo, pensa di essere il Fellini di "Amarcord" o il Sergio Leone di "C'era una volta l'America", ma quelli erano in grado di narrare con un ritmo e una lucidità di intenti che invece Tornatore disperde in tanta bella coreografia onanisticamente fine a se stessa. Ps: @telespalla ..."Si può fare" ha una storia originale? Chissà allora perchè a metà del film ho esclamato: qua ci manca solo il Grande Capo Bromden...